Massa Critica
La Ciclovia del Fiume Oglio vince l’Italian Green Road Award 2019
All’interno di Cosmobike Show alla Fiera di Verona, sono stati consegnati i premi della quarta edizione dell’Oscar Italiano del cicloturismo, l’Italian Green Road Award, premio ideato dalla rivista on line di cicloturismo Viagginbici insieme a Cosmobike Show.
L’edizione 2019 è stata vinta dalla Lombardia che ha presentato “La Ciclovia del Fiume Oglio”, al secondo posto l’Alto Adige con “La Via Claudia Augusta”, terzo posto per la Campania e “La Via delle Sorgenti”. Premio Stampa alla Liguria e all’”Alta Via dei Monti Liguri”.
Primo classificato. La “Ciclovia del fiume Oglio” è un percorso di oltre 280 chilometri tra le province di Brescia, Bergamo, Cremona e Mantova, 1.883 metri la quota di partenza del Passo Tonale, 21 metri la quota di arrivo al Ponte di Barche a San Matteo delle Chiaviche, 1.862 metri il dislivello, il 70% del percorso è su asfalto e il 30% è percorso sterrato. La giuria quasi all’unanimità ha ritenuto che questo sia un esempio virtuoso di percorso che chiunque può fare perché è protetto, tenuto in buone condizioni e in più permette di attraversare la Lombardia partendo dalle montagne fino alla pianura.
Secondo Classificato. Alto Adige la ciclabile dell’Adige la “Via Claudia Augusta” (VCA) è caratterizzata da un susseguirsi di paesaggi diversi tra loro: la parte altoatesina della ciclabile parte da Resia, percorre tutta la Val Venosta, costeggia il “Burgraviato” per proseguire nella Valle Adige, passando per Merano, Bolzano, per proseguire tra campi e meleti fino a Salorno. Pionieri nella realizzazione di ciclabili gli altoatesini dimostrano di saper creare una rete ciclabile che attraversa il territorio valorizzando anche i prodotti tipici locali e di mantenerla in ottime condizioni. Merano è sicuramente un gioiello come tutti i paesini della Val Venosta.
Terzo classificato. La ciclovia “Delle sorgenti” in Campania, è un percorso che si snoda nell’alto casertano, esplorando un territorio che racconta di antiche popolazioni, di siti culturali, di borghi medievali, di eccellenze enogastronomiche, di paesaggi, di foreste, laghi e sorgenti, regalando emozioni per tutti i sensi. Viene premiata questa sensibilità crescente della Regione Campania al turismo sostenibile, che punta a trasformare alcune Randonneè in percorsi permanenti valorizzando territori meno battuti dal turismo.
Premio Stampa. “L’Alta Via dei Monti Liguri” (in Liguria), è un sentiero di crinale che, con i suoi 430 km attraversa le creste delle Alpi e dell’Appennino Ligure, e collega Ventimiglia a Ceparana. Paesaggi mozzafiato spesso con il Mar Ligure sullo sfondo. La suggestione ha pervaso la giuria che ha ritenuto di dare il premio stampa perché molti tratti del percorso sono solo per tecnici, quindi intercetteranno anche un pubblico italiano e straniero ma estremamente profilato sulla MTB. La giuria ha ritenuto fosse qualcosa di unico nel suo genere in Italia e dunque da valorizzare.
Il Premio, che ha il patrocinio del Ministero dell’Ambiente ha visto in questi anni una sempre maggiore partecipazione ed interesse, visto la risposta di quasi tutti i territori italiani, e viene ritenuto particolarmente importate come trampolino di lancio per le iniziative di sensibilizzazione della tematica “verde e ciclabile” e della promozione dei territori italiani attenti a questo nuovo modo di fare turismo e creare benessere.
Tra gli altri candidati il Veneto ha proposto la ciclabile “I paesaggi del Palladio”, un percorso ad anello che nasce nel cuore di Vicenza per poi scivolare tra campagne, fiumi e colline venete, senza dimenticare le antiche ville che ne impreziosiscono il quadro, simbolo di arte e cultura, patrimonio da non trascurare. La pista passa anche dal Lago di Fimon e sale sui Colli Berici, per un totale di 31 chilometri e 300 metri di salita media.
“Il Cammino dei Briganti” (Abruzzo), un percorso di 100 km tra paesi medievali e natura selvaggia tra Abruzzo e Lazio, da percorre in MTB, ma è necessaria una certa preparazione fisica e tecnica. E’ percorribile a quote medie, tra gli 800 e i 1300 metri di quota, sulle orme dei briganti della Banda di Cartore tra la Val de Varri, la Valle del Salto e le pendici del Monte Velino. Partenza e arrivo da Sante Marie, vicino a Tagliacozzo (AQ).
La Calabria ha predisposto un vero e proprio bando di selezione per proporre le più belle green road presenti nel suo territorio. È stato selezionato per il concorso di quest’anno il tracciato ciclopedonale delle ex ferrovie Calabro – Lucane nel tratto Castrovillari – Morano Calabro e il NDUT ovvero il cammino di Norman Douglas sulle tracce del viaggio raccontato nel libro “Old Calabria” dello scrittore inglese.
Lazio. Lungo il percorso della green road “Rocca Sorella dal Centro Storico alla Rocca”, la collina “Rocca Sorella” si erge come una piramide naturale sulla città di Sora. Qui si svolge da un decennio la gara ciclistica “S. Casto Bike”. Il sentiero inizia dal cuore della città in Piazza S. Restituta Patrona di Sora, attraversa un pezzo di Corso Volsci, si immette in via Cittadella e via Branca (Rione Canceglie) centro storico della città, per poi giungere nel meraviglioso Borgo medioevale di S. Rocco.
La Provincia autonoma di Trento – Trentino, ha scelto di far partecipare ben due percorsi del suo territorio: la ciclabile dell’Alta Val di Non e la ciclabile della Val di Fiemme. La prima può essere percorsa in circa due ore per una lunghezza del percorso di circa 25 km e un dislivello di 460 m etri. Come punto di partenza si può scegliere qualsiasi paese lungo il percorso: Malosco, Fondo, Romeno, Cavareno, Sarnonico, Amblar, Don, Ronzone. La seconda ciclovia collega la Val di Fiemme con la Val di Fassa fra prati, ruscelli e masi di montagna. Con un dislivello di appena 600 metri, si possono percorrere quasi 50 km, da Molina di Fiemme fino a Canazei. La ciclabile è adatta alle famiglie con bambini e ai ciclisti che vogliono scaldarsi prima di affrontare una salita sui passi dolomitici.
Per l’Emilia Romagna in gara una bici senza confini: un anello integrato di 1.750 chilometri di strade verdi per il cicloturismo e per la mobilità lenta. Un anello di connessione lungo i confini regionali di ciclovie/percorsi/itinerari esistenti che si possono percorrere in bici, mbt, a piedi, endurance trail, a cavallo, integrato con reti/sistemi regionali, nazionali ed europei di mobilità lenta.
Il Grand Tour della Val di Merse è un itinerario cicloturistico di 172 km completamente segnalato in Val di Merse, affascinante e autentico angolo di Toscana. Si sviluppa su strade secondarie a basso indice di traffico, da pedalare in più giorni visto che si distende su una vasta area che va dalla Montagnola Senese, la Val d’Elsa, le Crete Senesi fino a sfiorare la Maremma.
In Umbria si può pedalare lungo la ciclovia del fiume Tevere. Si tratta di un percorso ciclopedonale adatto quasi completamente anche come ippovia e per handbike, parte dal comune di San Giustino e arriva a Perugia attraverso i comuni di Città di Castello, Montone e Umbertide, seguendo la sponda del fiume Tevere. La via verde Gole del Nera utilizza i tratti delle ferrovie dismesse Orte – Ancona e tocca tre siti di interesse comunitario, ovvero il lago Aia, le Gole del Nera e il lago di San Liberato, e permette di vedere lo spettacolo dell’affioramento di numerose sorgenti minerali.
Ricevi le nostre ultime notizie da Google News - SEGUICI
Massa Critica è una piattaforma di informazione, partecipazione e attivazione dei cittadini per favorire l'attivazione di quanti condividono aspirazioni nuove e innovative su sostenibilità , tecnologia , innovazione , startup , cibo , social innovation, salute.
.Vuoi saperne di più su Massa Critica ? Ecco la nostra presentazione.
Ti è piaciuto Massa Critica ? Bene! Iscriviti alla nostra newsletter. e al nostro canale Telegram.
Se ti piace il nostro lavoro vai alla nostra pagina su Facebook e clicca su "Like".
Se preferisci puoi anche seguirci via Twitter , via Instagram e via Youtube.
Per sostenerci abbiamo bisogno del vostro contributo, per questo vi chiediamo di supportarci concretamente attraverso Paypal o Satispay. Grazie per il vostro contributo e per la vostra fiducia!
Donazione con Paypal o carta di credito
Donazione con Satispay
Donne
Se io non voglio, tu non puoi – Se tu non vuoi io non posso – Contro la violenza sulle donne per il 25 novembre
In occasione del 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza sulle Donne, la Fondazione Una Nessuna Centomila lancia una campagna per ribadire se necessario che il consenso non è una concessione, è un diritto.
Ogni giorno troppe donne si sentono giudicate, colpevolizzate o abbandonate di fronte alla violenza subita.
Quante volte si è cercato di giustificare uno stupro con frasi come “Perché non ha reagito?” o “Ma come eri vestita?”
Un “NO” deve essere ascoltato.
Il silenzio NON è un assenso
Ricevi le nostre ultime notizie da Google News - SEGUICI
Massa Critica è una piattaforma di informazione, partecipazione e attivazione dei cittadini per favorire l'attivazione di quanti condividono aspirazioni nuove e innovative su sostenibilità , tecnologia , innovazione , startup , cibo , social innovation, salute.
.Vuoi saperne di più su Massa Critica ? Ecco la nostra presentazione.
Ti è piaciuto Massa Critica ? Bene! Iscriviti alla nostra newsletter. e al nostro canale Telegram.
Se ti piace il nostro lavoro vai alla nostra pagina su Facebook e clicca su "Like".
Se preferisci puoi anche seguirci via Twitter , via Instagram e via Youtube.
Per sostenerci abbiamo bisogno del vostro contributo, per questo vi chiediamo di supportarci concretamente attraverso Paypal o Satispay. Grazie per il vostro contributo e per la vostra fiducia!
Donazione con Paypal o carta di credito
Donazione con Satispay
Arte
Giorgio de Chirico precursore del Surrealismo: una mostra a cent’anni dalla nascita del movimento
In occasione del centenario del Surrealismo (1924-2024), segnato, nell’ottobre del 1924, dalla pubblicazione del Manifeste du surréalisme del critico francese André Breton, la Fondazione Accorsi-Ometto di Torino dedica una mostra a Giorgio de Chirico, ritenuto dallo stesso Breton precursore del Surrealismo.
Prendendo in esame uno specifico arco temporale che va dal 1921 al 1928, la mostra, curata da Victoria Noel-Johnson, è la prima esposizione a porre l’attenzione sugli eventi intorno al 1924, anno cruciale per la fondazione del movimento francese, per cui il pittore italiano assunse un ruolo fondamentale. In quanto tale, l’esposizione intende evidenziare l’importanza del ruolo di de Chirico nella nascita e nello sviluppo del Surrealismo, nonché analizzare il suo complicato rapporto con André Breton, il fondatore del movimento, con il poeta francese Paul Éluard e sua moglie Gala (che poi sposò Salvador Dalì).
Grazie al prestigioso prestito della Bibliothèque littéraire Jacques Doucet di Parigi, nella mostra viene esposto per la prima volta il carteggio de Chirico – Breton (1921-1925), inclusa la lettera del 1924, finora poco conosciuta, in cui l’artista propose di realizzare per Breton la prima replica di un’opera del periodo metafisico, quella de Le muse inquietanti del 1918.
Breton, che scoprì la pittura metafisica di de Chirico nel 1916 a Parigi tramite il poeta-critico Guillaume Apollinaire, iniziò a corrispondere con l’artista alla fine del 1921, coinvolgendo poi il braccio destro del Surrealismo, Éluard, e sua moglie Gala. Tra il 1921 e il 1925, de Chirico scrisse loro oltre venticinque lettere e cartoline. Mentre de Chirico e gli Éluard si conobbero a Roma durante l’inverno del 1923-1924, Breton e de Chirico si incontrarono per la prima volta soltanto verso la fine dell’ottobre del 1924 a Parigi. In quell’anno, si avviò un’intensa frequentazione, documentata dalla celebre foto di gruppo scattata da Man Ray al Bureau de recherches surréalistes (ottobre 1924), scattata pochi giorni dopo la pubblicazione del manifesto di Breton.
Il rapporto tra de Chirico e il gruppo dei Surrealisti, segnato da una serie di collaborazioni professionali e di amicizia, si inasprì rapidamente nel corso del 1925, con una rottura definitiva nel 1926. Il culmine fu raggiunto con la dichiarazione pubblica di Breton secondo cui de Chirico era ‘morto’ artisticamente nel 1918. Per i Surrealisti, il suo improvviso cambiamento avvenuto dal 1919 a favore del Classicismo e dei grandi maestri, era inspiegabile e inferiore rispetto al geniale splendore della sua prima pittura metafisica degli anni Dieci, una critica parzialmente spiegata da un vero e proprio conflitto di interessi: i Surrealisti erano proprietari della maggior parte delle opere dechirichiane del primo periodo metafisico (1910-1918).
In realtà la sofisticazione intellettuale, l’eccellenza tecnica e l’innovazione creativa delle opere di de Chirico realizzate durante tale periodo (1921-1928), dimostrano l’esatto contrario da quanto articolato da Breton. In tale ottica, il visitatore troverà in mostra una ricca selezione di
opere compiute durante la permanenza del pittore in Italia tra Roma e Firenze (databili 1921-1925), seguita dal suo secondo soggiorno parigino (databile fine 1925 – 1928). Nonostante lo sfondo di crescenti polemiche e critiche da parte dei Surrealisti, il pubblico avrà la possibilità di scoprire come de Chirico continuò a realizzare nuove serie dai soggetti innovativi, come Mobili in una stanza, Cavalli in riva al mare, Gladiatori, Archeologhi e Trofei. Esempi presenti in mostra includono i magnifici Combattimento di gladiatori (Fin de combat), 1927 e Chevaux devant la mer (1927-1928).
Come accertato, il pittore si accostò al Classicismo in maniera evidente dal 1919 al 1925: lo si evince dalla formidabile Lucrezia, 1921 circa, dall’Autoritratto con la madre, 1922, e dall’Autoritratto, 1925 – la prima opera dechirichiana acquistata dallo Stato Italiano – dai quali traspare evidente la sua conoscenza e il rispetto profondo per la pittura italiana del Quattrocento. L’elemento della sua continuità dell’opera metafisica degli anni Dieci, da lungo denominata come una “metafisica continua”, è illustrata, ad esempio, da Natura morta con cocomero e corazza, 1922, L’aragosta (Natura morta con aragosta e calco), 1922, o La mia camera nell’Olimpo, 1927, dove, in un’atmosfera fantastica ed enigmatica, compaiono, uno accanto all’altro, oggetti accostati apparentemente in maniera casuale. Oppure i Facitori di Trofei (1926-1928), una chiara evoluzione del primo periodo metafisico di de Chirico, in cui convivono elementi del passato e del presente: figure antiche, frammenti di colonne, fiamme stilizzate, profili di cavalli, il timpano di un edificio classico, fusi insieme da tre personaggi-manichino intenti nella costruzione dell’iconico “totem-trofeo”. Inoltre, opere come Tempio in una stanza e La famiglia del pittore, entrambi del 1926, o Thèbes, 1928, illustrano lo sviluppo innovativo di certi temi e soggetti degli anni Dieci come gli ‘Interni ferraresi’ e i ‘Manichini’.
Nonostante le polemiche dei Surrealisti, in primis quelle di Breton, questo avvicinamento al Classicismo non impedì al critico francese di commissionare a de Chirico delle repliche di opere del primo periodo metafisico, oppure a Paul e Gala Éluard di acquistarne altre con soggetto e stile più tradizionali, come Natura morta con selvaggina (il bicchiere di vino), 1923, e Ulisse (Autoritratto), 1924, entrambi esposti in mostra. La presenza di questi dipinti (già collezione Éluard) evidenzia la conflittualità tra la critica surrealista verso le opere degli anni Venti di de Chirico e tale realtà poco conosciuta.
Ricevi le nostre ultime notizie da Google News - SEGUICI
Massa Critica è una piattaforma di informazione, partecipazione e attivazione dei cittadini per favorire l'attivazione di quanti condividono aspirazioni nuove e innovative su sostenibilità , tecnologia , innovazione , startup , cibo , social innovation, salute.
.Vuoi saperne di più su Massa Critica ? Ecco la nostra presentazione.
Ti è piaciuto Massa Critica ? Bene! Iscriviti alla nostra newsletter. e al nostro canale Telegram.
Se ti piace il nostro lavoro vai alla nostra pagina su Facebook e clicca su "Like".
Se preferisci puoi anche seguirci via Twitter , via Instagram e via Youtube.
Per sostenerci abbiamo bisogno del vostro contributo, per questo vi chiediamo di supportarci concretamente attraverso Paypal o Satispay. Grazie per il vostro contributo e per la vostra fiducia!
Donazione con Paypal o carta di credito
Donazione con Satispay
Difesa Ambiente
Ricordando Giorgio Faraggiana. Attualità della tutela del paesaggio a Torino | Convegno il 13 novembre all’Unione Culturale
Il 13 novembre 2024 alle ore 18, presso l’Unione Culturale Franco Antonicelli Torino (via Cesare Battisti 4/a), è in programma il convegno dal titolo “Ricordando Giorgio Faraggiana. Attualità della tutela del paesaggio a Torino”. (altro…)
Ricevi le nostre ultime notizie da Google News - SEGUICI
Massa Critica è una piattaforma di informazione, partecipazione e attivazione dei cittadini per favorire l'attivazione di quanti condividono aspirazioni nuove e innovative su sostenibilità , tecnologia , innovazione , startup , cibo , social innovation, salute.
.Vuoi saperne di più su Massa Critica ? Ecco la nostra presentazione.
Ti è piaciuto Massa Critica ? Bene! Iscriviti alla nostra newsletter. e al nostro canale Telegram.
Se ti piace il nostro lavoro vai alla nostra pagina su Facebook e clicca su "Like".
Se preferisci puoi anche seguirci via Twitter , via Instagram e via Youtube.
Per sostenerci abbiamo bisogno del vostro contributo, per questo vi chiediamo di supportarci concretamente attraverso Paypal o Satispay. Grazie per il vostro contributo e per la vostra fiducia!
Donazione con Paypal o carta di credito
Donazione con Satispay