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Energia

Consegnati da Cittadinanzattiva i riconoscimenti per le migliori proposte dal basso nell’ambito del progetto ‘Energie di comunità’. Online una Guida utile per i cittadini per un uso più consapevole dell’energia

Costituire una comunità energetica nel comune di Alessandria, in particolare destinata alle fasce più deboli della popolazione e a famiglie in emergenza abitativa. La proposta viene da un gruppo di cittadini che, in collaborazione con il Comune di Alessandria e l’ATC (Agenzia Territoriale per la Casa, ossia l’ente di riferimento per l’assegnazione degli alloggi di edilizia sociale), hanno partecipato al percorso Energie di comunità, promosso da Cittadinanzattiva e conclusosi con l’assegnazione di un riconoscimento per le migliori proposte elaborate dal basso sul tema della sostenibilità energetica.

A ricevere il premio, nell’ambito di un evento organizzato giovedì 5 dicembre presso le Industrie Fluviali di Roma, è stata appunto Cittadinanzattiva Piemonte promotrice del percorso, durato 2 anni, di sensibilizzazione, informazione, formazione ed engagement di un gruppo di cittadini, amministratori e stakeholder locali di Alessandria che hanno elaborato la proposta finale dal titolo “CERchiamo insieme una energia rinnovabile”.

Fra le proposte menzionate, vi sono anche l’apertura di sportelli itineranti di ascolto – in Piemonte, e precisamente ad Alessandria, Tortona, Acqui e Ovada (progetto “Ascolta con Energia”), ed in Puglia a Cerignola (Progetto Infopoint) – per fornire informazioni ai cittadini su come leggere e valutare correttamente le proposte presenti sul mercato di fornitura dei servizi elettrici e dei relativi costi, ma anche per sostenere le famiglie nella richiesta dei bonus sociali.

Menzionata anche la proposta “Energia sostenibile: il futuro è nelle nostre mani) un percorso di coinvolgimento dei ragazzi delle scuole medie di Dolianova, nel Sud Sardegna, sui benefici delle energie rinnovabili, finalizzato a promuovere fra i più giovani comportamenti responsabili per evitare lo spreco energetico e incoraggiare un atteggiamento proattivo verso la sostenibilità ambientale.

“Il processo di partecipazione collettiva alla transizione energetica risulta strategico per affrontare le possibili criticità ad essa legate e per renderlo sostenibile da un punto di vista sociale, economico e ambientale, garantendo equità ed inclusione” dichiara Tiziana Toto, Responsabile nazionale politiche dei consumatori di Cittadinanzattiva. “Attività che lavorano a partire dalle esigenze delle comunità e che puntano sulla partecipazione ampia dei diversi protagonisti del territorio – come previsto da Energie di comunità -sono a nostro avviso centrali perché partono dall’assunto che sia necessaria un’azione coordinata da parte di più soggetti, a partire dai cittadini e dalle proprie comunità di riferimento, per favorire un nuovo concetto di cittadinanza energetica secondo il quale il cittadino dismette il ruolo di consumatore passivo e diventa soggetto attivo e protagonista del nuovo mercato dell’energia che non può, e non deve, lasciare indietro nessuno”.

I dati sulla povertà energetica: crescono le famiglie colpite, stenta l’informazione sul fenomeno. Sul sito di Cittadinanzattiva una Guida utile sul tema

Alla fine del 2023, le famiglie in povertà energetica erano 2,36 milioni, pari al 9 per cento del totale, in forte crescita rispetto all’anno precedente (+1,3 punti percentuali, ossia 340 mila famiglie in più), il valore più alto dall’inizio della serie storica. A livello territoriale l’aumento si concentra nelle Isole e nel Nord Ovest. Si conferma la tendenza, già riscontrata in passato, di una maggior incidenza della povertà energetica nei piccoli centri e in aree suburbane, a fronte di una lieve riduzione nelle aree metropolitane (dati OIPE – Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica 2024 “La povertà energetica in Italia nel 2023”).

Non si tratta tuttavia di un fenomeno ampiamente noto, e di conseguenza è alto il rischio che venga sottovalutato e sottodimensionato: dalla consultazione promossa da Cittadinanzattiva all’interno del progetto Energie di comunità, presentata a fine 2023 e che ha coinvolto circa 3000 persone, emerge che il 19% ne ha sentito parlare ma non sa definirlo, un ulteriore 18% circa invece non conosce affatto il fenomeno. Fra il 60% di coloro che hanno familiarità con il concetto, il 51% ritiene che per combattere la povertà energetica, sia rilevante lo sviluppo di comunità energetiche rinnovabili e solidali, seguito da finanziamenti ai più vulnerabili (39,5%). Per far fronte a questa richiesta di informazioni, Cittadinanzattiva mette a disposizione sul proprio sito web una Guida utile che raccoglie informazioni e strumenti utili su: uso efficiente dell’energia, promozione delle energie rinnovabili, lotta alla povertà energetica e diritti e tutele del consumatore. 

Di seguito il dettaglio della proposta vincitrice e delle menzionate:

Vincitore: “CERchiamo insieme un’energia rinnovabile” (Alessandria – Piemonte)

Obiettivo: risolvere le difficoltà connesse alla fornitura energetica delle fasce più deboli della popolazione attraverso la realizzazione di una comunità energetica rinnovabile (CER) dedicata ad alloggi ATC ed in genere all’emergenza abitativa comunale. L’edificio cui si riferisce il progetto è la sede comunale del “Municipio 2” in via San Giovanni Bosco in Alessandria, disposta su una superficie di circa un ettaro. Il progetto permetterà di avere notevoli risparmi sui consumi energetici e quindi bollette elettriche più sostenibili, oltre ai benefici ambientali correlati alla fornitura di energia rinnovabile. La CER inoltre permetterà lo sviluppo di dinamiche di coesione tra i cittadini, che favoriranno lo sviluppo di una comunità attiva e aperta ad adottare stili di vita sostenibili. Gli stakeholder coinvolti sono il Comune di Alessandria, l’ATC Piemonte e tutti i soggetti che occupano gli edifici ATC o le strutture per emergenza abitativa messe a disposizione.

Menzionato: “Ascolta con Energia” (Alessandria, Tortona, Acqui e Ovada – Piemonte)

Obiettivo: aiutare i cittadini a trovare soluzioni sostenibili ed ecologicamente compatibili per soddisfare i propri consumi energetici facilitando l’orientamento, attraverso un’adeguata azione informativa e formativa, tra le tante e diverse offerte ed opportunità proposte dal mercato. Primo step del progetto: apertura di sportelli permanenti (ad Alessandria, Tortona, Acqui e Ovada) ed itineranti nella provincia alessandrina per fornire informazioni su come leggere e valutare correttamente le proposte di fornitura dei servizi (e dei relativi costi) presenti sul mercato. Il progetto prevede anche il coinvolgimento delle Amministrazioni Comunali della provincia di Alessandria, associazioni locali di varia tipologia (SOMS, circoli ricreativi e culturali, associazioni sportive aderenti alla UISP). 

Menzionato: “TUTELA DEI CONSUMATORI – INFOPOINT” (Cerignola – Puglia)

Obiettivo: fornire informazioni e supporto in tema energetico ai cittadini attraverso l’istituzione di un info-point comunale. Gli operatori coinvolti, adeguatamente formati, saranno in grado di informare i cittadini sui loro diritti, come leggere le bollette energetiche, gli eventuali bonus e agevolazioni esistenti, su come risolvere eventuali problematiche e criticità riscontrate. L’info-point sarà anche un tramite tra il cittadino e l’amministrazione oltre che uno strumento utile ad arginare la povertà energetica non solo perché potrà intercettare eventuali situazioni critiche ma anche per l’informativa sui bonus disponibili. L’info point è pensato anche per essere itinerante, al fine di incontrare anche i bisogni delle borgate. Nel territorio di Cerignola questo sportello sarebbe il primo punto di riferimento per i cittadini in quanto, attualmente, non esiste nulla di simile. È previsto il coinvolgimento di dirigenti scolastici, membri dell’amministrazione comunale con gli assessori di competenza, mondo produttivo e tecnici del settore, oltre ai cittadini comuni (nel momento in cui si scrive, l’amministrazione ha già concesso l’uso dei locali).

Menzionato: “Energia Sostenibile: il futuro è nelle nostre mani” (Dolianova – Sardegna)

Obiettivo: sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza dell’energia rinnovabile, sull’uso consapevole delle risorse energetiche e sulla sostenibilità energetica in generale. Il progetto coinvolge diversi stakeholder: scuole medie, docenti, comunità locali, aziende energetiche e ONG, Enti Pubblici e Amministrazioni locali. Il progetto coinvolge i ragazzi delle scuole medie di Dolianova e mira a far loro comprendere i benefici delle energie rinnovabili, promuovere comportamenti responsabili per evitare lo spreco energetico e incoraggiare un atteggiamento proattivo verso la sostenibilità ambientale. La durata stimata dell’iniziativa è di 3 mesi, con incontri settimanali incentrati su attività teoriche e pratiche, tra cui laboratori interattivi sulle energie rinnovabili (solare, eolica, idroelettrica, ecc.), simulazioni sull’impatto dello spreco energetico e progetti di gruppo per ideare soluzioni sostenibili applicabili nella vita quotidiana.

 


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Ambiente

Come riscaldarsi con le biomasse legnose tutelando l’aria e l’ambiente

Per incentivare l’uso corretto e consapevole delle biomasse legnose la Regione Piemonte lancia la campagna “Il futuro è nelle tue mani: accendilo responsabilmente”, con la quale invita ad usare legna di qualità per riscaldare gli edifici con diversi obiettivi: dare valore alla filiera locale, gestire in modo consapevole gli impianti per garantire efficienza energetica, tutelare l’aria che respiriamo. Senza dimenticare che la legna è una risorsa rinnovabile che contribuisce alla decarbonizzazione energetica, tanto più se raccolta nei boschi più vicini. (altro…)


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Energia

Elettricità Futura e Federazione ANIE al governo: «Si eviti il blocco della filiera nazionale delle rinnovabili»

Elettricità Futura e Federazione ANIE, le due Associazioni aderenti a Confindustria che insieme rappresentano l’intera filiera industriale nazionale dell’energia elettrica, rivolgono un appello urgente al Governo affinché emani una norma che eviti il blocco della filiera nazionale delle tecnologie elettriche rinnovabili in Italia.

Il nuovo quadro normativo – DM Aree Idonee, DL Agricoltura e l’emanando “Testo Unico per le rinnovabili” – rischia di tradursi in un vero e proprio stop ai progetti già in corso di autorizzazione – in netto contrasto con il principio del legittimo affidamento – e di rendere il 96% del territorio italiano non idoneo alle rinnovabili.

L’Italia non può permettersi di correre questo rischio, data la totale discrezionalità lasciata alle Regioni dal DM Aree Idonee, come dimostra il caso della Sardegna il cui disegno di legge sulle aree idonee ha effetti retroattivi e definisce criteri che renderanno non idoneo il 99% del territorio sardo.

Pertanto, chiediamo al Governo di emanare una norma in base alla quale le Regioni, nell’esercizio del loro potere di normazione sulle aree idonee, si conformino ai seguenti criteri:

– le aree idonee individuate ex lege dall’articolo 20 del D.Lgs. n. 199/2021 di attuazione della Direttiva (UE) 2018/2001 (“Direttiva RED II”) devono continuare ad essere considerate tali;
– le nuove disposizioni regionali non dovranno applicarsi ai progetti per i quali sia stata avviata almeno una delle procedure amministrative necessarie ad ottenere l’autorizzazione a realizzare l’impianto (in coerenza con quanto fatto dal Governo con l’art. 5 del DL Agricoltura). In ogni caso, dovranno essere fatti salvi tutti i progetti, già in corso di autorizzazione, che dal 2021 ad oggi sono stati localizzati nelle aree idonee ex lege (art. 20 d.lgs. 199/2021).

In assenza di tale intervento normativo, sarebbe di fatto impossibile raggiungere gli obiettivi del PNIEC, del PNRR e del DM Aree Idonee, e si fermerà una filiera composta da eccellenze industriali nazionali competitive a livello mondiale, che purtroppo è sempre più in sofferenza per il calo drastico delle installazioni degli impianti residenziali ed industriali.

Secondo il Politecnico di Milano, nel 2023, le filiere industriali del fotovoltaico e dell’eolico hanno generato un volume d’affari di circa 10 miliardi di euro, e più del 60% di questo valore è rimasto sul territorio italiano, un ulteriore 20-25% in altri Paesi europei, e solo circa il 10% è andato fuori dai confini europei.

I benefici socio-economici per l’Italia derivanti dallo sviluppo della filiera delle tecnologie rinnovabili sono notevoli e potrebbero equivalere fino al 2% del PIL annuo da qui al 2030. Lo sviluppo e il consolidamento della filiera industriale e della produzione nazionale di tecnologie per la transizione passano attraverso la crescita della domanda interna di tecnologie e la possibilità di realizzare i progetti.

”Il settore delle fonti rinnovabili elettriche necessita di una cornice normativa stabile – ha dichiarato Filippo Girardi, Presidente di ANIE. – Si tratta di un settore strategico che oggi occupa circa 80.000 addetti, cifra che potrebbe raddoppiare entro il 2030 anche in prospettiva di un rafforzamento dell’industria tecnologica nazionale. ANIE ribadisce la necessità di una maggiore collaborazione tra stakeholder pubblici e privati perché il raggiungimento della sicurezza energetica è una priorità condivisa a livello europeo che nel nostro Paese assume carattere di particolare rilevanza e urgenza”.

Ostacolare lo sviluppo delle energie rinnovabili è in antitesi con la necessità di ridurre i costi dell’energia in Italia. Come ha di recente spiegato Stefano Besseghini, Presidente dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), le rinnovabili stanno già contribuendo a ridurre i costi, e per far diminuire il prezzo dell’energia nel nostro Paese bisogna scommettere con maggior coraggio sulle fonti energetiche rinnovabili e sui sistemi di accumulo.

“Le rinnovabili sono le tecnologie che producono energia elettrica al minor costo e che garantiscono al Paese sicurezza e indipendenza energetica. Il loro sviluppo dovrebbe essere pertanto la priorità, a maggior ragione se si considerano gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2”. – afferma Agostino Re Rebaudengo, Presidente Elettricità Futura.


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Energia

Elettricità. Bollette luce: dal 1° luglio 3,7 milioni di clienti non vulnerabili passati automaticamente al Servizio a Tutele Graduali con il fornitore selezionato tramite asta

Dal 1° luglio è terminato il servizio di Maggior Tutela dell’energia elettrica per 3,7 milioni di clienti domestici non vulnerabili, che sono passati automaticamente al Servizio a Tutele Graduali con il fornitore selezionato tramite asta (tabella in coda all’articolo).

A fine giugno 2024, delle circa 30,2 milioni di utenze domestiche, 22,7 milioni risultavano servite nel mercato libero, mentre 7,5 milioni erano rimaste o rientrate nella Maggior Tutela (3,8 milioni clienti vulnerabili che continueranno ad essere serviti in tutela e 3,7 milioni di non vulnerabili sono stati trasferiti al Servizio a Tutele Graduali). (altro…)


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