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Massa Critica

Tutto quello che bisogna sapere sul passaggio alla nuova tv digitale

Il DVB-T2 (Digital Video Broadcasting – Second Generation Terrestrial) è lo standard di ultima generazione per le trasmissioni sulla piattaforma digitale terrestre del consorzio europeo DVB. Il passaggio al nuovo standard consentirà un miglioramento della qualità visiva e dell’alta definizione e il rilascio delle frequenze in banda 694-790 MHz, la cosiddetta “banda 700”, per i servizi mobili 5G.

In Italia il cambio di tecnologia avverrà in due step, il primo a settembre 2021 e il secondo a giugno 2022, e da tali date non sarà più possibile la ricezione delle trasmissioni televisive se non con apparecchi di nuova generazione (ovvero, se acquistati prima del 2017, resi idonei alla ricezione da apposito decoder).

Il passaggio alla nuova tecnologia di trasmissione DVB-T2, grazie all’introduzione dei nuovi codec di compressione audio-video, permetterà di supportare i contenuti ad altissima definizione anche sulla televisione gratuita. Con l’adozione delle nuove tecnologie si permetterà pertanto alla TV via etere di evolvere, svilupparsi e competere seguendo standard qualitativi già sperimentati dagli utenti su altre piattaforme.

In relazione alla disponibilità di ulteriori contenuti e servizi sul televisore di casa, si segnala, sul fronte dell’interattività la diffusione su molti apparecchi TV di un nuovo standard: si chiama HBBTV (acronimo di Hybrid Broadcast Broadband TV) ed è un  protocollo sviluppato dalle maggiori industrie mondiali dei produttori di televisori e dai broadcaster, che permette di ampliare i contenuti di ogni canale televisivo, ricevibile via antenna terrestre o via satellite, utilizzando il collegamento a Internet.

La transizione alla nuova TV avverrà in due fasi:

1. Primo passaggio tecnologico: il 1° settembre 2021 in tutta l’Italia verrà interrotta la trasmissione del segnale televisivo in codifica MPEG-2 per passare alla codifica MPEG-4.
Per verificare se il televisore è in grado di ricevere le trasmissioni con i nuovi standard bisognerà verificare innanzitutto se riceve i canali in alta definizione (HD).
Se non si vedono i programmi in HD allora il televisore dovrà essere cambiato o dotato di decoder entro il prossimo 31 agosto 2021.

2. Secondo passaggio tecnologico: dal 21 al 30 giugno 2022 saranno spente le trasmissioni in DVB-T e attivato il DVB-T2. Dunque, per continuare a vedere tutta l’offerta televisiva, sarà necessario essere dotati di apparati conformi.

Per sapere se la tua TV è già predisposta per questi passaggi tecnologici, visita la pagina.

In ogni caso, tutti gli apparati (televisori e decoder) venduti a partire dal 1° Gennaio 2017 per legge devono permettere il passaggio alla nuova tecnologia.

Nel caso si comprasse solo il decoder, i modelli più recenti, a prezzi abbordabili, consentono in molti casi di accedere anche ad altre funzionalità come la pausa TV, l’avanzamento o il riavvolgimento e la registrazione dei programmi preferiti.

Per l’acquisto di una nuova TV invece, si potrà scegliere tra l’ampia gamma di apparecchi presenti sul mercato e dotati di tutte le tecnologie più all’avanguardia. Inoltre, se si decide di cambiare il televisore, si ha l’opportunità di scegliere una Smart TV che non solo possa ricevere il nuovo standard DVB-T2 ma che possieda già l’interattività HBBTV (Hybrid Broadcast Broadband TV).

E’ partita la campagna per il nuovo digitale terrestre, promossa dal Ministero dello Sviluppo economico, che intende favorire la più ampia diffusione presso i cittadini, delle informazioni sui tempi e sulle modalità di transizione verso le nuove tecnologie trasmissive della televisione.

Il Decreto del Ministero dello Sviluppo economico del 19 giugno 2019 norma il processo di liberazione della banda dei 700MHz su tutto il territorio italiano, secondo una road map temporale, a decorrere dal 1° gennaio 2020 fino al 30 giugno 2022.

Obiettivo della campagna è informare i cittadini riguardo il cambio di tecnologia della piattaforma di trasmissione televisiva digitale, per sostenere l’impatto che avrà sulla fruizione televisiva e per un acquisto informato e consapevole. Altro obiettivo della campagna è comunicare ai cittadini la possibilità di ottenere il Bonus Tv, per sostituire i televisori acquistati prima del 2017 con televisori compatibili, oppure acquistare un decoder che consenta la ricezione del segnale dopo il processo di modifica delle frequenze digitali.

Il MiSE ha previsto una tutela per i consumatori con minore capacità di spesa attraverso l’erogazione di un Bonus TV, che sarà riconosciuto sotto forma di sconto sul prezzo di vendita del nuovo televisore o del decoder esterno.

Il Governo, con la legge di Bilancio 2019, ha stanziato 151 milioni di euro di incentivi per il periodo 2019-2022 destinati al cambio del televisore o all’acquisto di un nuovo decoder completamente compatibili con lo standard DVB-T2 HEVC.

Il Bonus TV, con valore fino a 50 euro, è un’agevolazione per l’acquisto di TV e decoder idonei alla ricezione di programmi televisivi con i nuovi standard trasmissivi (DVB-T2/HEVC) che diventeranno operativi a partire dal 2022, nonché per l’acquisto di decoder per la ricezione della nuova tecnologia.

Il Bonus TV è già disponibile e lo sarà fino al 31 dicembre 2022 o all’esaurimento delle risorse stanziate.

Il Bonus TV è richiedibile dalle famiglie con ISEE fino a 20 mila euro. Il contributo sarà riconosciuto per nucleo familiare (solo un utente per nucleo potrà riceverlo per l’acquisto di un solo apparecchio).

Per beneficiare del contributo, bisognerà presentare al venditore apposita richiesta, contenente dichiarazione sostitutiva, resa ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, nella quale si dichiara che il nucleo familiare di cui si fa parte rientra nella I o II fascia ISEE e che i componenti dello stesso nucleo non abbiano già fruito del contributo.

Il Bonus viene erogato sotto forma di sconto praticato dal venditore della TV o del decoder sul relativo prezzo di vendita, per un importo pari a 50 euro o al prezzo di vendita se inferiore, fino al 31 dicembre 2022.

Per ottenere lo sconto, i cittadini dovranno presentare al venditore una richiesta per acquistare una TV o un decoder beneficiando del bonus.

Per scaricare il modulo per la presentazione della clicca qui. Per verificare che una TV o un decoder rientrino tra i prodotti per i quali è possibile usufruire del Bonus è a disposizione dei cittadini una lista di prodotti “idonei”. Per consultarla clicca qui.


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Arte

Giorgio de Chirico precursore del Surrealismo: una mostra a cent’anni dalla nascita del movimento

In occasione del centenario del Surrealismo (1924-2024), segnato, nell’ottobre del 1924, dalla pubblicazione del Manifeste du surréalisme del critico francese André Breton, la Fondazione Accorsi-Ometto di Torino dedica una mostra a Giorgio de Chirico, ritenuto dallo stesso Breton precursore del Surrealismo.

Prendendo in esame uno specifico arco temporale che va dal 1921 al 1928, la mostra, curata da Victoria Noel-Johnson, è la prima esposizione a porre l’attenzione sugli eventi intorno al 1924, anno cruciale per la fondazione del movimento francese, per cui il pittore italiano assunse un ruolo fondamentale. In quanto tale, l’esposizione intende evidenziare l’importanza del ruolo di de Chirico nella nascita e nello sviluppo del Surrealismo, nonché analizzare il suo complicato rapporto con André Breton, il fondatore del movimento, con il poeta francese Paul Éluard e sua moglie Gala (che poi sposò Salvador Dalì).

Grazie al prestigioso prestito della Bibliothèque littéraire Jacques Doucet di Parigi, nella mostra viene esposto per la prima volta il carteggio de Chirico – Breton (1921-1925), inclusa la lettera del 1924, finora poco conosciuta, in cui l’artista propose di realizzare per Breton la prima replica di un’opera del periodo metafisico, quella de Le muse inquietanti del 1918.

Breton, che scoprì la pittura metafisica di de Chirico nel 1916 a Parigi tramite il poeta-critico Guillaume Apollinaire, iniziò a corrispondere con l’artista alla fine del 1921, coinvolgendo poi il braccio destro del Surrealismo, Éluard, e sua moglie Gala. Tra il 1921 e il 1925, de Chirico scrisse loro oltre venticinque lettere e cartoline. Mentre de Chirico e gli Éluard si conobbero a Roma durante l’inverno del 1923-1924, Breton e de Chirico si incontrarono per la prima volta soltanto verso la fine dell’ottobre del 1924 a Parigi. In quell’anno, si avviò un’intensa frequentazione, documentata dalla celebre foto di gruppo scattata da Man Ray al Bureau de recherches surréalistes (ottobre 1924), scattata pochi giorni dopo la pubblicazione del manifesto di Breton.

Il rapporto tra de Chirico e il gruppo dei Surrealisti, segnato da una serie di collaborazioni professionali e di amicizia, si inasprì rapidamente nel corso del 1925, con una rottura definitiva nel 1926. Il culmine fu raggiunto con la dichiarazione pubblica di Breton secondo cui de Chirico era ‘morto’ artisticamente nel 1918. Per i Surrealisti, il suo improvviso cambiamento avvenuto dal 1919 a favore del Classicismo e dei grandi maestri, era inspiegabile e inferiore rispetto al geniale splendore della sua prima pittura metafisica degli anni Dieci, una critica parzialmente spiegata da un vero e proprio conflitto di interessi: i Surrealisti erano proprietari della maggior parte delle opere dechirichiane del primo periodo metafisico (1910-1918).

In realtà la sofisticazione intellettuale, l’eccellenza tecnica e l’innovazione creativa delle opere di de Chirico realizzate durante tale periodo (1921-1928), dimostrano l’esatto contrario da quanto articolato da Breton. In tale ottica, il visitatore troverà in mostra una ricca selezione di
opere compiute durante la permanenza del pittore in Italia tra Roma e Firenze (databili 1921-1925), seguita dal suo secondo soggiorno parigino (databile fine 1925 – 1928). Nonostante lo sfondo di crescenti polemiche e critiche da parte dei Surrealisti, il pubblico avrà la possibilità di scoprire come de Chirico continuò a realizzare nuove serie dai soggetti innovativi, come Mobili in una stanza, Cavalli in riva al mare, Gladiatori, Archeologhi e Trofei. Esempi presenti in mostra includono i magnifici Combattimento di gladiatori (Fin de combat), 1927 e Chevaux devant la mer (1927-1928).

Come accertato, il pittore si accostò al Classicismo in maniera evidente dal 1919 al 1925: lo si evince dalla formidabile Lucrezia, 1921 circa, dall’Autoritratto con la madre, 1922, e dall’Autoritratto, 1925 – la prima opera dechirichiana acquistata dallo Stato Italiano – dai quali traspare evidente la sua conoscenza e il rispetto profondo per la pittura italiana del Quattrocento. L’elemento della sua continuità dell’opera metafisica degli anni Dieci, da lungo denominata come una “metafisica continua”, è illustrata, ad esempio, da Natura morta con cocomero e corazza, 1922, L’aragosta (Natura morta con aragosta e calco), 1922, o La mia camera nell’Olimpo, 1927, dove, in un’atmosfera fantastica ed enigmatica, compaiono, uno accanto all’altro, oggetti accostati apparentemente in maniera casuale. Oppure i Facitori di Trofei (1926-1928), una chiara evoluzione del primo periodo metafisico di de Chirico, in cui convivono elementi del passato e del presente: figure antiche, frammenti di colonne, fiamme stilizzate, profili di cavalli, il timpano di un edificio classico, fusi insieme da tre personaggi-manichino intenti nella costruzione dell’iconico “totem-trofeo”. Inoltre, opere come Tempio in una stanza e La famiglia del pittore, entrambi del 1926, o Thèbes, 1928, illustrano lo sviluppo innovativo di certi temi e soggetti degli anni Dieci come gli ‘Interni ferraresi’ e i ‘Manichini’.

Nonostante le polemiche dei Surrealisti, in primis quelle di Breton, questo avvicinamento al Classicismo non impedì al critico francese di commissionare a de Chirico delle repliche di opere del primo periodo metafisico, oppure a Paul e Gala Éluard di acquistarne altre con soggetto e stile più tradizionali, come Natura morta con selvaggina (il bicchiere di vino), 1923, e Ulisse (Autoritratto), 1924, entrambi esposti in mostra. La presenza di questi dipinti (già collezione Éluard) evidenzia la conflittualità tra la critica surrealista verso le opere degli anni Venti di de Chirico e tale realtà poco conosciuta.


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Difesa Ambiente

Ricordando Giorgio Faraggiana. Attualità della tutela del paesaggio a Torino | Convegno il 13 novembre all’Unione Culturale

Il 13 novembre 2024 alle ore 18, presso l’Unione Culturale Franco Antonicelli Torino (via Cesare Battisti 4/a), è in programma il convegno dal titolo “Ricordando Giorgio Faraggiana. Attualità della tutela del paesaggio a Torino”. (altro…)


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Acqua

Torino, a trent’anni dall’alluvione del Tanaro un dibattito sulla pianificazione e gestione dei rischi climatici

A Torino, Palazzo Madama ospiterà una nuova edizione del River Café sul Po, un evento che, a trent’anni dalla drammatica alluvione del Tanaro, riunirà cittadini ed esperti per un confronto sui temi della pianificazione territoriale e della gestione dei rischi legati ai cambiamenti climatici. L’incontro è organizzato nell’ambito del progetto europeo LIFE CLIMAX PO, dedicato all’adattamento del distretto del fiume Po al clima che cambia.

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