Innovazione
Fondazione Crt: dagli Stati Generali il decalogo per il futuro
Tecnologia, territorio, tessitura sociale con al centro la comunità: sono le priorità – le tre agende – della Fondazione CRT emerse dagli Stati Generali, il percorso di ascolto partecipato per tracciare la road map dell’azione filantropica nel decennio 2020-2030, consolidando e aggiornando missione, visione e strategie. Un’operazione partita da Torino ed estesa a tutto il Piemonte, alla Valle d’Aosta e, più in generale, al Nord Ovest, con il coinvolgimento di 800 persone, vere e proprie “antenne” sul campo: Sindaci, rappresentanti delle Istituzioni e delle Fondazioni, opinion leader, protagonisti del mondo della cultura, delle Università, dell’economia, del terzo settore, del volontariato, della ricerca, dell’innovazione.
Questo materiale di conoscenza ampio e strutturato, frutto di quasi due anni di ricerca e analisi, ha innescato nei Consigli di Amministrazione e di Indirizzo della Fondazione CRT un processo di riflessione sulle traiettorie evolutive, in condivisione con tutte le realtà della “grande famiglia”: Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, Società consortile per azioni OGR-CRT, Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, REAM SGR SpA, La Scialuppa CRT Onlus-Fondazione Antiusura, Fondazione Ulaop Onlus.
In apertura dell’evento è stato proiettato un video che ripercorre brevemente le tappe più siginificative della storia della Fondazione CRT e che è visibile qui di seguito:
I risultati, presentati alle OGR-Officine Grandi Riparazioni di Torino a un migliaio di esponenti nazionali e locali delle istituzioni e delle associazioni, ridisegnano la Fondazione come corpo intermedio tra Stato e mercato, orientata ad assumere il ruolo di “tessitrice” e “aiuto regista” – non in sostituzione, ma al fianco di istituzioni elettive, aggregazioni sociali, imprese – per la costruzione di coesione e sviluppo del territorio, anche attraverso il potenziamento dei canali di incontro, confronto e dialogo, con una funzione di “cerniera” tra la dimensione locale e quella internazionale. Il motore per connettere sempre più Torino al resto del mondo saranno proprio le rinate OGR, luogo di avanguardia, eccellenza e sperimentazione tra i più dinamici in Europa, nella cultura, nell’arte contemporanea, nella ricerca, nell’innovazione, nell’accelerazione di impresa for profit e sociale.
“Gli Stati Generali della Fondazione CRT hanno costituito un forte incoraggiamento a costruire insieme la fiducia, senza cedere all’utopia ma neanche alla rassegnazione, in un’epoca segnata da crescenti disuguaglianze e fragilità – dichiara il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia –. È questo il messaggio che emerge con molta chiarezza, con la sollecitazione ad assumere una responsabilità che è soprattutto civile: ricucire un tessuto sociale talora sfilacciato, prenderci cura del bene comune riaffermando la centralità della persona e dei corpi intermedi, affiancare le istituzioni pubbliche elettive, senza sostituirci ad esse, nel governare i processi di sviluppo e coesione per un nuovo welfare di comunità. Oggi le Fondazioni sono figure del ‘noi sociale’: a partire da questa identità, aperta alla dimensione non dell’‘io’ ma del ‘noi’ e del ‘noi insieme’, Fondazione CRT coltiverà una visione di futuro fondata sul massimo di innovazione, di vicinanza ai territori e di capacità di far fronte al disagio delle persone e della collettività”.
“Tra i pilastri fondamentali sui quali Fondazione CRT intende proseguire e affrontare la propria mission in un ambiente caratterizzato da crescente complessità – afferma il Segretario Generale della Fondazione CRT Massimo Lapucci – un ruolo determinante è svolto innanzitutto da una gestione patrimoniale e finanziaria rigorosa ed efficace, in linea con un percorso che ha già consentito, negli ultimi anni, di rafforzare il patrimonio e di migliorare di oltre mezzo miliardo di euro la posizione finanziaria netta. In secondo luogo, l’attivazione di connection e relazioni sempre più globali tra eccellenze locali e internazionali. Infine, il consolidamento del ruolo da protagonista nello sviluppo di un ecosistema dell’innovazione per il Paese, partendo dal territorio attraverso partnership mirate e strumenti di intervento innovativi, capaci di favorire una naturale ibridazione tra profit e non profit con investimenti in progetti sostenibili a forte impatto nello sviluppo economico e sociale a beneficio del territorio. I capitali pazienti della Fondazione CRT hanno già reso possibile anche la rinascita delle OGR, che nel 2020 entreranno a pieno regime, qualificandosi come il luogo in cui si realizza la missione più avanzata e in continua evoluzione della Fondazione a sostegno della cultura, dell’innovazione e della ricerca come elementi irrinunciabili nello sviluppo e sostegno del capitale umano e del talento in ogni sua forma”.
Con il documento finale degli Stati Generali, la Fondazione CRT chiude la fase dell’ascolto e della riflessione per aprirsi alla costruzione dei prossimi anni, delineando dieci idee di futuro per Torino, il Piemonte e la Valle d’Aosta.
1. La creazione del “Network dei 5.000 Talenti”, per disseminare sul territorio un patrimonio di competenze finalizzato allo sviluppo, alla crescita della competitività e alla riattivazione dell’ascensore sociale. In quanto hub di imprenditorialità, le OGR Tech di Torino saranno la “casa” naturale di questa vera e propria community di eccellenze under 35, destinata a espandersi attorno ai giovani che, avendo avuto la possibilità di emergere grazie ai programmi di alta formazione della Fondazione CRT (Talenti Neolaureati, per l’Impresa, per l’Export, per il Fundraising, ecc.), possono mettere a disposizione delle nuove generazioni e dell’intera collettività parte di quanto ricevuto, oltre a mantenere aggiornati i progetti del “brand” Talenti in relazione alle mutate esigenze formative.
Il Network dei 5.000 Talenti è la punta dell’iceberg di uno dei principali indirizzi strategici della Fondazione: l’investimento nel capitale umano, nell’innalzamento delle competenze tecniche e trasversali, le cd. “soft skills”, nella valorizzazione delle potenzialità e del talento di ciascuno in tutte le fasce d’età – dai banchi di scuola con i programmi didattici del Diderot, sino all’Università e oltre – con un’attenzione particolare per chi è in difficoltà, attraverso iniziative di contrasto alla povertà educativa minorile e all’abbandono scolastico.
“Formazione” continuerà ad essere la parola-chiave della Fondazione CRT anche nel welfare e nell’arte, sia per rafforzare le capacità di progettazione e di fundraising delle organizzazioni non profit, sia per preparare il personale dei musei ad accogliere al meglio i visitatori con disabilità, rendendo concreto il diritto alle pari opportunità e alla dignità per ogni persona.
2. L’attivazione di una business community alle OGR e la contaminazione tra nuove tecnologie e creatività per la crescita di Torino in una dimensione internazionale. Ultimato il cantiere per la riqualificazione delle ex Officine dei treni, l’entrata a pieno regime delle OGR a inizio 2020 come attrattore di competenze, talenti, start up, imprese, capitali, consoliderà il posizionamento di Torino e del Piemonte sulla mappa globale dell’innovazione, in particolare con l’avvio del primo programma triennale di accelerazione in Europa dedicato alla Smart Mobility. Inoltre, alle OGR si intensificherà l’interazione tra Tech e Cult: da un lato, il gaming, le tecnologie digitali, la realtà virtuale e aumentata al servizio anche dei contenuti culturali e creativi; dall’altro una programmazione artistica dal forte valore tecnologico e innovativo. Un binomio, quello tra arte e nuove tecnologie, su cui Fondazione CRT continuerà a investire in futuro, per ampliare le opportunità di accesso e di fruizione dei beni artistici e culturali, ad esempio con le aperture automatizzate tramite App. L’innovazione tecnologica nell’arte potrà innescare anche processi di innovazione sociale, con la responsabilizzazione della comunità locale nella “presa in carico” dei beni, mantenendo un tessuto culturale vivo e aperto.
3. La formazione di esperti in tematiche territoriali, paesaggistico-ambientali e di comunità: operatori socio-economici-culturali-antropologici di “ricerca-azione” e di ispirazione olivettiana, per promuovere il patrimonio naturale, i beni artistici, le risorse agroalimentari, i servizi legati all’attrattività turistica, la qualità delle produzioni artigianali e imprenditoriali di nicchia o innovative. Il progetto per dotare di queste nuove figure professionali la Valle d’Aosta e i “tanti Piemonti” – l’area metropolitana torinese con le sue periferie, le aree intermedie puntellate di città medio-piccole, le zone marginali delle vallate alpine e alto collinari – si fonda sull’interazione tra l’impegno dei Sindaci, della Protezione Civile, del volontariato, delle forze sociali e delle stesse imprese: una rete sul territorio capace di declinare congiuntamente coesione e crescita, inclusione e innovazione, per ridare spessore al senso di identità anche nei territori più difficili.
4. Il rafforzamento del volontariato organizzato, anche con l’apporto di risorse giovani tramite progetti di alternanza scuola-lavoro, sia nel sistema della Protezione Civile e del 118 per il soccorso di emergenza, sia in ambito sociale, culturale, ambientale. Nel quadro di una strategia complessiva di coesione territoriale che coinvolga associazioni non profit e istituzioni, la Fondazione CRT potrà facilitare la progettazione e la strutturazione di reti tra gli enti, supportare le nuove esigenze di formazione tecnica dei volontari con approcci integrati e mutuabili dai progetti “Talenti”, offrire opportunità di certificazione delle competenze con strumenti innovativi basati, ad esempio, su tecnologie blockchain e open badge.
5. Il sostegno alla genitorialità attraverso la rinnovata veste della Fondazione Ulaop-CRT come laboratorio di idee, progetti e competenze per la fascia d’età da 0 a 6 anni. Oltre ai servizi direttamente rivolti alle famiglie (biblioteca, doposcuola, inglese per i piccoli, Banco del Sorriso, Centro bambini e genitori) per supportarne il ruolo educativo e promuovere il benessere e lo sviluppo dei bimbi, la Fondazione Ulaop-CRT opererà in sinergia con il mondo delle imprese, per costruire azioni family friendly orientate alla conciliazione delle esigenze e dei tempi di vita e di lavoro.
6. La promozione di una leadership dei nuovi cittadini, attraverso l’individuazione di interlocutori sensibili e rappresentativi, per valorizzare le molteplici espressioni culturali presenti nella comunità giovanili e studentesche: l’obiettivo è costruire cittadinanza attiva, coscienza civile e istituzionale, inclusione, partecipazione, responsabilizzazione alla cura delle risorse comuni.
7. L’apertura di 2.000 nuovi cantieri per l’ambiente e il territorio nei prossimi dieci anni, in particolare nei Comuni del Piemonte e della Valle d’Aosta con meno di 3.000 abitanti, come evoluzione del progetto “Protezione Civile” della Fondazione CRT focalizzato sulla prevenzione del dissesto idrogeologico, in un contesto in cui il cambiamento climatico su scala globale ha effetti tangibili anche a livello locale. Tali dinamiche potranno essere comprese sempre meglio anche attraverso metodologie e strumenti di analisi innovativi come i Big Data, per mettere in campo azioni di salvaguardia del suolo adeguate ai mutamenti ambientali. La tutela del patrimonio paesaggistico e ambientale sarà sempre più al centro anche dei cantieri di restauro dei beni storici, artistici e architettonici, accanto ad azioni di sensibilizzazione per promuovere la conoscenza e la fruizione dei luoghi da parte di fasce sempre più ampie di pubblico.
8. Nuove “mappe” della salute, della sicurezza, della cultura, della mobilità con l’utilizzo dei Big Data e dell’Intelligenza Artificiale per il bene comune, per meglio identificare i bisogni della collettività, indirizzare in modo più mirato gli interventi e misurarne l’impatto con un portafoglio di indicatori più ampio e “umano” di quelli puramente finanziari. Generare valore pubblico dai Dati è l’obiettivo del primo centro di ricerca europeo che Fondazione CRT e Fondazione ISI apriranno alle OGR Tech di Torino a inizio 2020, come ulteriore pilastro della pionieristica collaborazione nel campo delle Scienze dei Dati e della Complessità, avviata oltre 15 anni fa con il Progetto Lagrange. Oltre a una nuova mappatura della salute, della sicurezza, della cultura, della mobilità per il futuro delle città, il centro di ricerca alle OGR fornirà dati, analisi e predizioni su spostamenti e migrazioni delle persone per favorire politiche pubbliche capaci di ridurre le disuguaglianze sociali, culturali ed economiche, in linea con la mission redistributiva della filantropia.
9. La moltiplicazione della “potenza di fuoco” dell’ecosistema della filantropia, con l’integrazione di diversi strumenti operativi: dalle tradizionali erogazioni alle frontiere più recenti della finanza di impatto e della venture philanthropy, per la creazione di valore sociale e ambientale attraverso progettualità sostenibili nel medio-lungo periodo, in un processo di naturale ibridazione tra profit e non profit. Questo orientamento verso una maggiore forza d’urto sul territorio, in linea con quanto accade nell’ambito della filantropia istituzionale europea e statunitense, trova in Fondazione CRT una spinta supplementare grazie alla sinergia con tutte le componenti della “famiglia allargata”: Fondazione Sviluppo e Crescita, OGR, Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea, REAM, Fondazione Antiusura, Fondazione Ulaop.
10. Una cabina di regia per intercettare i fondi europei, fondata su possibili partnership tra istituzioni, enti proponenti e Fondazioni, per generare maggiore impatto in termini di sviluppo locale, coesione sociale, miglioramento ambientale. Un ulteriore tassello, dopo la Guida all’Europrogettazione interattiva e digitale, per agevolare la partecipazione ai bandi europei da parte delle associazioni e candidare al cofinanziamento alcune iniziative, in particolare nell’area green (ad esempio, azioni su vasta scala per il ripristino e la gestione di spazi verdi che contribuiscano ad abbattere le emissioni serra nell’area padana), o nel campo dell’istruzione e della ri-alfabetizzazione secondo un approccio massivo. Anche sperimentazioni coraggiose per l’innovazione sociale, che richiedono capitali “pazienti” per operazioni di impact investing o pay by result, come i social impact bond, potrebbero essere sostenute da risorse europee, non solo fondi strutturali, ma anche finanziamenti della BEI-Banca europea degli investimenti.
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In Evidenza
Torino capitale europea dell’innovazione 2024 iCapital
Torino è la Capitale Europea dell’Innovazione 2024 iCapital, riconoscimento che intende celebrare le città europee che sono all’avanguardia nella fornitura di soluzioni innovative a vantaggio dei loro cittadini.
A ritirare il riconoscimento sul palco principale del Web Summit a Lisbona , il Sindaco Stefano Lo Russo e l’assessora all’Innovazione Chiara Foglietta.
Per supportare la candidatura di Torino erano presenti all’evento tecnologico nella città portoghese diversi attori rappresentativi dell’ecosistema locale dell’innovazione e coinvolti nelle progettualità torinesi premiate: i due Atenei -Università di Torino e Politecnico di Torino-, la Camera di Commercio di Torino con Torino Social Impact, Fondazione Compagnia di Sanpaolo, Fondazione Piemonte Innova.
La giuria ha evidenziato come fattori per l’assegnazione di questo premio il ruolo di iniziative come la piattaforma Torino City Lab, il laboratorio di innovazione aperto e diffuso della Città di Torino che dal 2021 si è arricchito con la Casa delle Tecnologie Emergenti CTE Next. Così come la collegata piattaforma Torino Social Impact con le numerose progettualità finalizzate a creare impatto sociale sul territorio. Strumenti ma soprattutto ecosistemi di attori ed energie che hanno consentito la co-creazione e la sperimentazione di soluzioni urbane all’avanguardia in condizioni reali in settori che vanno dalla Smart Mobility, allo Smart Living verso un modello di Città a zero emissioni e generativa di opportunità per tutti.
Attraverso iCapital, l’Unione Europea premia le città con ecosistemi di innovazione inclusivi. Il premio, giunto quest’anno alla sua decima edizione, identifica le città che riescono a connettere i cittadini con il mondo accademico, il settore privato e quello pubblico per migliorare il benessere dell’intera società, promuovendo allo stesso tempo l’innovazione rivoluzionaria.
Tra i vincitori delle precedenti edizioni Barcellona (2014), Amsterdam (2016), Parigi (2017), Atene (2018), Nantes (2019), Lovanio (2020), Dortmund (2021), Aix-Marseille Provence Metropole (2022) e Lisbona (2023). come Capitali europee dell’innovazione. Nella categoria delle città innovative emergenti, i vincitori precedenti sono Vantaa (2021), Haarlem (2022) e Linkoping (2023).
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Eventi
Al Politecnico di Torino la mostra Tennis & Technology su tennis e tecnologia
Nella settimana delle ATP Finals a Torino il Politecnico di Torino organizza “Tennis & Technology”, un’iniziativa articolata in una mostra e due talk per celebrare il tennis e approfondire la tecnologia che sta dietro alle prestazioni dei grandi campioni.
La mostra “Open Era – Tech, Performance and Champions” è visitabile gratuitamente fino a venerdì 15/11 dalle ore 9 alle 19 nella Sala “Emma Strada”. La mostra ripercorre quasi sessant’anni di tennis con pannelli che raccontano le carriere e le imprese delle donne e degli uomini più vincenti dal 1968, anno dell’apertura dei tornei ufficiali ai professionisti.
La mostra è accompagnata da due eventi esclusivi, in cui il pubblico potrà incontrare un campione in attività come Lorenzo Sonego, vincitore dell’ultima Coppa Davis con la nazionale italiana, e due ex atleti ricchi di successi come Diego Nargiso e Flavia Pennetta, vincitrice, tra le altre cose, dello US Open nel 2015 e di quattro Fed Cup con l’Italia.
Il programma degli eventi
12 novembre 2024, ore 9.30
Aula Magna “G. Agnelli”, Politecnico di Torino
TENNIS LIFE
Ospiti: Lorenzo Sonego, Diego Nargiso
Luca Viale, docente esterno Politecnico di Torino – “Damping vs Vibrations: Game, set, match”
Laura Gastaldi, docente Politecnico di Torino – “Engineering empowers para-tennis athletes”
Fabrizio Lamberti, docente Politecnico di Torino e HYPERTENNIS – “Artificial intelligence in tennis: From data analysis to performance”
Chair: Federica Joe Gardella, dottoranda Politecnico di Torino e tennista
15 novembre 2024, ore 9.30
Aula Magna “G. Agnelli”, Politecnico di Torino
GAME CHANGER: TECH
Ospite: Flavia Pennetta
Pier Paolo Riviera, docente Politecnico di Torino – “String the pavement: a second life for exhausted tennis string”
Ada Ferri, docente Politecnico di Torino – “How new materials changed tennis”
Donato Campagnoli, imprenditore – “ZLAM: your intelligent ally for limitless tennis growth!”
Chair: Enrico Macii, docente Politecnico di Torino
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Eventi
SMAU torna a Milano il 29 e 30 ottobre a Fiera Milano City
SMAU torna a Milano il 29 e 30 ottobre a Fiera Milano City con un programma ricco di oltre cinquanta workshop e presentazioni che mettono al centro l’innovazione e il futuro delle imprese. Durante la due giorni, esperti e leader di settore approfondiranno temi cruciali per le aziende, spaziando dall’intelligenza artificiale e tecnologie emergenti alla leadership, dall’employer branding e risorse umane all’industria 5.0, fino a marketing, social e influencer, sostenibilità e greenwashing. Non mancherà un focus sull’internazionalizzazione delle PMI, per supportarle nella sfida globale.
Le startup avranno un’opportunità per farsi conoscere, presentando i loro progetti attraverso pitch dedicati, da soli due minuti, nei settori Artificial Intelligence ed Emerging Technologies, Smart Communities, Energy e Mobility, Industry e Smart Manufacturing, Agri, Food e Health. L’evento rappresenta un’occasione imperdibile per esplorare le frontiere dell’innovazione e costruire il futuro delle imprese.
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