Ambiente
Click, alieni tra noi. Proclamati i vincitori del contest fotografico
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Mathia Coco, Ismaele Tortella e Lorenzo Sestrieri sono i tre vincitori della prima edizione del contest fotografico del progetto europeo Life ASAP “Click, alieni tra noi”, lanciato nel giugno scorso.
“Pascoli di bassa quota”, che ritrae una Aplysia dactylomela, un mollusco nudibranchio di origine tropicale fotografato nei fondali di Ustica, “Il gambero e il fiume” che mostra due esemplari di gambero della Luisiana (Procambarus clarkii), ormai diffusi in numerosi corsi d’acqua italiani e “Psittacula krameri a Villa Borghese”, che ha colto l’attimo di un incontro-scontro in volo di una coppia di parrocchetti dal collare (Psittacula krameri, appunto) che hanno colonizzato anche le Ville romane, sono le foto migliori secondo la giuria degli esperti, che ha anche scelto le 20 immagini più rappresentative per la mostra sulle specie aliene che verrà ospitata in diverse sedi tra enti parco e festival ambientali nel corso della prossima estate e pubblicate sul sito e sui social network di progetto.
I partecipanti al contest fotografico erano stati invitati a raccontare attraverso immagini la presenza delle specie aliene nel nostro territorio evidenziando l’elemento di “estraneità” di questi organismi rispetto all’ambiente nel quale si sono insediati e in molti casi stabilizzati. Un tema per niente facile ma certamente utile per diffondere la conoscenza di un fenomeno poco noto ai non addetti ai lavori, ma sempre più rilevante per il pesante impatto sulla biodiversità, i potenziali rischi per la salute dei cittadini con rilevanti conseguenze anche sull’economia e le attività umane come l’agricoltura, l’acquacoltura e la pesca.
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2° Ismaele Tortella
“Il gambero e il fiume”
E la risposta non ha deluso: ibis sacro (Threskiornis aethiopicus) e parrocchetti (Psittacula krameri), ma anche giacinti d’acqua (Eichhornia crassipes), luppolo giapponese (Humulus japonicus) e ailanto (Ailanthus altissima), solo per citarne alcuni, sono stati immortalati in foto provenienti quasi da ogni regione italiana.
Le invasioni biologiche sono infatti tra i principali problemi ambientali e sociali del nostro tempo. Le specie aliene sono quelle specie che introduciamo, volontariamente o accidentalmente, al di fuori del loro territorio di origine; tra queste, alcune si insediano con successo nel nuovo territorio e diventano invasive provocando effetti negativi sulla biodiversità locale, ma anche sull’economia e la salute pubblica. Per esempio, i mammiferi introdotti dall’uomo in Nuova Zelanda negli ultimi due secoli hanno causato l’estinzione di moltissime specie native di vertebrati e invertebrati; senza andare troppo lontano, nel Nord Italia, i boschi di robinia (Robinia pseudoacacia), specie originaria degli Usa e introdotta in Europa a partire dal XVII secolo, hanno quasi del tutto sostituito i boschi locali di castagno, cerro e carpino nero e hanno causato una notevole perdita di biodiversità floristica locale. Il controllo della zanzara tigre, originaria del Sud-est asiatico e introdotta accidentalmente in Italia e in diversi paesi europei tra gli anni settanta e novanta, costa ogni anno milioni di euro alle casse italiane.
“Il principale obiettivo del progetto Life Asap è sensibilizzare e aumentare la consapevolezza dei cittadini rispetto al tema delle invasioni biologiche affinché tutti possano contribuire al monitoraggio e al controllo della situazione in modo da prevenire effetti deleteri e non recuperabili – ha dichiarato il presidente di Legambiente Stefano Ciafani -. Il contest fotografico ci ha permesso quindi di evidenziare come già oggi le specie esotiche siano molto diffuse sul nostro territorio, di coinvolgere nel progetto amanti della fotografia e della natura e di poter sensibilizzare altri target di pubblico proprio grazie alle foto realizzate per il contest”.
“Per prevenire e mitigare gli impatti delle specie invasive serve un impegno di tutti e per questo è essenziale una più efficace comunicazione sugli effetti di questa minaccia. Le bellissime fotografie del contest fotografico aiutano a raccontare le mille facce del problema, contribuendo al coinvolgimento degli italiani nello sforzo per combattere le invasioni biologiche”, ha dichiarato Piero Genovesi di ISPRA, project manager di life ASAP.
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3° Lorenzo Sestrieri
“Psittacula krameri
a Villa Borghese”
Agli autori delle prime tre foto scelte dalla giuria verranno presto consegnati i premi previsti: un tablet al primo classificato Mathia Coco, una action camera a Ismaele Tortella che si è aggiudicato il secondo posto e uno zaino fotografico a Lorenzo Sestrieri che è arrivato terzo.
Le 20 foto selezionate dalla giuria composta da fotografi e giornalisti professionisti e da un rappresentante di ogni partner del progetto Life ASAP (Legambiente, Ispra, Regione Lazio, Federparchi, Parchi Nazionali dell’Arcipelago Toscano, dell’Aspromonte, Gran Paradiso e dell’Appenino Lucano, Nemo srl, Tic Media e Università di Cagliari), sono state realizzate, oltre che dai tre vincitori, anche da Paolo Plini, Cristina Mauri, Marco Bondini, Luigi Bassi, Fabrizio Santi, Sergio Frada, Luca De Siena, Marco Migliozzi, Ettore Bianchi, Federico Corato, Chiara Ballocco.
Prossimo appuntamento con la seconda edizione del contest fotografico del progetto Life Asap, dedicata alle più suggestive immagini degli “alieni in città”, a maggio 2019.
Per informazioni e approfondimenti: www.lifeasap.eu
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Ambiente
E’ morto a 90 anni Fulco Pratesi , fondatore del WWF Italia di cui è stato a lungo presidente
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E’ morto a Roma a 90 anni Fulco Pratesi : architetto, giornalista, autore, disegnatore, fondatore del Wwf Italia di cui è stato a lungo presidente.
Il WWF Italia piange la scomparsa del suo padre fondatore e si stringe con commozione alla famiglia Pratesi. La moglie Fabrizia si era spenta meno di 5 mesi fa, il 4 ottobre 2024 Fulco Pratesi lascia 4 figli, 6 nipoti e una pronipote. Grazie a Fulco Pratesi l’ecologia è entrata nelle case degli italiani, il suo amore smisurato per la natura ha avviato una vera e propria rivoluzione culturale da cui è nato il movimento ambientalista italiano.
Conoscere, amare e difendere la natura. Queste tre semplici regole ci aiuteranno a vivere in armonia
https://www.youtube.com/watch?v=9hg41_d9Z8A&feature=youtu.be
Il ricordo di Fulco Pratesi dal WWF Italia
Fulco Pratesi, nato a Roma nel 1934 e presto sfollato nella prima infanzia con la famiglia nella proprietà di campagna nel viterbese, è entrato presto a contatto con la natura. Fin da piccolissimo s’innamorò degli animali e del disegno. Dopo un’infatuazione giovanile per la caccia, convertì il suo interesse per la natura e gli animali nella conservazione. La sua seconda vita iniziò nel 1963, nelle foreste dell’Anatolia, in Turchia, dove si era recato a caccia. Gli si parò di fronte un’orsa con tre piccoli. Fu un incontro “folgorante” come lui stesso lo ha definito tante volte. Un incontro che gli fece cambiare totalmente prospettiva. Tornato in Italia, vendette il fucile e acquistò una macchina fotografica. Presto, si convertì all’amore incondizionato per tutte le forme viventi e decise di impegnarsi per la conservazione, tanto da abbandonare la professione di architetto. Saputo della nascita del World Wildlife fund in Svizzera, li contattò per far nascere la sezione italiana. “Ma dovrà trovare lei i soldi necessari al progetto” fu la risposta. Con famiglia e già 4 figli, non era facile. Riuniti alcuni amici illuminati nel suo studio di architetto, nacque nel 1966 il WWF Italia, con pochi soldi e tanto entusiasmo. Entusiasmo che è rimasto sempre stato il suo tratto distintivo fino agli ultimi giorni della sua vita.
Fondamentale il suo contributo alla definizione e approvazione di leggi fondamentali per la tutela della natura italiana, dalla della legge 157 sulla fauna a quella sui parchi del 1991. Ma il suo orgoglio più grande erano le oltre 100 Oasi del WWF che amava e conosceva una per una. Fulco Pratesi ha reso migliore il nostro Paese per tutti questi motivi e tanti altri, a cominciare dalla grande vocazione alla divulgazione: storico collaboratore del Corriere della Sera, ha pubblicato una dozzina di libri e curato decine di pubblicazioni anche per ragazzi, trasmettendo la sua grande passione per piante e animali a milioni di italiani attraverso testi accattivanti e disegni dal tratto unico. Ha viaggiato in tutto il mondo, dall’India all’America latina, e tutti i suoi incontri con la natura sono documentati nei suoi inseparabili taccuini.
Seppe fare quello che solo i grandi sanno fare: trasformare un sogno per pochi (la protezione della natura in Italia, la tutela di animali allora braccati come lupi e orsi) in una realtà consolidata. Con un vero e proprio atto di coraggio, con pochi soldi in cassa (i primi soci si erano autotassati), la prima azione del neonato WWF Italia fu quella di acquisire i diritti di caccia della laguna di Burano, dando il via alla nascita dell’Oasi di protezione e del “modello Oasi”, che contraddistingue il WWF Italia dagli altri WWF nel mondo. Oggi le aree gestite o di proprietà sono oltre 100 e proteggono circa 27.000 ettari di natura. Fondamentale è stato anche il suo contributo alla nascita del sistema dei Parchi nazionali, attraverso studi, piani e la spinta all’approvazione della legge quadro sulle aree protette del 1991. Sempre, gettando il cuore oltre l’ostacolo: come quando, nel 1985, l’Associazione raccolse oltre 600 milioni di lire – con un vero e proprio crowdfunding ante litteram – per l’acquisto dell’area di Monte Arcosu, con l’obiettivo di salvare il cervo sardo dal bracconaggio e dall’estinzione.
La sua vita racconta la storia della nostra Associazione. Proverbiali le sue battaglie contro la caccia (per impedire ai cacciatori di entrare nei fondi privati), che lo portarono a ricevere insulti e minacce. Ma anche per la salvaguardia delle creature marine, dai cetacei alla foca monaca, dalle reti spadare. Aveva una grande passione per i piccoli uccelli e per gli ambienti di palude, considerati malsani dai più e invece visti da Fulco, giustamente, come ecosistemi ricchissimi di biodiversità. Da tutelare. In natura passava ore a osservare gli uccelli e a comporre i primi schizzi per i suoi acquerelli. “Se considereremo la natura e il nostro Pianeta come un posto da conquistare e dominare, allora sarà la nostra fine” ha ripetuto nell’ultima intervista.
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Ambiente
Parte il Progetto Bike & Flowers: un corridoio ecologico per la biodiversità tra Pinerolese e Cuneese
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Ha preso il via la prima fase di Bike & Flowers, un progetto che ha l’obiettivo di promuovere la tutela e conservazione degli insetti impollinatori, grazie al coinvolgimento di 8 Comuni dell’area rurale del Pinerolese e del Cuneese oggi attraversati o in prossimità della pista ciclabile “Via delle Risorgive” – Cumiana, Piscina, Airasca, Cercenasco, Scalenghe, Vigone, Villafranca Piemonte e Moretta. (altro…)
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Ambiente
Mal’aria: per battere l’inquinamento in Val Padana occorre affrontare anche le emissioni di agricoltura e allevamenti
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Dopo un inizio d’anno piovoso e con pochi picchi di smog, siamo entrati nel periodo critico degli spandimenti dei liquami agricoli: dopo il blocco dei mesi di dicembre e gennaio, infatti, gli allevatori si trovano a dover spandere sui campi vicini i contenuti dei serbatoi stracolmi di liquami. E’ anche per questo che, da diversi anni, il mese di febbraio è quello con i più alti picchi di inquinamento, soprattutto per quanto riguarda il particolato sottile. Una gran parte di esso infatti deriva dai composti dall’ammoniaca, gas che esala soprattutto dai liquami zootecnici. (altro…)
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