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Ambiente

Il programma di mercoledì 6 ottobre a Cinemabiente 2021

Ultima giornata di proiezioni per il 24° Festival CinemAmbiente, in conclusione in serata con la cerimonia di premiazione dei film vincitori (ore 21, Cinema Massimo – Sala Cabiria), seguita da un omaggio a Yann Arthus-Bertrand, cui viene assegnato il premio alla carriera Movies Save The Planet 2021, a riconoscimento di un eccezionale e incessante impegno, ormai cinquantennale, nella fotografia e nel cinema ambientali. Il film di chiusura della 24^ edizione sarà quindi la nuova opera realizzata dal regista francese, Legacy (proiettato in contemporanea in Sala Cabiria e in Sala Soldati), considerata la più personale e toccante di tutta la sua produzione. Testamento per immagini realizzato attingendo agli archivi personali implementati da nuove riprese con i droni, il lungometraggio racconta la sofferenza del Pianeta per i danni inferti dall’uomo, la perdita di biodiversità, il dramma della sesta estinzione. Con lo sguardo rivolto al domani, Arthus-Bertrand si domanda quale sarà l’eredità lasciata alle nuove generazioni nell’imminenza di una catastrofe ecologica che non si può più ignorare o negare, ma che deve essere affrontata subito perché la posta in gioco è il futuro della nostra specie. La proiezione sarà introdotta online dal regista.
Molti gli altri appuntamenti della giornata finale. In mattinata il Festival ospita la fase conclusiva del progetto italo-palestinese NUR – New Urban Resources, che si basa sull’Accordo di cooperazione siglato nel 2015 tra le Città di Torino e di Betlemme. Coordinato dall’ufficio Cooperazione internazionale e Pace della Città di Torino, diretto a incrementare la diffusione di energia rinnovabile nel territorio di Betlemme, NUR ha sviluppato anche un’iniziativa cinematografica. Uno dei suoi partner, il Coordinamento Comuni per la Pace, ha collaborato infatti con studenti degli ITIS Avogadro di Torino, Majorana di Grugliasco, Pininfarina di Moncalieri e con il Centro Enaip di Rivoli, per realizzare un cortometraggio animato dal titolo NUR, la luce che viaggia e tre brevi filmati sul risparmio energetico, con suggerimenti per i cittadini, le scuole e gli enti locali. I lavori sono presentati per la prima volta a Torino, nel corso dell’incontro dedicato al progetto (ore 10, Cinema Massimo – Sala Cabiria), cui parteciperà in collegamento online anche una classe di Betlemme.
Nel pomeriggio, la sezione Panorama internazionale propone il lungometraggio The Leadership (ore 16, Cinema Massimo – Sala Cabiria), diretto dell’australiana Ili Baré. Quali sono i nuovi modelli di leadership? Come potrebbe cambiare il mondo se a guidarlo fossero le donne? Questi gli interrogativi al centro del film, che segue 76 scienziate in un viaggio in Antartide progettato per addestrarle a diventare leader nei rispettivi campi di specializzazione. Nel corso della traversata, dalle loro testimonianze emergono, però, anche i tanti ostacoli che ancora oggi frenano l’affermazione delle donne nella scienza come in molti altri ambiti. La proiezione sarà introdotta dagli studenti del Laboratorio di Comunicazione Ambientale del Corso di Economia dell’Ambiente, della Cultura e del Territorio, Università di Torino.
Nel pomeriggio viene presentata anche l’ultima carrellata di titoli della sezione Made in Italy. Montagne di plastica (ore 16, Cinema Massimo – Sala Soldati), di Manuel Camia, esplora l’intricata connessione tra i nostri comportamenti e l’equilibrio di quegli ecosistemi che finora abbiamo considerato incontaminati. Il film racconta il lavoro del team di ricerca dell’Università degli Studi di Milano che, tra Lombardia, Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige, ha condotto il primo studio mondiale sulla contaminazione da microplastiche nei ghiacciai. Il cortometraggio a seguire, Today for Tomorrow, è il primo di una serie di film di Alessandro Genitori e Elis Karakaci che racconta l’esperienza di chi in Italia ha adottato uno o più obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU per lo sviluppo sostenibile. Protagonista di questa prima puntata, realizzata con il sostegno dell’Associazione Nazionale Museo del Cinema e da Filmika, è la ONG Cifa di Torino. Le proiezioni saranno seguite da un incontro con i registi.
Nel secondo pomeriggio, ancora due titoli della sezione. Lungo il futuro del Po (ore 17.30, Cinema Massimo – Sala Soldati), realizzato a quattro mani dal giornalista Gianluca Gasca e dal regista Giacomo Piumatti, è la cronaca di un viaggio in bicicletta che i due hanno intrapreso, mossi dal desiderio di capire come i cambiamenti climatici e la trascuratezza dell’uomo influenzino le sorti di un fiume e di un territorio dimenticati. La proiezione sarà seguita da un incontro con gli autori. Il cortometraggio a seguire, Le Troiane, di Stefano Santamato, prende il titolo dalla tragedia di Euripide con riferimento alla particolare messa in scena dell’opera del 2019 al Teatro greco di Siracusa, per il cui allestimento scenografico, ideato dall’architetto Stefano Boeri, sono stati utilizzati 400 tronchi recuperati nel Triveneto sconvolto dalla Tempesta Vaia. Nel film – storia del loro viaggio dalla Carnia alla Sicilia – diventano testimoni muti di una tragedia contemporanea in cui in una sola notte sono stati abbattuti 14 milioni di alberi e decine di migliaia di ettari di boschi si sono trasformati in uno scenario apocalittico.

Sempre nel secondo pomeriggio, la sezione Panorama internazionale presenta il secondo titolo della giornata, From the Wild Sea (ore 18, Cinema Massimo – Sala Cabiria), della danese Robin Petré, film sulla collisione tra uomo e natura vista dall’una e dall’altra parte. Protagonisti sono i volontari per il soccorso della fauna marina impegnati in diversi Paesi europei a salvare gli animali dai tanti pericoli che li minacciano nell’era dell’Antropocene – dal petrolio alla plastica – e a cui oggi, per effetto dei cambiamenti climatici, si aggiungono anche tempeste di violenza mai vista.
In orario preserale, gli ultimi due titoli della sezione Made in Italy. Ne Il fiore in bocca (ore 19, Cinema Massimo – Sala Soldati), di Valeria Civardi e Andrea Settembrini, la bellezza di una delle località turistiche italiane più amate e rinomate, il Salento, si scontra con una realtà invisibile e con drammatici primati: 270 siti dove dagli anni Ottanta sono stati sepolti, nella totale indifferenza, rifiuti di ogni genere, e un tasso d’incidenza tumorale tra i più alti d’Italia e d’Europa. Con il cortometraggio a seguire, Viva a temp!, di Beatrice Surano, ci si sposta in Basilicata, dove la bellezza dei luoghi si fonde con impressionanti reperti di archeologia industriale: pozzi petroliferi in disuso, vuoti industriali carichi di amianto e strutture turistiche dismesse. Le proiezioni saranno seguite da un incontro con i registi.
➢ LUOGHI. Cinema Massimo – Museo Nazionale del Cinema (via Giuseppe Verdi 18, Torino, tel. 011 8138574), Sale Cabiria e Soldati a capienza limitata secondo le attuali norme in materia di prevenzione sanitaria; piattaforma OpenDDB (500 accessi per ciascun titolo).
Mole Antonelliana – Museo Nazionale del Cinema (via Montebello 20, Torino; tel. 011 8138563).
➢ INGRESSI E ACCESSI: L’ingresso e l’accesso a tutti gli eventi del Festival sono gratuiti. Le proiezioni al Cinema Massimo e online su OpenDDB sono a prenotazione obbligatoria, che si può effettuare sul sito www.cinemambiente.it. La prenotazione in sala è consentita per max 2 persone. L’ingresso a tutti gli eventi e le proiezioni del Festival è consentito solo dietro presentazione del Green pass.
➢ INFO: Festival CinemAmbiente, via Cagliari 34/c, Torino; tel. 011 8138860; [email protected]; www.cinemambiente.it

Il programma di mercoledì 6 ottobre a Cinemabiente 2021

Cinema Massimo – Sala Cabiria – ore 10.00
NUR – New Urban Resources. Energia rinnovabile per Betlemme
Il progetto italo-palestinese NUR – New Urban Resources si basa sull’Accordo di cooperazione siglato nel 2015 tra le Città di Torino e di Betlemme a sostegno dello sviluppo locale. Coordinato dall’ufficio Cooperazione internazionale e Pace della Città di Torino, NUR offre una visione complessiva di sostenibilità ambientale, incrementando la diffusione di energia rinnovabile nel territorio di Betlemme (30mila abitanti) attraverso l’installazione di pannelli solari, l’assistenza tecnica relativa all’efficienza energetica, la formazione professionale per studenti e artigiani e la costituzione di cinque nuove start up incubate dall’Università di Betlemme. Il progetto intende anche stimolare il risparmio energetico e migliorare la governance dell’energia rinnovabile attraverso un Piano energetico per Betlemme, città designata quale Capitale araba della Cultura 2021. Per sensibilizzare i cittadini al tema delle energie rinnovabili il Coordinamento Comuni per la Pace, uno dei partner di NUR, ha collaborato con studenti degli ITIS Avogadro di Torino, Majorana di Grugliasco, Pininfarina di Moncalieri e con il Centro Enaip di Rivoli, per ideare un cortometraggio animato dal titolo NUR, la luce che viaggia e tre brevi filmati sul risparmio energetico, con suggerimenti per i cittadini, le scuole e gli enti locali.
Cinema Massimo – Sala Cabiria – ore 16.00
The Leadership di Ili Baré (Australia 2020, 97’)
Il mondo aspetta un nuovo modello di leadership, ma quale potrebbe essere? La risposta pensa di averla trovata la filosofa australiana Fabian Dattner, alla guida di un gruppo internazionale di 76 scienziate in un viaggio in Antartide, progettato per trasformarle «nel tipo di leader a cui esse stesse aspirano». La sua speranza è che una volta pronte a primeggiare nella scienza, queste donne saranno anche in grado di apportare cambiamenti significativi nel mondo. Ma a bordo, quando vengono rivelate le storie intimamente personali delle singole donne e i pregiudizi di genere subiti nel loro lavoro, il modello di leadership proposto da Dattner viene messo duramente alla prova. Ambientato nell’ultimo luogo incontaminato del Pianeta, il documentario porta alla luce in maniera preoccupante gli ostacoli sistemici all’avanzamento delle donne nella scienza e negli altri ambiti.
Ili Baré, regista e produttrice, realizza numerosi documentari e programmi per la televisione americana, inglese e australiana, ottenendo diversi premi. Tra i lavori più noti ricordiamo The Silent Epidemic (2011) e Becoming Superhuman (2017). The Leadership è il suo primo documentario per il cinema, in cui esprime la sua abilità nel collegare dimensione intima con grandiose immagini scientifiche e ambientali.
Introducono la proiezione gli studenti del Laboratorio di Comunicazione Ambientale del Corso di Economia dell’Ambiente, della Cultura e del Territorio, Università di Torino
Cinema Massimo – Sala Soldati – ore 16.00
Montagne di plastica di Manuel Camia (Italia 2021, 40’)
La testimonianza filmata di due anni di ricerca, condotta dall’Università degli Studi di Milano tra Lombardia, Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige, sulla contaminazione delle microplastiche nei ghiacciai. Un viaggio caratterizzato da molti imprevisti e altrettanti momenti di meraviglia, raccontati dalla bellezza dei luoghi e da una narrazione intima. La divulgazione dei dati concreti

dello studio si trasforma, così, anche in un’occasione per esplorare le criticità e l’intricato rapporto di connessioni che il tema ambientale implica nel tempo e nello spazio. I ghiacciai, infatti, non sono solo termometri del cambiamento climatico, ma anche documentazione storica dei nostri comportamenti.
Manuel Camia termina gli studi di Regia e Produzione cinematografica presso la Fondazione Milano Scuola di Cinema e Televisione. È presidente dell’Associazione culturale Chora per la tutela e la valorizzazione del paesaggio e dei beni culturali. Nel 2019 dirige Plastic River, presentato alla 22^ edizione di CinemAmbiente.
Today for Tomorrow di Alessandro Genitori, Elis Karakaci (Italia 2021, 22′) Nato in collaborazione con l’ASviS, Today for Tomorrow è un progetto filmico costituito da una serie di video e interviste che raccontano le storie di chi concretamente in Italia ha adottato uno o più obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU per lo sviluppo sostenibile. Viene così ribadita l’importanza di un’idea di “futuro possibile” che scaturisce dal presente e dall’impegno quotidiano, motore di un cambiamento tanto necessario quanto tangibile, qui e ora. Protagonista di questa prima puntata, realizzata con il sostegno dell’Associazione Nazionale Museo del Cinema e da Filmika, è la ONG Cifa di Torino.
Alessandro Genitori, giornalista e addetto stampa laureato in Giurisprudenza, collabora con diverse fondazioni e testate quali la “Gazzetta del Sud” e “La Stampa”. Appassionato di fotografia e cinema, realizza, insieme a Elis Karakaci, Il fotografo (2015), Il nemico è là fuori (2016) e Storia di 1 tram (2017), Premio Città di Torino al concorso Filmare la Storia. Elis Karakaci, dopo diverse esperienze teatrali, si laurea in Cinema al Dams di Torino. Lavora in veste di operatore video con il Salone del Libro di Torino e l’Expo di Milano. Collabora con la redazione DigiTV e realizza diversi cortometraggi tra cui CinCin Pupa, Tutti dormono.
Al termine della proiezione incontro con i registi
Cinema Massimo – Sala Soldati – ore 17.30
Lungo il futuro del Po di Gianluca Gasca, Giacomo Piumatti (Italia 2021, 52’) Un giornalista e un filmmaker intraprendono un viaggio in bicicletta lungo il fiume Po, mossi dal desiderio di capire come i cambiamenti climatici e l’intervento dell’uomo ne influenzino il destino. Ne emerge il racconto di un corso d’acqua caratterizzato da piene e secche sempre più frequenti, da sbagliati interventi di manutenzione, dalla poca cooperatività degli enti preposti e dall’abbandono dello Stato che non ne percepisce il giusto valore. Attraverso la voce di chi abita quelle sponde, facendone una ragione di vita e un mezzo di sostentamento, scopriamo la desolazione di un territorio dimenticato, consapevole, tuttavia, di poter offrire innumerevoli risorse per la sua salvaguardia.
Gianluca Gasca, giornalista per la rivista Meridiani Montagne e per Montagna.tv. Con il sostegno del CAI attraversa, muovendosi a piedi o con mezzi pubblici, le Alpi, gli Appennini e nel 2017 raggiunge da Torino il campo base del K2, viaggio a cui dedica l’ultimo libro Destinazione K2 (2018). Curatore della collana I grandi alpinisti per “Corriere della Sera” e “Gazzetta dello Sport”.
Giacomo Piumatti, regista e sceneggiatore in ambito pubblicitario e documentaristico, si specializza nelle riprese in quota, in parete e in ambiente outdoor. Dirige Tajarin (2011), L’Alpinista (2015) menzione speciale miglior film d’alpinismo italiano 2015 al Cervino Cinemountain Film Festival, In vino veritas (2019) e Ysangarda (2020).
Le Troiane di Stefano Santamato (Italia 2020, 16’)
Ottobre 2018. La tempesta Vaia abbatte in una sola notte 14 milioni di alberi, trasformando distese di boschi in uno scenario apocalittico, con conseguenze ambientali ed economiche incalcolabili. In Carnia, una delle zone più colpite, 400 di quei tronchi vengono recuperati e portati al teatro greco di Siracusa, dove diventano protagonisti della scenografia ideata dall’architetto Stefano Boeri per Le Troiane di Euripide. Questa è la storia del loro viaggio attraverso tutta la penisola, tra paesaggi, suoni e colori.
Stefano Santamato, dopo la laurea in Architettura al Politecnico di Milano, si forma come documentarista al Cfp Bauer di Milano. Dal 2018 lavora per la casa di produzione The Blink Fish, dedicandosi al rapporto tra architettura e audiovisivi. Realizza video e cortometraggi su opere di architetti e designer quali Luigi Caccia Dominioni, Peter Aldington e Stefano Boeri.
Al termine della proiezione incontro con i registi di Lungo il futuro del Po
Cinema Massimo – Sala Cabiria – ore 18.00
From the Wild Sea di Robin Petré (Danimarca 2021, 78’)
Con l’avvicinarsi dell’inverno, una vasta rete europea di volontari per il soccorso della fauna marina e costiera, particolarmente attiva in Irlanda e nei Paesi Bassi, si sta preparando ad affrontare le difficoltà della stagione. Impegnati notte e giorno, i soccorritori lavorano instancabilmente per salvare questi animali da elementi letali come il petrolio o la plastica, a cui si aggiungono gli effetti del cambiamento climatico che si manifestano attraverso lo scatenarsi di tempeste senza precedenti. Attraverso un’esperienza visiva intima e ravvicinata che segue gli animali nella loro riabilitazione e l’agire di chi se ne prende cura, viene messa a nudo la relazione ambivalente tra società ed ecosistemi minacciati, la complessa e irrisolta collisione tra essere umano e Natura.
Robin Petré, laureata in Giornalismo presso la Danish School of Media and Journalism, consegue un Master in Regia di documentari presso Doc Nomads, la scuola di cinema itinerante tra Portogallo, Ungheria e Belgio. Tra i suoi cortometraggi, Pulse (2016) riceve numerosi premi, tra cui la Colomba d’argento al DOK Leipzig, ed è presentato alla 20^ edizione di CinemAmbiente. From the Wild Sea è il suo primo lungometraggio.
Introducono la proiezione gli studenti del Laboratorio di Comunicazione Ambientale del Corso di Economia dell’Ambiente, della Cultura e del Territorio, Università di Torino
Cinema Massimo – Sala Soldati – ore 19.00
Il fiore in bocca di Andrea Settembrini, Valeria Civardi (Italia 2021, 52’)
Il Salento, per la sua bellezza da cartolina, è una delle regioni del Sud Italia più frequentate dai turisti di tutto il mondo, ma tra le radici dei suoi ulivi, nel sottosuolo, nasconde un invisibile segreto. Sono 270 i siti dove dagli anni Ottanta sono stati sepolti rifiuti di ogni genere, nella totale indifferenza. Col passare del tempo, il tasso d’incidenza tumorale è diventato tra i più alti d’Italia e d’Europa. Un racconto corale, costellato di personaggi a tratti grotteschi, che osserva un paesaggio umano complesso, annodato in indistricabili contraddizioni. Tra la volontà di denunciare la grave situazione e la paura di perdere la più cospicua fonte di ricchezza, cioè il turismo, si incunea un interrogativo: qual è la via per sopravvivere?
Valeria Civardi si laurea all’Accademia di Belle Arti in Nuove Tecnologie dell’arte. Dopo il diploma nel 2018 in Regia, Sceneggiatura e Produzione presso la Scuola Holden di Torino, dirige i cortometraggi The other Side, One Meter closer e The Triumph of Grace. Finalista con Sindrome acetica del Premio Cesare Zavattini 2019/20. Andrea Settembrini filmmaker e compositore, nel 2018 co-fonda Broga Doite Film, con la quale produce e dirige documentari e cortometraggi di finzione. È tra gli autori di Anche gli uomini hanno fame, vincitore del Premio Zavattini 2018/19.

Viva a temp! di Beatrice Surano (Italia 2020, 8’)
In una Basilicata madre e matrigna, alla bellezza pura dei luoghi e della cultura fa da contraltare un continuo senso di precarietà, di distruzione e di abbandono, evidente soprattutto nel rapporto tra uomo e territorio, uomo e natura. Quest’ultima si fonde con pozzi petroliferi in disuso, impianti industriali vuoti carichi di amianto e strutture turistiche dismesse. Guidati dalla regista, ispirata dai cerimoniali magici lucani e dai rituali del Sud Italia, tre giovani lucani cercano di intessere un nuovo dialogo con la propria terra, un processo di esorcizzazione dei luoghi dell’abbandono, per restituire un futuro e riprendere in mano il destino di quei luoghi che si fanno metafora del destino del mondo intero.
Beatrice Surano, di formazione sociologa, lavora come regista e videomaker per la comunicazione sociale e per la cultura, collaborando con importanti agenzie, ONG, associazioni italiane e internazionali. La sua passione nel campo del sonoro e della musica la porta a cimentarsi in diversi progetti sperimentali, dove il rapporto uomo/natura assume sempre un ruolo centrale.
Al termine della proiezione incontro con i registi
Cinema Massimo – Sala Cabiria – ore 21.00 – (Sala Soldati – solo Legacy – ore 21.00) Cerimonia di premiazione
a seguire
Legacy di Yann-Arthus Bertrand (Francia 2021, 100’)
Dodici anni dopo il suo film rivelazione Home, il fotografo Yann Arthus-Bertrand mostra un pianeta sempre più sofferente: l’umanità disorientata ha mentito a se stessa per decenni, incapace o non disposta a prendere sul serio la minaccia che sta affrontando. Oggi nessuno può ignorare la catastrofe ecologica in corso. Nella sua ricerca di trasformare, dominare e deviare l’energia, l’essere umano ha alterato l’ordine naturale delle cose. È in gioco la nostra stessa sopravvivenza sulla Terra e ne siamo tutti responsabili. Yann Arthus-Bertrand ci offre la sua eredità, che è anche la nostra. Dietro la bellezza delle sue immagini si nasconde un potente grido di dolore. Legacy ci fornisce le ragioni e il coraggio per affrontare questa verità: tutti dobbiamo riavvicinarci alla natura e agire per il Pianeta e per il futuro dei nostri figli.
Yann Arthus-Bertrand, ambientalista, giornalista, fotografo e regista, è fondatore e presidente della Fondazione GoodPlanet. Nominato Goodwill Ambassador per il Programma dell’ONU sull’ambiente in occasione della Giornata della Terra, in oltre quarant’anni di carriera pubblica centinaia di libri fotografici, realizza numerosi documentari per la televisione e firma film come Home (2009), Human (2015), Woman (2019).
Introduce online la proiezione Yann Arthus-Bertrand


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Ambiente

Festa dell’albero 2024 dal 21 al 24 novembre

Questo è il periodo dell’anno giusto per metterli a dimora anche se alcuni dei loro fondamentali benefici per la vita quotidiana di ognuno di noi emergeranno più tardi, ovvero nel periodo estivo quando entrerà in gioco la loro funzione regolatrice del clima. È anche per questo che dal 21 al 24 novembre – in concomitanza con la Giornata nazionale degli alberi (21 novembre) – si celebra la Festa dell’Albero, la storica campagna di Legambiente, grazie all’impegno di volontari e volontarie dei Circoli insieme ad associazioni, scuole, amministrazioni locali e imprese.

Per la 29esima edizione della Festa dell’Albero – sostenuta dai partner AzzeroCO2, FRoSTA, e Statkraft – sono in programma più di 250 eventi a cui parteciperanno 13mila studenti e studentesse, per la messa a dimora di 5mila alberi che contribuiranno al raggiungimento degli obiettivi del progetto europeo Life Terra, di cui Legambiente è partner. Alcuni di questi eventi sono già partiti lo scorso weekend ed altri sono in programma in 15 regioni italiane nei prossimi giorni, molti saranno aperti al pubblico (consulta la mappa degli eventi).

Isole di calore e eventi meteo estremi in città. Nella lotta alla crisi climatica gli alberi sono i nostri preziosi alleati, e ancor di più nel contrasto al fenomeno delle isole di calore in città e gli eventi meteo estremi: si stima che gli effetti del cambiamento climatico siano già evidenti nelle aree urbane del pianeta sempre più soggette ad ondate di calore e fenomeni meteorologici estremi. Le morti legate al caldo tra gli over 65 sono aumentate del 167% nel 2023, rispetto agli anni ’90. Dagli ultimi studi (fonte Global Centre for Clean Air Research GCCAR) è emerso che il maggior fattore di mitigazione delle ondate di calore in città è la presenza di giardini botanici (in media fanno registrare un -5 gradi centigradi) e di alberi lungo le strade (-3,8 gradi), mitigazione amplificata se questi spazi verdi – giardini verticali, parchi urbani, viali alberati e alberi lungo le strade – fossero collegati tra loro.

Verde urbano e alberi in città. Eppure, secondo i dati dell’ultimo rapporto Ecosistema Urbano 2024 di Legambiente, solo 9 città capoluogo possono vantare più di 100 mq di verde urbano pro capite (tra zone di verde storico, parchi urbani, aree verdi attrezzate, giardini scolastici, foreste urbane, orti urbani e orti botanici), in diminuzione rispetto agli anni precedenti: erano infatti 19 nel 2020 (dati ISTAT). Le città “più verdi” sono Isernia, Rieti, Trento e Sondrio con oltre 300 metri quadri; le località con minore superficie verde (meno di 10 metri quadri ad abitante) sono invece Savona e Imperia in Liguria insieme a Lecce, Bari, Foggia, Chieti, Siracusa, Trapani, Messina e Crotone. Sono invece 50 le città italiane con 20 o più alberi ogni 100 abitanti (erano 44 lo scorso anno); 14 tra queste ne contano almeno 40 ogni 100 abitanti, mentre all’opposto, sono 6 quelle con 5 o meno alberi ogni 100 abitanti, tutte localizzate al sud e nelle isole: Campobasso, Sassari, Agrigento, Napoli, Crotone, Siracusa. Invece il maggior numero di alberi per ogni 100 abitanti sono a Belluno, Modena, Cremona e Trieste.

“I benefici che derivano dalla messa a dimora di alberi sono davvero tanti, dall’adattamento al cambiamento climatico al contrasto all’inquinamento atmosferico oltre che la riduzione del dissesto idrogeologico e della perdita di biodiversità – dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente. È per questo che quello della Festa dell’Albero è un appuntamento a cui teniamo particolarmente. Ogni evento che sia una messa a dimora di poche decine di alberi o che conti un maggiore quantitativo è ugualmente di fondamentale importanza per la vita di chi vive in quelle aree. Un ringraziamento speciale va ai volontari e le volontarie dei Circoli di Legambiente che in tutta Italia in occasione della Festa dell’Albero riescono ad essere da aggregatori di diverse anime delle loro comunità e soprattutto riescono a sottrarre ettari ed ettari dei loro territori alla cementificazione e al consumo di suolo. Estendiamo l’invito a quanti vorranno partecipare agli eventi in programma”.

“Si tratta di un’ulteriore tappa di una collaborazione ormai consolidata tra le due realtà” afferma Gianluca Mastrocola, AD FRoSTA Italia che, proprio in occasione della Festa dell’albero presenterà la nuova busta per i surgelati fatta al 90% di carta. “Legambiente e FRoSTA, diverse ma complementari, da anni si supportano e lavorano insieme per cercare di pensare e realizzare opere concrete per la salvaguardia dell’ambiente, supportandosi a vicenda. Impegno concreto sottolineato proprio da momenti come questi che ci vedono ancora una volta fianco a fianco sul territorio. La nostra ambizione come FRoSTA è diventare di esempio per altre realtà industriali come la nostra, perché per avere un impatto significativo serve essere sicuramente concreti, ma soprattutto uniti e numerosi. Questo è sicuramente uno dei principali obiettivi che condividiamo con gli amici di Legambiente”.

Alcuni appuntamenti di Festa dell’Albero 2024
Sono diverse le specie che verranno piantate in luoghi simbolo delle nostre città: nelle aree a ridosso di zone ad alto insediamento urbano e industriale, in aree abbandonate e da riqualificare oppure in parchi e giardini delle scuole. Due iniziative con FRoSTA: il 25 novembre a Monza dove avverrà il ripristino della cartellonistica dell’oasi ambientale di piazza Castello; e il 29 novembre alle ore 10 a Pietracatella (Campobasso) dove saranno messe a dimora varietà di meli e peri per realizzare un frutteto di comunità. Il 20 novembre, a Verona nel quartiere San Massimo (in via Sant’Euprepio 8) sarà creato un giardino didattico per bambini e bambine, famiglie e scuole. Sarà piantata una siepe ornamentale, composta da oltre 170 piante di diverse specie, per circondare un’area prima degradata e destinata a essere un parcheggio. Il 21 novembre, presso il museo MIRA di Mercogliano (AV), sono in programma laboratori per bambini e bambine per sensibilizzare sulle caratteristiche e sull’importanza del patrimonio arboreo del Parco Regionale del Partenio. Il 23 novembre, a Roma presso la palestra della scuola Rosa Parks in via Mario Ugo Guattari 45, in occasione di Festa dell’Albero si terrà una giornata dedicata all’ambiente e allo sport, con una partita di basket in carrozzina “contro le barriere” tra l’Asd Futura e l’Asd Casilino23 Successivamente, saranno messe a dimora due alberi, come simbolo di inclusione. Il 23 novembre, a Gallipoli saranno messe a dimora 100 querce nella pineta del Parco Regionale, con la collaborazione di cittadini e cittadine, scuole, associazioni. Il 24 novembre ad Alpignano (TO) presso Cascina Govean, una speciale caccia al tesoro all’interno del bosco per conoscere meglio la vita e la varietà degli alberi. Il 24 novembre, a Pisa appuntamento in via Guido De Ruggiero: visite guidate per conoscere il bosco e laboratori di educazione ambientale.

Gli appuntamenti in Piemonte e Valle d’Aosta
Diversi sono gli appuntamenti realizzati dai circoli di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta.
Martedì 19 novembre il circolo Pasquale Cavaliere dà il via alla campagna con un’iniziativa di messa a dimora di nuovi alberi con le scuole di Barone Canavese (TO). Gli appuntamenti con le scuole continuano giovedì 21 novembre a Mazzè (TO) con il circolo Pasquale Cavaliere e a Rivoli (TO) con il circolo di Rivoli; venerdì 22 novembre a Ivrea (TO) presso il Parco Lago di Città con il circolo Dora Baltea e a Trino (VC) con il circolo Vercellese e della Val Sesia. Sempre venerdì 22 novembre appuntamento ad Alpignano (TO) con il circolo CEA Cascina Govean insieme ai bambini del progetto “Crescere nel bosco” e le loro rispettive famiglie. Le iniziative di messa a dimora proseguono anche nel fine settimana, aperte alla cittadinanza e in collaborazione con le associazioni locali: sabato 23 novembre mattina in frazione Tagliaferro a Moncalieri (TO) insieme al circolo Fare Insieme; a Rivoli (TO) presso il Parco Luigi Colla e al Giardino Paolo Borsellino insieme al circolo di Rivoli; nel pomeriggio a Torino presso il pratone Parella insieme al circolo Molecola. Domenica 24 novembre pomeriggio secondo appuntamento ad Alpignano (TO) presso il CEA Cascina Govean con una speciale caccia al tesoro nel bosco.

“Negli ultimi anni, anche grazie al progetto europeo Life Terra – dichiara Federica Sisti, responsabile campagne di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – abbiamo avviato importanti collaborazioni e sinergie con istituzioni e imprese virtuose, che ci fanno ben sperare che la lotta ai cambiamenti climatici sia davvero possibile. Mettere a dimora nuovi alberi, soprattutto nelle aree più critiche come le città, rappresenta l’azione più concreta e alla portata di tutti, che ci permette di coinvolgere l’intera comunità nel protagonismo attivo a tutela del nostro Pianeta.”


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Ambiente

Ecogiustizia subito: in nome del popolo inquinato. Casale Monferrato (AL) apre la campagna nazionale

In Italia sei milioni di persone vivono in aree inquinate da bonificare (dato ISS). A una persona su dieci viene negato il diritto alla salute, a un ambiente salubre e allo sviluppo sostenibile dei territori. Nelle aree industriali non risanate aumentano anche i casi di tumori e morti. Dati che vanno di pari passo con quelli delle mancate bonifiche in Italia ferme al palo. Ad oggi sono 42 i siti di interesse nazionale (SIN) in attesa di bonifica – per una superficie di circa 170.000 ettari a terra e 78.000 ettari a mare -, e ben 36.814 i Siti di Interesse Regionale (SIR), per un totale di 43.398 ettari perimetrati. Sono in molti casi aree produttive dove le mancate bonifiche vanno di pari passo con un processo di de-industrializzazione che produce solo degrado ambientale e sociale.

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Ambiente

Presentata a Ecomondo la XVI edizione della SERR

Come da tradizione, anche quest’anno lo stand di Utilitalia a Ecomondo, evento di riferimento in Europa nei settori della green and circular economy, è stato la cornice per la presentazione della sedicesima edizione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR), in programma dal 16 al 24 novembre. (altro…)


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