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Ambiente

Mosaico Verde: saranno piantati oltre 233.000 alberi grazie alla collaborazione tra enti locali e aziende private

Per stabilizzare i livelli di anidride carbonica atmosferica e contenere i cambiamenti climatici è fondamentale bilanciare le emissioni liberate in atmosfera. Come? Attraverso una delle più grandi invenzioni della natura: la riforestazione e la valorizzazione del patrimonio forestale esistente. La Campagna Mosaico Verde, nata un anno fa dall’impegno di AzzeroCO2, società che da anni si occupa di supportare le aziende e gli enti pubblici nel migliorare le performance energetico-ambientali, e Legambiente, l’associazione ambientalista più diffusa in Italia, dimostra come l’unione fa la forza e le aziende e gli enti locali possano collaborare per creare valore condiviso e partecipare insieme alla definizione di piani per l’adattamento ai cambiamenti climatici.

Per parlare delle opportunità che oggi la campagna offre alle aziende che desiderano investire risorse sul territorio grazie alle aree messe a disposizione dagli enti locali (Comuni ed Enti parco) e delle prospettive dei prossimi anni, il 20 giugno, presso il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo si è svolto il Convegno “Valorizzazione del patrimonio forestale pubblico attraverso la campagna Mosaico Verde. Gli enti pubblici si raccontano”. Un evento dedicato dunque ai Comuni e agli Enti Parco che hanno scelto di valorizzare il loro territorio aderendo a questa campagna, che ad oggi conta il patrocinio di 16 realtà tra istituzioni e associazioni e che oggi hanno illustrato le loro esperienze nella pianificazione e gestione del patrimonio forestale.

Facendo un bilancio provvisorio di questo primo anno di attività della campagna, emerge, in primis, l’elevata adesione degli enti locali: 53, tra Comuni e Enti parco, hanno mostrato interesse nel progetto. 34 hanno già aderito e 19 sono in fase di adesione, per una superficie complessiva messa a disposizione pari a 137 ettari, 86 dei quali già piantati grazie al contributo delle aziende.

L’obiettivo è ambizioso, piantare nei prossimi anni 300.000 mila nuovi alberi e tutelare 30.000 ettari di boschi e aree verdi esistenti, ma non irraggiungibile: possiamo affermare che ad oggi sono oltre 233.000 gli alberi che verranno piantati grazie all’impegno delle aziende che hanno già aderito alla campagna. La superficie complessiva stimata necessaria alla realizzazione degli interventi (alcuni dei quali sono stati già realizzati, altri verranno realizzati nei prossimi due anni) è pari a 122 ettari.

Un progetto questo che quindi ha tradotto in azioni concrete quanto previsto nella nuova Legge Forestale, d.lgs. n°34/2018, nella quale è ben chiara l’esigenza di una stretta collaborazione tra enti locali e mondo imprenditoriale al fine di tutelare e implementare il patrimonio forestale nazionale e ridurre la frammentazione degli ecosistemi naturali soprattutto in aree degradate.

“Piantare alberi è da sempre una azione ben fatta.” dichiara Alessandra Stefani, Direttore generale delle foreste. “Convogliare risorse di aziende che sentono la responsabilità sociale di contribuire al nostro pianeta è una azione ancora più importante, perché mette in moto energie positive ed innesca una rincorsa al meglio per il bene comune. La Direzione generale delle foreste riconosce queste azioni positive, ed il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo apre volentieri le sue porte per contribuire a rendere pubblici i risultati di questo impegno”.

“La Campagna Mosaico Verde, in questo primo anno di attività, ha dimostrato che l’unione fa la forza e aziende ed enti locali possono insieme tutelare il paesaggio e il territorio nell’adattamento ai cambiamenti climatici», spiega Alessandro Vezzil, coordinatore della Campagna. «Il progetto nato con l’idea di aiutare le imprese a modificare la propria strategia secondo i principi dello shared value, vuole dare il proprio contributo alla strategia nazionale forestale in una continua e proficua collaborazione con la Direzione Foreste del MIPAAFT. I cambiamenti climatici sempre più avranno effetti sulla vita nelle città e sempre più si avrà necessità di una corretta programmazione della gestione del patrimonio naturale. Da qui l’esigenza che gli enti locali si impegnino a realizzare piani e programmi promuovendo azioni reali di adattamento ai cambiamenti climatici al fine di ridurre il consumo di suolo, le isole di calore e la biodiversità.”

Nel 2019 l’Overshoot day, il giorno in cui l’umanità avrà “esaurito” le risorse messe a disposizione dal Pianeta e inizierà ad erodere il capitale naturale, indebitandosi con il futuro, sarà il 29 luglio. Vuol dire che la popolazione mondiale avrebbe bisogno di 1,7 Terre (dati Global Footprint Network) per soddisfare le attuali esigenze. Gli italiani necessiterebbero quasi di 4 Pianeti. È necessario invertire la tendenza, pensare globalmente, pianificare e agire localmente. Attraverso le piantumazioni si può aumentare la quota di assorbimento della CO2, lavorare per il riassetto idrogeologico e tutelare la biodiversità.

Antonio Nicoletti, Responsabile Aree protette di Legambiente commenta “La Campagna è rivolta in particolare alle aree urbane perché è lì che si gioca una sfida importante per frenare la perdita di biodiversità, nelle città infatti si deve concentrare la sfida di consumare in maniera sostenibile e ridurre le pressioni sulla biodiversità. La popolazione del Pianeta, concentrata per la gran parte nelle aree urbane e nelle città, non solo esercita una forte pressioni sulle risorse naturali ma può con maggiore facilità rispetto alle popolazioni rurali invertire questa tendenza e sposare politiche di tutela innovative a partire dalla promozione di nuovi spazi verdi urbani che aumentano il benessere dei cittadini e la loro qualità della vita. Le aziende possono così, attraverso l’adesione alla Campagna Mosaico Verde, dare il proprio contributo concreto adottando spazi e territorio degradati o non gestiti per farne delle oasi urbane per favorire la crescita del verde e delle specie animali presenti nelle nostre città ed apportando, in generale, un valore aggiunto in termini di sostenibilità”.


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Ambiente

A Cecilia Di Lieto il Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno 2024

È stato assegnato a Cecilia Di Lieto, storica voce di Radio Popolare, il Premio “Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno”, alla sua XV edizione. La cerimonia di consegna del Premio si è tenuta venerdì 29 novembre, a Casale Monferrato (AL), la città piemontese teatro da alcuni anni dell’importante riconoscimento promosso da Legambiente e dalla rivista La Nuova Ecologia insieme al Comitato organizzatore che unisce numerose realtà casalesi, all’Ente di Gestione delle Aree Protette del Po piemontese e al Comune monferrino. (altro…)


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Ambiente

‘Voglio raccontarti una storia’, successo per lo spettacolo teatrale che racconta la tragedia dell’alluvione del 1994 in Piemonte

Occhi lucidi, ricordi, e tante emozioni hanno accompagnato lo spettacolo teatrale “Voglio raccontarti una storia” andato in scena venerdì 22 novembre 2024 al Cinema Moretta di Alba. L’evento, inserito tra le celebrazioni del Trentennale della grande alluvione che il 5-6 novembre colpì il sud Piemonte, ha fatto segnare il tutto esaurito con una grande partecipazione della cittadinanza e alcuni momenti davvero emozionanti: dall’omaggio ai familiari del Sindaco albese Enzo Demaria che si trovò a fronteggiare nel 1994 l’Alluvione a quello a Mauro Marchiani, Assessore ai Servizi Ambientali del Comune di Lugo di Romagna, centro nel ravennate colpito duramente dalle alluvioni del 2023 e del 2024.

L’evento è stato introdotto dalla vicesindaca del Comune di Alba, assessora alla cultura, Caterina Pasini, che ha ricordato l’importanza di quanto la cittadinanza albese si scoprì unita e solidale per superare un momento così difficile, che aveva causato morte e distruzione chiamata sul palco da Luigi Bosio, Presidente della Cooperativa ERICA che proprio dopo quell’evento tragico iniziò la sua attività. Presenti anche molti Sindaci e rappresentanti dei Comuni del territorio come Castagnito, Ceresole d’Alba, Ceva, Cherasco, Clavesana, Gorzegno, Guarene, Lequio Tanaro, Monchiero, Neive, Ormea, Piozzo, Roddi, Rodello, Serralunga d’Alba, Treiso.

Lo spettacolo, nato da un testo di Roberto Cavallo e per la regia di Oliviero Corbetta, è stato promosso alla Cooperativa ERICA, con il supporto di Stroppiana SpA e la collaborazione della compagnia teatrale “Liberipensatori Paul Valery”. Durante la serata tanti partecipanti hanno potuto acquistare il libro celebrativo “Voglio raccontarti una storia, contenente il testo integrale dello spettacolo: il ricavato di 1500 euro sarà devoluto, come annunciato a fine serata, alla Fondazione Specchio dei Tempo per la sua raccolta fondi a favore dei comuni alluvionati dell’Emilia-Romagna.

Luigi Bosio, Presidente del CdA di E.R.I.C.A. soc. coop. ha dichiarato: “Abbiamo ricordato un momento che ha segnato il nostro territorio, perché la memoria e il ricordo servono per le vecchie e le nuove generazioni ed in qualche modo ci difendono dalle fake news. Sempre ed ancor di più in questo momento in cui i disastri accaduti in Emilia-Romagna, Catania e Valencia pongono l’accento su quanto sia importante tutelare il territorio e l’ambiente in generale. E per questo che l’impegno di E.R.i.CA. su queste tematiche è e sarà continuo per fare in modo che la consapevolezza e la sensibilità delle persone aumenti e contribuisca a mitigare l’impatto di tali eventi in futuro”.


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Ambiente

Mediterraneo sempre più caldo, biodiversità in pericolo: la Pinna nobilis rischia l’estinzione

Il cambiamento climatico minaccia di spingere diverse specie del Mediterraneo verso l’estinzione, trasformando il mare in un ambiente sempre più caldo e tropicale. Tra quelle che rischiano letteralmente di sparire vi è la Pinna nobilis, il mollusco bivalve più grande del Mare Nostrum. In passato era comune trovarne anche decine di esemplari in un fazzoletto di fondale ma, a partire dal 2016, un’epidemia ha determinato una mortalità senza precedenti della specie, con un tracollo di oltre il 95% delle popolazioni e l’inserimento nella lista rossa IUCN in “pericolo critico” (critically endangered). (altro…)


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