Massa Critica
EYE4NIR, iCareX, Random Power e SSiS i vincitori dell’edizione 2020 di StartCup Lombardia
Sono EYE4NIR, iCareX, Random Power e SSiS i vincitori dell’edizione 2020 di StartCup Lombardia, la Competition degli Atenei e degli Incubatori Universitari lombardi, promossa da Regione Lombardia e gestita da PoliHub, l’Innovation Park & Startup Accelerator con lo scopo di favorire la nascita di nuove imprese innovative negli ambiti ICT & Services, Lifescience, Cleantech & Energy e Industrial Technologies.
Milano, 22 ottobre 2020 – EYE4NIR, iCareX, Random Power e SSiS: questi i nomi dei vincitori di StartCup Lombardia, la competizione organizzata dalle Università e dagli Incubatori Universitari lombardi e promossa da Regione Lombardia – Direzione Generale Sviluppo Economico Assessore Alessandro Mattinzoli, con il sostegno di Deloitte, che ha offerto il proprio supporto alle idee imprenditoriali durante la fase di accelerazione. Hanno collaborato direttamente con PoliHub, sponsorizzando i premi speciali dell’iniziativa, BCC Milano – la Banca di Credito Cooperativo di Milano che intende promuovere la cultura imprenditoriale giovanile premiando l’innovazione che impatta sull’economia reale e sul territorio – e Joule, la Scuola di Eni per l’Impresa, con un percorso che fornisce strumenti e competenze nell’ambito dell’economia circolare e del Cleantech.
Nata nel 2003 su iniziativa del Politecnico di Milano, StartCup è arrivata oggi alla XVIII edizione ed è gestita da PoliHub, l’Innovation Park & Startup Accelerator del Politecnico, in accordo con le altre Università lombarde.
Ai 4 progetti vincitori nelle categorie ICT & Services, Lifescience, Cleantech & Energy e Industrial Technologies, è stato assegnato un premio di 25 mila euro ciascuno. I progetti valutati migliori dalla giuria – oltre ai 4 vincitori anche Bi-rex, VoiceMed e SAMS Technology (startup che ha ideato una soluzione per combattere la contraffazione e la mancanza di tracciabilità nel settore del packaging) – avranno diritto ad accedere al Premio Nazionale dell’Innovazione, in programma a Bologna il 30 novembre e il 4 dicembre.
I vincitori
- EYE4NIR (Industrial Tecnologies) – fotocamera iperspettrale, compatta e accessibile per vedere ciò che sfugge all’occhio umano
- iCareX (Lifescience)- terapie personalizzate data-driven e AI-assisted a supporto dei medici
- Random Power (ICT & Services) – piccolo generatore di bit random casuale per la generazione di chiavi di sicurezza utili a salvaguardare i dati, la privacy e vita digitale.
- SSiS (Cleantech & Energy) – processo dell’industria 4.0 per l’isolamento termico a cappotto degli edifici, in particolare per quelli di geometrie complesse
I Premi Speciali
Durante la finale sono stati consegnati anche i Premi Speciali degli Sponsor.
A SAFER è stato assegnato il premio di 7 mila euro di BCC Milano, che ha ritenuto le etichette innovative ideate da questa startup capaci di rivoluzionare il mondo della distribuzione, rendendo tutti compartecipi nella promozione di un consumo critico, consapevole e mirato a ridurre gli sprechi alimentari. Un obiettivo al quale la Banca contribuisce già dallo scorso anno tramite il sostegno alla realizzazione degli hub per il recupero e la ridistribuzione delle eccedenze alimentari progettati dall’Ufficio Food Policy del Comune di Milano e gestiti dal Banco Alimentare della Lombardia.
Bi-Rex, che ha ideato un trattamento innovativo e sostenibile per il recupero di prodotti ad alto valore da biomasse, derivanti dalle lavorazioni agro-industriali e ReHouseIT, che realizza moduli multifunzionali per pareti prodotti con l’utilizzo della stampa 3D e ricavati da scarti della produzione industriale agroalimentare mediante una filiera tracciata attraverso la blockchain, hanno, invece, vinto il premio che Joule ha riservato a iniziative in ambito Economia Circolare e Cleantech: l’accesso al programma di accelerazione Joule Energizer, oltre a un grant di 15 mila euro ciascuno.
Novità 2020, il Premio Speciale Covid-19 messo a disposizione da Regione Lombardia, del valore di 25 mila euro, per la migliore soluzione collegata alle conseguenze causate dall’emergenza pandemica viene assegnato a VoiceMed. Il progetto della categoria Life Science ha proposto un servizio di pre-diagnostica online o tramite telefonata basato su un software in fase di sviluppo che, aiutato dall’Intelligenza Artificiale, sarà in grado di calcolare istantaneamente la possibilità che una persona sia affetta da Covid-19 o altre malattie respiratorie associate, utilizzando campioni audio di tosse, respiro e voce. Inoltre, in virtù del potenziale contributo a supporto della gestione dell’emergenza, anche VoiceMed parteciperà al Premio Nazionale dell’Innovazione.
Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano ha commentato: “Di tutte le sfide aperte dalla pandemia, credo che la più grande sia quella di ripensare un mondo diverso. Per farlo abbiamo bisogno di nuove idee. StartCup si conferma uno straordinario contenitore di soluzioni innovative in ambiti centrali per lo sviluppo: il digitale, le scienze della vita, l’energia. Oggi più che mai, è fondamentale che le istituzioni e le imprese continuino ad accompagnarci in questo percorso che rimane un’impresa collettiva a favore della crescita sociale ed economica del territorio lombardo”.
Alessandro Mattinzoli, Assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia ha dichiarato: “Questo è un anno in cui purtroppo non possiamo svolgere il nostro tradizionale evento. Nonostante tutto, questa competizione è per noi sempre motivo di orgoglio, perché la migliore occasione per diffondere la cultura dell’innovazione. Promuovere e sostenere la nascita di imprese giovani, brillanti e ad alto contenuto tecnologico significa gettare le basi del futuro e oggi, più che mai ne abbiamo bisogno. La collaborazione con le Università e gli Incubatori Universitari lombardi è fondamentale, perché rappresentano la culla dove può manifestarsi la scintilla di quella genialità da strutturare con l’impegno e la ricerca. Genialità di cui la nostra Lombardia è ricca”.
Andrea Sianesi, Presidente di PoliHub, ha sostenuto: “StartCup si conferma anche quest’anno una competizione capace di attrarre idee di valore, facendo leva su tutto l’ecosistema accademico regionale. La qualità dei progetti selezionati dimostra come i momenti di crisi possano generare opportunità per chi possiede le competenze e la capacità di visione necessarie per avviare un’iniziativa imprenditoriale ad alto contenuto innovativo”.
Andrea Poggi, Deloitte Innovation Leader, North-South Europe, ha concluso: “Oggi più che mai, l’innovazione è lo strumento che permette ad aziende, governi e persone di reagire nei momenti di difficoltà e di costruire le basi per un futuro migliore. Il progresso, soprattutto se tecnologico, nasce però sempre dalla collaborazione, dallo scambio di idee e conoscenze, ed è per questo che programmi come StartCup, in cui le imprese collaborano con le giovani menti per la creazione di soluzioni funzionali allo sviluppo economico e sociale, risultano fondamentali. In questo circolo virtuoso, Deloitte ha il compito di supportare e facilitare questo trasferimento tecnologico e di promuovere un’innovazione sempre più sostenibile ed antropocentrica, mettendo a disposizione dell’ecosistema le proprie competenze, i propri servizi ed i propri asset, fisici ed intellettuali”.
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StartCup Lombardia
StartCup Lombardia è organizzata da Politecnico di Milano, PoliHub, Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Pavia, Università degli Studi di Brescia, Università degli Studi di Bergamo, Università degli Studi dell’Insubria, Università Commerciale Luigi Bocconi, Università Cattolica del Sacro Cuore, IULM – Libera Università di Lingue e Comunicazione, Università degli Studi di Milano-Bicocca e Fondazione UniMi.
PoliHub
È l’Innovation Park & Startup Accelerator del Politecnico di Milano, gestito dalla Fondazione dell’Ateneo, che oggi conta più di 100 realtà tra startup e aziende, che operano in diversi ambiti di innovazione, dal Design all’ICT, dal Biomed all’Energy, Cleantech e più in generale sviluppano prodotti e servizi ad alto contenuto tecnologico e creativo. PoliHub, presente della Top 5 dei migliori incubatori universitari al mondo dal ranking di UBI Index supporta le startup deep tech attraverso un modello di business scalabile, lavora a stretto contatto con le grandi aziende in un’ottica di Open Innovation, offre un programma di Accelerazione, Mentorship e Advisory.
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Arte
Giorgio de Chirico precursore del Surrealismo: una mostra a cent’anni dalla nascita del movimento
In occasione del centenario del Surrealismo (1924-2024), segnato, nell’ottobre del 1924, dalla pubblicazione del Manifeste du surréalisme del critico francese André Breton, la Fondazione Accorsi-Ometto di Torino dedica una mostra a Giorgio de Chirico, ritenuto dallo stesso Breton precursore del Surrealismo.
Prendendo in esame uno specifico arco temporale che va dal 1921 al 1928, la mostra, curata da Victoria Noel-Johnson, è la prima esposizione a porre l’attenzione sugli eventi intorno al 1924, anno cruciale per la fondazione del movimento francese, per cui il pittore italiano assunse un ruolo fondamentale. In quanto tale, l’esposizione intende evidenziare l’importanza del ruolo di de Chirico nella nascita e nello sviluppo del Surrealismo, nonché analizzare il suo complicato rapporto con André Breton, il fondatore del movimento, con il poeta francese Paul Éluard e sua moglie Gala (che poi sposò Salvador Dalì).
Grazie al prestigioso prestito della Bibliothèque littéraire Jacques Doucet di Parigi, nella mostra viene esposto per la prima volta il carteggio de Chirico – Breton (1921-1925), inclusa la lettera del 1924, finora poco conosciuta, in cui l’artista propose di realizzare per Breton la prima replica di un’opera del periodo metafisico, quella de Le muse inquietanti del 1918.
Breton, che scoprì la pittura metafisica di de Chirico nel 1916 a Parigi tramite il poeta-critico Guillaume Apollinaire, iniziò a corrispondere con l’artista alla fine del 1921, coinvolgendo poi il braccio destro del Surrealismo, Éluard, e sua moglie Gala. Tra il 1921 e il 1925, de Chirico scrisse loro oltre venticinque lettere e cartoline. Mentre de Chirico e gli Éluard si conobbero a Roma durante l’inverno del 1923-1924, Breton e de Chirico si incontrarono per la prima volta soltanto verso la fine dell’ottobre del 1924 a Parigi. In quell’anno, si avviò un’intensa frequentazione, documentata dalla celebre foto di gruppo scattata da Man Ray al Bureau de recherches surréalistes (ottobre 1924), scattata pochi giorni dopo la pubblicazione del manifesto di Breton.
Il rapporto tra de Chirico e il gruppo dei Surrealisti, segnato da una serie di collaborazioni professionali e di amicizia, si inasprì rapidamente nel corso del 1925, con una rottura definitiva nel 1926. Il culmine fu raggiunto con la dichiarazione pubblica di Breton secondo cui de Chirico era ‘morto’ artisticamente nel 1918. Per i Surrealisti, il suo improvviso cambiamento avvenuto dal 1919 a favore del Classicismo e dei grandi maestri, era inspiegabile e inferiore rispetto al geniale splendore della sua prima pittura metafisica degli anni Dieci, una critica parzialmente spiegata da un vero e proprio conflitto di interessi: i Surrealisti erano proprietari della maggior parte delle opere dechirichiane del primo periodo metafisico (1910-1918).
In realtà la sofisticazione intellettuale, l’eccellenza tecnica e l’innovazione creativa delle opere di de Chirico realizzate durante tale periodo (1921-1928), dimostrano l’esatto contrario da quanto articolato da Breton. In tale ottica, il visitatore troverà in mostra una ricca selezione di
opere compiute durante la permanenza del pittore in Italia tra Roma e Firenze (databili 1921-1925), seguita dal suo secondo soggiorno parigino (databile fine 1925 – 1928). Nonostante lo sfondo di crescenti polemiche e critiche da parte dei Surrealisti, il pubblico avrà la possibilità di scoprire come de Chirico continuò a realizzare nuove serie dai soggetti innovativi, come Mobili in una stanza, Cavalli in riva al mare, Gladiatori, Archeologhi e Trofei. Esempi presenti in mostra includono i magnifici Combattimento di gladiatori (Fin de combat), 1927 e Chevaux devant la mer (1927-1928).
Come accertato, il pittore si accostò al Classicismo in maniera evidente dal 1919 al 1925: lo si evince dalla formidabile Lucrezia, 1921 circa, dall’Autoritratto con la madre, 1922, e dall’Autoritratto, 1925 – la prima opera dechirichiana acquistata dallo Stato Italiano – dai quali traspare evidente la sua conoscenza e il rispetto profondo per la pittura italiana del Quattrocento. L’elemento della sua continuità dell’opera metafisica degli anni Dieci, da lungo denominata come una “metafisica continua”, è illustrata, ad esempio, da Natura morta con cocomero e corazza, 1922, L’aragosta (Natura morta con aragosta e calco), 1922, o La mia camera nell’Olimpo, 1927, dove, in un’atmosfera fantastica ed enigmatica, compaiono, uno accanto all’altro, oggetti accostati apparentemente in maniera casuale. Oppure i Facitori di Trofei (1926-1928), una chiara evoluzione del primo periodo metafisico di de Chirico, in cui convivono elementi del passato e del presente: figure antiche, frammenti di colonne, fiamme stilizzate, profili di cavalli, il timpano di un edificio classico, fusi insieme da tre personaggi-manichino intenti nella costruzione dell’iconico “totem-trofeo”. Inoltre, opere come Tempio in una stanza e La famiglia del pittore, entrambi del 1926, o Thèbes, 1928, illustrano lo sviluppo innovativo di certi temi e soggetti degli anni Dieci come gli ‘Interni ferraresi’ e i ‘Manichini’.
Nonostante le polemiche dei Surrealisti, in primis quelle di Breton, questo avvicinamento al Classicismo non impedì al critico francese di commissionare a de Chirico delle repliche di opere del primo periodo metafisico, oppure a Paul e Gala Éluard di acquistarne altre con soggetto e stile più tradizionali, come Natura morta con selvaggina (il bicchiere di vino), 1923, e Ulisse (Autoritratto), 1924, entrambi esposti in mostra. La presenza di questi dipinti (già collezione Éluard) evidenzia la conflittualità tra la critica surrealista verso le opere degli anni Venti di de Chirico e tale realtà poco conosciuta.
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Il 13 novembre 2024 alle ore 18, presso l’Unione Culturale Franco Antonicelli Torino (via Cesare Battisti 4/a), è in programma il convegno dal titolo “Ricordando Giorgio Faraggiana. Attualità della tutela del paesaggio a Torino”. (altro…)
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