Ambiente
Levissima utilizza il primo truck elettrico per una distribuzione più sostenibile dell’acqua minerale in Italia
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Insieme alle istituzioni locali e ai partner Maganetti Spedizioni e Volvo Trucks Italia, si è tenuta la cerimonia inaugurale del primo e-Truck del parco camion dedicato a Levissima.
Questo nuovo traguardo si inserisce nell’ambito di Regeneration, il progetto che sigla l’impegno di Levissima a sostegno dell’uso responsabile delle risorse, della riduzione dell’impatto ambientale e la valorizzazione del territorio.
È avvenuta presso lo stabilimento di Levissima, la cerimonia inaugurale del primo veicolo Elettrico dedicato a Levissima: un mezzo che permette la distribuzione a zero emissioni. Una conquista importante che vede Levissima e Sanpellegrino tra le prime aziende ad utilizzare in Italia un trattore Volvo FM 100% elettrico per il trasporto pesante.
Il camion consegnato ieri, è il primo veicolo della gamma pesante di Volvo, un trattore FM Electric due assi dotato di 5 pacchi batterie per un’energia totale nominale di 450 kWh, che garantiscono un’autonomia fino a 250 km ed una massa totale della combinazione di 44 Tonnellate.
Il veicolo è utilizzato per un trasporto di navettaggio tra lo Stabilimento Levissima di Cepina Val di Sotto, e la ferrovie di Tirano. La topografia e il percorso in discesa effettuato dal mezzo permettono di valorizzare e sfruttare l’aumento di autonomia dovuto alla frenata rigenerativa, una caratteristica della catena cinematica di Volvo.
Durante l’evento hanno preso la parola il Sindaco di Valdisotto Alessandro Pedrini, Fabiana Marchini, Direttrice Sostenibilità del Gruppo Sanpellegrino e Filippo Cesari, direttore dello stabilimento di Levissima, ed i partner Matteo De Campo, Amministratore Delegato Gruppo Maganetti e Claudio Gallerani, Commercial Director di Volvo Trucks Italia.
“Ridurre drasticamente le emissioni di anidride carbonica è una delle maggiori sfide da affrontare a livello globale, e Levissima da tempo si è dimostrata un esempio virtuoso, grazie ad un contributo attivo per la salvaguardia dell’ambiente con numerosi progetti, come ad esempio il camion elettrico che ci consente un trasporto a zero emissioni. – ha dichiarato Fabiana Marchini, Direttrice Sostenibilità del Gruppo Sanpellegrino – Agire sulla mobilità è fondamentale per raggiungere obiettivi concreti per i quali occorre anche una innovazione delle infrastrutture. La sinergia di pubblico e privato è infatti un elemento chiave per lo sviluppo sostenibile dei trasporti e del territorio in grado di generare importanti ricadute economiche, sociali e ambientali.”
Levissima ha sempre avuto uno stretto legame con il territorio, grazie al quale è stato possibile la concretizzazione di progetti volti alla sua valorizzazione.
“L’impegno e la presenza di Levissima è per noi motivo di grande orgoglio e soddisfazione, perché ha un impatto positivo e tangibile su tutta la nostra comunità, sia in termini occupazionali che di rispetto dell’ambiente. – ha commentato il sindaco di Valdisotto, Alessandro Pedrini – I progetti sostenuti dall’azienda dimostrano infatti la volontà di tutelare e valorizzare la nostra acqua e le nostre montagne. Oggi, insieme a Maganetti Spedizioni e Volvo Trucks Italia, l’azienda dimostra di saper unire innovazione e sostenibilità, contribuendo a proteggere il nostro territorio e a offrire soluzioni lungimiranti per il futuro.”
L’accordo con Maganetti Spedizioni – azienda italiana certificata B-Corp che opera nella So this studylogistica industriale da oltre 60 anni – e Volvo Trucks Italia rappresenta, dunque, una tappa importante nel percorso di sostenibilità intrapreso.
“La logistica industriale presenta diverse sfide, dalla sicurezza stradale fino alla sostenibilità ambientale: noi abbiamo iniziato da anni un percorso che ci ha portati ad essere pionieri nell’uso del metano, del LNG e nel bio-LNG. – ha affermato Matteo Lorenzo De Campo, Amministratore Delegato del Gruppo Maganetti – Oggi siamo orgogliosi di inaugurare il nostro primo truck elettrico, che rappresenta un’innovazione e una risposta interessante alle esigenze attuali, sia in termini di sicurezza, considerati gli elevati sistemi di controllo che possiede, sia in termini di sostenibilità, essendo ad emissioni zero.”
“La transizione verso un modello di mobilità sostenibile è una necessità. – afferma Claudio Gallerani, Commercial Director di Volvo Trucks Italia – I veicoli pesanti elettrici rappresentano un passaggio importante del cambiamento per ridurre le emissioni, la rumorosità e aumentare la sicurezza stradale con veicoli sempre più efficienti e connessi. Per Volvo Trucks affiancarsi a partner come Levissima e Maganetti Spedizioni è una soddisfazione ed un passo avanti verso il cambiamento”.
L’impegno di Levissima è orientato a una distribuzione sostenibile che persegue da anni, attraverso l’utilizzo di mezzi a ridotte emissioni come il treno, e ad investimenti per l’impiego di carburanti a minor impatto (GNL e biocarburante).
Levissima, già dal 2016 ha introdotto cambiamenti rilevanti per quanto riguarda il trasporto su gomma: il brand è stata infatti una delle prime realtà in Italia a sperimentare su larga scala l’uso di mezzi di trasporto alimentati a Gas Naturale Liquido (LNG), combustibile fossile a bassa intensità di carbonio, introducendo poi l’utilizzo di BioLNG, originato da scarti agricoli e zootecnici, che permette di ridurre fino al 100% la CO2, contribuendo anche alla decarbonizzazione del settore agricolo e dell’allevamento.
In termini di impatto, la sola logistica verde di Levissima ha consentito di ridurre le sue emissioni del 12% (fra il 2018 e il 2021), costituendo una delle leve più importanti per un brand sempre più a basse emissioni climalteranti.
Questa inaugurazione rappresenta quindi una nuova tappa all’interno di un percorso avviato da tempo e un contributore importante per raggiungere il più ambizioso obiettivo, rappresentato dal raggiungimento del “Net Zero”, l’azzeramento delle emissioni di carbonio, fissato per il 2050, in linea con l’impegno “Business Ambition for 1,5°C” delle Nazioni Unite.
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Ambiente
E’ morto a 90 anni Fulco Pratesi , fondatore del WWF Italia di cui è stato a lungo presidente
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E’ morto a Roma a 90 anni Fulco Pratesi : architetto, giornalista, autore, disegnatore, fondatore del Wwf Italia di cui è stato a lungo presidente.
Il WWF Italia piange la scomparsa del suo padre fondatore e si stringe con commozione alla famiglia Pratesi. La moglie Fabrizia si era spenta meno di 5 mesi fa, il 4 ottobre 2024 Fulco Pratesi lascia 4 figli, 6 nipoti e una pronipote. Grazie a Fulco Pratesi l’ecologia è entrata nelle case degli italiani, il suo amore smisurato per la natura ha avviato una vera e propria rivoluzione culturale da cui è nato il movimento ambientalista italiano.
Conoscere, amare e difendere la natura. Queste tre semplici regole ci aiuteranno a vivere in armonia
https://www.youtube.com/watch?v=9hg41_d9Z8A&feature=youtu.be
Il ricordo di Fulco Pratesi dal WWF Italia
Fulco Pratesi, nato a Roma nel 1934 e presto sfollato nella prima infanzia con la famiglia nella proprietà di campagna nel viterbese, è entrato presto a contatto con la natura. Fin da piccolissimo s’innamorò degli animali e del disegno. Dopo un’infatuazione giovanile per la caccia, convertì il suo interesse per la natura e gli animali nella conservazione. La sua seconda vita iniziò nel 1963, nelle foreste dell’Anatolia, in Turchia, dove si era recato a caccia. Gli si parò di fronte un’orsa con tre piccoli. Fu un incontro “folgorante” come lui stesso lo ha definito tante volte. Un incontro che gli fece cambiare totalmente prospettiva. Tornato in Italia, vendette il fucile e acquistò una macchina fotografica. Presto, si convertì all’amore incondizionato per tutte le forme viventi e decise di impegnarsi per la conservazione, tanto da abbandonare la professione di architetto. Saputo della nascita del World Wildlife fund in Svizzera, li contattò per far nascere la sezione italiana. “Ma dovrà trovare lei i soldi necessari al progetto” fu la risposta. Con famiglia e già 4 figli, non era facile. Riuniti alcuni amici illuminati nel suo studio di architetto, nacque nel 1966 il WWF Italia, con pochi soldi e tanto entusiasmo. Entusiasmo che è rimasto sempre stato il suo tratto distintivo fino agli ultimi giorni della sua vita.
Fondamentale il suo contributo alla definizione e approvazione di leggi fondamentali per la tutela della natura italiana, dalla della legge 157 sulla fauna a quella sui parchi del 1991. Ma il suo orgoglio più grande erano le oltre 100 Oasi del WWF che amava e conosceva una per una. Fulco Pratesi ha reso migliore il nostro Paese per tutti questi motivi e tanti altri, a cominciare dalla grande vocazione alla divulgazione: storico collaboratore del Corriere della Sera, ha pubblicato una dozzina di libri e curato decine di pubblicazioni anche per ragazzi, trasmettendo la sua grande passione per piante e animali a milioni di italiani attraverso testi accattivanti e disegni dal tratto unico. Ha viaggiato in tutto il mondo, dall’India all’America latina, e tutti i suoi incontri con la natura sono documentati nei suoi inseparabili taccuini.
Seppe fare quello che solo i grandi sanno fare: trasformare un sogno per pochi (la protezione della natura in Italia, la tutela di animali allora braccati come lupi e orsi) in una realtà consolidata. Con un vero e proprio atto di coraggio, con pochi soldi in cassa (i primi soci si erano autotassati), la prima azione del neonato WWF Italia fu quella di acquisire i diritti di caccia della laguna di Burano, dando il via alla nascita dell’Oasi di protezione e del “modello Oasi”, che contraddistingue il WWF Italia dagli altri WWF nel mondo. Oggi le aree gestite o di proprietà sono oltre 100 e proteggono circa 27.000 ettari di natura. Fondamentale è stato anche il suo contributo alla nascita del sistema dei Parchi nazionali, attraverso studi, piani e la spinta all’approvazione della legge quadro sulle aree protette del 1991. Sempre, gettando il cuore oltre l’ostacolo: come quando, nel 1985, l’Associazione raccolse oltre 600 milioni di lire – con un vero e proprio crowdfunding ante litteram – per l’acquisto dell’area di Monte Arcosu, con l’obiettivo di salvare il cervo sardo dal bracconaggio e dall’estinzione.
La sua vita racconta la storia della nostra Associazione. Proverbiali le sue battaglie contro la caccia (per impedire ai cacciatori di entrare nei fondi privati), che lo portarono a ricevere insulti e minacce. Ma anche per la salvaguardia delle creature marine, dai cetacei alla foca monaca, dalle reti spadare. Aveva una grande passione per i piccoli uccelli e per gli ambienti di palude, considerati malsani dai più e invece visti da Fulco, giustamente, come ecosistemi ricchissimi di biodiversità. Da tutelare. In natura passava ore a osservare gli uccelli e a comporre i primi schizzi per i suoi acquerelli. “Se considereremo la natura e il nostro Pianeta come un posto da conquistare e dominare, allora sarà la nostra fine” ha ripetuto nell’ultima intervista.
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Ambiente
Parte il Progetto Bike & Flowers: un corridoio ecologico per la biodiversità tra Pinerolese e Cuneese
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Ha preso il via la prima fase di Bike & Flowers, un progetto che ha l’obiettivo di promuovere la tutela e conservazione degli insetti impollinatori, grazie al coinvolgimento di 8 Comuni dell’area rurale del Pinerolese e del Cuneese oggi attraversati o in prossimità della pista ciclabile “Via delle Risorgive” – Cumiana, Piscina, Airasca, Cercenasco, Scalenghe, Vigone, Villafranca Piemonte e Moretta. (altro…)
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Ambiente
Mal’aria: per battere l’inquinamento in Val Padana occorre affrontare anche le emissioni di agricoltura e allevamenti
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Dopo un inizio d’anno piovoso e con pochi picchi di smog, siamo entrati nel periodo critico degli spandimenti dei liquami agricoli: dopo il blocco dei mesi di dicembre e gennaio, infatti, gli allevatori si trovano a dover spandere sui campi vicini i contenuti dei serbatoi stracolmi di liquami. E’ anche per questo che, da diversi anni, il mese di febbraio è quello con i più alti picchi di inquinamento, soprattutto per quanto riguarda il particolato sottile. Una gran parte di esso infatti deriva dai composti dall’ammoniaca, gas che esala soprattutto dai liquami zootecnici. (altro…)
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