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Massa Critica

Che cosa sono le SPAC e perché se ne parlerà sempre di più

Gli investitori più esperti sanno sicuramente cosa sono le SPAC perché, molto probabilmente, hanno guadagnato molto grazie a questi veicoli nell’ultimo periodo

Come funzionano le SPAC

La quotazione tramite Spac è molto utilizzata ultimamente dalle aziende perchè è meno burocratica della quotazione tradizionale. In sintesi la Spac è un veicolo di investimento quotato, che ha 24 mesi per acquisire o effettuare una fusione con una società privata non quotata, detta “target”. I momenti fondamentali per le SPAC sono due:  la quotazione in borsa della società che ha solo cassa, che è il veicolo di investimento, e la fusione con la società privata target chiamata Business Combination, che avviene nel corso dei 24 mesi successivi alla quotazione. La società target, al completamento della fusione con la SPAC, risulta essere quotata in borsa raggiungendo un risultato complessivo sostanzialmente uguale a ciò che sarebbe la quotazione tramite IPO classica.

I tre attori della SPAC

Il primo attore è lo sponsor, chiamato anche promotore, ed è fondamentale perché gli investitori spesso aderiscono all’iniziativa basandosi anche sull’affidamento che ripongono nei manager che compongono lo sponsor e nello storico delle loro imprese. Nella fase costitutiva i membri dello sponsor si assumono il completo rischio dell’iniziativa. Se gli sponsor non hanno pattuito un’acquisizione entro la scadenza del termine, essi perdono completamente il capitale sociale di avviamento, di norma pari al 3% della raccolta della SPAC in sede di quotazione. Inoltre, i promotori sono molto esposti dal punto di vista reputazionale: se arrivano alla scadenza dei 24 mesi senza una business combination di successo rischiano di non essere più credibili per operazioni future. Come remunerazione del rischio finanziario e reputazionale i promotori godono di un incentivo economico che tipicamente scatta al momento della business combination e che oggi sempre più prevede un allineamento d’interessi tra promotori e investitori.

Dopo la quotazione inizia la ricerca dell’azienda detta target, il secondo attore della SPAC, e una volta trovata la “prescelta”, si passa all’approvazione da parte delle due aziende dell’operazione di business combination. In caso di esito positivo della votazione, vi è l’eventuale perfezionamento della fusione con l’azienda target oppure, in caso di esito negativo, la SPAC potrà portare in esame altre società target fino al decorrere della scadenza dei 24 mesi. Nel caso si arrivi a scadenza senza una fusione ci sarà lo scioglimento della SPAC e la restituzione dei capitali agli investitori, il terzo attore del veicolo.

La SPAC comporta vari aspetti positivi per gli investitori. Gli investitori hanno una protezione al ribasso in quanto hanno la possibilità di riavere indietro il loro capitale al 100% nel caso scelgano di recedere in sede di Business Combination e anche nel caso in cui la SPAC dovesse essere liquidata a scadenza.

Le SPAC sono tornate di moda, ma ci sono da anni

Le SPAC esistono da almeno 15 anni, soprattutto negli Stati Uniti, dove nel 2020 il mercato è arrivato a 78 miliardi di dollari di SPAC quotate in borsa. Inizialmente non ebbero il successo attuale,  ma ora a la febbre da SPAC sta arrivando anche in Europa.

In Italia possiamo fare l’esempio di Illimity ,la banca di Corrado Passera, che nasce come SPAC ed è stata la seconda più grande d’Europa.

Fisker

Le migliori SPAC del 2020
  • Fisker, azienda che produce auto elettriche si è quotata tramite SPAC e il suo valore è passato da 10 dollari a 24 dollari per poi ritracciare attorno ai 15 dollari.
  • Arrival ha fatto una business combination con CIIG MERGER ed è passata da 10 dollari a 36 dollari.
  •  Xl Fleet si è fusa con Pivotal ed è un’azienda che converte le auto tradizionali in auto elettriche.
  • Virgin Galactic ha fatto la business combination con IPOA di Chamath Palihapityia.
Le 26 SPAC di Chamath Palihapityia

Chamath Palihapitiya, celebre investitore originario dello Sri Lanka, ha riportato in auge le SPAC partendo proprio da IPOA del fondo Social Capital che ha reso pubblica la Virgin Galactic, ma non è l’unica perchè Palihapitiya aveva in mente di fare 26 SPAC per rendere pubbliche altrettante compagnie.

Attualmente ha completato la fusione anche il veicolo IPOB con l’azienda di compravendita immobiliare OpenDoor e IPOC con Clover Health mentre sono quotate, ma ancora senza business combination definitiva, IPOF, IPOD e IPOE.


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Arte

Giorgio de Chirico precursore del Surrealismo: una mostra a cent’anni dalla nascita del movimento

In occasione del centenario del Surrealismo (1924-2024), segnato, nell’ottobre del 1924, dalla pubblicazione del Manifeste du surréalisme del critico francese André Breton, la Fondazione Accorsi-Ometto di Torino dedica una mostra a Giorgio de Chirico, ritenuto dallo stesso Breton precursore del Surrealismo.

Prendendo in esame uno specifico arco temporale che va dal 1921 al 1928, la mostra, curata da Victoria Noel-Johnson, è la prima esposizione a porre l’attenzione sugli eventi intorno al 1924, anno cruciale per la fondazione del movimento francese, per cui il pittore italiano assunse un ruolo fondamentale. In quanto tale, l’esposizione intende evidenziare l’importanza del ruolo di de Chirico nella nascita e nello sviluppo del Surrealismo, nonché analizzare il suo complicato rapporto con André Breton, il fondatore del movimento, con il poeta francese Paul Éluard e sua moglie Gala (che poi sposò Salvador Dalì).

Grazie al prestigioso prestito della Bibliothèque littéraire Jacques Doucet di Parigi, nella mostra viene esposto per la prima volta il carteggio de Chirico – Breton (1921-1925), inclusa la lettera del 1924, finora poco conosciuta, in cui l’artista propose di realizzare per Breton la prima replica di un’opera del periodo metafisico, quella de Le muse inquietanti del 1918.

Breton, che scoprì la pittura metafisica di de Chirico nel 1916 a Parigi tramite il poeta-critico Guillaume Apollinaire, iniziò a corrispondere con l’artista alla fine del 1921, coinvolgendo poi il braccio destro del Surrealismo, Éluard, e sua moglie Gala. Tra il 1921 e il 1925, de Chirico scrisse loro oltre venticinque lettere e cartoline. Mentre de Chirico e gli Éluard si conobbero a Roma durante l’inverno del 1923-1924, Breton e de Chirico si incontrarono per la prima volta soltanto verso la fine dell’ottobre del 1924 a Parigi. In quell’anno, si avviò un’intensa frequentazione, documentata dalla celebre foto di gruppo scattata da Man Ray al Bureau de recherches surréalistes (ottobre 1924), scattata pochi giorni dopo la pubblicazione del manifesto di Breton.

Il rapporto tra de Chirico e il gruppo dei Surrealisti, segnato da una serie di collaborazioni professionali e di amicizia, si inasprì rapidamente nel corso del 1925, con una rottura definitiva nel 1926. Il culmine fu raggiunto con la dichiarazione pubblica di Breton secondo cui de Chirico era ‘morto’ artisticamente nel 1918. Per i Surrealisti, il suo improvviso cambiamento avvenuto dal 1919 a favore del Classicismo e dei grandi maestri, era inspiegabile e inferiore rispetto al geniale splendore della sua prima pittura metafisica degli anni Dieci, una critica parzialmente spiegata da un vero e proprio conflitto di interessi: i Surrealisti erano proprietari della maggior parte delle opere dechirichiane del primo periodo metafisico (1910-1918).

In realtà la sofisticazione intellettuale, l’eccellenza tecnica e l’innovazione creativa delle opere di de Chirico realizzate durante tale periodo (1921-1928), dimostrano l’esatto contrario da quanto articolato da Breton. In tale ottica, il visitatore troverà in mostra una ricca selezione di
opere compiute durante la permanenza del pittore in Italia tra Roma e Firenze (databili 1921-1925), seguita dal suo secondo soggiorno parigino (databile fine 1925 – 1928). Nonostante lo sfondo di crescenti polemiche e critiche da parte dei Surrealisti, il pubblico avrà la possibilità di scoprire come de Chirico continuò a realizzare nuove serie dai soggetti innovativi, come Mobili in una stanza, Cavalli in riva al mare, Gladiatori, Archeologhi e Trofei. Esempi presenti in mostra includono i magnifici Combattimento di gladiatori (Fin de combat), 1927 e Chevaux devant la mer (1927-1928).

Come accertato, il pittore si accostò al Classicismo in maniera evidente dal 1919 al 1925: lo si evince dalla formidabile Lucrezia, 1921 circa, dall’Autoritratto con la madre, 1922, e dall’Autoritratto, 1925 – la prima opera dechirichiana acquistata dallo Stato Italiano – dai quali traspare evidente la sua conoscenza e il rispetto profondo per la pittura italiana del Quattrocento. L’elemento della sua continuità dell’opera metafisica degli anni Dieci, da lungo denominata come una “metafisica continua”, è illustrata, ad esempio, da Natura morta con cocomero e corazza, 1922, L’aragosta (Natura morta con aragosta e calco), 1922, o La mia camera nell’Olimpo, 1927, dove, in un’atmosfera fantastica ed enigmatica, compaiono, uno accanto all’altro, oggetti accostati apparentemente in maniera casuale. Oppure i Facitori di Trofei (1926-1928), una chiara evoluzione del primo periodo metafisico di de Chirico, in cui convivono elementi del passato e del presente: figure antiche, frammenti di colonne, fiamme stilizzate, profili di cavalli, il timpano di un edificio classico, fusi insieme da tre personaggi-manichino intenti nella costruzione dell’iconico “totem-trofeo”. Inoltre, opere come Tempio in una stanza e La famiglia del pittore, entrambi del 1926, o Thèbes, 1928, illustrano lo sviluppo innovativo di certi temi e soggetti degli anni Dieci come gli ‘Interni ferraresi’ e i ‘Manichini’.

Nonostante le polemiche dei Surrealisti, in primis quelle di Breton, questo avvicinamento al Classicismo non impedì al critico francese di commissionare a de Chirico delle repliche di opere del primo periodo metafisico, oppure a Paul e Gala Éluard di acquistarne altre con soggetto e stile più tradizionali, come Natura morta con selvaggina (il bicchiere di vino), 1923, e Ulisse (Autoritratto), 1924, entrambi esposti in mostra. La presenza di questi dipinti (già collezione Éluard) evidenzia la conflittualità tra la critica surrealista verso le opere degli anni Venti di de Chirico e tale realtà poco conosciuta.


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Difesa Ambiente

Ricordando Giorgio Faraggiana. Attualità della tutela del paesaggio a Torino | Convegno il 13 novembre all’Unione Culturale

Il 13 novembre 2024 alle ore 18, presso l’Unione Culturale Franco Antonicelli Torino (via Cesare Battisti 4/a), è in programma il convegno dal titolo “Ricordando Giorgio Faraggiana. Attualità della tutela del paesaggio a Torino”. (altro…)


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Acqua

Torino, a trent’anni dall’alluvione del Tanaro un dibattito sulla pianificazione e gestione dei rischi climatici

A Torino, Palazzo Madama ospiterà una nuova edizione del River Café sul Po, un evento che, a trent’anni dalla drammatica alluvione del Tanaro, riunirà cittadini ed esperti per un confronto sui temi della pianificazione territoriale e della gestione dei rischi legati ai cambiamenti climatici. L’incontro è organizzato nell’ambito del progetto europeo LIFE CLIMAX PO, dedicato all’adattamento del distretto del fiume Po al clima che cambia.

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