Massa Critica
Partono i corsi degli Orti Generali a Mirafiori a Torino
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Orti Generali è il progetto nato con l’obiettivo di gestire aree agricole residuali cittadine, a Mirafiori lungo il torrente Sangone, con la realizzazione di 160 orti attribuiti a tutti coloro che ne hanno fatto richiesta da marzo 2019, e la creazione di una city farm, con la proposta di corsi aperti tutti intorno ai temi green in città.
A un anno dalla sua inaugurazione partono i corsi per tutti del parco di orti urbani a Mirafiori, Torino. Dal 15 febbraio iniziano 10 corsi aperti a tutti i cittadini legati ai temi dell’orticoltura, potatura, apicoltura, permacultura, sostenibilità, progettazione verde e artigianato.
Sabato 15 febbraio si parte con Orticoltura biologica con la docenza di Filippo Laguzzi e Andrea Favazzo dell’azienda agricola R.A.M. Radici A Moncalieri e Nicholas Panayi del progetto YesRoots! creative food education. A cadenza mensile fino a ottobre, ma anche frequentabili singolarmente, le lezioni verteranno sulle esigenze delle piante e i lavori della terra mese per mese sia per gli ortolani urbani, sia per chi coltiva il proprio cibo sul terrazzo.
Domenica 16 febbraio si terrà la seconda edizione di Potatura degli alberi da frutto con l’esperto giardiniere Giuseppe Ripepi, un corso alla portata di tutti che svelerà innumerevoli segreti e le tecniche base per prendersi cura degli alberi da frutto, con esercitazione pratica sui 160 alberi di varietà antiche di meli, peri e gelsi, piantate a Orti Generali grazie al progetto europeo proGIreg.
Sabato 29 febbraio la serra adibita ai corsi ospiterà la lezione introduttiva al corso di Apicoltura tenuto da Davide Lobue per Finagro. Seguiranno 5 lezioni fino a maggio, la cui frequenza darà diritto all’attestato. Il corso permetterà, nei mesi principali di avviamento e produzione di un apiario, di conoscere la complessità del mondo delle api e le normative vigenti per il loro allevamento.
Per la prima volta Orti Generali ospiterà il corso completo di Permacultura, da sabato 7 marzo, a cura dei docenti dell’Accademia Italiana di Permacultura. Un corso per progettare eticamente il territorio e lasciare il terreno in condizioni migliori di come è stato trovato, un metodo sinergico ideato dal premio Nobel Bill Mollison, che offre soluzioni adatte anche ai coltivatori di piccoli orti per praticare un’agricoltura sostenibile. Frequentare tutte le 12 lezioni del corso, una volta al mese nel fine settimana fino a settembre, permette di ottenere il PDC – Permaculture Design Certificate, riconosciuto a livello internazionale.
Sabato 21 marzo “Coltivare dagli scarti da cucina” sarà il primo appuntamento di Esercizi di Sostenibilità, un nuovo ciclo di incontri pratico -teorici a cadenza mensile, nati con lo scopo di promuovere la sostenibilità nella vita quotidiana e nella coltivazione, proporre soluzioni a basso impatto ambientale e a costo zero, trovare modi per riutilizzare gli scarti della vita quotidiana e per autoprodurre il necessario. I temi che verranno affrontati saranno “Macerati per l’orto: ricette e utilizzo”, “Compostiera: gestione e costruzione”, “Il giardino degli impollinatori”, “Conservazione alimentare: fermentati dall’orto”,“Detergenti naturali: esempi di autoproduzioni e impatto ambientale” e “Bugs hotel e mangiatoie per uccelli”.
Sempre sabato 21 marzo ci sarà il primo appuntamento con Pomeriggi nel parco, attività a cadenza settimanale fino a ottobre, per bambini dai 5 ai 10 anni che, insieme a educatori e associazioni specializzate in laboratori con i più piccoli, potranno imparare giocando all’aria aperta, con laboratori dedicati ai giochi di una volta, all’orienteering, al riconoscimento dei vegetali, al movimento all’aria aperta.
Domenica 22 marzo Semina sul balcone a costo zero sarà l’unica occasione per progettare con Barbara Pepe di Gingko Giardini, architetto paesaggista, il proprio angolo verde (terrazzo, balcone o giardino) e scoprire soluzioni a costo zero per seminare bellezza.
Domenica 29 marzo invece sarà la prima lezione del ciclo Tingi con le piante tintorie a cura di Giulia Perin, Emina Batik, per conoscere, coltivare e sperimentare le tecniche della tintura naturale dei tessuti con l’utilizzo di piante, reperibili sia in natura, sia nell’orto. Le cinque lezioni di Tingi con le piante tintorie hanno cadenza mensile e sono frequentabili anche singolarmente.
Il 19 aprile si terrà il primo dei due incontri di Intreccia il tuo cesto con Laura Nocita, la Cestaia Urbana, per imparare le tecniche di base per l’intreccio; il 24 maggio, Passeggia tra erbe spontanee sarà un’occasione unica per conoscere le erbe che popolano i prati al confine con la città.
Informazioni su calendari, contenuti di ciascun corso e prenotazioni online su bit.ly/OG_corsi2020
Prenotazioni e informazioni a [email protected]
Orti Generali è l’esito di un percorso di 4 anni di progettazione partecipata che ha coinvolto scuole, associazioni, ortolani e abitanti del quartiere, sotto la guida di Stefano Olivari, paesaggista, e Matteo Baldo, sociologo. Una dei capitoli del progetto Miraorti, iniziato nel 2010.
Il primo tra gli orti urbani in Italia a disporre in ogni orto un impianto di irrigazione automatico governato da una centralina meteo, è un progetto reso possibile dal sostegno della Città di Torino e della Compagnia San Paolo e fa parte di proGIreg, il progetto europeo che a Mirafiori sviluppa sperimentazioni delle infrastrutture verdi con partner locali.
Grazie alle sue componenti di innovazione sociale e tecnologica Orti Generali ha vinto il bando indetto dal MIUR Smart cities and Communities and Social Innovation e dal 2016 al 2019 ha avviato una fase di ricerca tecnologica, supervisionata dall’Università Ca’ Foscari di Venezia e nel 2019 il bando AmbientAzioni di IREN per l’efficientamente energetico del futuro chiosco, edificio ereditato in forma di rudere e chiamato ex Cascina Piemonte, che verrà inaugurato tra marzo e aprile 2020.
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Agricoltura
Una guida allo sviluppo rurale in Piemonte 2023-2027
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Dal 1° gennaio 2023 è partita la nuova programmazione della Politica Agricola Comune (PAC). Il piano strategico nazionale dell’Italia, dal valore di 37 miliardi di euro, è stato approvato dalla Commissione Europea e grandi somme di tale piano saranno dedicate agli obiettivi climatici e ambientali, agli ecoschemi e ai giovani agricoltori.
La Rrgione Piemonte ha pubbllicato una guida a disposizione degli agricoltori piemontesi.
La programmazione 2023-2027 avrà una durata di cinque anni. La PAC ha tradizionalmente tre obiettivi generali, uno economico relativo alla competitività delle aziende e alla creazione di filiere agroalimentari, uno ambientale dedicato alla sostenibilità e alla conservazione delle risorse naturali e uno sociale riguardante l’ingresso dei giovani in agricoltura e lo sviluppo delle comunità nelle zone rurali.
Nella PAC 2023-2027 ogni obiettivo generale è suddiviso in 3 obiettivi specifici, come indicato nella figura sottostante. É inoltre presente un decimo obiettivo, trasversale, dedicato alla costruzione di sistemi di conoscenza e innovazione tra mondo della ricerca, attori privati e pubblici.
Nella programmazione precedente la Commissione Europea aveva previsto due strumenti per l’attuazione della PAC: il “Primo Pilastro” (aiuti diretti e interventi settoriali) e il “Secondo Pilastro” (misure di sviluppo rurale) gestito prevalentemente dalle singole Regioni attraverso i PSR (Programmi di sviluppo rurale).
Nel nuovo ciclo, è invece previsto un unico strumento di attuazione di livello nazionale, il Piano strategico della PAC (PSP), che comprende sia il Primo, sia il Secondo pilastro e che include tutti gli interventi sui territori. Anche se non esisteranno più i PSR regionali, ogni Regione ha definito un Complemento regionale per lo sviluppo rurale 2023-2027 (CSR), che rappresenta lo strumento attuativo a livello locale della strategia nazionale. Il CSR del Piemonte avrà una dotazione finanziaria di 750 milioni di euro e attiverà 49 interventi all’interno di otto ambiti indicati dai diversi colori in questa guida.
Altre informazioni utili sono reperibili alla apgina dello Sviluppo Rurale in Piemonte, e alla rivista Quaderni dell Agricoltura online.
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Massa Critica
STLA AutoDrive il primo sistema di guida autonoma sviluppato da Stellantis
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Stellantis ha presentato STLA AutoDrive 1.0, il primo sistema di guida autonoma sviluppato internamente che offre funzionalità mani libere e occhi chiusi Livello 3 SAE disponibile fino a 60 km/h, anche al buio e in condizioni atmosferiche difficili.
STLA AutoDrive abilita anche le funzionalità di Livello 2 a mani sul volante e di Livello 2+ con mani libere, occhi sulla strada a velocità più elevate, tra cui il Cruise Control adattivo e le funzioni di mantenimento della corsia.
STLA AutoDrive è parte integrante della strategia tecnologica di Stellantis insieme a STLA Brain e STLA Smart Cockpit e permette di migliorare l’intelligenza del veicolo, l’automazione e l’esperienza a bordo. STLA AutoDrive consente la guida autonoma a velocità fino a 60 km/h riducendo il ruolo attivo del conducente nel traffico stop-and-go e offrendo tempo prezioso a bordo vettura. Ideale per chi guida nelle aree urbane ad alta densità, STLA AutoDrive consentirà ai conducenti di dedicare una parte del proprio tempo a bordo ad attività diverse dalla guida, come ad esempio guardare un film, leggere e-mail, sfogliare un libro o semplicemente guardare il panorama.
Il sistema è progettato per essere semplice: quando le condizioni del traffico e dell’ambiente attorno alla vettura lo consentono, il conducente viene avvisato che STLA AutoDrive è pronta ad entrare in funzione. Una volta attivato attraverso un pulsante, il sistema prende il controllo del veicolo mantenendo le distanze di sicurezza, regolando la velocità e gestendo la sterzata e la frenata senza soluzione di continuità in base al flusso del traffico.
STLA AutoDrive monitora continuamente l’ambiente circostante attraverso una serie di sensori per garantire uno stile di guida preciso e sicuro ed un funzionamento affidabile anche in caso di guida al buio o in condizioni atmosferiche difficili, ad esempio in caso di pioggia leggera. Per mantenere le prestazioni costanti, un sistema automatico di pulizia dei sensori pulisce i componenti critici in modo da garantire affidabilità e funzionalità ottimali.
Progettato su un’architettura scalabile, STLA AutoDrive è pronto per l’implementazione e può essere adattato sulle vetture dei brand di Stellantis nei mercati globali, garantendo un’implementazione continua a seconda delle strategie commerciali e della domanda del mercato. Il sistema è inoltre collegato al cloud, che consente miglioramenti continui grazie agli aggiornamenti over-the-air e all’integrazione dei dati in tempo reale per ottimizzare le prestazioni.
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In Evidenza
Anthroday 2025 a Milano e Torino dal 20 al 22 febbraio. Tra gli eventi anche un laboratorio partecipato tra giornalismo e antropologia
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Il World Anthropology Day è un’iniziativa promossa dall’American Anthropological Association e lanciata a Milano, a partire dal 2019, e a Torino, dal 2023, dal corso di Laurea Magistrale in Scienze Antropologiche ed Etnologiche, dal Dottorato in Antropologia Culturale e Sociale, dal Dottorato Patrimonio Immateriale nell’Innovazione Socio-Culturale e dal Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa” dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. È organizzato in collaborazione con SIAA (Società Italiana di Antropologia Applicata), il dipartimento di Lingue, Letterature, Culture e Mediazioni dell’Università di Milano Statale, il dipartimento di Studi Umanistici dell’Università IULM e i dipartimenti di Culture, Politica e Società e Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino. HomoLogos, dal 2023, e Radio Popolare, dal 2024, sono media partner, mentre dal 2024 l’Anthroday si avvale del contributo organizzativo di Presso.
Quest’anno gli eventi si svolgeranno dal 20 al 22 febbraio a Milano e Torino. Di seguito il programma suddiviso per città:
Convegno di apertura 2025 – Milano
Festa dell’Antropologia 2025 – Torino
Tra gli eventi in programma segnaliamo:
Lo sguardo da vicino
Laboratorio partecipato tra giornalismo e antropologia
L’iniziativa fa parte del festival 𝗔𝗻𝘁𝗵𝗿𝗼𝗱𝗮𝘆 𝟮𝟬𝟮𝟱 – 𝗙𝘂𝘁𝘂𝗿𝗶 𝗘𝗺𝗲𝗿𝗴𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗡𝗲𝗴𝗮𝘁𝗶 𝗔𝗹𝘁𝗲𝗿𝗻𝗮𝘁𝗶𝘃𝗶.
Si tratta di un’iniziativa creata per celebrare e far conoscere l’antropologia in modo diffuso e traversale.
✨ Cosa faremo:
Progetteremo insieme la creazione della puntata di un podcast che racconti il lavoro di Eco dalle Città, l’associazione che ci ospita, e le tematiche di cui si occupa con uno sguardo antropologico.
Chi sarà presente?
Ginestra Odevaine (antropologa)
Chiara Pedrocchi (giornalista)
Il team del podcast Lo Sguardo da Vicino
Lo staff di Eco dalle Città
📅 Quando: sabato 22 febbraio ore 16.30-19.00
📍 Dove: Librezia Biblioteca di Recupero di libri usati 📚♻, Via Bellezia 19, Torino
👉 Iscriviti ora: [email protected]
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