Digitale
Safer Internet Day 2022, in aumento le occasioni di formazione sulla sicurezza online
L’8 febbraio si celebra la Giornata Mondiale per la sicurezza in rete, anche conosciuta come Safer Internet Day. In Italia l’evento principale è organizzato online dal Ministero dell’Istruzione, con la presenza del Ministro Bianchi. Contestualmente, sono in programma eventi su tutto il territorio nazionale coordinati dal progetto Generazioni Connesse insieme a partner come l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, la Polizia di Stato, Telefono Azzurro e Save the Children. Lo slogan scelto dalla Commissione Europea per accompagnare questa giornata è “Together for a better Internet”.
In occasione della giornata Generazioni Connesse, insieme a Skuola.net, Università degli Studi di Firenze e Sapienza Università di Roma – CIRMPA, ha presentato la sua ricerca annuale. Uno dei dati principali – riportati dal MIUR – è indicato dalla diminuzione di coloro che sono connessi per un tempo medio variabile dalle 5 alle 10 ore al giorno. Su un campione composto da più di duemila tra studenti e studentesse delle scuole secondarie di primo e secondo grado, il 42% ha dichiarato di essere connesso così tanto tempo, dato in diminuzione rispetto al picco del 2020, seppur ancora alto rispetto al 23% del 2019. Quasi la metà (46%) delle ragazze e dei ragazzi coinvolti dichiara invece di trascorrere meno di 4 ore al giorno online.
Un dato molto positivo evidenziato inoltre dalla ricerca è costituito dal fatto che il 95% degli intervistati ha dichiarato di aver supportato coetanei o coetanee con consigli e suggerimenti per migliorare la propria esperienza digitale. Ad esempio molti consigli riguardavano l’attenzione alla condivisione dei propri dati sensibili, i rischi della diffusioni di immagini private sul web, la condivisione di dati sensibili di persone terze senza il loro consenso o la verifica dei mittenti di link che si ricevono.
A ciò si accompagna una continua crescita tra coloro che hanno ricevuto nell’ultimo anno informazioni e indicazioni per la sicurezza in rete. Trend positivo che si riflette anche sulla percentuale di chi ha ricevuto queste indicazioni a scuola dai propri docenti, che infatti si attesta al 31% – nel 2020 era al 12%. Tuttavia gran parte dei ragazzi e delle ragazze non conoscono il nuovo regolamento per il trattamento dei dati personali e si dichiarano preoccupati per il modo in cui questi vengono raccolti e utilizzati. Sarà importante perciò continuare su questa linea di crescita delle conoscenze e delle azioni di informazione, in modo che giovani – e non – siano sempre più a loro agio ma anche tranquilli nel conoscere il web, i suoi rischi e le sue potenzialità.
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Digitale
Intersections raduna a Milano il mondo del marketing, della comunicazione e della creatività
Dall’unione di IAB Forum e IF! Italians Festival nasce Intersections, il più grande evento in Italia dedicato al mondo del marketing, della comunicazione e della creatività che si svolge a Allianz Mico a Milano il 29 ec 30 ottobre 2024.
IAB Italia, ADCI e UNA hanno deciso di realizzare il primo grande evento sistemico per rispondere in modo compatto all’evoluzione e alle sfide della industry in questo particolare momento storico, guidato anche dalla grande discontinuità dell’Intelligenza Artificiale.
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Digitale
Google è monopolista secondo il Dipartimento di giustizia USA. Ora potrebbe esserci il suo spezzatino
Un documento presentato al giudice federale degli USA Amit Mehta ha portato alla decisione di sanzionare Google per attività monopolistiche. La causa, promossa dal Dipartimento di Giustizia (DOJ) e diversi stati, sostiene che Google abbia usato il proprio potere di mercato in modo anticompetitivo, impedendo ad altre aziende di competere nel settore della ricerca online e dei servizi digitali.
Il giudice Mehta ha valutato le prove contro Google riguardo a vari accordi esclusivi con produttori di dispositivi e sviluppatori di browser che garantiscono a Google di essere il motore di ricerca predefinito su milioni di dispositivi. Questa esclusività ha reso quasi impossibile per i rivali ottenere una significativa quota di mercato, contribuendo a consolidare il monopolio di Google. Il DOJ, insieme agli avvocati generali di diversi stati, ha contestato che Google abbia illegalmente monopolizzato il mercato della ricerca e della pubblicità online attraverso accordi con aziende come Apple e Samsung per mantenere il proprio motore di ricerca come opzione predefinita su diversi dispositivi.
Il cuore dell’accusa riguarda gli “accordi esclusivi” di Google, che hanno portato all’accumulo di circa il 90% delle ricerche online e all’88% del mercato della pubblicità testuale, ostacolando i concorrenti dal punto di vista degli investimenti e dell’innovazione. Il DOJ ha dimostrato che Google paga ingenti somme per diventare il motore di ricerca predefinito, ad esempio su dispositivi Apple, scoraggiando il cambiamento di provider da parte degli utenti e limitando le scelte disponibili al consumatore.
La sentenza non prevede danni economici, ma un’ingiunzione che potrebbe includere misure per impedire a Google di continuare accordi esclusivi di default o addirittura obbligare l’azienda a separare il business della ricerca da altre operazioni come Android e Chrome.
Questo caso rappresenta un passo storico per l’antitrust negli Stati Uniti, simile al processo Microsoft degli anni ‘90, e potrebbe aprire la strada a nuove regolamentazioni per altri giganti della tecnologia, tra cui Apple e Amazon, anch’essi sotto scrutinio legale per pratiche anti-competitive.
Un team legale specializzato del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DOJ), affiancato da esperti in regolamentazione antitrust e tecnologia, sta lavorando a una serie di raccomandazioni per il giudice federale Amit Mehta. La proposta del DOJ include sia rimedi comportamentali che strutturali per affrontare l’impatto monopolistico di Google. I rimedi in valutazione spaziano da restrizioni su accordi preinstallati con produttori di dispositivi, all’accesso dei concorrenti ai dati di ricerca, fino alla potenziale separazione di parti dell’azienda per ripristinare la concorrenza nel settore dividendo Chrome, Google Play Store e il sistema operativo mobile Android dal search.
Questa prima versione delinea una serie di strade per la riforma, tra cui l’obbligo per Google di rendere accessibili i dati e i modelli di programmazione utilizzati per generare risultati tramite il suo motore di ricerca. Il Dipartimento di Giustizia sta anche valutando la possibilità di chiedere al giudice di vietare a Google di utilizzare o conservare i dati che si rifiuta di condividere con società terze.
Google ha dichiarato che intende appellarsi alla decisione, sottolineando che le accuse ignorano i benefici offerti ai consumatori dal loro motore di ricerca. Le fasi successive del processo potrebbero determinare cambiamenti significativi non solo per Google ma per l’intera industria tecnologica, influenzando l’accessibilità e la concorrenza nei mercati digitali anche in Europa e negli altri continenti.
Negli ultimi dieci anni, Google ha accumulato 8,25 miliardi di euro di multe dalle istituzioni antitrust dell’Unione europea che riguardano tra gli altri il suo sistema operativo mobile Android e il servizio pubblicitario AdSense.
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Digitale
Sabato 26 Ottobre 2024 torna il Linux Day
Sabato 26 Ottobre 2024 torna il Linux Day: la principale manifestazione italiana dedicata al software libero, la cultura aperta ed alla condivisione promosso da Italian Linux Society e supportato da GARR.
Il Linux Day nasce nel 2001 come appuntamento annuale per riunire le forze di tutte le persone attiviste nel movimento del software libero, dell’open source, ed in particolare di Linux. Proponiamo una rete di eventi decentralizzati in tutta Italia, organizzati autonomamente da gruppi di persone volontarie e appassionate. È il più grande evento italiano sul tema con migliaia di visitatori. L’accesso al Linux Day è libero e gratuito.
Il Linux Day di Torino si svolge al Collegio degli Artigianelli in Corso Palestro 14 nel pomeriggio di Sabato 26 Ottobre.
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