Massa Critica
L’Ecoforum per l’Economia Circolare di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta.

Si è svolto Ecoforum per l’Economia Circolare di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta.
Una tre giorni di convegni, workshop ed eventi culturali nati con l’obiettivo di consolidare il rapporto con quella fetta di cittadinanza che già conosce, apprezza, ed eventualmente partecipa attivamente alle attività di Legambiente, ma anche e soprattutto di aprire nuovi canali di comunicazione con quella fetta di cittadinanza, che ancora è troppo distante dai temi ambientali. Temi che, sotto il cappello unico della lotta ai cambiamenti climatici, oggi più che mai sono sulle agende di tutti i governi mondiali, come dimostrato dalla pur deludente COP26 di Glasgow.
Quella piemontese è una situazione fra luci ed ombre
“Cominciamo con le note dolenti – ha dichiarato Giorgio Prino, Presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – a fronte di un obiettivo di raccolta differenziata imposto per legge pari ad un poco ambizioso 65%, anche quest’anno la Regione Piemonte nel suo insieme non raggiunge il target, fermandosi al 64,5%. In realtà tutte le Province superano il 65%, ad eccezione di Alessandria e Torino, che si confermano nel ruolo di zavorre restando ben lontane dagli obiettivi di legge, rispettivamente al 61% e al 59,3%. In particolare, sono i due capoluoghi (Alessandria col 45,5% e Torino col il 50,7%) a rallentare la corsa del territorio verso una gestione sostenibile del ciclo rifiuto.
Nella situazione in cui ci troviamo sembra francamente poco previdente pensare a un nuovo, ventilato, impianto di incenerimento da affiancare a quello del Gerbido e da posizionare nel territorio dell’alessandrino. Sarebbero due totem all’inefficienza di un sistema di gestione che graverebbero per decenni sull’ambiente e sulla salute dei piemontesi, zavorrando lo sviluppo di una gestione sostenibile dei rifiuti, proprio là dove ci sarebbe bisogno di un’ulteriore spinta verso l’implementazione di sistemi di raccolta differenziata efficienti ed efficaci. E, dati i dieci anni in media necessari per la costruzione di un impianto in Italia, arriverebbe ampiamente fuori tempo massimo. Si investa, da subito sul raggiungimento degli obiettivi (modesti) del vigente piano regionale. Ed eventualmente su impianti di recupero materia, laddove necessari”.
Non solo note negative però: cresce il numero di Comuni Rifiuti Free (ovvero con RD superiore al 65% e rifiuto secco residuo inferiore ai 75 kg/abitante anno, passando dai 97 del 2020 ai 121 di questa edizione. Una crescita sorprendente, soprattutto in epoca pandemica. Un segnale importante, una conseguenza naturale: quando si fa una buona raccolta differenziata porta a porta calano anche i rifiuti prodotti. A fare la parte del leone sono la Provincia di Novara con 34 Comuni Rifiuti Free e, sorprendentemente quella di Alessandria, addirittura con 44 amministrazioni virtuose. L’attivazione della raccolta porta a porta è stata la leva essenziale per arrivare a questi risultati. I Comuni Rifiuti Free restano mediamente piccoli: solo Cossato, Bra, Borgomanero e Poirino superano 10.000 abitanti. I Comuni Ricicloni (con RD oltre 65%) sono 603 (+26 rispetto all’anno passato) pari al 51%. Guida la classifica virtuale la Provincia di Novara (un solo Comune sotto la soglia di legge).
La Valle d’Aosta irrompe nelle nostre classifiche con un risultato significativo: 6 sub-ATO su otto superano quota 65%, determinando una media regionale del 66,9% di raccolta differenziata. La ancora alta la quantità di rifiuti prodotta impedisce il raggiungimento dello status “Rifiuti Free.
Infine continua la valorizzazione del lavoro dei Consorzi, con l’assegnazione del premio “Consorzio Rifiuti Free”. Le discriminanti sono una raccolta differenziata che superi a livello consortile il 75% ed una produzione di rifiuti indifferenziati inferiore ai 100 kg annui per abitante. Obiettivi certamente sfidanti, ma che non hanno impedito a due realtà di potersi fregiare del titolo. Si tratta del Consorzio Chierese Servizi della Città Metropolitana di Torino (81,8% di RD e 78,2 kg abitante/anno) e del Consorzio Gestione Rifiuti Medio Novarese (85,2% di RD e 73,4 kg abitante/anno).
“Il Piemonte e la Valle d’Aosta – conclude Giorgio Prino – dunque continuano la marcia verso la gestione sostenibile dei rifiuti. Una marcia fino ad oggi, troppo lenta.
L’anno prossimo ci auguriamo di festeggiare quota 65% raggiunta dal Piemonte e un significativo abbattimento della produzione da parte della Valle d’Aosta, nell’ottica di ottenere un sistema virtuoso, efficace, efficiente che punti alla minimizzazione dei rifiuti inviati a smaltimento”.
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Massa Critica
E’ nato ufficialmente il Social Media e Digital Manager nella Pubblica Amministrazione

È stata ufficialmente istituita la figura del Social Media e Digital Manager nella Pubblica Amministrazione, grazie all’approvazione di un emendamento bipartisan al Decreto Legge PA dl n.25/2025.
La nuova professionalità nasce dall’esigenza di sfruttare in modo efficace e responsabile le nuove tecnologie per migliorare i servizi rivolti a cittadini e imprese e favorire una partecipazione più attiva alla gestione delle politiche pubbliche.
Il nuovo manager potrà essere scelto tra il personale già in servizio, se dotato di competenze digitali, oppure tra i nuovi assunti, e avrà il compito di elaborare strategie comunicative specifiche per i social media, in linea con gli obiettivi istituzionali, oltre a gestire direttamente le piattaforme digitali dell’ente.
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Massa Critica
Superati i 20 milioni di passaggi registrati dai conta bici sulle ciclabili di Torino

La Consulta della Mobilità Ciclistica e Moderazione del Traffico della Città di Torino ha comunicato che, nel weekend del 5-6 aprile 2025, si
è tagliato il traguardo dei primi 20 milioni di passaggi di biciclette, registrati dai “conta-bici” sulle ciclabili di Torino. L’importante traguardo di 20 milioni di passaggi è un totale che include i dati rilevati a partire dal 10 maggio 2019, grazie ai 12 “conta-bici” sparsi per la città, posizionati sotto il manto ciclabile.
E’ possibile consultare i dati in tempo reale sul sito
La ciclabile più frequentata vede è quella di corso Castelfidardo con oltre 3,7 milioni di passaggi, seguita a ruota da corso Francia sud (monodirezionale) e via Bertola (bidirezionale) con 2,8 milioni ciascuna.
Per ora si tratta solamente di 12 punti di rilevazione rispetto all’intera rete ciclabile torinese, la cui estensione è di circa 250 km. Il dato quindi non serve a quantificare il numero totale di persone che scelgono la bicicletta per i propri spostamenti in città, perché è altamente sottodimensionato, in quanto molti tragitti casa-lavoro, casa-scuola, o per le varie commissioni nel quartiere, non intercettano alcun conta-bici.
Si deve ancora continuare a migliorare l’infrastruttura ciclabile per le due ruote, in termini di quantità e qualità:
– creare i collegamenti mancanti fra ciclabili esistenti, che finiscono nel nulla
– allargare le banchine ed eliminare la malasosta di auto agli incroci tra corsie auto
– progettare le nuove ciclabili più larghe, che non siano sempre limitate al minimo di
legge
– prevedere attraversamenti ciclopedonali separati e sempre più larghi, senza spigoli vivi a 90°.
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Bicicletta
Inaugurata la la pista ciclabile completa di Imperia che si integra con la Pista Ciclabile del Ponente Ligure

Sabato 12 aprile è stata ufficialmente aperta la pista ciclabile completa di Imperia. Il tracciato, lungo circa 9 chilometri, attraversa l’intero territorio comunale, dalla Galeazza fino al confine con San Lorenzo al Mare, dove si collega con la pista già esistente che prosegue fino a Ospedaletti.
Una pedalata collettiva aperta a tutti ha celebrato l’apertura con due brevi soste previste presso i Giardini Winter, all’altezza dell’ex stazione di Porto Maurizio, e nella nuova area verde con spazi fitness e relax a Borgo Fondura per concludersi presso il grande parcheggio del piazzale Santa Lucia a Borgo Prino, dove è stata presentata ufficialmente l’App della Ciclabile, pensata per accompagnare cittadini e turisti alla scoperta del percorso e dei suoi punti di interesse.
La pista ciclabile di Imperia completa la Pista Ciclabile del Ponente Ligure che nel suo tracciato attraversa ben 8 comuni della Provincia di Imperia: i piccoli e pittoreschi borghi liguri di San Lorenzo al Mare, Santo Stefano al Mare e Riva Ligure, i territori litoranei dei comuni dell’entroterra di Cipressa e Costarainera, e le località di Arma di Taggia, Ospedaletti e Sanremo.
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