Il 19 marzo la Commissione ENVI del Parlamento europeo ha votato a favore dell’accordo provvisorio, raggiunto il 4 marzo 2024, sul Regolamento imballaggi. Il testo era stato approvato nei giorni precedenti dal Coreper, il Comitato dei rappresentanti permanenti del Consiglio dell’Unione europea.

Il Regolamento, parte del nuovo piano d’azione per l’economia circolare, mira ad affrontare l’aumento dei rifiuti di imballaggio nell’UE, migliorare la sicurezza e promuovere l’economia circolare. Le nuove misure, che coprono l’intero ciclo dell’imballaggio, comprendono obiettivi fissati per la riduzione degli imballaggi (5% entro il 2030, 10% entro il 2035 e 15% entro il 2040), vietando alcuni formati di imballaggi in plastica monouso nel 2030, nonché vietando l’uso di sostanze chimiche PFAS negli imballaggi a contatto con gli alimenti. Introduce inoltre obiettivi di riutilizzo per diverse bevande alcoliche e analcoliche e obblighi di rifornimento per gli operatori del settore alimentare entro il 2030, inclusa la possibilità per i consumatori di portare i propri contenitori.

Altre misure includono obiettivi minimi di contenuto riciclato per gli imballaggi in plastica, maggiori requisiti di riciclabilità e l’istituzione di sistemi di deposito-restituzione (DRS), con l’obiettivo di garantire un tasso di raccolta annuale pari ad almeno il 90% di bottiglie di plastica monouso e bevande metalliche entro il 2029.

“L’esito del Trilogo sul regolamento Imballaggi, che viene incontro su alcuni punti alle posizioni dell’Italia, conferma la bontà delle nostre proposte per tutelare ambiente e imprese. Parziale soddisfazione per la deroga orizzontale agli obblighi di riuso e alle restrizioni che sono state circoscritte. È chiaro che non è abbastanza e serve ancora un surplus di riflessione”. Lo dichiara il viceministro all’Ambiente e Sicurezza Energetica Vannia Gava.

Regolamento Ue imballaggi, Assobioplastiche: “Testo riconosce pienamente il ruolo delle bioplastiche compostabili”
“La versione del Regolamento sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio approvata dai rappresentanti dei 27 Stati membri a livello di Coreper è un deciso passo avanti del quale siamo molto soddisfatti. Il testo infatti prevede a livello europeo l’obbligo di utilizzare alcune applicazioni compostabili e altre possono essere inoltre previste in autonomia dagli Stati membri. Infine le bioplastiche compostabili possono essere esentate dai divieti che colpiscono il packaging monouso in plastica, ad es. quello per ortofrutta e per il settore HORECA”.

Lo afferma Luca Bianconi, presidente di Assobioplastiche, a seguito della conferma da parte dei rappresentanti permanenti degli Stati membri della Ue dell’accordo di compromesso raggiunto nel negoziato inter-istituzionale tra Consiglio dei ministri Ue e Parlamento europeo sulla revisione delle norme europee sul packaging.

Il nuovo testo conferma anche l’esenzione del contenuto minimo di riciclato per le bioplastiche compostabili e la possibilità di un loro riciclo non solo organico, ma anche meccanico.

“Grazie alla nuova normativa – conclude Bianconi – le applicazioni compostabili come shopper, sacchetti ortofrutta, capsule per bevande, piatti, bicchieri, vassoi, retine, potranno dispiegare tutte le loro potenzialità. Contribuiranno così ad aumentare la quantità e la qualità dell’umido domestico in tutta Europa, la cui raccolta proprio quest’anno è divenuta obbligatoria in tutta l’UE”.

A conclusione della fase dei triloghi, il testo passa ora all’approvazione finale prima da parte della plenaria del Parlamento e successivamente del Consiglio dell’Unione europea.

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