Ambiente
Ehi Erica, parliamo di PFAS? In arrivo la seconda stagione del primo podcast sugli inquinanti eterni
Le sostanze poli- e per-fluoroalchiliche, note più comunemente e semplicemente come “perfluoroalchiliche” o anche con l’acronimo anglosassone “PFAS”, sono composti organici ideati e sintetizzati a partire dagli anni ’40. Tali molecole sono utilizzate in una vasta gamma di applicazioni industriali e commerciali grazie alle loro caratteristiche di stabilità. Per fare chiarezza sulla sempre più controversa e complessa questione legata a questi inquinanti emergenti è nato il primo podcast sull’argomento, lanciato lo scorso anno da Erica Srl, società di gestione, trattamento e recupero rifiuti industriali (https://ericambiente.it/), e giunto ora alla seconda stagione.
La serie nasce dalla volontà dell’azienda di condividere riflessioni e contenuti di 7 anni di ricerche, studi, approfondimenti e sperimentazioni con importanti Enti e Università, rendendoli accessibili agli ascoltatori grazie a un linguaggio semplice e diretto. La serie nasce dalla volontà dell’azienda di proseguire il lavoro svolto con l’organizzazione di Congressi Internazionali e con la divulgazione di studi, dati, sperimentazioni e approfondimenti conseguiti in anni di ricerche grazie a collaborazioni con Enti, Università e aziende, rendendoli accessibili agli ascoltatori grazie a un linguaggio semplice e diretto.
Edoardo Slavik, R&D Manager di Erica, ci accompagnerà quindi in un viaggio ideale dentro il mondo PFAS incontrando ricercatori, istituzioni, influencer, aziende, associazioni.
Si parlerà di rischio ambientale con Stefano Polesello, ricercatore presso CNR IRSA; con Secondo Barbero, direttore generale in Arpa Piemonte, verrà affrontato il tema della tutela del territorio e dei cittadini, soprattutto grazie al ruolo delle istituzioni; Alberto Mantovani, Comitato Nazionale Sicurezza Alimentare, dialogherà sul tema dell’impatto dei PFAS sulla salute; Michela Piccoli (Mamme no PFAS) e Maria Secco racconteranno la loro esperienza di vita in alcuni dei territori più interessati dal fenomeno e della loro lotta per avere acqua più pulita; Alice Pomiato, content creator ambientale, spiegherà come fare divulgazione consapevole e come spiegare ai giovani cosa sono i PFAS; Paolo Campanella, Segretario Generale FEAD, European Waste Management Association, svilupperà una riflessione sul rapporto fra PFAS e rifiuti sottolineando l’importanza del coinvolgimento di tutta la filiera produttiva dei prodotti; Andrea Castrovinci Cercatore, Head of Polymer Engineering Laboratory presso l’Università Supsi di Lugano, e Clemente Bottani, Managing Director di Giotto industrial networking, forniranno il punto di vista della ricerca universitaria e un focus sul tessile, uno dei settori maggiormente impattati dal problema.
Edoardo Slavik dichiara: “La divulgazione sul tema dei PFAS è cruciale per diversi motivi. In primo luogo, permette di creare consapevolezza informando la popolazione sulla diffusione e sui rischi associati a queste sostanze, in modo equilibrato e senza allarmismi controproducenti. In secondo luogo, promuove una maggiore trasparenza da parte delle aziende che producono o che utilizzano PFAS nei loro processi produttivi. Infine, favorisce l’adozione di politiche pubbliche più coerenti: l’approccio deve essere sempre più sistemico e coinvolgere tutti gli attori interessati in quanto si tratta di una problematica complessa che non può prescindere dal confronto fra le diverse parti coinvolte.”
Isabella Stilo, CEO di Erica, conclude: “Da quando nel 2017 abbiamo aperto una divisione che si occupa di ricerca e sviluppo sui PFAS, in particolare studiando tecnologie di abbattimento di questi composti nel percolato di discarica di cui gestiamo quantitativi importanti, ci siamo resi conto di quanto la collaborazione tra gli attori coinvolti e la divulgazione delle informazioni e degli studi in merito siano fondamentali.
Per questo motivo pochi giorni fa abbiamo dato vita a ‘Fondazione Erica’, che ha lo scopo di divulgare ad un pubblico più ampio possibile le informazioni, scoperte e innovazioni sulla tematica verificandone fonti e contenuti, con l’obiettivo di partecipare in modo attivo al dialogo tra Istituzioni, Ricercatori, Aziende e Cittadini attraverso progetti editoriali, eventi, formazione ”.
La seconda stagione di Ehi Erica, parliamo di PFAS? è stata giovedì 24 ottobre 2024 a Milano in una conferenza stampa moderata da Gabriella Greison, divulgatrice e volto rivoluzionario della scienza in Italia, con la presenza dei partecipanti al podcast.
Il podcast è disponibile su Spotify e tutte le principali piattaforme. Per ascoltarlo:
https://open.spotify.com/show/4XdTMxicQtRH0o8tVtFYix
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Ambiente
A Cecilia Di Lieto il Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno 2024
È stato assegnato a Cecilia Di Lieto, storica voce di Radio Popolare, il Premio “Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno”, alla sua XV edizione. La cerimonia di consegna del Premio si è tenuta venerdì 29 novembre, a Casale Monferrato (AL), la città piemontese teatro da alcuni anni dell’importante riconoscimento promosso da Legambiente e dalla rivista La Nuova Ecologia insieme al Comitato organizzatore che unisce numerose realtà casalesi, all’Ente di Gestione delle Aree Protette del Po piemontese e al Comune monferrino. (altro…)
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Ambiente
‘Voglio raccontarti una storia’, successo per lo spettacolo teatrale che racconta la tragedia dell’alluvione del 1994 in Piemonte
Occhi lucidi, ricordi, e tante emozioni hanno accompagnato lo spettacolo teatrale “Voglio raccontarti una storia” andato in scena venerdì 22 novembre 2024 al Cinema Moretta di Alba. L’evento, inserito tra le celebrazioni del Trentennale della grande alluvione che il 5-6 novembre colpì il sud Piemonte, ha fatto segnare il tutto esaurito con una grande partecipazione della cittadinanza e alcuni momenti davvero emozionanti: dall’omaggio ai familiari del Sindaco albese Enzo Demaria che si trovò a fronteggiare nel 1994 l’Alluvione a quello a Mauro Marchiani, Assessore ai Servizi Ambientali del Comune di Lugo di Romagna, centro nel ravennate colpito duramente dalle alluvioni del 2023 e del 2024.
L’evento è stato introdotto dalla vicesindaca del Comune di Alba, assessora alla cultura, Caterina Pasini, che ha ricordato l’importanza di quanto la cittadinanza albese si scoprì unita e solidale per superare un momento così difficile, che aveva causato morte e distruzione chiamata sul palco da Luigi Bosio, Presidente della Cooperativa ERICA che proprio dopo quell’evento tragico iniziò la sua attività. Presenti anche molti Sindaci e rappresentanti dei Comuni del territorio come Castagnito, Ceresole d’Alba, Ceva, Cherasco, Clavesana, Gorzegno, Guarene, Lequio Tanaro, Monchiero, Neive, Ormea, Piozzo, Roddi, Rodello, Serralunga d’Alba, Treiso.
Lo spettacolo, nato da un testo di Roberto Cavallo e per la regia di Oliviero Corbetta, è stato promosso alla Cooperativa ERICA, con il supporto di Stroppiana SpA e la collaborazione della compagnia teatrale “Liberipensatori Paul Valery”. Durante la serata tanti partecipanti hanno potuto acquistare il libro celebrativo “Voglio raccontarti una storia”, contenente il testo integrale dello spettacolo: il ricavato di 1500 euro sarà devoluto, come annunciato a fine serata, alla Fondazione Specchio dei Tempo per la sua raccolta fondi a favore dei comuni alluvionati dell’Emilia-Romagna.
Luigi Bosio, Presidente del CdA di E.R.I.C.A. soc. coop. ha dichiarato: “Abbiamo ricordato un momento che ha segnato il nostro territorio, perché la memoria e il ricordo servono per le vecchie e le nuove generazioni ed in qualche modo ci difendono dalle fake news. Sempre ed ancor di più in questo momento in cui i disastri accaduti in Emilia-Romagna, Catania e Valencia pongono l’accento su quanto sia importante tutelare il territorio e l’ambiente in generale. E per questo che l’impegno di E.R.i.CA. su queste tematiche è e sarà continuo per fare in modo che la consapevolezza e la sensibilità delle persone aumenti e contribuisca a mitigare l’impatto di tali eventi in futuro”.
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Ambiente
Mediterraneo sempre più caldo, biodiversità in pericolo: la Pinna nobilis rischia l’estinzione
Il cambiamento climatico minaccia di spingere diverse specie del Mediterraneo verso l’estinzione, trasformando il mare in un ambiente sempre più caldo e tropicale. Tra quelle che rischiano letteralmente di sparire vi è la Pinna nobilis, il mollusco bivalve più grande del Mare Nostrum. In passato era comune trovarne anche decine di esemplari in un fazzoletto di fondale ma, a partire dal 2016, un’epidemia ha determinato una mortalità senza precedenti della specie, con un tracollo di oltre il 95% delle popolazioni e l’inserimento nella lista rossa IUCN in “pericolo critico” (critically endangered). (altro…)
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