Innovazione
All’Aquila l’1 e il 2 dicembre la 20 esima edizione del PNI Premio Nazionale per l’Innovazione
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L’Università degli Studi dell’Aquila e il Gran Sasso Science Institute ospitano l’1 e il 2 dicembre la 20esima edizione del PNI, la più importante business plan competition d’Italia, con le migliori idee di impresa hi-tech nate dalla ricerca accademica, provenienti da 16 regioni italiane. Una due giorni aperta al pubblico, anche grazie alla diretta streaming.
Si apre il 1° dicembre, per la prima volta in Abruzzo, la due giorni dedicata al Premio Nazionale per l’Innovazione (PNI), il prestigioso riconoscimento istituito nel 2003 dall’Associazione Italiana degli Incubatori Universitari e delle Business Plan Competition – PNICube, per diffondere la cultura d’impresa nel sistema della ricerca, sostenere la nascita di imprese ad alto contenuto di innovazione e accorciare le distanze tra ricerca e mercato.
Organizzato quest’anno dall’Università degli Studi dell’Aquila, in collaborazione con il Gran Sasso Science Institute (GSSI) e l’Associazione Innovalley, il PNI 2022 «ha un forte valore simbolico per la Regione, perché rappresenta il riconoscimento dell’enorme lavoro di ricostruzione portato avanti in questi anni, dopo il sisma, concepito per ripensare l’Aquila in ottica di innovazione e digitalizzazione» ha commentato il Rettore Edoardo Alesse.
Al Premio – realizzato quest’anno grazie al sostegno della Regione Abruzzo e del Consiglio Regionale dell’Abruzzo, con la main partnership del Gruppo Iren e la main sponsorship del Gruppo Intesa Sanpaolo, GEDI e Prysmian – concorrono i 65 progetti d’impresa vincitori delle 15 StartCup regionali attivate dai 53 atenei e incubatori universitari che aderiscono a PNICube in 16 regioni d’Italia. Numeri che confermano il PNI come un percorso generativo unico a livello locale e nazionale, e come la più grande e capillare business plan competition italiana. 1,5 milioni di euro il montepremi complessivo: circa 500.000 euro in denaro e 1 milione in servizi, offerti dagli Atenei e dagli incubatori soci di PNICube lungo tutto il percorso che dalle competition regionali porta alla sfida finale.
Trasmessa live sul canale streaming dell’Università dell’Aquila e sulla pagina Facebook dell’associazione PNICube, l’edizione 2022 prende il via nel Palazzo dell’Emiciclo – sede del Consiglio Regionale – giovedì 1 dicembre (9:30-18:30), con il business matching tra aziende, investitori e i migliori progetti d’impresa hi-tech italiani nell’Innovation Expo, le sessioni di pitch delle 65 finaliste e un affondo sugli ecosistemi dell’innovazione, con l’intervista di Riccardo Luna al Rettore dell’Università dell’Aquila.
Il 2 dicembre centrale sarà il confronto con le istituzioni sulle “Nuove sfide del Technology Transfer” nel quadro dell’attuale contesto socio-economico e degli obiettivi del PNRR. E, naturalmente, riflettori puntati sulla sfida finale e sulla cerimonia di premiazione: i 65 finalisti provenienti da tutta Italia si disputeranno 4 premi settoriali di 25.000 euro ciascuno – IREN Cleantech & Energy, ICT, Industrial e Life Sciences-MEDTech – e il titolo di vincitore assoluto del PNI 2022, che garantirà all’istituzione accademica di provenienza del team la Coppa Campioni PNI. E – novità di quest’anno – il Premio Green&Blue Climate Change: 20.000 euro destinati alle startup che propongono le migliori soluzioni innovative e ad alto impatto indirizzate al contrasto del cambiamento climatico, in grado di integrare innovazione, tecnologia, protezione e valorizzazione delle risorse naturali. I progetti saranno valutati da una Giuria[1] costituita da esperti provenienti dal mondo della finanza e dell’impresa.
Saranno inoltre assegnati diversi premi e menzioni speciali: il Premio Speciale Babylon Cloud, il Premio LIFTT, il Premio Unicredit Start Lab, il Premio EIT Health, il Premio “WMF We Make Future – Il Festival sull’Innovazione Digitale” e le Menzioni Speciali Encubator.
Il PNI 2022 è promosso dall’Associazione Italiana degli Incubatori Universitari PNICube e organizzato dall’Università degli Studi dell’Aquila in collaborazione con il Gran Sasso Science Institute e l’Associazione Innovalley. Main Partner: Gruppo Iren. Main Sponsor: Gruppo Intesa Sanpaolo, GEDI, Prysmian Group. Sponsor: Persico Group, Unicredit Start Lab, Babylon Cloud, Cariplo Factory, Apio, Indaco Venture Partners SGR, LIFTT, Mito Technology, Sanofi, Polihub Encubator, A11 venture, EIT Health Innostars, Frentauto. In collaborazione con: Search On, Social Innovation Monitor, EIT Manufacturing, Virgolacom. Con il Patrocinio di: Città dell’Aquila, Consiglio Regionale dell’Abruzzo, Regione Abruzzo, Camera di Commercio Gran Sasso d’Italia, Camera di Commercio Chieti Pescara
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Idrogeno
Parte la sperimentazione in Lombardia dei treni a Idrogeno e della loro logistica
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Entreranno in servizio nel giro di un anno i 14 treni a idrogeno sulla linea ferroviaria lombarda non elettrificata Brescia-Iseo-Edolo, progettati da Alstom, che andranno a sostituire gli attuali treni a gasolio e potranno percorrere fino a 600 chilometri con un pieno, rilasciando nell’aria solo vapore acqueo.
È stato inaugurato a Rovato, in provincia di Brescia, l’impianto per la manutenzione e il rifornimento dei convogli che verranno gestiti da Trenord, mentre altri tre siti sono in fase di costruzione e serviranno a produrre e stoccare l’idrogeno.
I treni verranno alimentati da veicoli provvisti di grandi bombole con pressione a 500 bar. I tempi di rifornimento variano tra 30 e 60 minuti, grazie a un sistema mobile che non necessita di compressione e stoccaggi fissi ad alta pressione.
Sul primo dei 14 treni acquistati attraverso i finanziamenti di Regione Lombardia, arrivato lo scorso 23 gennaio, sono in corso i test e le attività di collaudo necessari per l’avvio del servizio commerciale, previsto entro il primo semestre del 2026. L’impianto di Rovato, realizzato da Ferrovienord, sarà, in Italia, il primo deposito specificatamente progettato e realizzato per la manutenzione dei treni a idrogeno nonché il primo impianto per il rifornimento di idrogeno per i treni.
L’entrata in servizio commerciale dei treni a idrogeno in Valcamonica, lungo la linea non elettrificata Brescia-Iseo-Edolo di Ferrovienord su cui il servizio è gestito da Trenord, fa parte del progetto H2iseO, che mira a realizzare la prima Hydrogen Valley italiana nel territorio bresciano. Promosso da FNM, Ferrovienord e Trenord, il progetto H2iseO ha l’obiettivo di sviluppare in Valcamonica una filiera economica e industriale dell’idrogeno, a partire dal settore della mobilità, avviare la conversione energetica del territorio, contribuire alla decarbonizzazione di una parte significativa del trasporto pubblico locale. Si tratta di un progetto altamente innovativo, che prevede:
- messa in servizio di 14 nuovi treni ad idrogeno in sostituzione dell’intera flotta diesel oggi circolante;
- realizzazione di 3 impianti di produzione di idrogeno rinnovabile senza emissioni di CO2 a Iseo (mediante tecnologia Steam Reforming del biometano, con energia elettrica rinnovabile e cattura della CO2), ad Edolo e a Brescia (mediante tecnologia a elettrolisi partendo da energia elettrica da fonte rinnovabile);
- realizzazione di 4 impianti di rifornimento di idrogeno a Rovato (destinato principalmente alle attività di messa in servizio e successivamente alle fasi di manutenzione dei treni) e a Iseo, Edolo e Brescia (dotati di stoccaggio e destinati a rifornire i treni nel corso del servizio commerciale);
- realizzazione di un impianto di deposito e manutenzione dei treni a Rovato, specificatamente progettato e realizzato per treni a idrogeno;
- adeguamento tecnico e infrastrutturale delle stazioni interessate dal servizio dei nuovi treni.
Nell’impianto di Rovato sono presenti:
- cinque binari di sosta dei treni all’aperto;
- un impianto di manutenzione treni dotato di due binari al chiuso per la manutenzione (attrezzati per l’accesso al treno tramite fossa di visita e tramite passerelle aeree), un binario coperto all’aperto per il lavaggio dei treni, carroponte, calacarrelli, magazzini, armadi per lo stoccaggio delle batterie di ricambio dei treni, colonnine per la connessione dei treni alla rete elettrica e zona uffici e servizi per il personale;
- un impianto di rifornimento dei treni a idrogeno, attrezzato con dispenser per erogare idrogeno alla pressione di 350 bar e baia per ricovero del carro bombolaio, nonché di impianto di flussaggio e inertizzazione (utile per lo svuotamento dei serbatoi dell’idrogeno del treno quando previsto ai fini manutentivi).
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In Evidenza
Verso la Notte europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori 2025: seminari per giornalisti su fisica quantistica e scienza della sicurezza
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In preparazione della prossima edizione della Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori, che si terrà a settembre, NET, in collaborazione con Stampa Romana, propone un ciclo di seminari formativi sui principali temi della scienza e della ricerca italiana. I primi due appuntamenti sono previsti per il 14 febbraio 2025 e il 14 marzo 2025 dalle 10:00 alle 13:00. (altro…)
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Creatività
Come l’autorevolezza del brand può aiutare ad aumentare il fatturato delle aziende
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Nel panorama competitivo odierno, dove i consumatori sono costantemente bombardati da messaggi pubblicitari e offerte, distinguersi dalla massa è diventato più che mai fondamentale. In questo contesto, l’autorevolezza del brand si rivela un asset strategico per le aziende che mirano non solo a consolidare la propria reputazione, ma anche ad aumentare il fatturato. Ma cosa si intende esattamente per “autorevolezza del brand” e come può tradursi in un vantaggio economico concreto?
Autorevolezza del brand: cos’è e perché conta
L’autorevolezza di un brand va oltre la semplice notorietà. Un marchio autorevole è riconosciuto come affidabile, competente e credibile nel proprio settore. È un brand che non solo vende prodotti o servizi, ma che incarna valori, risolve problemi e costruisce relazioni solide con i propri clienti. Questa autorevolezza si costruisce nel tempo attraverso una comunicazione coerente, un’esperienza cliente di qualità e un impegno costante nel mantenere le promesse fatte.
Quando un’azienda riesce a posizionarsi come un punto di riferimento nel suo mercato, i benefici sono tangibili: i clienti sono più propensi a scegliere i suoi prodotti, a pagare un premium price e a rimanere fedeli nel tempo. In altre parole, l’autorevolezza del brand genera fiducia, e la fiducia si traduce in vendite.
Dall’autorevolezza al fatturato: il meccanismo virtuoso
1. Fidelizzazione dei clienti: Un brand autorevole crea un legame emotivo con i propri clienti. Le persone tendono a preferire marchi che percepiscono come affidabili e che condividono i loro valori. Questo si traduce in un tasso di fidelizzazione più alto, riducendo i costi di acquisizione dei clienti e aumentando il valore del ciclo di vita del cliente.
2. Premium pricing: Quando un brand è percepito come leader nel suo settore, i clienti sono disposti a pagare di più per i suoi prodotti o servizi. Pensiamo a marchi come Apple o Tesla: la loro autorevolezza permette loro di applicare prezzi superiori rispetto ai concorrenti, senza perdere appeal.
3. Espansione del mercato: Un brand autorevole può più facilmente lanciare nuovi prodotti o entrare in nuovi mercati. I clienti, infatti, sono più propensi a provare novità da un marchio di cui si fidano, riducendo il rischio percepito e accelerando l’adozione.
4. Partnership e collaborazioni: Le aziende con un brand forte attirano più facilmente partnership strategiche e collaborazioni di alto profilo, che possono aprire nuove opportunità di business e aumentare il fatturato.
5. Resilienza alle crisi: In momenti di difficoltà o di crisi del mercato, i brand autorevoli sono quelli che resistono meglio. La fiducia accumulata nel tempo funziona come un “paracadute”, proteggendo l’azienda da flessioni significative delle vendite.
Come costruire l’autorevolezza del brand
Costruire l’autorevolezza di un brand non è un processo immediato, ma richiede una strategia chiara e un impegno costante. Ecco alcuni passaggi chiave:
Definire una mission e valori chiari: Il brand deve comunicare in modo trasparente ciò in cui crede e ciò che lo distingue dalla concorrenza.
Investire nella qualità: Prodotti e servizi devono essere all’altezza delle aspettative, se non superiori. La qualità è la base della fiducia.
Comunicare in modo coerente: Ogni touchpoint con il cliente deve riflettere i valori del brand, dal sito web ai social media, dal packaging al servizio clienti. Per i rapporti con le testate giornalistiche potrebbe essere utile affidarsi ad un’agenzia specializzata in Digital pr come TiLinko.
Creare contenuti di valore: Condividere conoscenze e insights attraverso blog, webinar o white paper posiziona il brand come un esperto nel suo settore.
Ascoltare i clienti: L’autorevolezza si costruisce anche ascoltando e rispondendo ai bisogni dei clienti, dimostrando di metterli al centro della propria strategia.
In un’epoca in cui la scelta dei consumatori è sempre più influenzata da fattori emotivi e reputazionali, l’autorevolezza del brand rappresenta un vero e proprio moltiplicatore di valore. Non si tratta solo di vendere, ma di costruire un rapporto duraturo con i clienti, che si traduce in un aumento del fatturato e in una crescita sostenibile nel tempo. Per le aziende che investono nella costruzione di un brand forte e affidabile, il ritorno sull’investimento non è solo economico, ma anche strategico: è la garanzia di un futuro solido in un mercato in continua evoluzione.
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