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Sostenibilità

Il programma di CinemAmbiente di lunedì 3 giugno

Lunedì 3 giugno, riprendono al Festival gli appuntamenti mattutini dedicati alle Scuole della sezione CinemaAmbiente Junior. Tra questi, spicca il seminario “Scuole EcoAttive, buone pratiche di sostenibilità” (ore 9-13, I.I.S. “A. Avogadro”), rivolto a dirigenti e docenti di scuole di ogni ordine e grado (dall’infanzia alle superiori) del Piemonte. Le scuole hanno oggi un’importante responsabilità nell’affrontare la sfida dell’educazione ambientale e possono diventare promotrici attive di cambiamenti comportamentali. Gli esempi e le pratiche hanno in questo campo una valenza educativa profonda ed è pertanto importante accompagnare le iniziative e gli sforzi sul piano educativo con azioni concrete che promuovano, e rinforzino abitudini positive per la tutela dell’ambiente e la sostenibilità.

Quali risorse esistono per lo sviluppo dell’educazione ambientale nelle scuole? Come organizzare la raccolta differenziata? Si possono eliminare le bottiglie di plastica e orientare gli acquisti della scuola (dalla carta ai detergenti) in senso green? Acquisti ecologici comportano costi necessariamente elevati? Queste alcune delle domande a cui sarà dedicata la mattinata, nella quale, oltre a presentare buone pratiche e ragionare sulle esperienze esistenti anche in chiave critica, si intende lanciare la proposta della costruzione di una rete di scuole eco-attive sul territorio piemontese e dell’istituzione della nuova figura del referente scolastico ambientale. Al seminario parteciperanno rappresentanti di associazioni ed enti che si occupano di ambiente, formazione e promozione di progetti educativi ambientali sul piano locale e nazionale.

Gli appuntamenti aperti a tutto il pubblico prenderanno il via nel pomeriggio con le proiezioni di un nuovo gruppo di cortometraggi in concorso, riuniti sotto il titolo generale “Ecoanimazione” (ore 16, Cinema Massimo – MNC, Sala Cabiria). I nove film brevi selezionati affidano alla fantasia, all’immaginazione e all’ironia il loro messaggio ecosostenibile, spesso invertendo ruoli e amplificando contraddizioni e paradossi, in una girandola di personaggi tanto improbabili quanto emblematici: animali che si mettono in posa per uno scatto da copertina prima dell’estinzione (On the Cover di Yegane Moghaddam), strane specie in via di scomparsa che lottano per la sopravvivenza nelle strade di Berlino (Flat Dog Town di Max Andersson), mucche e galline che salvano gli umani nella giungla d’asfalto (A World that Flew Away on the Back of a Cow di Wojciech A. Hoffmann), bambini che, per vedere la Luna, scappano dalla cupola di vetro messa a protezione della loro città sommersa dalle acque del mare (The Sky Underwater di Maria Galliani Dyrvik), registi che vorrebbero fare film contro la caccia ma non hanno fatto i conti con un padre cacciatore (Uno strano processo di Marcel Barelli). Completano la sottosezione un video-appello all’imprenditore visionario Elon Musk per scongiurare la sesta estinzione di massa (Welcome to the Sixtinction di Chiara Cant), un diario per immagini che registra cinque anni di industrializzazione, urbanizzazione e trasformazioni sociali in una città della Cina (Debris di Kaide Wang), un breve inno visuale all’essenziale ricongiungimento di uomo e natura (Alegría di Katalin Egely) e un piccolo poema in bianco e nero, dall’atmosfera inquietante, in cui l’animale, l’organico e l’industriale si fondono (Rhizoma di Santiago Pérez Rodríguez).
Sempre nel pomeriggio il Festival propone due titoli del Concorso Documentari One Hour. Secrets in the World’s Largest Forest, (ore 16, Cinema Massimo – MNC, Sala Soldati), documentario naturalistico firmato dal canadese Ryszard Hunka, è un viaggio esplorativo alla scoperta delle stupefacenti relazioni che si instaurano tra le grandi varietà di specie arboree di uno dei principali biomi terrestri, la Foresta Boreale. Attraverso spettacolari riprese panoramiche e l’uso della più sofisticata computer graphic, il film ci svela la vita segreta degli alberi, che, come hanno scoperto le più recenti ricerche scientifiche, è molto più dinamica di quanto si sia mai supposto. In un’esplorazione originale e suggestiva condotta con l’ausilio di scienziati ed ecologisti, vengono mostrate le capacità delle piante di comunicare le une con le altre, di stringere amicizia con gli animali vicini e di allearsi per affrontare gli elementi avversi, attivando forme di connessione sociale che permettono loro la sopravvivenza anche in condizioni difficili. La proiezione sarà seguita da un incontro con Maria Lodovica Gullino, docente di Patologia vegetale all’Università di Torino. Con Take Light (ore 17, Cinema Massimo – MNC, Sala Cabiria), la regista nigeriana-canadese Shasha Nakhai offre un ritratto inedito del Paese in cui ha vissuto prima di trasferirsi a Toronto. Sebbene la Nigeria sia tra le nazioni con le maggiori riserve di gas naturale al mondo e il principale produttore africano di energia, non riesce a fornire la corrente elettrica alla sua popolazione. Più del 50% dei nigeriani non ha accesso all’elettricità, quelli che hanno l’allacciamento devono accontentarsi di poche ore di fornitura al giorno. A Port Harcourt, città in cui l’autrice ha trascorso l’infanzia, importante hub di raffinazione nel Delta del Niger, i blackout sono la norma. Indagine su uno stato perenne di crisi energetica paradossale e apparentemente incomprensibile, il film allarga lo sguardo sull’intera società nigeriana, sulla corruzione del Paese, sugli scontri interni, sulla lotta tra governi attuali e poteri coloniali, sottolineando tanto l’urgenza di una transizione verso un modello economico più egualitario e sostenibile, quanto la forza della speranza che continua ad animare la popolazione e che è in grado di rendere possibile il cambiamento.
In parallelo, prosegue la sezione non competitiva Panorama | Testimonianze, organizzata dal Festival in collaborazione con il Centro Studi Sereno Regis. Rare (ore 17, Centro Studi Sereno Regis, Sala Poli), di Furio Busignani, è un viaggio per l’Italia le cui tappe sono scandite dalle storie di sette donne molto differenti tra loro, ma accomunate da un percorso non usuale, intrapreso in solitaria e nel totale rispetto per la terra, scelta come ambiente lavorativo e progetto di vita. Il film racconta il loro cammino “agricologico” perseguito con determinazione e passione – nonostante le difficoltà e i pregiudizi che dividono ancora i lavori in femminili e maschili – rendendo, in parallelo, omaggio alla centralità del ruolo delle donne nell’economia familiare rurale prima della migrazione degli anni Settanta verso le fabbriche delle grandi città. La proiezione sarà seguita da un incontro con il regista, con Laura Cima, femminista ed ecologista, e con Giorgia Serughetti, ricercatrice presso il Dipartimento di Sociologia dell’Università di Milano Bicocca; modera Elisabetta Chiacchella, docente di Lingua italiana all’Università per stranieri di Perugia.
Per la sezione Panorama | Inventing Tomorrow, sempre nel pomeriggio, viene proposto Global Thermostat (Thermostat Climatique, ore 17.30, Cinema Massimo – MNC, Sala Soldati). Diretto dal regista francese Arthur Rifflet, il film esplora le nuove frontiere della geoingegneria che assicura di riuscire a combattere i cambiamenti climatici riducendone la causa fondamentale, la concentrazione di diossido di carbonio nell’atmosfera. Dal BECCS per la produzione di bioenergia attraverso le piante con contenimento delle emissioni negative, allo Stratospheric Aerosols Injections e al Marine Cloud Brightening per la gestione delle radiazioni solari, agli impianti DAC (Direct Air Capture), capaci di separare l’anidride carbonica dagli altri gas che costituiscono l’aria e di stoccarla, sono molti i progetti presentati dagli scienziati come in grado di rallentare, o persino invertire, gli effetti del riscaldamento globale. Ma come funzionano queste nuove tecnologie e quanto sono realmente utilizzabili? E, soprattutto, quali costi e quali rischi per il Pianeta comporta la loro introduzione su larga scala? Energia e sviluppo sostenibili: sogni o realtà possibili? La proiezione sarà seguita da un incontro con il regista, con Silvia Onidi, coordinatore della Commissione Ambiente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino, e Guido Satta, vice coordinatore della Commissione Ambiente dell’Ordine Ingegneri di Torino.
Ancora nel pomeriggio, viene inaugurata (alle ore 17.30) la seconda sezione della mostra Intrecci ambientali, realizzata dal gruppo Noname – costituito da giovani artiste e artisti provenienti dall’Accademia di Belle arti – che è ospitata nelle sale della Pinacoteca Albertina e che si integra con quella già aperta dallo scorso venerdì al Circolo degli Artisti. L’esposizione – che si compone di installazioni, videoinstallazioni, dipinti, sculture, fotografie – presenta i lavori di Delia Gianti, Bahar Heidarzade, Elena Radovix, Valentina Rotundo Serra, Dede Varetto e rimarrà aperta fino al 9 giugno.
Nel tardo pomeriggio, il Festival presenta altri due titoli del Concorso Documentari Italiani. Mirabilia Urbis (ore 18.15, Cinema Massimo – MNC, Sala Cabiria), di Milo Adami, rende omaggio a uno dei padri dell’ambientali smo italiano, Antonio Cederna (1921-1996), e alle sue instancabili battaglie per una crescita del Paese secondo regole urbanistiche concordate, nel rispetto della qualità di vita delle persone e nella tutela dei vincoli paesaggistici e storico artistici. In un immaginario viaggio a ritroso, guidato da fotografie d’epoca e da filmati d’archivio, tra gli appunti, le lettere, i ricordi, gli articoli del giornalista e intellettuale milanese, il film ripercorre decenni di disarmonico sviluppo urbanistico della città di Roma. Come rileggendo un taccuino privato, la voce dell’attore Giuseppe Cederna, figlio di Antonio, dà vita alle parole del padre, in un tempo sospeso tra un passato che torna presente e un presente che sembra passato, dilatato all’oggi dalle immagini dei mega insediamenti urbani e commerciali costruiti a Roma nell’ultimo decennio. La proiezione sarà seguita da un incontro con il regista e con il giornalista Giulio Cederna. Il film a seguire, La patente, di Giovanni Gaetani Liseo, delicato affresco di vita rurale, ci porta, invece, nell’entroterra della Sicilia, dove, in una fattoria isolata, abita Domenico, pastore diciottenne, con la sua famiglia. Lavorano tutti nei campi e con gli animali, come si faceva una volta. Nelle lunghe giornate al pascolo con il gregge, immerso nei suoi pensieri, il ragazzo coltiva un sogno segreto: ottenere la patente di guida. Decide di iscriversi all’autoscuola, ma la distanza che lo separa dal paese, gli orari rigidi imposti dal suo lavoro, le incombenze quotidiane rendono più complicato del previsto la realizzazione del semplice desiderio. La proiezione sarà seguita da un incontro con il regista.
In orario preserale, il cartellone dà nuovamente spazio al Concorso Cortometraggi Internazionali presentando quattro film brevi, riuniti sotto il titolo generale “Animalia” (ore 19, Cinema Massimo – MNC, Sala Soldati) e volti a esplorare i nostri rapporti – a volte idilliaci, più spesso crudeli – con gli altri coinquilini senzienti del Pianeta. La piccola carrellata fornisce esempi ora sconcertanti, ora rincuoranti: cognati che si scontrano in Africa sui fronti opposti del bracconaggio (Sides of a Horn di Toby Wosskow), un giovane leone dissezionato sotto gli occhi dei bambini in uno sventramento-show in uno zoo danese (In a Lion – Wnętrze Lwa di Karol Lindholm), un gallo viziato che spadroneggia nella casa di una famiglia indiana, ma ha il destino segnato (Tungrus di Rishi Chandna), una donna malata che condivide con una lumaca un viaggio di sopravvivenza e resilienza (The Sound of a Wild Snail Eating di Elisabeth Tova Bailey, tratto dall’omonimo romanzo della stessa regista, in italiano “Il rumore di una chiocciola che mangia”, edito da Marsilio). Le proiezioni saranno seguite da un incontro con Franco Andreone, curatore zoologo del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, e con Valentina Isaja, direttore scientifico del bioparco Zoom.
Ancora in orario preserale e serale, in cartellone al Blah Blah la seconda sonorizzazione live che rientra negli “Ecoventi” proposti dal Festival al di fuori delle sale cinematografiche. Con Requiem Naturae (ore 19-21), concerto per paesaggi sonori e strumenti acustici, Fabio Battistetti mette il pubblico di CinemAmbiente in ascolto della natura come fosse una sinfonia. L’attacco struggente dei requiem a cui si ispira apre al canto degli uccelli e, via via, alle voci del paesaggio, accompagnate da accenti di strumenti musicali e dal suono di carrube, pigne, rami e foglie.

In prima serata il Concorso Documentari Internazionali prosegue con un titolo in arrivo dai Paesi Bassi, Ubiquity (ore 20, Cinema Massimo – MNC, Sala Cabiria), che esplora un tema di crescente attualità. Diretto dalla regista Bregtje van der Haak, il film affronta il problema dell’elettrosensibilità attraverso le storie di tre “esuli” dell’era digitale. Lo svedese Per, la giapponese Asaka e l’olandese Anouk fanno, infatti, parte di quella schiera in costante aumento di persone che, intolleranti alle radiazioni elettromagnetiche, per evitare la vicinanza a smartphone e altri dispositivi digitali, sono costrette a vivere ai margini del mondo moderno, a rifugiarsi in luoghi protetti o isolati. Di fronte alle grandi tech company come Facebook e Google, che annunciano nuovi piani per rendere ubiquo l’accesso wireless a Internet espandendolo in ogni angolo del Pianeta, il film si domanda quale sarà il destino degli elettrosensibili e se essi, come canarini nelle miniere di carbone, non stiano in realtà allertandoci sui pericoli e sui rischi (non solo per la nostra salute fisica) della connessione di massa. La proiezione sarà seguita da un incontro con la regista e con Paolo Orio, presidente dell’Associazione Italiana Elettrosensibili.
Sempre in prima serata, si torna al Concorso Documentari Italiani con Il sorriso del gatto (ore 20.45, Cinema Massimo – MNC, Sala Soldati), di Mario Brenta e Karine de Villers, film con cui il co-fondatore della scuola di Ipotesi Cinema e la regista equadoregna proseguono lungo la strada del documentario di creazione intrapresa insieme dal 2010. Il nuovo lavoro nato dal loro sodalizio è uno sguardo sulla realtà così come appare oggi nelle strade e nelle cit tà del mondo in quanto immagine della crisi e del declino della società occidentale nell’era della globalizzazione. Nella “Terra della sera”, la crisi, se non la fine, di ogni ideologia, di ogni credenza, a parte quella riposta nei feticci del potere, del denaro, della tecnica, ha lasciato l’uomo solo con se stesso in una sorta di protagonismo assoluto e autoreferenziale: una solitudine da cui cerca di uscire mediante un malinteso senso di uguaglianza, di avvicinamento e di comunione con l’altro, ossia attraverso un’omologazione che richiede come prezzo la perdita della propria individualità. Chi non accetta le regole del gioco – i senza tetto, i senza lavoro, i migranti, i vagabondi su cui il film si sofferma – è cacciato dalla tribù, dalla grande famiglia universale, e costretto a vivere ai margini della società in una nuova, estrema solitudine. La voce narrante è di Marco Paolini. La proiezione sarà seguita da un incontro con i registi.
In seconda serata, il nuovo attivismo giovanile a cui è dedicata quest’edizione del Festival torna protagonista in Youth Unstoppable (ore 22.30, Cinema Massimo – MNC, Sala Cabiria), presentato nella sezione Concorso Documentari Internazionali e diretto dalla canadese Slater Jewell-Kemker, che fin dall’età di quindici anni ha iniziato a seguire, e a documentare, i summit internazionali dell’ambiente. A metà tra il diario e il reportage, il film racconta dieci anni di militanza della regista, oggi ventisettenne (e già apparsa due volte sulle pagine di “Forbes”), ricostruendo, al contempo, la storia del nuovo movimento ambientalista in gran parte ancora incompreso e poco conosciuto. Le riprese effettuate nel corso del tempo in diverse parti del mondo danno voce ai giovanissimi di diverse nazionalità, restituendo un ritratto di una generazione che, decisa a difendere a oltranza il proprio diritto al futuro, condivide a ogni latitudine la consapevolezza della necessità e dell’urgenza della lotta globale ai cambiamenti climatici. Al termine della proiezione, gli studenti del Laboratorio di Comunicazione ambientale dell’Università di Torino dialogheranno con la regista in collegamento Skype.
L’appuntamento conclusivo della giornata è con un titolo del Concorso Internazionale One Hour in arrivo dall’Islanda, UseLess (ore 22.30, Cinema Massimo – MNC, Sala Soldati). Diretto da Rakel Garðarsdóttir e Agusta Olafsdottir, il film si concentra sul problema dei rifiuti e, in particolare, su quelli prodotti dagli sprechi alimentari e dall’industria della moda, diventati una pressante emergenza sociale e ambientale. Raccontato dalla prospettiva di una giovane madre islandese intenzionata a cambiare le proprie abitudini, il film analizza il fenomeno attraverso interviste con esperti, stilisti, ambientalisti, offrendo soluzioni concrete ed efficaci per la riduzione degli sprechi e dimostrando come piccole, buone pratiche adottate nella vita quotidiana potrebbero avere un impatto positivo e significativo sul Pianeta. Al termine della proiezione, gli studenti del Laboratorio di Comunicazione ambientale dell’Università di Torino dialogheranno con le registe.

Tutti gli eventi e le proiezioni del Festival sono a ingresso libero


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Energia

Bonus Elettrodomestici: fino al 30% del costo di acquisto, per un massimo di 100 euro per elettrodomestico

Nel 2025 debutterà un nuovo bonus mirato a coprire parte delle spese per l’acquisto di un grande elettrodomestico, il Bonus Elettrodomestici, incentivo dedicato all’acquisto di grandi elettrodomestici di elevata efficienza energetica, prodotti in Europa, con la sostituzione contestuale di apparecchi meno performanti.

È quanto prevede una riformulazione alla manovra economica, che prevede un fondo con una dotazione iniziale di 50 milioni di euro, istituito presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

“La misura mira a tutelare la produzione nazionale sostenendo le famiglie nei consumi e incentivando l’acquisto di prodotti più efficienti ed ecosostenibili. Così coniughiamo sviluppo industriale e transizione green” ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.

Il contributo, valido per l’anno 2025, sarà concesso fino al 30% del costo di acquisto, per un massimo di 100 euro per elettrodomestico, elevato a 200 euro per le famiglie con un ISEE inferiore a 25.000 euro. Ogni nucleo familiare potrà richiederlo per un solo elettrodomestico.

Un decreto del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, definirà entro sessanta giorni i criteri e le modalità di erogazione del contributo.


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Eventi

Rapporto Rifiuti Urbani  2024 dell’ISPRA: crescono i rifiuti insieme con la differenziata

Giovedì 11 dicembre è stata presentata l’ edizione 2024 del Rapporto Rifiuti Urbani  dell’ISPRA. La diretta streaming. (altro…)


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Economia circolare

VIII EcoForum per l’Economia Circolare – Per la prima volta calano i Comuni Rifiuti Free in Piemonte

Si è svolta giovedì 12 dicembre 2024, l’ottava edizione di Ecoforum per l’Economia Circolare di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta. “Ci sono elementi di preoccupazione circa l’economia circolare piemontese – ha dichiarato Alice De Marco, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – In Regione continua a crescere la produzione di rifiuti: nel 2023 si sono prodotte 31.600 tonnellate di rifiuti in più rispetto al 2022, l’equivalente della produzione di un Comune da 50.000 abitanti, a fronte di un calo demografico che continua inesorabilmente e ininterrottamente dal 2013. La percentuale di raccolta differenziata media è sostanzialmente stabile: dal 67,07 del 2022 si è arrivati al 67,9 del 2023, con una crescita minima, pressoché insignificante. Questo nell’anno in cui il nuovo PRUBAI ha fissato l’obiettivo al 2035 del 82% di RD. Quest’anno, per la prima volta, assistiamo ad un calo del numero di Comuni Rifiuti Free. Dai 158 del 2022, scendiamo ai 150 del 2023. Se la dimensione del calo del numero dei Comuni Rifiuti Free non è troppo preoccupante, lascia perplessi invece un’inversione di tendenza alla quale tutte le istituzioni Piemontesi, a partire da Regione Piemonte e Consorzi, devono porre la massima attenzione, pianificando interventi in grado di permettere a tutti i Comuni regionali di raggiungere gli ambiziosi obiettivi previsti nel PRUBAI”.
La due giorni dedicata all’economia circolare piemontese si è aperta nella giornata di mercoledì 11 dicembre con un ragionamento su come sia possibile misurare la circolarità su cui si sono confrontati Claudio Perissinotti, technical Project Manager di Uni, Fabrizio Vigni, coordinatore organizzativo di Circular Economy Network, ed Andrea Minutolo, responsabile scientifico di Legambiente.
Il tema della raccolta differenziata nei Comuni Turistici e le loro difficoltà a raggiungere performances di rilievo a causa dei forti flussi turistici che impattano notevolmente sulla produzione di rifiuti è stato il secondo focus di giornata. Si sono confrontati Paolo Penna, Regione Piemonte, che ha annunciato una nuova modalità di calcolo degli abitanti equivalenti; Alessio Ciacci, Presidente Acsel, e Stefano Ditella, Assessore di Avigliana, che hanno raccontato i pripri territori, le difficoltà e le buone pratiche; Monica Pasquarelli, CDA di Coripet, che ha esposto le esperienze del consorzio dedicato alla raccolta delle bottiglie in PET tramite compattatori e come questa modalità possa impattare positivamente sulle aree turistiche; Paola Rossi, referente rapporti esterni di Achab, che ha sottolineato l’importanza della comunicazione in contesti turistici; Maria Teresa Imparato, presidente di Legambiente Campania, ha raccontato “Riciclaestate”, la campagna dedicata alla raccolta differenziata in aree turistiche campane.
Terzo focus tematico quello degli eventi sostenibili come mezzo di disseminazione di messaggi ambientalmente positivi. Le certificazioni EcoEvents e EcoAction di Rete Ambiente e Salute (in collaborazione con Legambiente) sono state raccontate da Rossella Fugaro; Enza Brunero, Project Manager del Circolo del Design, ha presentato il Progetto “Green Culture” dedicato alla formazione alla sostenibilità degli enti culturali; Claretta Caroppo del Teatro Stabile di Torino ha illustrato l’impegno e le buone pratiche messe in atto per l’efficientamento energetico e per la sostenibilità ambientale e sociale da uno dei più importanti enti culturali nazionali.
Nella seconda giornata di Ecoforum si sono affrontati i temi, fondamentali per un’economia realmente circolare della raccolta e gestione dei RAEE e degli impianti per il recupero materia. Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion, ha sottolineato come ancora circa il 50% dei RAEE prodotti in Italia imbocchino strade diverse dal corretto conferimento e trattamento, spesso imboccando vie legate all’illegalità ed alla criminalità organizzata. Beba Minna, giornalista caposervizio di AltroConsumo, ha raccontato come le inchieste condotte abbiano portato a ritrovare alcuni dei RAEE “spariti” in Nord Africa o nei Paesi Balcanici e come, in Italia spesso neanche chi avrebbe l’obbligo del ritiro “1 contro 0” sia cosciente di tale obbligo o tenda a non rispettarlo. Silvia Fiore, professoressa ordinaria del Politecnico di Torino, ha illustrato i progetti in atto e l’attività didattica del PoliTo in ambito di economia circolare, con particolare attenzione ai RAEE.
Il secondo focus di giornata è stato quelli degli impianti per l’economia Circolare. Cristiana Giraudo, direttrice generale di ACSR SpA ha raccontato genesi ed aspetti tecnici dell’impianto di digestione anaerobica approvato e in via di realizzazione che sarà realizzato a Borgo San Dalmazzo. L’AD Gianni Pesce e l’ing. Claudia Leso hanno illustrato le politiche circolari di Cidiu, a partire dall’impianto di compostaggio per arrivare a quello in costruzione per il recupero di terre da spazzamento. Quest’ultimo è stato presentato con dovizia di particolari da Ezio Esposito, presidente del Gruppo Esposito, che lo sta realizzando. Mauro Anetrini, Presidente di Barricalla, ha affrontato il rapporto fra impianti e consumo di suolo, evidenziando come la sfida del futuro sia quella di minimizzarlo. Michele Castelnovo, Biorepak, ha messo l’accento sull’importanza della comunicazione raccontando le scelte fatte ed i risultati ottenuti con l’ultima campagna di Biorepak.
Ha chiuso la giornata Virginia Vergero, Direzione strategica ambiente e partnership di Gruppo Vergero: “L’economia circolare diventa realtà negli impianti di gestione rifiuti votati al recupero di materia, dove la selezione e i trattamenti dei materiali consentono di dare una seconda vita al rifiuto. Ed è solo con innovazione, investimenti, tecnologia e processi organizzati che possiamo continuare a migliorare le prestazioni ambientali di queste piattaforme chiave nella filiera del recupero. È con questa visione che Gruppo Vergero ha inaugurato un nuovo polo per la circular economy nel torinese: un hub a Venaria Reale con più di 46.000mq, impiantistica avanzata e una capacità di gestione di 45.000 tonnellate di rifiuto all’anno. Qui, le percentuali di materiale recuperato verranno ulteriormente incrementate rispetto agli standard del Gruppo, generando un impatto positivo sull’intero sistema di gestione dei rifiuti del territorio.”
La giornata si è conclusa con la premiazione dei Comuni Rifiuti Free (ovvero quelli con RD superiore al 65% e rifiuto secco residuo inferiore ai 75 kg/abitante anno), che segnano un -8 rispetto all’anno passato, e dei due Consorzi Rifiuti Free (RD maggiore al 75% e produzione di secco residuo inferiore ai 100 kg/abitante anno).
L’elenco completo dei Comuni premiati è consultabile a questo link.
Per la prima volta Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta ha voluto conferire due menzioni speciali a due progetti che si sono particolarmente distinti nell’ultimo anno: al team studentesco del Politecnico di Torino WEEE Open, per il progetto di recupero, riparazione e ripristino di computer e altri dispositivi elettronici obsoleti, inutilizzati e dismessi all’interno del Politecnico di Torino. I dispositivi riparati vengono donati a scuole e associazioni no-profit che ne fanno richiesta attraverso l’area IT dell’ateneo; Al Consorzio Chierese Servizi per il progetto Eco3R, Laboratorio del Riuso affiliato alla rete dei “Repair Cafè”, luogo di aggregazione e scambio di competenze in cui si dà nuova vita ad oggetti non più funzionanti, secondo la filosofia del recupero e della trasformazione dei rifiuti in nuove opportunità.
“Anche quest’anno è stata una edizione ricca di spunti – ha dichiarato Sergio Capelli, direttore di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – ricca di buone pratiche e di aziende ed amministrazioni virtuose. Ancora una volta è stata portata al tavolo la necessità di aumentare significativamente sia la quantità della raccolta differenziata che, soprattutto, la sua qualità. Sono anche gli operatori del riciclo che lamentano il peggioramento dei flussi in ingresso, con conseguenze importanti sulle quantità di riciclo effettivo e sulla reale efficacia degli impianti industriali. Impianti del riciclo che da sempre, con coerenza, Legambiente promuove e sostiene. Purtroppo in Piemonte si torna a parlare anche di inceneritori, sia per RSU (sarà l’Autorità Regionale Rifiuti a decidere entro la fine dell’anno se e dove si farà un nuovo impianto o se si procederà all’ampliamento dell’inceneritore del Gerbido); sia per rifiuti Speciali (assistiamo ai ricorsi da parte di A2A contro la Provincia di Biella che ha negato l’autorizzazione per realizzare un nuovo termovalorizzatore per rifiuti speciali a Cavaglià). Proprio su quest’ultimo caso vogliamo annunciare che saremo al fianco della Provincia di Biella, supportandola. Legambiente conferma, qualora ce ne fosse bisogno, la totale contrarietà a qualsiasi nuovo impianto di termovalorizzazione, veri totem all’inefficienza di un sistema di gestione che graverebbero per decenni sull’ambiente e sulla salute dei piemontesi, zavorrando lo sviluppo di una gestione sostenibile dei rifiuti, proprio là dove ci sarebbe bisogno di un’ulteriore spinta verso l’implementazione di sistemi di raccolta differenziata efficienti ed efficaci.”.

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