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Sostenibilità

Torna la XVI edizione Giornalisti Nell’Erba, Premio internazionale di giornalismo ambientale Paola Bolaffio

Servono azioni concrete per poter far fronte a un mondo che muta a causa dei cambiamenti climatici. La scienza, le aziende, gli imprenditori e le imprenditrici, anche molti cittadini, di tutto il Pianeta hanno compreso che occorre fare un nuovo passo evolutivo verso l’adattamento agli scenari che ci si stanno presentando. È una consapevolezza che arriva molto prima della politica la quale continua a sbandierare “Net Zero 2060” cioè l’obiettivo di raggiungere emissioni nette pari a zero di gas a effetto serra entro l’anno 2060, una data troppo lontana. E tutto per difendere le fonti fossili.

Giornalisti Nell’Erba chiama a raccolta i giovanissimi e le giovanissime 3-29enni per partecipare al premio, scovando e raccontando le soluzioni sostenibili di tecnologie, ricerche, studi che promuovano proposte positive per il Pianeta che sta attraversando quest’epoca di profondi cambiamenti. Giunto alla sua XVI edizione, Giornalisti Nell’Erba vuole raccogliere l’eredità della sua sempre presente “direttora”, recentemente scomparsa e trasformarsi in Premio Internazionale di Giornalismo Ambientale intitolato a Paola Bolaffio.

AdaPtation è il titolo e la vocazione di questa edizione. La redazione sente la necessità di preservare il prezioso lavoro fatto in tanti anni di attività e vuole proseguire l’opera della sua fondatrice e ideatrice: Paola Bolaffio. Un tema ideale, quindi, per andare alla ricerca degli strumenti a disposizione per fare di questo momento di grandi trasformazioni per la nostra Terra, un momento di riflessione sul futuro. Per ripartire con strumenti sostenibili. Ricerca per la quale ognuno di noi gioca un ruolo fondamentale, per poter mettere sul piatto tante soluzioni quante sono le necessità. Sì, i giovanissimi sono fondamentali per questa missione. Ecco il tema:

Siamo in crisi: climatica. Supereremo l’obiettivo di 1,5 °C di aumento della temperatura rispetto ai livelli preindustriali: stiamo vivendo in un mondo nel pieno di un cambiamento epocale. Sebbene uscire da questa crisi richiederà sforzi evolutivi, come in ogni periodo storico di grandi stravolgimenti, ne usciremo migliori. Scienziate e scienziati, maker, imprenditori, filosofi, sociologi, antropologi, economisti educatori, giornalisti e, perché no, anche le giovani menti, proprio ora stanno lavorando per trovare soluzioni, giuste, concrete, eque e sostenibili per tutte e tutti. Ricerca, innovazione e pratiche sociali devono unirsi per creare le nuove eco tecnologie che non lascino indietro nessuno. I giovani di oggi saranno gli attori del domani, e scienza e informazione saranno determinanti per vincere la sfida climatica. I Giornalisti Nell’Erba vogliono coniugare tutto questo per costruire un futuro migliore: cercare, indagare, scovare nuove proposte e soluzioni per adattarsi alla crisi climatica e riadattarle, rendendole fruibili per tutte e tutti attraverso i nuovi strumenti innovativi dell’informazione.

Il premio è suddiviso in quattro fasce d’età (dai 3 agli 11 anni, dagli 11 ai 14 anni, dai 14 ai 19 anni, dai 19 ai 29 anni), singoli o gruppi/classi, e prevede varie sezioni: giornalismo tradizionale (articoli, interviste, ecc.); graphic e data journalism (infografiche, storytelling digitale, ecc.); bufala (notizie redatte con informazioni inventate); creativa (opere artistiche e creative, opere di comunicazione); social. Le opzioni di scelta delle varie sezioni a seconda della fascia d’età di appartenenza sono indicate nel regolamento, disponibile online nella pagina del sito di Giornalisti nell’erba dedicata alle modalità per candidarsi. Per questa edizione, la redazione di Giornalisti Nell’Erba ha deciso di eliminare la quota di iscrizione. Basterà compilare il form online per inoltrare la propria adesione

Le novità non terminano qui: Giornalisti Nell’Erba per poter affiancare anche a distanza i partecipanti durante il periodo di realizzazione dell’elaborato, mette a disposizione un toolkit composto da 4 webinar, per un totale di 4 ore, in compagnia di esperti ed esperte che presenteranno diversi argomenti. Giorgia Burzachechi, giornalista, preparerà una panoramica di esempi di strumenti per una comunicazione efficace e attuale; Sergio Ferraris, giornalista scientifico, svelerà i segreti dell’AI e come utilizzarla per il lavoro di tutti i giorni; Matteo Martini, ricercatore, ci spiegherà come non cadere nei tranelli delle fake news; Graziano Ciocca e Alessandra Della Ceca, divulgatori scientifici di G.Eco, ci mostreranno come la biodiversità si sappia adattare ai cambiamenti, in un equilibrio dinamico e complesso, a partire da quella delle nostre città.

Per partecipare da giornalistinellerba.it  è possibile trovare il form di iscrizione, il regolamento e il tema.


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Eventi

Ecomondo 20204 dal 5 all 8 novembre alla Fiera di Rimini. La protagonista è l’Africa

Ecomondo 2024 alla Fiera di Rimini, dal 5 all 8 novembre si conferma hub internazionale di primaria importanza per la green economy, consolidando il suo ruolo di piattaforma globale per l´innovazione e la sostenibilità grazie alla sinergia con l´Agenzia ICE e con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI). La manifestazione, organizzata da Italian Exhibition Group (IEG), va ben oltre il concetto di semplice fiera, agendo come un vero e proprio ´community catalyst´ per la green economy a livello internazionale. Questo ruolo non si esaurisce nei giorni dell´evento, ma si estende durante tutto l´anno, attraverso una serie di appuntamenti internazionali in cui Ecomondo è coinvolta attivamente come organizzatore, co-organizzatore e partner.
L´internazionalizzazione di Ecomondo non riguarda solo l´aspetto commerciale, ma anche quello scientifico. La manifestazione punta a promuovere la pubblicazione di ricerche e studi su riviste internazionali, contribuendo così all´avanzamento della conoscenza nel campo della sostenibilità.
Ecomondo gioca, inoltre, un ruolo cruciale nel seguire e promuovere i progetti dello European Green Deal della Commissione Europea. La manifestazione si pone, infatti, come piattaforma di discussione e implementazione delle politiche europee in materia di sostenibilità, offrendo un punto d´incontro a Istituzioni, imprese e innovatori per accelerare la transizione verso un´economia verde e circolare.

L´edizione 2024 si distingue per una forte impronta internazionale, attirando partecipanti da tutto il mondo e rafforzando le connessioni tra Europa, Mediterraneo e Africa. Attesi operatori internazionali da oltre 100 Paesi e la partecipazione di 72 organizzazioni, istituzioni e associazioni di settore a livello globale, consolidando il suo ruolo di ponte per facilitare lo scambio delle migliori pratiche e prospettive per le soluzioni di transizione verde.
La manifestazione ha già confermato la presenza di 650 buyer provenienti da 65 Paesi: Nord Africa, Europa, Nord America, America Latina, con un notevole incremento di buyer dall´Asia (Asia Centrale, Cina, Sud Est Asiatico, Pakistan e India). La rete di collaboratori di Ecomondo ha partecipato attivamente a eventi nei Paesi di competenza, promuovendo la fiera in maniera capillare.

Il network internazionale di Ecomondo si estende ben oltre i confini nazionali, con eventi collegati come Ecomondo China – CDEPE, dedicato alle tecnologie ambientali nel mercato cinese, Ecomondo Mexico, che si rivolge al mercato latino-americano, e il Green Med Symposium di Napoli, focalizzato sulle sfide ambientali del Mediterraneo. Questa espansione riflette la strategia di Italian Exhibition Group di sviluppare attività all´estero, con joint-venture negli Stati Uniti, Emirati Arabi, Cina, Messico, Brasile e India.
Ecomondo 2024 sarà caratterizzato da un ricco calendario di proposte di approfondimento, composto da 221 eventi, di cui 25 internazionali, distribuiti nelle quattro giornate della manifestazione, che offre una panoramica completa e aggiornata sulle ultime innovazioni, tendenze e sfide nel campo della sostenibilità ambientale.

Il programma copre tutti gli aspetti chiave dell´economia circolare e della sostenibilità, fornendo una piattaforma di riferimento internazionale dove istituzioni, imprese, ricercatori e società civile si incontrano per tracciare il percorso verso un futuro più sostenibile.
Il ricco e approfondito programma di conferenze ed eventi di Ecomondo 2024 è curato dal Comitato Tecnico Scientifico, presieduto dal Professor Fabio Fava, Ordinario di Biotecnologie industriali ed ambientali presso la Scuola di Ingegneria dell´Università di Bologna. Questo Comitato, composto da un pool di 80 esperti del settore, rappresenta il cuore pulsante dell´innovazione e dell´aggiornamento della manifestazione.

Attraverso un attento monitoraggio delle nuove tendenze e degli sviluppi più recenti nel campo della sostenibilità e della Green e Circular Economy, il Comitato garantisce, in collaborazione con i numerosi partner della manifestazione, un programma all´avanguardia, su tutti i temi più rilevanti e urgenti per il presente e il futuro dello sviluppo nel Paese, con uno sguardo all´Europa e agli indirizzi dei principali organismi internazionali, a partire dalla Commissione Europea e il Green Deal.

Il monitoraggio e l´adattamento ai cambiamenti climatici emerge come tema fondamentale dell´edizione 2024, in risposta ai sempre più frequenti eventi climatici estremi. Tra gli appuntamenti principali, ´Earth Observation and Digital Twins to improve Urban Resilience. Utilization of digital mapping, artificial intelligence and ICT, to support the development of modern (near real-time) urban management´ (martedì 5) esplora le potenzialità rivoluzionarie della mappatura digitale. ´La Valutazione di Impatto Ambientale, strumento cruciale per conciliare transizione ecologica e transizione digitale´ (mercoledì 6) si concentra sul ruolo cruciale della VIA. ´Reati ambientali, aspetti criminologici e pratici: l´impresa criminale e l´imprenditore onesto´ (giovedì 7) affronta le criticità nel contrasto ai crimini ambientali. ´Una nuova Pianificazione del territorio in Emilia-Romagna dopo gli eventi alluvionali per mitigare gli eventi estremi del cambiamento climatico´ (mercoledì 6) e ´Rigenerazione della città, circolarità e salute: politiche nazionali ed europee per migliorare la qualità di vita urbana´ (mercoledì 6) completano il quadro degli eventi principali su questo tema.

L´edizione 2024 affronta le sfide della blue economy con un approccio integrato che spazia dalla resilienza costiera alla gestione sostenibile delle risorse marine. ´Resilienza costiera e adattamento ai cambiamenti climatici: una sfida di policy, tecnico-scientifica e finanziaria, per la sicurezza costiera e lo sviluppo sostenibile della Blue Economy´ (martedì 5) rappresenta un momento chiave di confronto tra istituzioni e comunità scientifica. Organizzato dal Comitato Tecnico Scientifico Ecomondo con il Ministero dell´Ambiente e ISPRA, l´evento analizza come le regioni marittime stiano affrontando sfide cruciali come l´innalzamento del livello del mare, che secondo recenti studi potrebbe costare all´Europa fino a 872 miliardi di euro entro il 2100. La missione europea per il ripristino degli oceani trova spazio in ´Boosting technology, business models and societal engagement for the implementation of the EU Mission Restore our Ocean and Waters in the Mediterranean´ (mercoledì 6), dove BlueMissionMed CSA presenta soluzioni innovative per il Mediterraneo. Il tema viene approfondito nel ´Mediterranean sea level rise, the phantom menace?´ (mercoledì 6), dove Union for the Mediterranean e The European House Ambrosetti analizzano l´impatto del cambiamento climatico sulla regione mediterranea. ´Risultati, buone pratiche e criticità dei Commissari straordinari di Governo per le infrastrutture, le risorse e i servizi idrici´ (giovedì 7) affronta le sfide legate al potenziamento delle infrastrutture idriche e alla gestione sostenibile delle risorse, mentre ´Cosa dicono le acque sulla… salute: metodologie di valutazione del rischio, monitoraggio, finanza sostenibile, opportunità di business e adeguamento tecnologico´ (giovedì 7) esplora il cruciale nesso tra acqua e salute pubblica. Tra gli eventi strategici si distingue il ´Forum Strategico Regionale Blue Economy´ (venerdì 8), dove ART-ER e Regione Emilia-Romagna presentano strategie concrete per l´innovazione nel settore marittimo. La sostenibilità della pesca viene affrontata nell´evento ´Riduzione e gestione dei rifiuti nei porti di pesca per promuovere una pesca sostenibile´ (venerdì 8), mentre il tema delle competenze trova spazio in ´Competenze blu e sviluppo dell´occupazione: strategie e buone pratiche per la crescita blu´ (venerdì 8).

Tra gli eventi dedicati al settore tessile, pilastro del Made in Italy e settore chiave per l´economia circolare, spiccano due appuntamenti strategici. ´Responsabilità estesa del produttore ed end of waste: evoluzione del quadro normativo in materia di tessili´ (giovedì 7) affronta le sfide normative del settore alla luce delle nuove direttive europee. Organizzato con Utilitalia e ISPRA, l´evento analizza come la revisione della direttiva quadro sui rifiuti ridisegnerà ruoli e responsabilità nella filiera tessile. ´Tessile: Produzione Sostenibile & Ecodesign. Le sfide´ (mercoledì 6), curato da AISEC, porta l´attenzione sulle strategie di digitalizzazione delle informazioni dei prodotti, esplorando soluzioni concrete per garantire riparabilità e riciclabilità.

La finanza sostenibile emerge come leva fondamentale per la transizione ecologica, con tre eventi che ne esplorano diverse sfaccettature. ´Green bond: uno strumento strategico per finanziare l´adattamento´ (martedì 5) vede il Forum per la Finanza Sostenibile analizzare il ruolo crescente dei green bond nel finanziamento di progetti di adattamento climatico. ´Green, climate, biodiversity finance´ (mercoledì 6) allarga lo sguardo alla mobilitazione dei capitali necessari per affrontare la policrisi ambientale, stimata in almeno 15 mila miliardi di dollari entro il 2030. LESG CEO SUMMIT – Futuro sostenibile tra compliance e competitività´ (mercoledì 6) offre una piattaforma di confronto ad alto livello sulla competitività europea nel contesto della transizione sostenibile.

La produzione industriale sostenibile, tema centrale di Ecomondo che ospita centinaia di aziende impegnate nella transizione ecologica, viene esplorata attraverso alcuni eventi chiave. ´Misurare la circolarità del prodotto e dei servizi nella prospettiva delle nuove normative sul design´ (giovedì 7), organizzato dalla Scuola Superiore Sant´Anna ed ENEA, approfondisce i metodi di misurazione della circolarità. ´Gli Emissions Trading System EU e l´impatto sulla mobilità delle merci e delle persone´ (giovedì 7) analizza l´impatto del sistema ETS. ´REUSE, REPAIR, RETHINK, REFORM. Designing for Circularity and Responsible Innovation´ (giovedì 7) porta l´attenzione sul design per la circolarità, mentre ´Legno e biomateriali per l´edilizia: un percorso di decarbonizzazione e di economia circolare´ (venerdì 8) analizza il potenziale dei biomateriali nella decarbonizzazione del settore edilizio.

L´evento (giovedì 7) rappresenta uno degli appuntamenti internazionali più significativi della manifestazione. Organizzato in collaborazione con il Ministero dell´Ambiente e della Sicurezza Energetica e la Struttura di Missione per l´attuazione del Piano Mattei, l´evento si concentra sulle opportunità di sviluppo sostenibile nel continente africano. Con la partecipazione del Ministero degli Affari Esteri e RES4Africa, il Forum esplora le possibilità di cooperazione nei settori dell´acqua, dell´energia, dell´agroalimentare e della bioeconomia circolare.

L´evento (venerdì 8) affronta la sfida cruciale di comunicare efficacemente la transizione ecologica in un´epoca di crescente complessità. Organizzato da Ecomondo e FERPI in partnership con ASSOAMBIENTE, l´evento esplora come l´avvento dell´Intelligenza Artificiale stia rivoluzionando la comunicazione ambientale, pur evidenziando la necessità di mantenere autentiche le relazioni tra istituzioni, imprese e comunità.


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Acqua

A Valencia un disastro climatico porta 95 morti e dispersi imprecisati. E’ il più grande disastro naturale in Spagna

L’alluvione che ha colpito Valencia nel 2024 è stata un evento climatico di proporzioni drammatiche, causata dal passaggio di un fenomeno DANA (Depresión Aislada en Niveles Altos), noto in spagnolo come Gota Fria che ha riversato nella regione una quantità di pioggia senza precedenti.

In meno di 8 ore, si sono accumulati circa 445 millimetri di pioggia, una quantità che solitamente si raccoglie in un intero anno. Questo fenomeno ha trasformato le strade in fiumi, bloccato numerosi trasporti e causato vasti danni strutturali, con interruzioni nelle linee ferroviarie ad alta velocità e nella viabilità locale. I voli sono stati deviati e diverse aree risultano isolate o difficilmente raggiungibili.

Le immagini dell’alluvione mostrano scenari devastanti, con veicoli sommersi, edifici allagati e campi agricoli completamente devastati. La priorità attuale è il recupero dei dispersi e il ristabilimento dei collegamenti essenziali, mentre le previsioni meteorologiche mantengono un rischio di ulteriori precipitazioni nei giorni seguenti, aggravando ulteriormente la situazione​

La disastrosa alluvione che ha colpito la provincia di Valencia nel pomeriggio-sera di ieri, martedì 29 ottobre, è stata innescata da una serie di nubifragi autorigeneranti sviluppatisi all’interno della medesima depressione che nello scorso weekend aveva interessato il Nord-Ovest italiano con eventi alluvionali tra Savona e Genova, in Valle Bormida e in Toscana, e che poi, ormai isolata dal flusso perturbato principale delle medie latitudini (cut-off) è andata a localizzarsi intorno a Gibilterra. Il drammatico bilancio dell’evento è in continua evoluzione, per ora sono accertati 70 morti, ma i dispersi sono a decine.

Secondo AEMET, l’agenzia statale di meteorologia della Spagna, la precipitazione più intensa è stata registrata a Chiva, nell’entroterra 35 km a Ovest della costa di Valencia, con ben 491,2 mm in otto ore (pari alla media di un anno!), di cui 160 in un’ora. Si tratta di un valore tra i più elevati storicamente noti in Europa e nel bacino del Mediterraneo, all’incirca del medesimo ordine di grandezza dei 472 mm caduti in un tempo tuttavia ancora più breve (6 ore) il 25 ottobre 2011 a Brugnato (La Spezia), responsabili dell’alluvione delle Cinque Terre e della Val di Vara, e dei 496 mm piovuti sempre in 6 ore il 4 ottobre 2021 a Montenotte Inferiore (Savona), attuale record italiano su tale intervallo orario (precipitazioni tuttavia avvenute in territori mediamente abituati a ricevere e smaltire il triplo della pioggia annua di Valencia). Sono quantità che nessun territorio, anche se correttamente (e giustamente) manutenuto, può sopportare senza gravi conseguenze.

D’altra parte la Comunità Valenzana non è nuova a questo tipo di episodi, essendo anzi tra le zone maggiormente propense allo sviluppo di violenti nubifragi autorigeneranti in Europa e in tutto il bacino del Mediterraneo, insieme alla Catalogna, al Midi francese (dove si parla di épisodes cévenols o méditerranéens) e alla Liguria, trovandosi alle spalle di un mare caldo che dispensa enormi quantità di energia e vapore acqueo per lo sviluppo dei sistemi temporaleschi, con la complicità di fattori orografici e dinamici locali. Un altro evento drammatico avvenne proprio a Valencia il 14 ottobre 1957 causando almeno 81 vittime per il violento straripamento del fiume Turia che attraversava la città, e di cui – a seguito dell’episodio – venne deciso lo spostamento dell’alveo di 3 km, a sud dell’area metropolitana, dove si trova attualmente.

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Ambiente

Ancora grave situazione di illegalità nel settore degli shopper

Nel giro di pochi giorni due operazioni delle Forze dell’Ordine riportano alla ribalta la grave situazione di illegalità che continua a colpire il settore degli shopper. Al porto di Augusta (Siracusa) un maxi carico di quasi nove tonnellate di sacchetti di plastica è stato sequestrato da funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) e militari del Nucleo Investigativo Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale (NIPAAF) dei Carabinieri di Catania. Nel frattempo continua incessante l’attività della Polizia Locale di Napoli che, in un territorio complicato come quello campano, porta avanti la sua azione di contrasto alla produzione e vendita di shopper illegali: l’ultimo controllo ha portato al sequestro di 300 chili di buste fuorilegge. (altro…)


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