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InvesTO sul territorio: UniCredit e Fondazione Sviluppo e Crescita CRT supportano nuovi progetti di imprenditoria sociale
UniCredit e Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, braccio operativo della Fondazione CRT per l’impact investing , sperimentano nella Città Metropolitana di Torino l’iniziativa “InvesTO sul territorio”, per sostenere e finanziare nuovi progetti di imprenditoria sociale capaci di generare un impatto economico, sociale e ambientale positivo.
I progetti dovranno rientrare in 6 macro ambiti: istruzione e formazione; servizi sociali, disabilità e marginalità; salute e assistenza sanitaria; rigenerazione urbana e città sostenibili; transizione ambientale equa e inclusiva e welfare culturale.
Nato grazie all’unione di intenti tra mondo della finanza e mondo della filantropia, InvesTO mette a disposizione degli enti del Terzo Settore sia risorse economiche (secondo un mix di erogazioni e crediti a tasso zero) che supporto formativo e tecnico, in particolare sul fronte della valutazione di impatto. Il tutto al fine di stimolare modelli di innovazione sociale sostenibili e inclusivi.
Le cooperative sociali e le imprese sociali sono un pilastro essenziale dell’occupazione e dello sviluppo economico nella Città Metropolitana di Torino. Qui ha sede il 45% delle cooperative sociali del Piemonte (393 su 874): esse generano il 63% del fatturato di circa 1,7 miliardi di euro proveniente dall’intero settore a livello regionale e svolgono un ruolo cruciale nel mercato del lavoro, impiegando il 41% degli oltre 57.000 addetti nella regione (fonte Osservatorio sull’Imprenditorialità Sociale, 2021).
La Città Metropolitana di Torino ha un ruolo centrale anche nello sviluppo delle imprese sociali, con 132 unità attive, pari al 65% del totale della Regione. Il loro aumento di 55 unità nell’ultimo decennio, con una crescita più marcata nel quinquennio 2012-2016, indica un interesse sempre più diffuso verso questo modello di imprenditorialità sociale.
Le oltre 500 cooperative e imprese sociali, con sede legale o operativa nella Città Metropolitana di Torino, potranno partecipare fino al 24 aprile al bando “InvesTO sul territorio”, con progetti che rispondano ai bisogni del territorio. Potranno partecipare anche soggetti che, entro la scadenza del bando, acquisiscano la qualifica di impresa sociale, allo scopo stimolare i processi di trasformazione di organizzazioni in imprese sociali.
I progetti di imprenditoria sociale dovranno essere: economicamente sostenibili, scalabili, replicabili e aperti alla creazione di reti e filiere produttive di beni e servizi anche con soggetti for profit. Valore aggiunto sarà l’inserimento lavorativo delle persone fragili e vulnerabili e al superamento dei divari di genere e intergenerazionali.
“InvesTO sul territorio” è realizzato da UniCredit e Fondazione Sviluppo e Crescita CRT in collaborazione con Fondazione Italiana Accenture ETS, in partnership con Confcooperative Piemonte Nord, Legacoop Piemonte, AGCI Piemonte (Associazione Generale delle Cooperative Italiane), Forum del Terzo Settore in Piemonte e con il supporto tecnico-scientifico di AICCON Research Center e Human Foundation.
Ciascuno dei quattro progetti vincitori del bando riceverà da Fondazione Sviluppo e Crescita CRT un contributo liberale a fondo perduto, fino a un massimo di 30.000 euro e potrà accedere a un Impact Financing di UniCredit a tasso zero, fino a 110.000 euro, della durata massima di 7 anni. In aggiunta, UniCredit riconoscerà un’erogazione “Pay for Success” fino a 5.000 euro al raggiungimento degli obiettivi di impatto sociale, mentre la Fondazione Accenture potrà assegnare un premio speciale fino a 10.000 euro al progetto che presenti elementi di innovazione in grado di garantire scalabilità e replicabilità maggiori in termini di qualità e quantità di beneficiari raggiunti.
I vincitori di InvesTO beneficeranno anche del supporto formativo e tecnico da parte di Human Foundation per la valutazione e la rendicontazione dell’impatto sociale, con il sostegno di Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, oltre che di un servizio di tutoring e mentoring curato dai partner territoriali.
Link per presentare le candidature
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Economia circolare
VIII EcoForum per l’Economia Circolare – Per la prima volta calano i Comuni Rifiuti Free in Piemonte
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Disabili
Online il secondo report di ORA – Osservatorio Regionale Antidiscriminazione
È stato presentato mercoledì 4 dicembre 2024, presso il grattacielo della Regione Piemonte a Torino, il secondo report di ORA – Osservatorio Regionale Antidiscriminazione. Il secondo report ha analizzato 6.346 articoli, monitorando dal 1° novembre 2023 al 31 luglio 2024 e offrendo una panoramica dettagliata su come i media locali piemontesi trattano i temi cruciali di genere e disabilità.
O.R.A. è stata realizzata da un team di lavoro misto composto dalle ricercatrici universitarie Rossella Iannone, Francesca Tampone, Elena Morrone, Arianna Pellizzer, e da quattro professioniste dell’informazione appartenenti alla rete GIULIA: Stefanella Campana, Ilaria Leccardi, Elena Miglietti, Sara Perro.
È possibile scaricare il report completo al seguente link: https://www.collane.unito.it/oa/items/show/206#?c=0&m=0&s=0&cv=0
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In Evidenza
Secondo il rapporto Ispra continua il consumo di suolo in Italia
Venti ettari al giorno persi, al ritmo 2,3 metri quadrati ogni secondo: nel giro di dodici mesi appena, in Italia con un consumo di 72,5 chilometri quadrati di suolo. È il dato che salta agli occhi leggendo l’edizione 2024 del rapporto di Ispra Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici.
Nel 2023 la riduzione dell’”effetto spugna”, ossia la capacità del terreno di assorbire e trattenere l’acqua e regolare il ciclo idrologico, secondo le stime, costa al Paese oltre 400 milioni di euro all’anno. Un “caro suolo” che si affianca agli altri costi causati dalla perdita dei servizi ecosistemici dovuti alla diminuzione della qualità dell’habitat, alla perdita della produzione agricola, allo stoccaggio di carbonio o alla regolazione del clima.
Cambia la classifica dei comuni “Risparmia suolo”, quelli in cui le trasformazioni della copertura del suolo sono limitate o assenti: sul podio del 2024 salgono Trieste, Bareggio (MI) e Massa Fermana (FM)
A descrivere l’andamento nazionale del fenomeno, il rapporto SNPA (Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente) “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici” che in questa edizione pubblica le stime per tutte le regioni, le province e i comuni italiani relative al 2023. Ad accompagnare il report, l’EcoAtlante il quale, oltre a rappresentare un vero e proprio viaggio nell’ambiente italiano, consente di consultare e scaricare le mappe dettagliate del consumo di suolo e di personalizzarle in base alle proprie esigenze.
Nel 2023 risultano cementificati più di 21.500 km2, dei quali l’88% su suolo utile. In aumento la cancellazione del suolo ormai irreversibile con nuove impermeabilizzazioni permanenti pari a 26 km2 in più rispetto all’anno precedente. Il 70% del nuovo consumo di suolo avviene nei comuni classificati come urbani secondo il recente regolamento europeo sul ripristino della natura (Nature Restoration Law). Nelle aree, dove il nuovo regolamento europeo prevede di azzerare la perdita netta di superfici naturali e di copertura arborea a partire dal 2024, si trovano nuovi cantieri (+663 ettari), edifici (+146 ettari) e piazzali asfaltati (+97ettari). In calo costante quindi la disponibilità di aree verdi: meno di un terzo della popolazione urbana riesce a raggiungere un’area verde pubblica di almeno mezzo ettaro entro 300 metri a piedi.
Proseguono le trasformazioni nelle aree a pericolosità idraulica media, dove la superficie artificiale avanza di oltre 1.100 ettari, mentre si sfiorano i 530 ettari nelle zone a pericolosità da frana, dei quali quasi 38 si trovano in aree a pericolosità molto elevata.
La Valle d’Aosta e la Liguria sono le uniche regioni sotto i 50 ettari: la Valle d’Aosta, con +17 ettari, è la regione che consuma meno suolo, seguita dalla Liguria (+28) che si contiene al di sotto di 50 ettari. Gli incrementi maggiori per l’ultimo anno si sono verificati in Veneto (+891 ettari), Emilia-Romagna (+815), Lombardia (+780), Campania (+643), Piemonte (+553) e Sicilia (+521). Escludendo le aree ripristinate (operazione da cui si ricava il consumo di suolo netto) segnano gli aumenti maggiori Emilia-Romagna (+735 ettari), Lombardia (+728), Campania (+616), Veneto (+609), Piemonte (+533) e Sicilia (+483).
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