Innovazione
Presentata la Casa delle Tecnologie Emergenti di Torino – CTE NEXT
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E’ stata presentata la Casa delle Tecnologie Emergenti di Torino – CTE NEXT, che nasce a Torino negli spazi di CSI NEXT in corso Unione Sovietica 214. CTE NEXT, con capofila il Comune di Torino, è stato ammesso al finanziamento dal Ministero Sviluppo Economico (Fondi FSC) nell’ambito del Programma per le Tecnologie Emergenti a dicembre 2020 e formalmente avviato a marzo 2021.
L’obiettivo è realizzare a Torino, in stretta collaborazione con gli Atenei torinesi e ad altri 10 partners strategici del progetto come Fondazione Links, CIM 4.0, I3P, 2I3T CSI PIEMONTE, 5T srl, Fondazione Torino Wireless, Digital Magics, Talent Garden, TIM un centro di trasferimento tecnologico diffuso sulle tecnologie emergenti abilitate dal 5G di TIM IoT, Intelligenza Artificiale e Blockchain in grado di promuovere lo sviluppo di impresa e l’innovazione urbana in alcuni settori strategici per Torino.
Qui vive la Tecnologia’ è il claim della CTE NEXT di Torino. CTE NEXT è un progetto di ‘sistema’ che costruisce e amplia gli obiettivi di ‘Torino City Lab’ la politica di innovazione del Comune che dal 2018 ha trasformato la Torino in un laboratorio di innovazione a cielo aperto
Un modello di ‘Casa diffusa’ che vede in CSI NEXT il suo presidio centrale e che lavorerà in rete con altri luoghi dell’innovazione torinese. Sarà una ‘Casa diffusa’, ospitale, profondamente radicata nelle competenze e negli asset dell’ambiente circostante aperta ad attrarre talenti e opportunità dall’Italia e dal mondo. Accoglierà principalmente aspiranti imprenditori, start-upper, PMI in processi strutturati di accelerazione e di trasferimento tecnologico. Coinvolgerà attivamente una community più ampia di soggetti interessati.
I laboratori diffusi, tematizzati per settore o per funzione e utilizzabili a geometria variabile da start-up e PMI nell’ambito dei percorsi di accelerazione e trasferimento tecnologico. In particolare: il laboratorio CLIK del Politecnico di Torino, finalizzato alla creazione di impresa e all’open innovation; il laboratorio HPC4AI-CC dell’Università di Torino, focalizzato sul tema del ‘federated learning’; i laboratori della Fondazione LINKS che offriranno asset e competenze sulla cybersecurity e sulla smart mobility.
Poi le aree di ‘stress test’, spazi dedicati – indoor o outdoor – dove le imprese potranno misurarsi con la sperimentazione in condizioni reali delle proprie soluzioni, avendo a disposizione un’adeguata infrastrutturazione per settori specifici. La CTE NEXT di Torino metterà a disposizione in particolare aree dedicate al testing per l’Urban Air Mobility – oltre al Doralab anche l’area del Valentino; il circuito Smart Road e le linee pilota del CIM 4.0.
Le tecnologie emergenti abilitate dal 5G di TIM costituiscono un ingrediente fondamentale di CTE NEXT che, tramite i partners tecnologici realizzerà un’infrastruttura multiservizio diffusa e utilizzabile on-demand da startup, da PMI e dai soggetti industriali coinvolti nel programma, al fine di sviluppare, testare e dimostrare soluzioni innovative nei 4 verticali oggetto del finanziamento.
Il progetto CTE NEXT, partito il 1 marzo 2021 e con una durata di 4 anni, entrerà nel vivo dopo l’estate quando sarà ufficialmente lanciato il ‘Catalogo dei servizi’, l’offerta integrata di facilities e servizi consulenziali rivolti a start-up e PMI realizzati dai partners Knowledge experts e Vertical experts attivi a geometria variabile e in funzione delle esigenze delle imprese/utenti per tutta la durata del progetto.
La forza di CTE NEXT è il partenariato – ampio, multi-stakeholder, pubblico e privato con esperienze e asset differenti in settori trasversali e verticali – in grado di supportare le imprese, primi ‘clienti’ della CTE, in un processo di accompagnamento strutturato volto alla creazione di impresa innovativa, all’accelerazione di start-up, al trasferimento tecnologico e di competenze verso le PMI il cui fine ultimo è promuovere attività dimostrative di soluzioni e servizi urbani innovativi pronti a migliorare le condizioni di vita nelle città.
Smart Road, intesa come mobilità avanzata, sicura, intelligente, autonoma e connessa; Urban Air Mobility, per sfruttare le potenzialità di integrazione delle soluzioni di mobilità aerea a supporto di applicazioni di interesse urbano; Industria 4.0, costruendo sul passato industriale di Torino, puntando a promuovere soluzioni innovative per connettere macchine, oggetti, risorse e persone in ambiente produttivo e lungo la supply chain. Infine, l’ambito trasversale dei Servizi Urbani Innovativi, ovvero il potenziale del 5G a supporto della Pubblica Amministrazione, per l’erogazione di migliori servizi al cittadino, la gestione di risorse, beni e spazi pubblici, la valorizzazione del territorio e lo sviluppo di business.
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Idrogeno
Parte la sperimentazione in Lombardia dei treni a Idrogeno e della loro logistica
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Entreranno in servizio nel giro di un anno i 14 treni a idrogeno sulla linea ferroviaria lombarda non elettrificata Brescia-Iseo-Edolo, progettati da Alstom, che andranno a sostituire gli attuali treni a gasolio e potranno percorrere fino a 600 chilometri con un pieno, rilasciando nell’aria solo vapore acqueo.
È stato inaugurato a Rovato, in provincia di Brescia, l’impianto per la manutenzione e il rifornimento dei convogli che verranno gestiti da Trenord, mentre altri tre siti sono in fase di costruzione e serviranno a produrre e stoccare l’idrogeno.
I treni verranno alimentati da veicoli provvisti di grandi bombole con pressione a 500 bar. I tempi di rifornimento variano tra 30 e 60 minuti, grazie a un sistema mobile che non necessita di compressione e stoccaggi fissi ad alta pressione.
Sul primo dei 14 treni acquistati attraverso i finanziamenti di Regione Lombardia, arrivato lo scorso 23 gennaio, sono in corso i test e le attività di collaudo necessari per l’avvio del servizio commerciale, previsto entro il primo semestre del 2026. L’impianto di Rovato, realizzato da Ferrovienord, sarà, in Italia, il primo deposito specificatamente progettato e realizzato per la manutenzione dei treni a idrogeno nonché il primo impianto per il rifornimento di idrogeno per i treni.
L’entrata in servizio commerciale dei treni a idrogeno in Valcamonica, lungo la linea non elettrificata Brescia-Iseo-Edolo di Ferrovienord su cui il servizio è gestito da Trenord, fa parte del progetto H2iseO, che mira a realizzare la prima Hydrogen Valley italiana nel territorio bresciano. Promosso da FNM, Ferrovienord e Trenord, il progetto H2iseO ha l’obiettivo di sviluppare in Valcamonica una filiera economica e industriale dell’idrogeno, a partire dal settore della mobilità, avviare la conversione energetica del territorio, contribuire alla decarbonizzazione di una parte significativa del trasporto pubblico locale. Si tratta di un progetto altamente innovativo, che prevede:
- messa in servizio di 14 nuovi treni ad idrogeno in sostituzione dell’intera flotta diesel oggi circolante;
- realizzazione di 3 impianti di produzione di idrogeno rinnovabile senza emissioni di CO2 a Iseo (mediante tecnologia Steam Reforming del biometano, con energia elettrica rinnovabile e cattura della CO2), ad Edolo e a Brescia (mediante tecnologia a elettrolisi partendo da energia elettrica da fonte rinnovabile);
- realizzazione di 4 impianti di rifornimento di idrogeno a Rovato (destinato principalmente alle attività di messa in servizio e successivamente alle fasi di manutenzione dei treni) e a Iseo, Edolo e Brescia (dotati di stoccaggio e destinati a rifornire i treni nel corso del servizio commerciale);
- realizzazione di un impianto di deposito e manutenzione dei treni a Rovato, specificatamente progettato e realizzato per treni a idrogeno;
- adeguamento tecnico e infrastrutturale delle stazioni interessate dal servizio dei nuovi treni.
Nell’impianto di Rovato sono presenti:
- cinque binari di sosta dei treni all’aperto;
- un impianto di manutenzione treni dotato di due binari al chiuso per la manutenzione (attrezzati per l’accesso al treno tramite fossa di visita e tramite passerelle aeree), un binario coperto all’aperto per il lavaggio dei treni, carroponte, calacarrelli, magazzini, armadi per lo stoccaggio delle batterie di ricambio dei treni, colonnine per la connessione dei treni alla rete elettrica e zona uffici e servizi per il personale;
- un impianto di rifornimento dei treni a idrogeno, attrezzato con dispenser per erogare idrogeno alla pressione di 350 bar e baia per ricovero del carro bombolaio, nonché di impianto di flussaggio e inertizzazione (utile per lo svuotamento dei serbatoi dell’idrogeno del treno quando previsto ai fini manutentivi).
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In Evidenza
Verso la Notte europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori 2025: seminari per giornalisti su fisica quantistica e scienza della sicurezza
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In preparazione della prossima edizione della Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori, che si terrà a settembre, NET, in collaborazione con Stampa Romana, propone un ciclo di seminari formativi sui principali temi della scienza e della ricerca italiana. I primi due appuntamenti sono previsti per il 14 febbraio 2025 e il 14 marzo 2025 dalle 10:00 alle 13:00. (altro…)
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Creatività
Come l’autorevolezza del brand può aiutare ad aumentare il fatturato delle aziende
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Nel panorama competitivo odierno, dove i consumatori sono costantemente bombardati da messaggi pubblicitari e offerte, distinguersi dalla massa è diventato più che mai fondamentale. In questo contesto, l’autorevolezza del brand si rivela un asset strategico per le aziende che mirano non solo a consolidare la propria reputazione, ma anche ad aumentare il fatturato. Ma cosa si intende esattamente per “autorevolezza del brand” e come può tradursi in un vantaggio economico concreto?
Autorevolezza del brand: cos’è e perché conta
L’autorevolezza di un brand va oltre la semplice notorietà. Un marchio autorevole è riconosciuto come affidabile, competente e credibile nel proprio settore. È un brand che non solo vende prodotti o servizi, ma che incarna valori, risolve problemi e costruisce relazioni solide con i propri clienti. Questa autorevolezza si costruisce nel tempo attraverso una comunicazione coerente, un’esperienza cliente di qualità e un impegno costante nel mantenere le promesse fatte.
Quando un’azienda riesce a posizionarsi come un punto di riferimento nel suo mercato, i benefici sono tangibili: i clienti sono più propensi a scegliere i suoi prodotti, a pagare un premium price e a rimanere fedeli nel tempo. In altre parole, l’autorevolezza del brand genera fiducia, e la fiducia si traduce in vendite.
Dall’autorevolezza al fatturato: il meccanismo virtuoso
1. Fidelizzazione dei clienti: Un brand autorevole crea un legame emotivo con i propri clienti. Le persone tendono a preferire marchi che percepiscono come affidabili e che condividono i loro valori. Questo si traduce in un tasso di fidelizzazione più alto, riducendo i costi di acquisizione dei clienti e aumentando il valore del ciclo di vita del cliente.
2. Premium pricing: Quando un brand è percepito come leader nel suo settore, i clienti sono disposti a pagare di più per i suoi prodotti o servizi. Pensiamo a marchi come Apple o Tesla: la loro autorevolezza permette loro di applicare prezzi superiori rispetto ai concorrenti, senza perdere appeal.
3. Espansione del mercato: Un brand autorevole può più facilmente lanciare nuovi prodotti o entrare in nuovi mercati. I clienti, infatti, sono più propensi a provare novità da un marchio di cui si fidano, riducendo il rischio percepito e accelerando l’adozione.
4. Partnership e collaborazioni: Le aziende con un brand forte attirano più facilmente partnership strategiche e collaborazioni di alto profilo, che possono aprire nuove opportunità di business e aumentare il fatturato.
5. Resilienza alle crisi: In momenti di difficoltà o di crisi del mercato, i brand autorevoli sono quelli che resistono meglio. La fiducia accumulata nel tempo funziona come un “paracadute”, proteggendo l’azienda da flessioni significative delle vendite.
Come costruire l’autorevolezza del brand
Costruire l’autorevolezza di un brand non è un processo immediato, ma richiede una strategia chiara e un impegno costante. Ecco alcuni passaggi chiave:
Definire una mission e valori chiari: Il brand deve comunicare in modo trasparente ciò in cui crede e ciò che lo distingue dalla concorrenza.
Investire nella qualità: Prodotti e servizi devono essere all’altezza delle aspettative, se non superiori. La qualità è la base della fiducia.
Comunicare in modo coerente: Ogni touchpoint con il cliente deve riflettere i valori del brand, dal sito web ai social media, dal packaging al servizio clienti. Per i rapporti con le testate giornalistiche potrebbe essere utile affidarsi ad un’agenzia specializzata in Digital pr come TiLinko.
Creare contenuti di valore: Condividere conoscenze e insights attraverso blog, webinar o white paper posiziona il brand come un esperto nel suo settore.
Ascoltare i clienti: L’autorevolezza si costruisce anche ascoltando e rispondendo ai bisogni dei clienti, dimostrando di metterli al centro della propria strategia.
In un’epoca in cui la scelta dei consumatori è sempre più influenzata da fattori emotivi e reputazionali, l’autorevolezza del brand rappresenta un vero e proprio moltiplicatore di valore. Non si tratta solo di vendere, ma di costruire un rapporto duraturo con i clienti, che si traduce in un aumento del fatturato e in una crescita sostenibile nel tempo. Per le aziende che investono nella costruzione di un brand forte e affidabile, il ritorno sull’investimento non è solo economico, ma anche strategico: è la garanzia di un futuro solido in un mercato in continua evoluzione.
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