Startup
Il 18° Premio Nazionale per l’Innovazione PMI diventa digitale
Il 30 novembre e il 4 dicembre va in scena il 18° Premio Nazionale per l’Innovazione. Dopo 17 anni la due giorni italiana dedicata alle più innovative idee di impresa nate dalla ricerca accademica si arricchisce, puntando su multicanalità e un maggior coinvolgimento dei neo-imprenditori in gara, attraverso l’apertura al digitale e il Business Match, per offrire nuove opportunità di confronto e visibilità.
Sostenere la nascita di imprese ad alto contenuto di innovazione e promuovere lo sviluppo economico italiano, diffondere la cultura d’impresa in ambito accademico e favorire il rapporto tra ricercatori, aziende e finanza. Sono queste le finalità del Premio Nazionale per l’Innovazione (PNI), la più importante competizione per startup d’Italia, che si presenta nell’edizione 2020 in una nuova veste digitale, all’insegna della sicurezza e della massima visibilità per i protagonisti.
Promosso dall’Associazione Italiana degli Incubatori Universitari – PNICube e organizzato quest’anno in collaborazione con l’Università di Bologna e Almacube (incubatore di Ateneo e di Confindustria Emilia Area Centro), grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo, Regione Emilia-Romagna, Camera di Commercio di Bologna, con la main sponsorship del Gruppo Iren, il PNI si inserisce in un più ampio progetto di valorizzazione delle startup provenienti dalla ricerca accademica italiana: vi accedono i progetti innovativi – quest’anno 65 – che hanno superato la selezione delle Start Cup, business plan competition regionali collegate alle Università e agli Enti di Ricerca associati a PNICube. Un mondo, quello accademico e della ricerca universitaria, in grado di dare vita a più del 20% delle oltre 11.500 startup innovative iscritte nel registro imprese del Mise.
PNI 2020 si articolerà su 2 giornate, trasformandosi in una vera e propria fiera digitale dell’innovazione nella prima, il 30 novembre (dalle 10 alle 17:30). Nell’area virtuale Innovation Expo, infatti, aziende, investitori e “open innovator” potranno accedere agli stand dei migliori progetti d’impresa hi-tech italiani, con i quali sarà poi possibile approfondire opportunità di business, nel pomeriggio, iscrivendosi alla sessione di Business Match. Il 4 dicembre (9:30-13:30), invece, andrà in scena – in streaming – la sfida finale e la cerimonia di premiazione dei migliori gruppi. Entrambe le giornate sono aperte al pubblico attraverso la piattaforma ibrida.io, previa registrazione su Eventbrite
Il montepremi complessivo è di quasi 1,5 milioni di euro: circa 500.000 euro in denaro e 1 milione in servizi, offerti dagli Atenei e dagli incubatori soci di PNICube lungo tutto il percorso che dalle competition regionali porta alla sfida finale. I 65 progetti finalisti si disputeranno 4 premi settoriali di 25.000 euro ciascuno – IREN Cleantech&Energy, ICT, Industrial e Life Sciences – e gareggeranno per il titolo di vincitore assoluto del PNI 2020, che garantirà all’istituzione accademica di provenienza la Coppa Campioni PNI. Si assegneranno inoltre Premi speciali (Premio G-Factor, Premio Intesa Sanpaolo Innovation Center, Premio LIFTT Innovation Contest, Premio Mito Technology “PoC of the Year di Progress Tech Transfer”, Premio Unicredit Start Lab) e la Menzione Speciale “Social Innovation”, sponsorizzata da ALTIS – Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica di Milano.
La volontà di rinnovare un format quasi ventennale per rispondere alle esigenze dettate dall’emergenza sanitaria è coerente con il tema centrale di quest’anno: premiare l’abilità del mondo delle startup di riconvertirsi e sfruttare positivamente la situazione di crisi. L’istituzione del Business Match, per affiancare le Università nell’azione di trasferimento tecnologico e di ponte tra ricerca e mondo aziendale, va proprio in questa direzione.
«Organizzare la diciottesima edizione del PNI in un momento così delicato è un onore, ma anche una grande responsabilità – ha commentato il Presidente PNICube Alessandro Grandi nel corso della conferenza stampa tenutasi oggi – Ricerca e innovazione sono condizione necessaria per superare l’emergenza e alla base della ripartenza del Paese. Il PNI presenta i migliori progetti di impresa basati sui risultati della ricerca: progetti di elevato profilo scientifico e tecnologico, con un grande potenziale di innovazione, e quindi di cambiamento, per il sistema produttivo e per la Società, come è necessario in fasi di crisi e di emergenza. Le difficoltà che hanno caratterizzato il 2020 non hanno frenato la comunità degli imprenditori accademici. E il PNI 2020 a Bologna non sarebbe stato possibile senza il grande lavoro e il sostegno continuo degli Associati PNICube, degli organizzatori delle Start Cup regionali e dei partner e sponsor dell’evento. A tutti loro va il mio ringraziamento, ma soprattutto agli startupper, che hanno risposto con progetti di impresa incredibilmente interessanti e innovativi.»
«Ospitare a Bologna il PNI, in un momento difficile come questo, è motivo di grande orgoglio e soddisfazione – ha ribadito il Rettore Francesco Ubertini – Il nostro Ateneo non ha mai smesso di credere nell’importanza dei progetti sull’imprenditorialità e della terza missione: l’Alma Mater ha continuato a mettere in campo azioni per lo sviluppo di nuove imprese ad alto potenziale innovativo, in tutta la filiera dell’imprenditorialità, e a promuovere il trasferimento tecnologico e la creazione di impresa in tutti gli ambiti del sapere. È molto importante che i progetti di ricerca anticipino il futuro e abbiano sempre più impatto nella vita economica e sociale e, grazie al PNI, potremo vedere i frutti nati dai migliori progetti delle Università italiane.»
«L’idea innovativa va sostenuta affinché divenga attività di impresa e crei occupazione e sviluppo: vogliamo supportare e affiancare le startup affinché possano contribuire alla crescita delle economie locali e del Paese. Come Intesa Sanpaolo seguiamo i loro progetti integrando la tradizionale valutazione creditizia con la valorizzazione degli aspetti intangibili e del know-how, cosicché non risentano della mancanza di storicità economico-finanziaria – sottolinea Cristina Balbo, Direttrice regionale Intesa Sanpaolo – Innovazione, ricerca e sviluppo sono fattori competitivi in grado di determinare il successo delle nostre imprese, di ogni dimensione. Il nostro Gruppo, anche attraverso l’Innovation Center di Torino e gli specialisti di innovazione che operano sul territorio, è impegnato in un’articolata serie di iniziative a sostegno di tali processi: dai percorsi di accelerazione per startup ai servizi di open innovation per le imprese, dagli Industry Trend Report ai plafond dedicati ad ESG e Circular Economy.»
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Agricoltura
A Torino nasce una vigna urbana all’interno del Politecnico
A Torino nasce una vigna urbana all’interno di un polo universitario grazie a un innovativo progetto del Politecnico di Torino che insieme a Citiculture, startup green tech che trasforma spazi urbani in luoghi di grande impatto sociale e ambientale attraverso la vigna, h.
La nuova vigna è un progetto partecipato e condiviso, un vero e proprio modo di rendere sociale il cambiamento, e vede il coinvolgimento di istituzioni accademiche come il Politecnico di Torino, con il suo nuovo corso di Laurea Magistrale in Agritech Engineering, e Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari – DISAFA dell’Università di Torino.
Una superficie di quasi 1.000 metri quadri che ospiterà più di 750 piante di vite in vaso, che andranno ad arricchire il piano di riqualificazione del verde all’interno della sede principale del Politecnico, in uno spazio diviso tra aule (cortile delle Aule I, Cittadella politecnica) e aree dedicate alla socializzazione e al relax di studenti e frequentatori del campus.
Dal punto di vista vitivinicolo, l’elemento sperimentale sta nella scelta di diversi tipi di clone, di filari e pergole, e in diversi tipi di varietà di vite e bacca, anche per ridurre al minimo l’intervento di fitosanitario, oltre che nella scelta di piantare le vigne in vaso. La selezione delle viti è fatta in collaborazione con il Vivaio Rauscedo, non solo uno dei più grandi vivai d’Europa ma anche tra i pionieri nello sviluppo delle varietà resistenti Piwi.
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Eventi
Giovedì 17 ottobre si inaugura il nuovo Open Innovation Center del gruppo Sella a Torino
Giovedì 17 ottobre alle ore 11.30 si inaugura in Corso Galileo Ferraris 32, a Torino il nuovo Open Innovation Center del gruppo Sella.
Il progetto della ristrutturazione è stato realizzato dallo studio internazionale di design e innovazione CRA-Carlo Ratti Associati .
L’Open Innovation Center nel centro di Torino, nell’area della Crocetta, si affianca a quelli di Biella, Milano, Padova, Salerno e Lecce. L’Open Innovation Center ospiterà il Sella Lab dedicato alle startup e alle iniziative fintech oltre a spazi dedicati ai clienti e alla comunità e dedicato a sostenere lo sviluppo e l’innovazione sul territorio delle imprese.
Lo storico palazzo di quattro piani, della ex sede della Juventus, ha una superficie complessiva di circa 5.500 metri quadrati, è situato nel quartiere Crocetta.
Il progetto ideato da Carlo Ratti ruota attorno alle attività condivise e a un’area centrale di collegamento. Una sequenza ascendente di pod terrazzati funge da area per riunioni attorno al vano scala principale. Le postazioni di lavoro sono ottimizzate nell’ambito di un regime di hot-desking. L’analisi dei dati di occupazione aiuta a gestire l’allocazione dei posti, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra i membri del team.
Dall’inizio del 2020, cambiamenti significativi hanno rimodellato il modo in cui le persone lavorano. Il progetto si basa sul presupposto che la maggior parte delle aziende continuerà a promuovere modalità di lavoro ibride – ma l’interazione umana in ufficio è insostituibile. La minore occupazione durante la settimana richiede il passaggio a un paradigma di hot-desking, mantenendo al contempo la sicurezza per tutti durante una pandemia. Lo spazio risparmiato con il “hot-desking” viene utilizzato per creare aree dedicate a riunioni informali e allo scambio di idee.
La struttura ha una superficie complessiva di oltre 5.000 metri quadrati, 200 postazioni di lavoro, zone per coworking e meeting tra imprenditori, startupper, liberi professionisti, giovani talenti, investitori e clienti, un team dedicato all’AI, uno spazio eventi, un bistrot caffetteria aperto al pubblico, oltre ad un rooftop disponibile anche per eventi privati. Il nuovo polo integra tutte le competenze di consulenza specializzata del gruppo nei diversi ambiti di attività con l’obiettivo di sviluppare un’innovazione finalizzata a generare un impatto positivo sociale, economico, ambientale e per il territorio.
All’interno dell’edificio trovano posto, infatti, diverse società del Gruppo, da Banca Sella presente con una succursale al piano terra e spazi dedicati alla consulenza e ai servizi di Wealth & Business Advisory a Sella Leasing, fino a quelle legate alle tecnologie e all’innovazione, come Fabrick, Centrico e la fintech Hype, e Sellalab, la piattaforma di innovazione del gruppo Sella nata 10 anni fa e presente anche a Biella, Padova, Salerno e Lecce.
All’inaugurazione interverranno:
- Maurizio Sella – Presidente Gruppo Sella
- Pietro Sella – CEO Gruppo Sella
- Carlo Ratti – Carlo Ratti Associati
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Startup
Aperta la call per la sesta edizione del programma di accelerazione Techstars Transformative World Torino
Sono aperte le candidature per partecipare al programma Techstars Transformative World Torino che si svolgerà a partire da febbraio 2025 alle OGR Tech, hub di innovazione e accelerazione d’impresa delle OGR. Per partecipare sono richiesti: ambizione, innovazione e capacità di affrontare sfide. È possibile candidarsi fino al 20 novembre 2024.
In cinque anni, il programma di accelerazione gestito da Techstars alle OGR Torino ha investito in oltre 50 aziende provenienti da tutto il mondo, dagli Stati Uniti al Portogallo, dal Regno Unito al Vietnam. Dal 2020 al 2023, queste aziende hanno raccolto complessivamente oltre 100 milioni di dollari, tre sono state acquisite e alcune sono passate da avere un team di 2 persone a oltre 200 membri, dimostrando come passione e impegno possano permettere di raggiungere grandi risultati.
Nel corso delle diverse edizioni il programma ha registrato un’evoluzione. Dopo Smart Mobility e Cities of the Future, dall’anno scorso Techstars Torino si è aperto al Transformative World, consentendo di investire e sostenere non solo le imprese che plasmano il futuro della mobilità e della vita urbana, ma anche quelle che lavorano a un cambiamento duraturo in diversi settori, quali Intelligenza Artificiale, Quantum Computing, Cybersecurity, Ambient Experience e Hyperautomation, nel rispetto di criteri e logiche ESG, Net-Zero e Circular Economy.
I 12 team selezionati vivranno le sfide dell’imprenditorialità sostenuti dai mentor e dai partner del programma, Fondazione CRT, Fondazione Compagnia di San Paolo, Intesa Sanpaolo Innovation Center, che offrono risorse preziose e accesso a una rete internazionale.
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