Innovazione
Teoresi acquisisce HiFuture e BindingFuture per crescere nei mercati medtech, smart city e industria 4.0
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Accelerare la crescita in settori strategici e a impatto sociale come le tecnologie medicali, la mobilità connessa e sostenibile e la smart factory: con questo obiettivo Teoresi, società internazionale di ingegneria, annuncia l’acquisizione di HiFuture e BindingFuture, aziende milanesi specializzate in tecnologie per i mercati della salute, della mobilità e del manifatturiero, con applicazioni che vanno dai dispositivi medicali per la cura del cancro alle soluzioni cloud per la micro-mobilità elettrica.
Le competenze in software e Intelligenza Artificiale di Teoresi saranno arricchite con la specializzazione nella progettazione di hardware e firmware di HiFuture e in applicazioni cloud di BindingFuture per lo sviluppo di tecnologie di frontiera. Le due aziende diventano parte di Teoresi Group mantenendo il proprio management, il team, le sedi e rafforzando l’offerta tecnologica del Gruppo.
“Abbiamo individuato in HiFuture e BindingFuture due realtà fortemente complementari a Teoresi per quanto riguarda le competenze tecnologiche e i mercati di riferimento”, spiega Valter Brasso, Presidente e CEO di Teoresi. “L’ingresso delle due società nel Gruppo ci permette di accelerare la crescita in mercati ad alto potenziale come, ad esempio, il biomedicale e rafforzare l’offerta tecnologica”.
“HiFuture, nel suo percorso di evoluzione e crescita, ha raggiunto una dimensione, in termini di fatturato e personale, che richiede un’importante evoluzione organizzativa e strutturale per poter continuare a garantire il successo e la crescita”, aggiunge Luigi Zoccolante, AD di HiFuture. “HiFuture ha trovato in Teoresi il partner ideale per dimensioni, organizzazione e presenza internazionale in grado di valorizzarne le competenze e garantirne l’ulteriore sviluppo”.
“Scoperta, Conoscenza e Consolidamento sono state le parole chiave di questi tre anni iniziali per BindingFuture”, aggiunge Gianni Bonfanti CTO e founder di BindingFuture. “Per il nuovo anno, le parole chiave sono Sviluppo e Organizzazione, e in questo vediamo in Teoresi una guida su cui fare affidamento per raggiungere gli obiettivi di crescita che ci siamo posti, con uno sguardo oltre i confini nazionali. L’ingresso nel Gruppo insieme ad HiFuture ci apre ulteriori possibilità di collaborazione e messa a frutto della complementarietà delle competenze delle tre aziende.”
L’acquisizione di HiFuture e BindingFuture è parte del rapido processo di crescita del Gruppo che ha portato Teoresi, negli ultimi cinque anni, a una forte crescita del volume dei ricavi (+118%), del numero dei dipendenti (+86%) e delle ulteriori 6 sedi aperte a livello internazionale. Con le due società, Teoresi si arricchisce delle competenze degli oltre 100 collaboratori e di 2 nuove sedi a Cologno Monzese (MI) e Castel Maggiore (BO).
LA CURA ONCOLOGICA E DELLE MALATTIE RARE: LA MISSION DI TEORESI E HIFUTURE
Lo sviluppo di tecnologie di frontiera per l’innovazione nel campo della salute è una mission che accomuna Teoresi e HiFuture. Tra le varie progettualità sviluppate, sono centrali le tecnologie per la cura oncologica, realizzate in collaborazione con università e istituti di ricerca. In particolare, Teoresi si è orientata verso le nanotecnologie per la medicina di precisione con il progetto Nanocan: una nuova classe di dispositivi che utilizzano fibre ottiche integrate in aghi medicali allo scopo di monitorare marker tumorali e rilasciare farmaci.
HiFuture collabora con CNAO (Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica) nell’ambito delle tecnologie per terapie antitumorali innovative come l’adroterapia, un nuovo tipo di radioterapia per la cura di tumori inoperabili basata su ioni e non su raggi X. Oltre allo specifico ambito dell’oncologia, HiFuture è inoltre specializzata nella progettazione di dispositivi medicali per le analisi microbiologiche e genomiche, e le terapie per la cura di malattie rare impiegando anche tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale.
SMART CITY: GUIDA AUTONOMA E MICRO-MOBILITÀ ELETTRICA
Il Gruppo Teoresi, forte della sua trentennale esperienza nell’ambito dell’automotive e dei trasporti, ha avviato sperimentazioni e progetti di ricerca orientati alle tecnologie di frontiera sulle tematiche della mobilità e delle smart city: dalle auto a guida autonoma ai trasporti green, fino alla urban air mobility.
La crescita in questi mercati sarà rafforzata dall’ingresso nel Gruppo di HiFuture e BindingFuture: la prima specializzata nella progettazione elettronica e software di sistemi e dispositivi dell’infrastruttura di frontiera per l’elettrificazione, la seconda con competenze in tecnologie web, mobile, di realtà aumentata, assistenti virtuali e cloud a partire dalle quali ha sviluppato progetti legati ad esempio alla gestione della micro-mobilità. In particolare, BindingFuture ha collaborato allo sviluppo di piattaforme cloud per la mobilità urbana in grado di gestire fino a 5.000 veicoli.
SMART FACTORY: MANUTENZIONE PREDITTIVA E INDUSTRIAL IOT
La digitalizzazione del manifatturiero è un obiettivo strategico dell’Italia, per aumentare il vantaggio competitivo delle PMI, sempre più alla ricerca di partner che possano affiancarle in tutti gli aspetti di trasformazione digitale. Con l’ingresso nel Gruppo di HiFuture e BindingFuture, Teoresi diventa un partner di riferimento a 360° per tutte le tecnologie strategiche: dallo sviluppo di soluzioni di Intelligenza Artificiale per la manutenzione predittiva, alla produzione di dispositivi elettronici per la gestione di apparati di impianti a bassa, media e alta tensione, fino al sistema modulare per il monitoraggio e la diagnostica di interruttori industriali IoT.
Il supporto in materia fiscale e legale dell’operazione è stato fornito dallo Studio Tributario e Societario Deloitte, con un team formato da Andrea Circi, Massimo Zamorani e Giuseppe Francesco Mirarchi.
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Idrogeno
Parte la sperimentazione in Lombardia dei treni a Idrogeno e della loro logistica
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Entreranno in servizio nel giro di un anno i 14 treni a idrogeno sulla linea ferroviaria lombarda non elettrificata Brescia-Iseo-Edolo, progettati da Alstom, che andranno a sostituire gli attuali treni a gasolio e potranno percorrere fino a 600 chilometri con un pieno, rilasciando nell’aria solo vapore acqueo.
È stato inaugurato a Rovato, in provincia di Brescia, l’impianto per la manutenzione e il rifornimento dei convogli che verranno gestiti da Trenord, mentre altri tre siti sono in fase di costruzione e serviranno a produrre e stoccare l’idrogeno.
I treni verranno alimentati da veicoli provvisti di grandi bombole con pressione a 500 bar. I tempi di rifornimento variano tra 30 e 60 minuti, grazie a un sistema mobile che non necessita di compressione e stoccaggi fissi ad alta pressione.
Sul primo dei 14 treni acquistati attraverso i finanziamenti di Regione Lombardia, arrivato lo scorso 23 gennaio, sono in corso i test e le attività di collaudo necessari per l’avvio del servizio commerciale, previsto entro il primo semestre del 2026. L’impianto di Rovato, realizzato da Ferrovienord, sarà, in Italia, il primo deposito specificatamente progettato e realizzato per la manutenzione dei treni a idrogeno nonché il primo impianto per il rifornimento di idrogeno per i treni.
L’entrata in servizio commerciale dei treni a idrogeno in Valcamonica, lungo la linea non elettrificata Brescia-Iseo-Edolo di Ferrovienord su cui il servizio è gestito da Trenord, fa parte del progetto H2iseO, che mira a realizzare la prima Hydrogen Valley italiana nel territorio bresciano. Promosso da FNM, Ferrovienord e Trenord, il progetto H2iseO ha l’obiettivo di sviluppare in Valcamonica una filiera economica e industriale dell’idrogeno, a partire dal settore della mobilità, avviare la conversione energetica del territorio, contribuire alla decarbonizzazione di una parte significativa del trasporto pubblico locale. Si tratta di un progetto altamente innovativo, che prevede:
- messa in servizio di 14 nuovi treni ad idrogeno in sostituzione dell’intera flotta diesel oggi circolante;
- realizzazione di 3 impianti di produzione di idrogeno rinnovabile senza emissioni di CO2 a Iseo (mediante tecnologia Steam Reforming del biometano, con energia elettrica rinnovabile e cattura della CO2), ad Edolo e a Brescia (mediante tecnologia a elettrolisi partendo da energia elettrica da fonte rinnovabile);
- realizzazione di 4 impianti di rifornimento di idrogeno a Rovato (destinato principalmente alle attività di messa in servizio e successivamente alle fasi di manutenzione dei treni) e a Iseo, Edolo e Brescia (dotati di stoccaggio e destinati a rifornire i treni nel corso del servizio commerciale);
- realizzazione di un impianto di deposito e manutenzione dei treni a Rovato, specificatamente progettato e realizzato per treni a idrogeno;
- adeguamento tecnico e infrastrutturale delle stazioni interessate dal servizio dei nuovi treni.
Nell’impianto di Rovato sono presenti:
- cinque binari di sosta dei treni all’aperto;
- un impianto di manutenzione treni dotato di due binari al chiuso per la manutenzione (attrezzati per l’accesso al treno tramite fossa di visita e tramite passerelle aeree), un binario coperto all’aperto per il lavaggio dei treni, carroponte, calacarrelli, magazzini, armadi per lo stoccaggio delle batterie di ricambio dei treni, colonnine per la connessione dei treni alla rete elettrica e zona uffici e servizi per il personale;
- un impianto di rifornimento dei treni a idrogeno, attrezzato con dispenser per erogare idrogeno alla pressione di 350 bar e baia per ricovero del carro bombolaio, nonché di impianto di flussaggio e inertizzazione (utile per lo svuotamento dei serbatoi dell’idrogeno del treno quando previsto ai fini manutentivi).
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In Evidenza
Verso la Notte europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori 2025: seminari per giornalisti su fisica quantistica e scienza della sicurezza
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In preparazione della prossima edizione della Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori, che si terrà a settembre, NET, in collaborazione con Stampa Romana, propone un ciclo di seminari formativi sui principali temi della scienza e della ricerca italiana. I primi due appuntamenti sono previsti per il 14 febbraio 2025 e il 14 marzo 2025 dalle 10:00 alle 13:00. (altro…)
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Creatività
Come l’autorevolezza del brand può aiutare ad aumentare il fatturato delle aziende
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Nel panorama competitivo odierno, dove i consumatori sono costantemente bombardati da messaggi pubblicitari e offerte, distinguersi dalla massa è diventato più che mai fondamentale. In questo contesto, l’autorevolezza del brand si rivela un asset strategico per le aziende che mirano non solo a consolidare la propria reputazione, ma anche ad aumentare il fatturato. Ma cosa si intende esattamente per “autorevolezza del brand” e come può tradursi in un vantaggio economico concreto?
Autorevolezza del brand: cos’è e perché conta
L’autorevolezza di un brand va oltre la semplice notorietà. Un marchio autorevole è riconosciuto come affidabile, competente e credibile nel proprio settore. È un brand che non solo vende prodotti o servizi, ma che incarna valori, risolve problemi e costruisce relazioni solide con i propri clienti. Questa autorevolezza si costruisce nel tempo attraverso una comunicazione coerente, un’esperienza cliente di qualità e un impegno costante nel mantenere le promesse fatte.
Quando un’azienda riesce a posizionarsi come un punto di riferimento nel suo mercato, i benefici sono tangibili: i clienti sono più propensi a scegliere i suoi prodotti, a pagare un premium price e a rimanere fedeli nel tempo. In altre parole, l’autorevolezza del brand genera fiducia, e la fiducia si traduce in vendite.
Dall’autorevolezza al fatturato: il meccanismo virtuoso
1. Fidelizzazione dei clienti: Un brand autorevole crea un legame emotivo con i propri clienti. Le persone tendono a preferire marchi che percepiscono come affidabili e che condividono i loro valori. Questo si traduce in un tasso di fidelizzazione più alto, riducendo i costi di acquisizione dei clienti e aumentando il valore del ciclo di vita del cliente.
2. Premium pricing: Quando un brand è percepito come leader nel suo settore, i clienti sono disposti a pagare di più per i suoi prodotti o servizi. Pensiamo a marchi come Apple o Tesla: la loro autorevolezza permette loro di applicare prezzi superiori rispetto ai concorrenti, senza perdere appeal.
3. Espansione del mercato: Un brand autorevole può più facilmente lanciare nuovi prodotti o entrare in nuovi mercati. I clienti, infatti, sono più propensi a provare novità da un marchio di cui si fidano, riducendo il rischio percepito e accelerando l’adozione.
4. Partnership e collaborazioni: Le aziende con un brand forte attirano più facilmente partnership strategiche e collaborazioni di alto profilo, che possono aprire nuove opportunità di business e aumentare il fatturato.
5. Resilienza alle crisi: In momenti di difficoltà o di crisi del mercato, i brand autorevoli sono quelli che resistono meglio. La fiducia accumulata nel tempo funziona come un “paracadute”, proteggendo l’azienda da flessioni significative delle vendite.
Come costruire l’autorevolezza del brand
Costruire l’autorevolezza di un brand non è un processo immediato, ma richiede una strategia chiara e un impegno costante. Ecco alcuni passaggi chiave:
Definire una mission e valori chiari: Il brand deve comunicare in modo trasparente ciò in cui crede e ciò che lo distingue dalla concorrenza.
Investire nella qualità: Prodotti e servizi devono essere all’altezza delle aspettative, se non superiori. La qualità è la base della fiducia.
Comunicare in modo coerente: Ogni touchpoint con il cliente deve riflettere i valori del brand, dal sito web ai social media, dal packaging al servizio clienti. Per i rapporti con le testate giornalistiche potrebbe essere utile affidarsi ad un’agenzia specializzata in Digital pr come TiLinko.
Creare contenuti di valore: Condividere conoscenze e insights attraverso blog, webinar o white paper posiziona il brand come un esperto nel suo settore.
Ascoltare i clienti: L’autorevolezza si costruisce anche ascoltando e rispondendo ai bisogni dei clienti, dimostrando di metterli al centro della propria strategia.
In un’epoca in cui la scelta dei consumatori è sempre più influenzata da fattori emotivi e reputazionali, l’autorevolezza del brand rappresenta un vero e proprio moltiplicatore di valore. Non si tratta solo di vendere, ma di costruire un rapporto duraturo con i clienti, che si traduce in un aumento del fatturato e in una crescita sostenibile nel tempo. Per le aziende che investono nella costruzione di un brand forte e affidabile, il ritorno sull’investimento non è solo economico, ma anche strategico: è la garanzia di un futuro solido in un mercato in continua evoluzione.
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