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Utopie realiste: dal 18 al 21 aprile torna Biennale Tecnologia organizzata dal Politecnico di Torino

Torna a Torino per la sua quarta edizione Biennale Tecnologia, manifestazione culturale organizzata dal Politecnico di Torino e dedicata a esplorare il rapporto tra tecnologia e società, per la prima volta nel periodo primaverile da giovedì 18 (con pre-inaugurazione mercoledì 17) a domenica 21 aprile.
Il titolo scelto per questa edizione è Utopie realiste, tema complesso e attuale, che vuole immaginare il futuro in forma utopica, trasformando l’idea in progettualità. Biennale Tecnologia invita un pubblico di ogni età a gettare lo sguardo verso prospettive future – visionarie e concrete allo stesso tempo – per immaginare insieme nuovi mondi possibili.
I 160 appuntamenti offriranno al pubblico la possibilità di prendere parte gratuitamente a lezioni, dibattiti, incontri, mostre e spettacoli per riflettere sui temi più attuali nel dibattito contemporaneo, come energia, sostenibilità, rischi ambientali, intelligenza artificiale, sviluppo economico, lavoro, oltre ad analizzare più nel dettaglio la storia e l’evoluzione della tecnologia anche nelle altre culture, e ancora guerra e pace, mobilità, salute, nuovi modelli di sviluppo e nuove frontiere. Un ricco programma con l’obiettivo di colmare il divario tra le scienze tecnologiche e le scienze umane, nella forte convinzione del binomio, che diventa motto della manifestazione: “Tecnologia e/è umanità”.
Nel corso delle quattro giornate i 280 relatori, tra accademici ed esperti provenienti da ogni parte del mondo, saranno ospitati nelle 5 sedi principali di Torino: Politecnico di Torino, sede centrale della manifestazione, Castello del Valentino, Piazzale Duca d’Aosta, OGR e Piazza San Carlo. A questi spazi, si aggiungono altre 20 sedi del programma OFF di Biennale Tecnologia.
Una notte a Biennale Tecnologia: la festa di apertura. Tra le novità di questa edizione la serata organizzata da Club Silencio: l’ormai classico format Una notte al museo sarà declinato secondo il tema dell’edizione, Utopie realiste, negli spazi del Politecnico mercoledì 17 aprile dalle 19 alle 24, attraverso un percorso espositivo e interattivo dedicato all’Intelligenza Artificiale, tra effetti sonori e visivi. Gli ospiti potranno muoversi liberamente tra i gironi di un universo tecnologico, attraverso un itinerario dantesco tra distopia, utopia e realtà. Ingresso gratuito con accredito online obbligatorio su www.clubsilencio.it.
La lectio magistralis. Sarà Telmo Pievani, professore di Filosofia delle Scienze Biologiche all’Università di Padova e garante di Biennale Tecnologia, a tenere la lezione di inaugurazione, giovedì 18 aprile alle 18 (Aula Magna del Politecnico di Torino) dal titolo Il principio del castoro. A introdurre la lectio magistralis, il curatore di Biennale Tecnologia, Juan Carlos De Martin; seguirà un dialogo tra Pievani e Andrea Malaguti, direttore de “La Stampa”.
Lo spettacolo Homo Deus. Biennale Tecnologia propone uno spettacolo inedito site-specific ideato appositamente per l’edizione: giovedì 18 aprile alle 21, nella suggestiva cornice delle OGR, andrà in scena Homo Deus, prodotto da PEM-Potenziali Evocati Multimediali, con la regia di Gabriele Vacis e gli allestimenti di Roberto Tarasco. Lo spettacolo si sviluppa a partire dall’omonimo saggio di Yuval Noah Harari, noto filosofo e saggista, e prosegue con narrazioni della Bibbia, dalla tragedia greca, per rispondere alla domanda cruciale e attuale: come finirà la Storia?
Tra gli ospiti del panorama nazionale e internazionale: la ricercatrice Wendy Hui Kyong Chun, direttrice del Digital Democracies Institute presso la Simon Fraser University, porterà una lezione sulla discriminazione algoritmica; la scrittrice, attivista e ricercatrice Nanjala Nyabola, parlerà di democrazia digitale; il filosofo giapponese Yasuo Deguchi, docente di lettere presso Kyoto University, in dialogo con Juan Carlos De Martin, racconterà del ruolo dell’Information Technology nel ricalibrare i rapporti tra società e industria; Cory Doctorow, giornalista, scrittore e blogger, proporrà una sua riflessione su come rendere quel mondo un posto migliore per tutti, introducendo il fenomeno dell’enshittification – letteralmente: merdificazione –; Geert Lovink, saggista e teorico delle culture di rete, terrà un incontro su come la rete di oggi sia diventata una trappola; il giornalista, scrittore e docente alla European Graduate School, Bruce Sterling parlerà delle utopie fatte in casa; Harry Parker, ex soldato mutilato dalla guerra e autore di Umani ibridi. Come la tecnologia cambia il nostro corpo (SUR); Tito Boeri, economista, interverrà nel corso di un dialogo sul comportamento di ChatGPT in compiti di scrittura complessi; Barbara Caputo, docente del Politecnico di Torino e direttrice dell’Hub AI@PoliTO, offrirà uno sguardo sulla necessità di formazione e infrastrutture per il futuro dell’IA, in un incontro nell’ambito del progetto PNRR FAIR; il giornalista Riccardo Luna, invece, rifletterà sull’etica degli algoritmi nel suo incontro Dio, noi e l’IA, un dialogo aperto con Paolo Benanti, teologo, presidente della Commissione sull’intelligenza artificiale per l’informazione della Presidenza del Consiglio dei ministri; Thomas Mullaney, docente di storia cinese presso Stanford University, analizzerà la storia della tecnologia, provando a rivalutare ripensare l’era digitale nel suo complesso; Telmo Pievani terrà una lezione sulla perdita di biodiversità nell’Antropocene, un’emergenza epocale; l’architetto Carlo Ratti rifletterà su come si potrà colmare la frattura tra città e natura utilizzando le nuove tecnologie digitali; Roma Agrawal, ingegnera nota per aver lavorato alla progettazione della statica dello Shard, intraprenderà un viaggio alla scoperta di come oggetti piccoli e apparentemente semplici restino fondamentali; l’inventore della città dei 15 minuti, ricercatore, scienziato e professore presso l’Università Sorbona di Parigi, Carlos Moreno, porterà la sua idea della città di domani. Le costruzioni hanno un nuovo linguaggio? Lo racconterà Reinier de Graaf, architetto, teorico dell’architettura, urbanista e scrittore olandese, sviscerando miti e contraddizioni dell’industria e conducendo una ricerca sull’identità del ventunesimo secolo; progetto di frontiera che verrà raccontato sarà NeoGen, che ha l’obiettivo di prevenire le principali malattie del bambino attraverso screening neonatali, e ne parlerà la professoressa Franca Fagioli, direttrice del Dipartimento di patologia e cura del bambino, Ospedale Regina Margherita di Torino; presente anche il premio Nobel per la Fisica 2023 Anne L’Huillier, che presenterà la ricerca che l’ha portata a vincere il premio dell’accademia svedese; David Edgerton, docente di storia della scienza e delle tecniche presso il King’s College di Londra proporrà un confronto tra tecnologie del passato, del presente e del futuro; Gustavo Zagrebelsky, giurista e accademico, Presidente emerito della Corte costituzionale, dialogherà con Massimo Cuono su utopia e distopia a partire dall’interrogativo kantiano “che cosa ci è lecito sperare?”; il filosofo Pascal Chabot parlerà di come la tecnologia ha cambiato radicalmente il nostro rapporto con il tempo; a indagare la pericolosa identità tra religione e tecnologia attraverso la figura del matematico Norbert Wiener sarà la scrittrice Chiara Valerio, mentre a raccontare il futuro delle esplorazioni spaziali sarà Ersilia Vaudo Scarpetta, astrofisica e Chief Diversity Officer dell’European Space Agency (ESA); John Hassler, docente di economia presso Institute for International Economic Studies at Stockholm University ed ex astronauta, parlerà del progetto di installazione di “ombrelloni solari spaziali” per ridurre l’afflusso di luce solare sulla Terra.
Tornano i format ormai tradizionali di Biennale Tecnologia, che mettono in relazione tecnologia e mondi espressivi: l’arte, il cinema e la letteratura. Davide Livermore tra i più grandi registi lirici al mondo, con Paolo Gep Cucco presenterà l’esperienza di un film interamente realizzato su un set virtuale: The Opera!. Forte delle tecnologie più all’avanguardia, il film è stato girato all’interno dei Prodea Led Studios di Torino, che vanta un virtual set cinematografico tra i più innovativi e grandi al mondo. Arte e attivismo si uniscono nell’incontro con Xu Wenkai – nome d’arte aaajiao –, il cui lavoro si concentra criticamente sul binomio utopia/distopia. Nell’incontro Sogno o son desto? In viaggio dentro la matrice, gli scrittori Loredana Lipperini, Tommaso Pincio e Bruce Sterling intraprenderanno un viaggio nel Neuromante di William Gibson.
Una maratona al cinema. Per Biennale Tecnologia, il Museo Nazionale del Cinema organizza Sogni di pecore elettriche, una maratona che sabato 20 aprile dalle 20.30 alle 5.30 del mattino vedrà protagoniste cinque pellicole della storia del cinema che raccontano l’intelligenza artificiale, anticipando scenari e stimolando una riflessione sulle sue molteplici forme e rappresentazioni.
Reading. Venerdì 19, sabato 20 e domenica 21 aprile, alle ore 12 nella Biblioteca Centrale di Ingegneria del Politecnico di Torino, Peppino Ortoleva e Marco Cacciola daranno vita al ciclo Culture della tecnica. Un reading in tre puntate – Il bello e l’utile, Il pensiero nelle mani, A nostra immagine – che racconterà del rapporto tra tecnica, arte, estetica, filosofia accompagnando il pubblico in un viaggio che dagli dei dell’antica Grecia lo condurrà fino a un mondo abitato da androidi costruiti a immagini e somiglianza dell’essere umano. Sabato 20 aprile alle 21, invece, nell’Aula Magna del Politecnico di Torino si celebrerà il centocinquantenario della nascita di Guglielmo Marconi con Io, Annie Jameson, la mamma di Guglielmo, testo e regia di Vittorio Marchis con le letture di Elena Canone e le musiche dal vivo di Giorgio Li Calzi.
Tecnologia in piazza. La ricerca degli studenti del Politecnico sarà esposta nel cuore di Torino: per tutta la durata della manifestazione Piazza San Carlo sarà una vetrina per 17 Team studenteschi dell’Ateneo. Nei diversi stand, i team avranno l’occasione di presentare al pubblico progetti, ricerche e prototipi all’avanguardia, frutto dei loro studi universitari. Gli studenti presenteranno al pubblico una vasta gamma di innovazioni e dimostrazioni pratiche dei loro prototipi, che hanno concorso a livello nazionale e internazionale vincendo diversi premi e riconoscimenti.
Il Politecnico di Torino guarda al futuro attraverso i giovani. Tra i tanti obiettivi di Biennale Tecnologia, infatti, uno dei più importanti è riuscire a creare un dialogo con tutti, in particolare con le nuove generazioni sparse su tutto il territorio nazionale.
Dopo il successo della prima edizione del Festival della Tecnologia, lo spazio in Piazzale Duca d’Aosta – l’area pedonale antistante la sede centrale del Politecnico di Torino – torna a trasformarsi in un vero e proprio villaggio della tecnologia dedicato ai più piccoli e alle loro famiglie. Stand con laboratori ed esperimenti curati da ricercatori e associazioni porteranno i temi di scienza e tecnologia a misura di tutti.
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Dal 14 al 16 marzo a Fiera Milano Rho la nuova edizione di Fa’ la cosa giusta!

Dal 14 al 16 marzo si svolge a Fiera Milano Rho la nuova edizione di Fa’ la cosa giusta!, la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili.
Il filo rosso dell’edizionec 2025 è “Il gusto della fiducia” con 300 incontri per tutte le età nel programma culturale e 400 stand nelle 4 nuove aree tematiche Cura e Benessere, Sapori e Saperi, Cultura e Partecipazione, Viaggio e Fiera dei Grandi Cammini il tutto quest’anno a ingresso gratuito.
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Gli Arduino Days il 21 e 22 marzo festeggiano i 20 anni di Arduino

Gli Arduino Days si celebrano il 21 e 22 marzo in tutto il mondo e coincidono nel 2025 con i 20 anni di Arduino.
Arduino è passato in 20 anni da una semplice piattaforma hardware open-source a una comunità globale composta da milioni di maker, educatori e innovatori che hanno realizzato migliaia di progetti, condiviso conoscenze e ispirato gli altri a superare i confini della tecnologia
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M’illumino di Meno 2025 dal 16 al 21 febbraio

M’illumino di Meno quest’anno corre veloce da Valencia alla Romagna, passando per il Festival di Sanremo, e coinvolge come sempre la comunità degli ascoltatori di Rai Radio2, in particolare su moda e sostenibilità.
Nel 2025 M’illumino di Meno raggiunge la XXI edizione e si allunga a un’intera settimana con un’edizione extra large, dal 16 al 21 febbraio, e sempre più europea. Perché un giorno solo non basta più per raccontare la partecipazione di migliaia di persone, scuole, città, aziende, associazioni e comunità.
Si parte domenica 16 febbraio 2025, Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili, con una puntata speciale di Caterpillar Rai Radio2. Celebriamo gli spegnimenti dei palazzi istituzionali, delle piazze, dei monumenti e dei municipi, e chiediamo l’adesione del popolo della domenica: sportivi e tifosi che scendono in campo (qualunque campo, qualunque sport), fedeli e officianti di tutti i culti, famiglie allargate o ristrette che si ritrovano per il pranzo domenicale, cinema che si riempiono, bar e pasticcerie dove si danno appuntamento cittadini e cittadine per comprare le pastarelle, fare la colazione o l’aperitivo.
E poi diamo spazio per tutta la settimana seguente, fino a venerdì 21 febbraio, alla grande comunità di M’illumino di Meno. Raccontiamo le migliaia di azioni per il risparmio energetico e la transizione ecologica messe in campo dagli ascoltatori e dalle ascoltatrici, e quest’anno rivolgiamo un’attenzione particolare a un tema su cui, sempre di più, stanno maturando consapevolezza e voglia di sperimentare nuove pratiche di produzione e consumo: la moda.
M’illumino di Meno 2025 vuole dare voce a queste alternative in tutte le loro declinazioni: swap parties, upcycling, second hand… Invitiamo chi sta sviluppando progetti in questo senso a raccontarceli e, come gesto simbolico, proponiamo a tutte le persone in ascolto di indossare per M’illumino di Meno un capo di abbigliamento (meglio se un cappotto) con una storia familiare e affettiva da condividere con noi.
Nel frattempo, continua il percorso di M’illumino di Meno in Europa, con il coinvolgimento delle istituzioni europee e degli ascoltatori e delle ascoltatrici che vivono nei paesi dell’Unione, e con una nuova impresa ciclistica che unirà Valencia, Spagna, alla Romagna, toccando il Festival di Sanremo che sarà in corso proprio in quei giorni e di cui Rai Radio2 è la radio ufficiale.
M’illumino di Meno è la campagna radiofonica di sensibilizzazione sul risparmio energetico e sugli stili di vita sostenibili ideata nel 2005 dal programma Caterpillar di Rai Radio2. M’illumino di Meno nacque il 16 febbraio 2005, giorno dell’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto, quando Caterpillar chiese agli ascoltatori di spegnere simbolicamente le luci e riflettere insieme sull’uso dell’energia. Nel corso di vent’anni, M’illumino di Meno si è trasformata in una campagna a tutto tondo sviluppata da Rai Radio2 intorno alla data del 16 febbraio sulla base di tre pilastri:
• educazione ambientale – promuovere la consapevolezza ambientale attraverso la trattazione delle notizie sulla crisi climatica e il racconto di storie positive legate alla transizione energetica;
• comunità – dare spazio e risalto alle esperienze degli ascoltatori che hanno adottato buone pratiche ambientali e desiderano condividerle;
• partecipazione – incentivare l’attivismo in prima persona degli ascoltatori invitandoli ad aderire a M’illumino di Meno, cioè a realizzare iniziative dedicate al risparmio energetico e alla sostenibilità nella giornata del 16 febbraio.
La recente introduzione della Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili ha rafforzato il percorso ventennale di M’illumino di Meno. La campagna di sensibilizzazione è ormai entrata a far parte della vita di migliaia di cittadini che ne sposano gli obiettivi e che, a propria volta, la diffondono, moltiplicandone i risultati. L’impatto è particolarmente importante sui bambini e sui ragazzi delle scuole, che ogni anno aderiscono numerosissime a M’illumino di Meno: gli studenti non solo fanno propria una consapevolezza ambientale che li renderà cittadini più informati e sensibili, ma sono veicolo di questa consapevolezza all’interno delle loro famiglie. Negli anni M’illumino di Meno cresce e, grazie alla partecipazione attiva dei cittadini, si auto-alimenta.
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