Energia
Energia: caro-bollette, i 20 consigli ENEA per risparmiare e aiutare l’ambiente
Contro il caro-bollette e gli sprechi di energia, in occasione della Giornata internazionale del risparmio energetico del 18 febbraio, ENEA presenta una guida in 20 punti per risparmiare sui consumi e aiutare l’ambiente. La guida contiene suggerimenti su buone pratiche da applicare ed errori da evitare a cura del Dipartimento Efficienza energetica dell’Agenzia: 10 consigli riguardano l’uso efficiente del riscaldamento (Decalogo riscaldamento) e altri 10 l’uso ‘intelligente’ dell’energia. Ma non solo. Bastano alcuni comportamenti quotidiani per risparmiare fino al 10% sulla bolletta: ad esempio spegnere le luci e il riscaldamento quando usciamo di casa, non aprire le finestre se c’è il termo acceso e spegnere il pc se non lo usiamo. Importante anche non eccedere con la temperatura nell’abitazione, ovvero oltre i 20 gradi.
Fra le mosse più efficaci per tagliare consumi (e spese) le lampadine a LED, con le quali si può ottenere un risparmio energetico di circa l’85%. Anche gli elettrodomestici di elevata classe energetica sono un antidoto efficace al caro-energia: la differenza di spesa fra avere in casa frigorifero + lavatrice + asciugatrice + lavastoviglie + forno + pompa di calore di classe energetica elevata e la classe energetica più bassa arriva fino al 40%.
Attenzione anche a piccoli gesti come schermare le finestre durante la notte con persiane, tapparelle o tende per ridurre la dispersione di calore e a spegnere gli stand by: infatti, quelle che sembrano innocue lucine possono pesare fino al 10% sulla bolletta se lasciate accese tutto il tempo.
“Per questo è bene usare appositi dispositivi come gli standby stop”, spiega Nicolandrea Calabrese, responsabile Laboratorio ENEA di Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano. “Ma sono possibili azioni ancora più incisive – aggiunge – come la manutenzione degli impianti, il check-up dell’immobile (la diagnosi energetica), il controllo e la regolazione costante della temperatura degli ambienti fino a interventi più strutturali per migliorare la coibentazione. Un intervento, questo, per il quale sono previsti diversi incentivi che lo rendono economicamente più sostenibile”.
Fra gli errori da evitare, dimenticarsi di sbrinare frigo e congelatore: se accumulano troppo ghiaccio i consumi corrono; allo stesso modo, attenzione ai panni stesi ad asciugare sul radiatore o il divano davanti al termosifone e alle luci accese quando si esce da una stanza.
Altre soluzioni taglia-spesa riguardano il tipo di caldaia: i modelli a condensazione consentono di risparmiare fino al 22% di gas metano rispetto a quelli tradizionali (in un appartamento di 130 metri quadri) mentre le valvole termostatiche sui radiatori consentono di ottenere un risparmio di circa il 13% del consumo di gas metano.
Risparmio energetico in venti punti
1.Utilizzare lampadine a risparmio energetico
La tecnologia LED permette un grande risparmio energetico in quanto, a parità di potenza assorbita, produce una luce 5 volte superiore rispetto alle classiche lampadine ad incandescenza e alogene. La vita di esercizio di un LED a luce bianca è di circa 15.000 ore; mettendolo a confronto con le lampadine fluorescenti (7.500 ore di esercizio) e con le lampadine alogene (750 ore), si può notare il risparmio in termini di manutenzione nel tempo.
2. Migliorare la coibentazione dell’abitazione
Migliorare il livello di coibentazione dell’abitazione è un passo molto importante poiché riduce significativamente il fabbisogno energetico.
La realizzazione di un isolamento termico a cappotto dell’involucro e in particolare la coibentazione della copertura, riducono le dispersioni tra il 40 e il 50%.
Il minor fabbisogno di energia termica una volta realizzati gli interventi consente inoltre di installare una caldaia meno potente e quindi meno dispendiosa.
L’intervento di installazione del cappotto termico è molto conveniente se inserito all’interno di un discorso generale di manutenzione straordinaria dell’abitazione, come ad esempio il rifacimento della copertura oppure il rifacimento della facciata, altrimenti implica un costo iniziale notevole, ma con il vantaggio che nel corso del tempo non prevede ulteriori costi di manutenzione.
L’isolamento a cappotto può essere realizzato sia all’esterno sia all’interno. La seconda opzione è tendenzialmente meno invasiva ma prevede la perdita di superficie interna e non in tutti i casi è possibile.
3. Isolare tetto e soffitto
Un tetto ben isolato fa la differenza sulla bolletta energetica, riuscendo a contenere le dispersioni di calore verso l’alto. Un investimento importante ma che offre notevoli vantaggi.
In ogni caso, è bene partire dai soffitti delle stanze, isolandoli bene con una giusta controsoffittatura, che può farti risparmiare fino al 20% di energia.
4. Utilizzare serramenti a doppi vetri
Un altro passo molto importante per la coibentazione dell’abitazione, oltre alla realizzazione del cappotto, è la sostituzione dei vecchi serramenti, che spesso sono portatori di spifferi e ponti termici.
I serramenti dovranno essere realizzati:
in materiali altamente coibentanti come ad esempio PVC e legno;
a taglio termico;
con vetri doppi o tripli in base alle esigenze climatiche e camera d’aria con argon;
con una particolare attenzione all’insonorizzazione e al comfort acustico interno dell’abitazione.
In caso di installazione di tapparelle, è bene andare a verificare che i cassonetti siano ben coibentati in modo da evitare infiltrazioni d’aria che possono alterare il comfort della casa.
5. Ridurre l’utilizzo di acqua calda
Fare il bagno rispetto a fare una doccia implica un consumo di acqua di quattro volte superiore.
Infatti il consumo medio di acqua per fare il bagno è di 120 -160 litri, mentre per fare una doccia di 5 minuti è stimato un consumo di 75-90 litri e per una di 3 minuti 35-50 litri.
Per ridurre ulteriormente i consumi è importante chiudere l’acqua quando ci si insapona o quando si fanno trattamenti tipo balsamo o maschere; un ulteriore risparmio si può ottenere installando frangi-getto o riduttori di flusso su rubinetti e doccette.
6. Preferire apparecchi elettronici di classe energetica superiore
I consumi elettrici delle abitazioni sono riconducibili per il 58% agli elettrodomestici ed è grazie alla sostituzione di questi ultimi che si può ottenere una sensibile riduzione dei consumi energetici.
Per esempio, sostituendo una lavatrice di 20 anni fa con una odierna in classe A si potrebbe ottenere un risparmio di energia elettrica del 35%; prendendo invece in considerazione la sostituzione di un frigorifero si potrebbe arrivare fino al 40%.
7. Utilizzare ciabatte multipresa
Mediamente la televisione o qualsiasi apparecchiatura elettronica in stand-by, cioè con la luce rossa accesa, assorbe una potenza da 1 a 4 Watt (dipende da marca e modello).
Se moltiplichiamo questo dato per 24 ore, risulta che sono stati consumati tra i 24 e i 96 Wh. Questo dato diventa impressionante se moltiplicato per l’intero anno, vale a dire cumulando un consumo inutile stimato tra gli 8.760 Wh e i 35.040 Wh e, se presenti in casa non solo il televisore in stand-by ma anche un lettore dvd, un decoder, uno stereo oppure un computer, la situazione risulta essere ancora peggiore. La soluzione a questo problema potrebbe essere quella di riunire tutte le spine degli apparecchi elettronici in una ciabatta multi-presa con un interruttore annesso, in modo da poter spegnere tutti con un unico gesto se non utilizzati.
8. Non lasciare la luce accesa inutilmente
Durante la sera è bene tenere accesa in casa solo la luce della stanza che si sta occupando e, man mano che ci si sposta all’interno dell’abitazione, è sempre buona abitudine spegnere la luce e tutti gli apparecchi elettronici che si stavano utilizzando.
Durante il giorno invece è importante sfruttare al massimo la luce del sole, cercando di tenere il più possibile le luci spente.
Attualmente si stanno sviluppando e cominciano a essere presenti sul mercato dei sistemi di controllo da remoto, che permettono di spegnere e accendere le luci con il proprio smartphone. Esistono inoltre da tempo sistemi di domotica più sofisticati per la gestione non solo di luci ma anche, ad esempio, di tapparelle e tende.
9. Realizzare impianti di generazione di energia rinnovabile
La realizzazione di un impianto che sfrutta le energie rinnovabili è molto utile nella produzione di energia elettrica o termica.
Questi sistemi, se ben combinati tra loro, possono permettere alle abitazioni di essere completamente indipendenti dalle forniture esterne di corrente elettrica e/o altri combustibili.
Questi tipi di impianti possono sfruttare diverse fonti rinnovabili come ad esempio il sole, il vento, l’acqua.
Uno dei sistemi più diffusi è l’impianto solare fotovoltaico, il quale è costituito da una serie di pannelli composti a loro volta da moduli di silicio, che sfruttano l’incidenza della radiazione solare per produrre energia elettrica.
Il sistema dell’impianto solare termico prevede lo sfruttamento dell’energia solare secondo un principio analogo ad un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica, ma con l’obiettivo invece di riscaldare un liquido collocato all’interno di appositi pannelli, che a sua volta, grazie ad uno scambiatore, trasferisce il calore assorbito all’acqua che può essere utilizzata per il riscaldamento o per l’acqua calda sanitaria.
Un’altra tipologia di impianto è il mini eolico, che prevede l’installazione di una mini pala eolica verticale sul tetto per la produzione di corrente elettrica.
Un ultimo esempio è il sistema geotermico, il quale, in abbinamento ad una pompa di calore acqua-acqua, sfrutta il calore rilasciato dal terreno o dall’acqua di falda per riscaldare tramite uno scambiatore l’acqua all’interno della pompa di calore; questa a sua volta potrà essere utilizzata per l’acqua calda sanitaria o il riscaldamento.
10. Effettuare la manutenzione degli impianti
È la regola numero uno in termini di sicurezza, risparmio e attenzione all’ambiente. Infatti un impianto consuma e inquina meno quando è regolato correttamente, con filtri puliti e senza incrostazioni di calcare.
11. Controllare la temperatura degli ambienti
Avere in casa temperature estive nella stagione più fredda è uno spreco, inoltre l’aria calda e secca nuoce alla salute. La normativa prevede una temperatura fino a 22°C, ma 19°C sono più che sufficienti a garantire il comfort necessario. Ogni grado in più comporta consumi di energia significativi, con conseguente aggravio in bolletta.
12. Fare attenzione alle ore di accensione dei riscaldamenti
È inutile tenere acceso l’impianto termico di giorno e di notte. In un’abitazione efficiente, il calore che le strutture accumulano quando l’impianto è in funzione garantisce un sufficiente grado di confort anche nel periodo di spegnimento. Il tempo massimo di accensione giornaliero varia per legge a seconda delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia: da un massimo di 14 ore giornaliere per gli impianti in zona E (nord e zone montane) alle 8 ore della zona B (fasce costiere del Sud Italia).
13. Schermare le finestre durante la notte
Chiudendo persiane e tapparelle o mettendo tende pesanti si riducono le dispersioni di calore verso l’esterno.
14. Evitate ostacoli davanti e sopra i termosifoni e non lasciare le finestre aperte a lungo
Collocare tende, mobili o schermi davanti ai termosifoni o usarli come stendibiancheria è fonte di sprechi in quanto ostacola la diffusione del calore. È invece opportuno, inserire un pannello riflettente tra parete e termosifone, specie nei casi in cui il calorifero è incassato nella parete riducendone spessore e grado di isolamento. Anche un semplice foglio di carta stagnola contribuisce a ridurre le dispersioni verso l’esterno. Inoltre, per rinnovare l’aria di una stanza è sufficiente tenere le finestre aperte pochi minuti, mentre lasciarle troppo a lungo comporta solo inutili dispersioni di calore.
15. Fare il check-up dell’immobile
La valutazione di un tecnico sul grado di efficienza di un immobile, effettuata tramite la diagnosi energetica o l’attestato di prestazione energetica (APE) consente di determinare gli interventi più convenienti per contenere consumi e costi. Il compenso per il tecnico è generalmente abbordabile e gli interventi sono ancora più convenienti grazie alle detrazioni fiscali e agli incentivi a fondo perduto del “Conto termico”. È detraibile perfino il costo della consulenza.
16. Dotare il proprio impianto di una centralina di regolazione della temperatura
È indispensabile dotare il proprio impianto di una centralina di regolazione automatica della temperatura che evita inutili picchi o sbalzi di potenza. La possibilità di programmazione oraria, giornaliera e settimanale garantisce un ulteriore risparmio energetico. Anche la domotica aiuta a risparmiare: cronotermostati, sensori di presenza e regolatori elettronici permettono di regolare anche a distanza, tramite telefono cellulare, la temperatura delle singole stanze e il tempo di accensione degli impianti di riscaldamento.
17. Utilizzare valvole termostatiche
Queste apparecchiature servono a regolare il flusso dell’acqua calda nei termosifoni e consentono di non superare, negli ambienti dove sono installate, la temperatura media dell’intero appartamento, specie nelle stanze esposte a Sud.
18. Utilizzare un sistema di contabilizzazione del calore
Consente di gestire in autonomia il riscaldamento del proprio appartamento e permette al singolo utente di risparmiare e di pagare solo in base al consumo effettivo. Per usufruirne è necessario installare dispositivi di misura del calore sui radiatori o nei tubi di collegamento dell’appartamento all’impianto di riscaldamento centralizzato e valvole termostatiche nei singoli radiatori. La legge ne ha reso obbligatoria l’installazione nei condomini e negli edifici polifunzionali riscaldati da impianto centralizzato.
19. Sostituire la caldaia esistente con una caldaia a condensazione
Le caldaie a condensazione si distinguono dalle caldaie tradizionali perché raggiungono un’efficienza più alta e garantiscono un risparmio energetico oltre che economico, in quanto i costi di riscaldamento si riducono.
In una caldaia tradizionale a gas l’acqua viene scaldata tramite il calore della combustione: i gas di scarico risultanti passano normalmente nella canna fumaria e vengono espulsi verso l’esterno. Il risultato è che l’energia contenuta nei fumi del gas di scarico viene persa.
Una caldaia a condensazione invece sfrutta il calore contenuto in questi gas di scarico, che consistono in gran parte in vapore acqueo: si ha infatti la condensazione del vapore acqueo presente nei fumi di scarico. In questo modo si ha il recupero del calore latente di condensazione e di conseguenza maggiore efficienza energetica rispetto ad una caldaia tradizionale.
Per poter ottenere energia, il vapore acqueo presente nei fumi deve tuttavia condensare: ciò può essere possibile ad una temperatura inferiore a circa 54° C. La caldaia a condensazione raffredda il vapore acqueo presente nei fumi attraverso uno scambiatore di calore appositamente progettato. L’energia ottenuta è utilizzata per preriscaldare l’acqua del circuito di riscaldamento che ritorna in caldaia: l’acqua preriscaldata può ulteriormente essere riscaldata per raggiungere la temperatura desiderata passando nello scambiatore di calore primario così come avviene in una caldaia tradizionale.
E’ importante sottolineare come la temperatura di mandata al circuito di riscaldamento sia importante che dipenda dalla temperatura dell’aria esterna all’edificio: ad esempio, potrebbe essere inutile mandare acqua a 70°C ai termosifoni se fuori ci sono 12°C. Questo vuol dire che se mando acqua meno calda al circuito di riscaldamento (es. 50°C), ritornerà acqua più fredda in caldaia (es. 40°C) sfruttando al massimo il principio di funzionamento della caldaia a condensazione. Per fare questo è sufficiente abbinare una sonda di temperatura esterna alla caldaia a condensazione in modo da poter gestire la così detta “compensazione climatica” della temperatura di mandata all’impianto di riscaldamento.
Un’ottima soluzione è tuttavia abbinare una caldaia a condensazione ad impianti di riscaldamento a bassa temperatura (es. pannelli radianti a pavimento: temperatura massima di mandata pari a 35°C), che hanno temperature di funzionamento ottimali per sfruttare al massimo il principio della condensazione del vapore acqueo presente nei fumi.
20. Sbrinare regolarmente frigoriferi e congelatori
Un frigorifero sbrinato ha un’efficienza energetica maggiore. Ma se il frigorifero è vicino al forno o in una stanza calda consuma fino a un 10% in più. Il suggerimento è dunque quello di posizionare adeguatamente i frigoriferi e i congelatori.
Ricevi le nostre ultime notizie da Google News - SEGUICI
Massa Critica è una piattaforma di informazione, partecipazione e attivazione dei cittadini per favorire l'attivazione di quanti condividono aspirazioni nuove e innovative su sostenibilità , tecnologia , innovazione , startup , cibo , social innovation, salute.
.Vuoi saperne di più su Massa Critica ? Ecco la nostra presentazione.
Ti è piaciuto Massa Critica ? Bene! Iscriviti alla nostra newsletter. e al nostro canale Telegram.
Se ti piace il nostro lavoro vai alla nostra pagina su Facebook e clicca su "Like".
Se preferisci puoi anche seguirci via Twitter , via Instagram e via Youtube.
Per sostenerci abbiamo bisogno del vostro contributo, per questo vi chiediamo di supportarci concretamente attraverso Paypal o Satispay. Grazie per il vostro contributo e per la vostra fiducia!
Donazione con Paypal o carta di credito
Donazione con Satispay
Energia
Politecnico di torino e Ogr danno vita a una Comunità Energetica Rinnovabile
Politecnico e OGR hanno fatto partire i lavori per la costituzione della nuova Comunità di Energia Rinnovabile urbana – CER, che permetterà di condividere energia rinnovabile in surplus autoprodotta grazie all’installazione di nuovi impianti fotovoltaici, tra gli edifici dell’Ateneo e delle ex Officine Grandi Riparazioni.
Il piano dei lavori prevede la costituzione di un nuovo soggetto giuridico la “CER” appunto che potrà governare e gestire tutto il processo per concretizzare le competenze già sviluppate dal Politecnico in ambito di Comunità Energetiche grazie al lavoro portato avanti dall’Energy Center di Ateneo, con un progetto che sia a supporto anche di altri enti che vorranno aderire all’iniziativa per condividere l’energia rinnovabile e massimizzare i benefici derivanti. Benefici importanti per l’ambiente e per la cittadinanza, ma anche economici, per via dell’incentivo erogato sull’energia condivisa.
L’iniziativa, rappresenta un’azione concreta dell’Ateneo e delle OGR verso la transizione energetica che andrà verso il coinvolgimento di altri soggetti del territorio in un meccanismo virtuoso di autoproduzione e condivisione dell’energia rinnovabile, promuovendo nel contempo una maggiore consapevolezza dell’uso dell’energia e azioni in ambito di risparmio energetico ed efficienza energetica.
L’area occupata dal Campus del Politecnico e dalle OGR rappresenta un ecosistema territoriale ideale per la costituzione di una CER, poiché coesistono consumi elettrici rilevanti derivanti da strutture didattiche, laboratori, residenze di studenti, attività commerciali, iniziative culturali, e abitazioni, e superfici in grado di ospitare impianti fotovoltaici. Si tratta anche di un ecosistema di competenze con una comunità attiva di docenti, ricercatori, studenti, start-up innovative, PMI e grandi imprese, coordinati dal Politecnico e dalle OGR Torino, che contribuirà ad assicurare la gestione dinamica del sistema “CER”, sviluppando anche nuovi servizi e sperimentando sul campo nuove tecnologie, in particolare lo storage.
La CER “POLITO-OGR Torino” sarà a disposizione per i comuni, le imprese e i cittadini che vorranno costituire Configurazioni di Autoconsumo sul territorio, mentre sinergie e collaborazioni saranno possibili e auspicate con altre iniziative di CER in fase di costituzione.
L’avvio della CER tra Politecnico e OGR si inserisce nel quadro più ampio determinato dall’approvazione delle Regole Operative del GSE all’inizio del 2024, che ha completato l’iter di recepimento della Direttiva Europea RED-II. Le CER oggi si possono concretamente realizzare grazie agli incentivi per l’energia condivisa nell’ambito del perimetro delle cabine primarie di distribuzione e – per i Comuni con meno di 5 mila abitanti – un contributo a fondo perduto pari al 40% dell’investimento in impianti di produzione di energia rinnovabile. Tali misure consentono di realizzare nuovi impianti a fonte rinnovabile in modo economicamente vantaggioso, soprattutto se l’impianto entra in una CER ben bilanciata. Per costruire una CER servono inoltre competenze multidisciplinari e adeguate capacità di gestione tecnica. Le CER dovranno poi essere gestite utilizzando sistemi digitali anche complessi che includono ad esempio l’Intelligenza Artificiale, soprattutto a partire dal 2025, quando cominceranno a cambiare le regole del mercato elettrico in un’ottica sempre più dinamica e con maggior inclusività dei singoli e piccoli consumatori e produttori i quali potranno, ad esempio, aggregarsi per fornire servizi alla ret
Ricevi le nostre ultime notizie da Google News - SEGUICI
Massa Critica è una piattaforma di informazione, partecipazione e attivazione dei cittadini per favorire l'attivazione di quanti condividono aspirazioni nuove e innovative su sostenibilità , tecnologia , innovazione , startup , cibo , social innovation, salute.
.Vuoi saperne di più su Massa Critica ? Ecco la nostra presentazione.
Ti è piaciuto Massa Critica ? Bene! Iscriviti alla nostra newsletter. e al nostro canale Telegram.
Se ti piace il nostro lavoro vai alla nostra pagina su Facebook e clicca su "Like".
Se preferisci puoi anche seguirci via Twitter , via Instagram e via Youtube.
Per sostenerci abbiamo bisogno del vostro contributo, per questo vi chiediamo di supportarci concretamente attraverso Paypal o Satispay. Grazie per il vostro contributo e per la vostra fiducia!
Donazione con Paypal o carta di credito
Donazione con Satispay
Energia
Aldo Boglietti del Politecnico di Torino vince il premio internazionale Nicola Tesla dell’IEEE
Aldo Boglietti, Professore del Dipartimento Energia del Politecnico di Torino è il primo accademico italiano a ricevere il premio internazionale Nicola Tesla dell’IEEE Institute of Elettrical and Electronics Engineers, per il suo lavoro di ricerca nel campo della modellazione magnetica e termica, del design e della caratterizzazione delle macchine elettriche.
La motivazione del conferimento del premio parla
For contributions to the magnetic and thermal modeling, design, and characterization of electrical machines.
Aldo Boglietti è stato un pioniere nella corretta valutazione energetica delle macchine elettriche alimentate da inverter e i suoi metodi rappresentano oggi un punto di riferimento mondiale nel settore.
Il premio Nikola Tesla, conferito per la prima volta ad un accademico italiano, è uno dei più importanti riconoscimenti al mondo ed uno dei più prestigiosi ricevuti dall’Ateneo negli ultimi decenni nello specifico campo di ricerca dell’Ingegneria Elettrica.
Da circa un secolo, gli Award dell’IEEE conferiscono i massimi onori ai professionisti delle discipline tecnico-scientifiche i cui risultati eccezionali hanno lasciato una traccia duratura sulla tecnologia, sulla società e sulla professione ingegneristica. Nel caso del premio “Nikola Tesla”, nel processo di valutazione vengono presi in considerazione l’impatto sulla tecnologia, il valore inventivo, l’ampiezza di utilizzo della ricerca, la leadership e la qualità della candidatura.
Il professor Boglietti vuole condividere con il suo team il successo
Tengo a precisare che l’assegnazione del premio Nikola Tesla non rappresenta il traguardo di un singolo, ma di un gruppo di ricerca tra i più prestigiosi nella comunità scientifica delle macchine azionamenti e convertitori elettici.
Credo che il premio vada nella continuità di una tradizione che vede nascere il gruppo di ricerca di cui faccio parte, dalla figura di una degli scienziati italiani e piemontesi più prestigiosi Galileo Ferraris fondatore della prima scuola di Elettrotecnica italiana poi diventata Politecnico di Torino.
Vorrei ringraziare tutti i colleghi con cui ho collaborato nella mia vita accademica iniziata nell’ormai lontano 1984, per avermi trasmesso le loro capacità scientifiche ed umane, che hanno permesso il raggiungimento di questo traguardo.
Ricevi le nostre ultime notizie da Google News - SEGUICI
Massa Critica è una piattaforma di informazione, partecipazione e attivazione dei cittadini per favorire l'attivazione di quanti condividono aspirazioni nuove e innovative su sostenibilità , tecnologia , innovazione , startup , cibo , social innovation, salute.
.Vuoi saperne di più su Massa Critica ? Ecco la nostra presentazione.
Ti è piaciuto Massa Critica ? Bene! Iscriviti alla nostra newsletter. e al nostro canale Telegram.
Se ti piace il nostro lavoro vai alla nostra pagina su Facebook e clicca su "Like".
Se preferisci puoi anche seguirci via Twitter , via Instagram e via Youtube.
Per sostenerci abbiamo bisogno del vostro contributo, per questo vi chiediamo di supportarci concretamente attraverso Paypal o Satispay. Grazie per il vostro contributo e per la vostra fiducia!
Donazione con Paypal o carta di credito
Donazione con Satispay
Difesa Ambiente
Lagostina copre il sito produttivo di Omegna con 1.300 pannelli fotovoltaici
Groupe SEB ha inaugurato ufficialmente un nuovo parco solare fotovoltaico presso il sito produttivo di Lagostina S.p.A. in Omegna. (altro…)
Ricevi le nostre ultime notizie da Google News - SEGUICI
Massa Critica è una piattaforma di informazione, partecipazione e attivazione dei cittadini per favorire l'attivazione di quanti condividono aspirazioni nuove e innovative su sostenibilità , tecnologia , innovazione , startup , cibo , social innovation, salute.
.Vuoi saperne di più su Massa Critica ? Ecco la nostra presentazione.
Ti è piaciuto Massa Critica ? Bene! Iscriviti alla nostra newsletter. e al nostro canale Telegram.
Se ti piace il nostro lavoro vai alla nostra pagina su Facebook e clicca su "Like".
Se preferisci puoi anche seguirci via Twitter , via Instagram e via Youtube.
Per sostenerci abbiamo bisogno del vostro contributo, per questo vi chiediamo di supportarci concretamente attraverso Paypal o Satispay. Grazie per il vostro contributo e per la vostra fiducia!
Donazione con Paypal o carta di credito
Donazione con Satispay