Seguici su

Ambiente

Un mese di eventi ad alto tasso di sostenibilità: il programma di Torino Resiliente 2018

Quattordici eventi ad alta sensibilità ambientale per un mese all’insegna della sostenibilità. “Torino Resiliente” è un insieme di occasioni utili a conoscere azioni e strumenti che possono dare un contributo alla riduzione dell’impatto sulla natura delle attività umane. Nel programma sono presenti anche alcune occasioni di educazione e di volontariato, che possono contribuire a diffondere e a radicare nelle persone una profonda coscienza di come ciascuno di noi con le sua azioni quotidiane può fare la sua parte.

“Torino Resiliente è l’espressione concreta della nostra convinta adesione alla Giornata mondiale per l’Ambiente – spiega l’assessore Alberto Unia – e intende valorizzare iniziative di sensibilizzazione, comunicazione ed educazione ambientale volte alla promozione di stili di vita più sostenibili. La Giornata per l’Ambiente richiama le nostre coscienze ad essere attive nell’azione di cambiamento che con sempre più forte urgenza la natura ci chiede, a ‘rimboccarci le maniche’ per fermare la lancetta del surriscaldamento globale”.

Il programma

Domenica 13 maggio e domenica 10 giugno

#iomifido

Un percorso in otto tappe sull’educazione cinofila con l’aiuto e il supporto dell’Ordine dei veterinari e delle guardie ecologiche zoofile.

Mercoledì 16 maggio

Gis e sistemi innovativi per la gestione delle emergenze ambientali nel contesto urbano

L’assessorato all’ Ambiente e Protezione Civile e l’assessorato all’Innovazione della Città di Torino, dopo una prima esperienza che ha interessato il censimento e la gestione del verde urbano, hanno organizzato, coordinati dal Tavolo di progettazione civica del Comune, una serie di convegni sui sistemi innovativi con l’utilizzo dei software GIS. Il convegno di maggio è finalizzato a gestione delle emergenze, utilizzo dei droni per il monitoraggio del territorio e applicazione degli innovativi HoloLens per la ricostruzione del territorio antropizzato in 3D.

Domenica 20 maggio

#barattolino

Un piccolo mercatino autogestito da bambini dai 5 ai 12 anni in cui scambiarsi libri, giocattoli, piccole opere del proprio ingegno proposto in diversi punti della Città.

1000 alberi

Quarta tappa di “Mille Alberi Torino”, progetto promosso dalla sindaca di Torino Chiara Appendino e dall’assessore all’Ambiente Alberto Unia che prevede negli anni la piantumazione partecipata di molti nuovi alberi in tutte le Circoscrizioni della Città. L’appuntamento di maggio prevede la piantumazione di 600 nuovi alberi.

Da lunedì 21 a mercoledì 23 maggio

Capitan Acciaio

In piazza Castello a cura di Ricrea, il Consorzio nazionale senza scopo di lucro per il riciclo e il recupero degli Imballaggi in acciaio facente parte del sistema Conai.

L’iniziativa è finalizzata ad informare, sensibilizzare ed educare i cittadini sull’importanza di una corretta raccolta differenziata, sulle modalità di raccolta presenti nel Comune di Torino, sulle diverse tipologie di imballaggi in acciaio e sulle loro caratteristiche di sostenibilità, sul fatto che l’acciaio è una materia prima permanente che si ricicla al 100% all’infinito. L’attività sarà realizzata in collaborazione con IrenAmbiente, società del Gruppo Iren che gestisce la raccolta differenziata del Comune.

Da lunedì 21 a venerdì 25 maggio

La Banda del CAM

Centro Ambiente Mobile, presso la Direzione didattica Mazzini in corso Orbassano 155/a in Circoscrizione 2. Una settimana di laboratori dedicati alle tematiche ambientali, all’importanza della raccolta differenziata e del riciclo. Giovedì 24 maggio le attività saranno aperte al pubblico dalle ore 16.30 alle ore 18.30. Tanti i laboratori e le attività proposte rivolte a tutte le classi della scuola: Io mi rifiuto! L’incastro che fa la differenz(iat)a, Dalla pietra al mouse: uso e riciclo consapevole di minerali e tecnologia, Ricicloca, Tutti i colori del cibo, Impariamo a differenziare, il Maxi Cruciverba Ambientale. Le attività didattiche svolte nell’ambito delle Settimane della Scienza sono a cura dell’associazione CentroScienza in collaborazione con Edu.Iren, Museo Regionale di Scienze Naturali e ToScience.

Mercoledì 23 maggio

Circonomia

Evento di apertura della terza edizione del Festival dell’Economia circolare e delle energie dei territori, in programma dal 23 maggio al 5 giugno 2018 con tappe a Torino, Milano, Alba, Pollenzo, Bra, Novello. Nel corso dell’evento si cercherà di rispondere a due domande principali: Quanto è importante, e perché, l’economia circolare per lo sviluppo presente e futuro delle nostre città? A che punto è il “lavoro” delle città italiane per avvicinarsi concretamente ai valori dell’economia circolare e in generale della sostenibilità ambientale?

Venerdì 25 maggio

Sviluppo di flotte elettriche nel TPL: l’esperienza di Torino

Environment Park, sede prescelta per il Convegno, in grado di ospitare anche un’esposizione interattiva di veicoli a basso o nullo impatto ambientale, rappresenta un esempio di riconversione di un’area industriale “pesante” che ha restituito ai cittadini, attraverso soluzioni del tutto innovative, un vasto parco scientifico e tecnologico ecosostenibile. Gtt, Comune di Torino e Regione Piemonte sono partner nell’iniziativa. Il convegno sarà anche l’occasione per presentare, in anteprima, i risultati dei primi sei mesi del progetto pilota in ambito nazionale di sperimentazione di una linea urbana interamente servita da autobus elettrici da 12 metri.

Sabato 26 maggio

Progetto Porta Palazzo

Presentazione, all’interno dell’area del mercato, del nuovo progetto di comunicazione che vedrà delineate in modo grafico e visibile le aree di conferimento come se fossero mini eco isole, in modo da facilitare la corretta differenziazione. Verrà inoltre presentato il nuovo banco dei volontari (una ape car riallestita) dove verranno distribuite le eccedenze della vendita e svolte attività di sensibilizzazione e di educazione contro lo spreco alimentare e verso la sana alimentazione e un’economia circolare.

Domenica 27 maggio. Domenica per la Sostenibilità

Waste Mob 2018. #pulitour

Iniziativa promossa dalla Città con la partecipazione del Green Office – Università di Torino, del Green Team – Politecnico di Torino e del Cus Torino con il contributo di Iren/Amiat, finalizzata alla sensibilizzazione attraverso la raccolta, lungo percorsi cittadini, di rifiuti lasciati in giro dall’incuria delle persone. Quattro squadre si contenderanno la vittoria raccogliendo il maggior quantitativo di rifiuti che verranno conferiti nei giusti cassonetti. Orario: 14-19.

Inoltre al ponte Carpanini nella Circoscrizione 7 – dalle ore 11 alle ore 18 – azione collettiva di pulizia del proprio quartiere autogestita dai cittadini.

Trash Mob. Cosa metti nel cassonetto

Intervento in diverse circoscrizioni per verificare che cosa viene gettato nei cassonetti distribuendolo a terra e mostrando come i rifiuti sono conferiti male – Proposto da Eco dalle Città, con il coinvolgimento di Amiat.

Da giovedì 31 maggio a martedì 5 giugno

Cinemambiente – Festival del cinema a tematica ambientale

Giunto alla sua 21a edizione, presenta ogni anno circa cento tra i migliori film a livello internazionale e realizza attività di promozione del cinema e della cultura ambientale. Le proiezioni cinematografiche saranno affiancate da eventi collaterali, quali eco-talk e installazioni artistiche.

Da mercoledì 6 a venerdì 8 giugno

Climatelab

Promosso dalla German Marshall Fund of United States. Terzo appuntamento dell’iniziativa, che prevede la visita di funzionari e amministratori della città di Portland (Oregon, Usa) per la condivisione di buone pratiche relative ad azioni di adattamento ai cambiamenti climatici delle Città.


Google NewsRicevi le nostre ultime notizie da Google News - SEGUICI


Massa Critica è una piattaforma di informazione, partecipazione e attivazione dei cittadini per favorire l'attivazione di quanti condividono aspirazioni nuove e innovative su sostenibilità , tecnologia , innovazione , startup , cibo , social innovation, salute.
.Vuoi saperne di più su Massa Critica ? Ecco la nostra presentazione.
Ti  è piaciuto Massa Critica ? Bene! Iscriviti alla nostra newsletter. e al nostro canale Telegram.
Se ti piace il nostro lavoro vai alla nostra pagina su Facebook e clicca su "Like".
Se preferisci puoi anche seguirci via Twitter , via Instagram e via Youtube.


Per sostenerci abbiamo bisogno del vostro contributo, per questo vi chiediamo di supportarci concretamente attraverso Paypal o Satispay. Grazie per il vostro contributo e per la vostra fiducia!


Donazione con Paypal o carta di credito



Donazione con Satispay


Ambiente

Dossier Nevediversa 2025 di Legambiente: 265 gli impianti dismessiin Italia. Milano Cortina 2026 la sostenibilità è un obiettivo lontano

Il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato e gennaio 2025 ha segnato un nuovo record come il mese più caldo di sempre. Dalle Alpi agli Appennini nevica sempre meno. Il campanello d’allarme arriva dal numero degli impianti dismessi ad alta quota, ma anche dall’aumento dei bacini di innevamento artificiale per “fabbricare” la neve. Bisogna ripensare il turismo invernale in una chiave più sostenibile replicando le buone pratiche di turismo dolce.

Nella Penisola sono 265 le strutture legate agli sci non più funzionanti, un dato raddoppiato rispetto al 2020 quando ne erano stati censiti 132. Piemonte (76), Lombardia (33), Abruzzo (31) e Veneto (30) sono le regioni ad oggi con più strutture dismesse e che risentono, insieme al resto della Penisola, di una crisi climatica che anche in montagna lascia sempre più il segno, con nevicate in diminuzione e temperature in aumento, e un turismo invernale che diventa più costoso e in alcuni casi di lusso a discapito del portafoglio e dell’ambiente. Aumentano anche i bacini di innevamento artificiale: 165 quelli mappati ad oggi in Italia tramite le immagini satellitari per una superficie totale pari a 1.896.317 mq circa. Il Trentino-Alto Adige è la regione con più bacini censiti (60), seguita da Lombardia (23), e Piemonte (23). La Valle D’Aosta, invece, conta 14 bacini ma primeggia in termini di mq, ben 871.832.

 

Dalle Alpi agli Appennini nevica sempre meno. Il campanello d’allarme arriva dal numero degli impianti dismessi ad alta quota, ma anche dall’aumento dei bacini di innevamento artificiale per “fabbricare” la neve. Nella Penisola sono 265 le strutture legate agli sci non più funzionanti, un dato raddoppiato rispetto al 2020 quando ne erano stati censiti 132. Piemonte (76), Lombardia (33), Abruzzo (31) e Veneto (30) sono le regioni ad oggi con più strutture dismesse e che risentono, insieme al resto della Penisola, di una crisi climatica che anche in montagna lascia sempre più il segno, con nevicate in diminuzione e temperature in aumento, e un turismo invernale che diventa più costoso e in alcuni casi di lusso a discapito del portafoglio e dell’ambiente. Aumentano anche i bacini di innevamento artificiale: 165 quelli mappati ad oggi in Italia tramite le immagini satellitari per una superficie totale pari a 1.896.317 mq circa. Il Trentino-Alto Adige è la regione con più bacini censiti (60), seguita da Lombardia (23), e Piemonte (23). La Valle D’Aosta, invece, conta 14 bacini ma primeggia in termini di mq, ben 871.832.

Sono 112 le strutture temporaneamente chiuse, mentre sono 128 quelle un “po’ aperte, un po’ chiuse”. Salgono a 218 gli impianti sottoposti ad “accanimenti terapeutici”, distribuiti in 36 comprensori, e più che raddoppiati rispetto al 2020 quando ne erano stati censiti 103. Il numero più alto in Lombardia (59), Abruzzo (47), Emilia-Romagna (34). Resta invariato, invece, il numero degli impianti smantellati e riusati, rispetto all’anno precedente, attestandosi a 31; salgano a 80 gli edifici fatiscenti censiti e sono 15 le storie di brutti progetti segnalati nel report. Il dossier di Legambiente allarga poi lo sguardo anche sulle Alpi francesi e svizzere attraverso l’analisi dei dati di Mountain Wilderness Francia. Ad aprile 2024 sono stati censiti 101 impianti abbandonati in 56 siti distribuiti sulle catene montuose francesi, mentre in Svizzera risultano dismessi da anni oltre 55 skilift e funivie. Segno che il turismo invernale è in crisi anche oltralpe.

A pesare sulla fotografia scattata da Nevediversa 2025 è la crisi climatica che impone un ripensamento del rapporto con la montagna, in quota e a valle. Per Legambiente servono in primis più azioni di mitigazione e adattamento e più finanziamenti per il turismo dolce, accompagnati da una migliore gestione del territorio replicando le buone pratiche. Le previsioni per i prossimi anni indicano inverni significativamente più caldi rispetto a oggi, con un conseguente calo delle nevicate. I dati della Fondazione CIMA illustrano chiaramente il grave deficit nevoso registrato al 13 febbraio 2025 rispetto alle medie storiche. Sulle Alpi nella fascia tra i 1000 e i 2000 metri, la riduzione dell’innevamento è del 71% e addirittura del 94% sugli Appennini. A quote più elevate, tra i 2000 ei 3000 metri, il deficit si attesta al 43% sulle Alpi e al 78% sugli Appennini, evidenziando una situazione critica soprattutto lungo la dorsale appenninica. Dati che evidenziano le difficoltà a cui vanno incontro gli impianti sciistici che, a causa della crisi climatica, hanno prospettive di sviluppo sempre più incerte. Sul sito del Ministero del Turismo, dall’inizio del governo Meloni, sono stati pubblicati avvisi riguardanti l’assegnazione e l’erogazione di contributi pari a ben 430 milioni di euro, destinati a compensare le perdite subite dai comprensori sciistici. Inoltre, fino al 2028, il Ministero continuerà a finanziare a fondo perduto le imprese che gestiscono impianti di risalita a fune.

Negli ultimi anni, gli impianti di neve artificiale sono diventati una spesa costante e cruciale per la sopravvivenza dei comprensori e per garantire la settimana bianca. Tra gli esempi simbolo citati da Legambiente nel report ci sono Veneto, Piemonte e Friuli-Venezia Giulia. A metà febbraio si è registrata una spesa di 2 milioni di euro per l’innevamento artificiale nelle aree montane del Bellunese dall’inizio della stagione. Nel caso del Sestriere, in Piemonte, in quattro anni la cifra spesa ha superato i 10 milioni di €. Per innevare i 125 chilometri di piste del Friuli-Venezia Giulia, il costo stagionale si aggira intorno ai 5.300.000 euro. Oltre alla spesa in conto capitale. Dall’altro lato salgono in Italia i costi della settimana bianca. Una famiglia di tre persone, stando alle ultime stime, quest’anno spenderà in media 186 euro al giorno solo per accedere agli impianti di risalita e alle piste. In aumento, secondo Federturismo, anche il costo di hotel (+5,1%), delle scuole di sci (+6,9%), i servizi di ristorazione (+8,1%). In sintesi, per una settimana bianca, un adulto spende in media 1.453 euro, mentre un nucleo familiare composto da due genitori e un figlio affronta una spesa di circa 3.720 euro.

Il report dedica poi un focus aggiornato sulle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. A un anno dall’evento sportivo, dove la sostenibilità resta un obiettivo lontano, continuano le difficoltà legate a opere faraoniche, ritardi e costi alle stelle. Partite con un budget di 1,5 miliardi di euro, ad oggi i costi sono saliti a 5,7 miliardi di euro. Riguardo le opere previste molte rischiano di non essere completate tra queste anche le varianti della Val Boite. Continua il monitoraggio sulle opere da parte delle associazioni della Rete Open Olympics. Intanto resta alta l’incognita neve 2026.

Da Cortina alle Cime di Lavaredo, per arrivare a Roccaraso, l’overtourism colpisce Alpi e Appennini a cui il report dedica un approfondimento corredato da interviste ad esperti. Le mete alpine, in particolare, stanno vivendo anche l’espansione del turismo del lusso come sta accadendo a Cortina. Sempre più riservata a un’elitè di ricchi, Cortina sta diventando una “scuola di gentrificazione, dove ci si trova estranei nella propria terra”. Come spiega il professore Alberto Lanzavecchia dell’Università di Padova, “le proprietà non vengono acquistate dagli italiani, ci sono investitori stranieri, oggi solo un terzo degli alberghi è gestito da famiglie di residenti. L’offerta turistica diventa più costosa ed espelle le famiglie italiane, che non possono godere più di quella valle”.


Google NewsRicevi le nostre ultime notizie da Google News - SEGUICI


Massa Critica è una piattaforma di informazione, partecipazione e attivazione dei cittadini per favorire l'attivazione di quanti condividono aspirazioni nuove e innovative su sostenibilità , tecnologia , innovazione , startup , cibo , social innovation, salute.
.Vuoi saperne di più su Massa Critica ? Ecco la nostra presentazione.
Ti  è piaciuto Massa Critica ? Bene! Iscriviti alla nostra newsletter. e al nostro canale Telegram.
Se ti piace il nostro lavoro vai alla nostra pagina su Facebook e clicca su "Like".
Se preferisci puoi anche seguirci via Twitter , via Instagram e via Youtube.


Per sostenerci abbiamo bisogno del vostro contributo, per questo vi chiediamo di supportarci concretamente attraverso Paypal o Satispay. Grazie per il vostro contributo e per la vostra fiducia!


Donazione con Paypal o carta di credito



Donazione con Satispay


Continue Reading

Ambiente

Prosegue il Progetto Bee Friends – Pollinator Garden nei territori limitrofi al Bioparco ZOOM Torino

Anche nel 2025, la Fondazione ZOOM, grazie al sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, continua il suo impegno a favore dei comuni piemontesi limitrofi al Bioparco ZOOM, con il progetto Bee Friends – Pollinator Garden. (altro…)


Google NewsRicevi le nostre ultime notizie da Google News - SEGUICI


Massa Critica è una piattaforma di informazione, partecipazione e attivazione dei cittadini per favorire l'attivazione di quanti condividono aspirazioni nuove e innovative su sostenibilità , tecnologia , innovazione , startup , cibo , social innovation, salute.
.Vuoi saperne di più su Massa Critica ? Ecco la nostra presentazione.
Ti  è piaciuto Massa Critica ? Bene! Iscriviti alla nostra newsletter. e al nostro canale Telegram.
Se ti piace il nostro lavoro vai alla nostra pagina su Facebook e clicca su "Like".
Se preferisci puoi anche seguirci via Twitter , via Instagram e via Youtube.


Per sostenerci abbiamo bisogno del vostro contributo, per questo vi chiediamo di supportarci concretamente attraverso Paypal o Satispay. Grazie per il vostro contributo e per la vostra fiducia!


Donazione con Paypal o carta di credito



Donazione con Satispay


Continue Reading

Ambiente

E’ morto a 90 anni Fulco Pratesi , fondatore del WWF Italia di cui è stato a lungo presidente

E’ morto a Roma a 90 anni Fulco Pratesi : architetto, giornalista, autore, disegnatore, fondatore del Wwf Italia di cui è stato a lungo presidente.

Il WWF Italia piange la scomparsa del suo padre fondatore e si stringe con commozione alla famiglia Pratesi. La moglie Fabrizia  si era spenta meno di 5 mesi fa, il 4 ottobre 2024 Fulco Pratesi lascia 4 figli, 6 nipoti e una pronipote.  Grazie a Fulco Pratesi l’ecologia è entrata nelle case degli italiani, il suo amore smisurato per la natura ha avviato una vera e propria rivoluzione culturale da cui è nato il movimento ambientalista italiano.

Conoscere, amare e difendere la natura. Queste tre semplici regole ci aiuteranno a vivere in armonia

https://www.youtube.com/watch?v=9hg41_d9Z8A&feature=youtu.be

Il ricordo di Fulco Pratesi dal WWF Italia

Fulco Pratesi, nato a Roma nel 1934 e presto sfollato nella prima infanzia con la famiglia nella proprietà di campagna nel viterbese, è entrato presto a contatto con la natura. Fin da piccolissimo s’innamorò degli animali e del disegno. Dopo un’infatuazione giovanile per la caccia, convertì il suo interesse per la natura e gli animali nella conservazione. La sua seconda vita iniziò nel 1963, nelle foreste dell’Anatolia, in Turchia, dove si era recato a caccia. Gli si parò di fronte un’orsa con tre piccoli. Fu un incontro “folgorante” come lui stesso lo ha definito tante volte. Un incontro che gli fece cambiare totalmente prospettiva. Tornato in Italia, vendette il fucile e acquistò una macchina fotografica. Presto, si convertì all’amore incondizionato per tutte le forme viventi e decise di impegnarsi per la conservazione, tanto da abbandonare la professione di architetto. Saputo della nascita del World Wildlife fund in Svizzera, li contattò per far nascere la sezione italiana. “Ma dovrà trovare lei i soldi necessari al progetto” fu la risposta. Con famiglia e già 4 figli, non era facile. Riuniti alcuni amici illuminati nel suo studio di architetto, nacque nel 1966 il WWF Italia, con pochi soldi e tanto entusiasmo. Entusiasmo che è rimasto sempre stato il suo tratto distintivo fino agli ultimi giorni della sua vita.

Fondamentale il suo contributo alla definizione e approvazione di leggi fondamentali per la tutela della natura italiana, dalla della legge 157 sulla fauna a quella sui parchi del 1991. Ma il suo orgoglio più grande erano le oltre 100 Oasi del WWF che amava e conosceva una per una. Fulco Pratesi ha reso migliore il nostro Paese per tutti questi motivi e tanti altri, a cominciare dalla grande vocazione alla divulgazione: storico collaboratore del Corriere della Sera, ha pubblicato una dozzina di libri e curato decine di pubblicazioni anche per ragazzi, trasmettendo la sua grande passione per piante e animali a milioni di italiani attraverso testi accattivanti e disegni dal tratto unico. Ha viaggiato in tutto il mondo, dall’India all’America latina, e tutti i suoi incontri con la natura sono documentati nei suoi inseparabili taccuini.

Seppe fare quello che solo i grandi sanno fare: trasformare un sogno per pochi (la protezione della natura in Italia, la tutela di animali allora braccati come lupi e orsi) in una realtà consolidata. Con un vero e proprio atto di coraggio, con pochi soldi in cassa (i primi soci si erano autotassati), la prima azione del neonato WWF Italia fu quella di acquisire i diritti di caccia della laguna di Burano, dando il via alla nascita dell’Oasi di protezione e del “modello Oasi”, che contraddistingue il WWF Italia dagli altri WWF nel mondo. Oggi le aree gestite o di proprietà sono oltre 100 e proteggono circa 27.000 ettari di natura. Fondamentale è stato anche il suo contributo alla nascita del sistema dei Parchi nazionali, attraverso studi, piani e la spinta all’approvazione della legge quadro sulle aree protette del 1991. Sempre, gettando il cuore oltre l’ostacolo: come quando, nel 1985, l’Associazione raccolse oltre 600 milioni di lire – con un vero e proprio crowdfunding ante litteram – per l’acquisto dell’area di Monte Arcosu, con l’obiettivo di salvare il cervo sardo dal bracconaggio e dall’estinzione.

La sua vita racconta la storia della nostra Associazione. Proverbiali le sue battaglie contro la caccia (per impedire ai cacciatori di entrare nei fondi privati), che lo portarono a ricevere insulti e minacce. Ma anche per la salvaguardia delle creature marine, dai cetacei alla foca monaca, dalle reti spadare. Aveva una grande passione per i piccoli uccelli e per gli ambienti di palude, considerati malsani dai più e invece visti da Fulco, giustamente, come ecosistemi ricchissimi di biodiversità. Da tutelare. In natura passava ore a osservare gli uccelli e a comporre i primi schizzi per i suoi acquerelli. “Se considereremo la natura e il nostro Pianeta come un posto da conquistare e dominare, allora sarà la nostra fine” ha ripetuto nell’ultima intervista.


Google NewsRicevi le nostre ultime notizie da Google News - SEGUICI


Massa Critica è una piattaforma di informazione, partecipazione e attivazione dei cittadini per favorire l'attivazione di quanti condividono aspirazioni nuove e innovative su sostenibilità , tecnologia , innovazione , startup , cibo , social innovation, salute.
.Vuoi saperne di più su Massa Critica ? Ecco la nostra presentazione.
Ti  è piaciuto Massa Critica ? Bene! Iscriviti alla nostra newsletter. e al nostro canale Telegram.
Se ti piace il nostro lavoro vai alla nostra pagina su Facebook e clicca su "Like".
Se preferisci puoi anche seguirci via Twitter , via Instagram e via Youtube.


Per sostenerci abbiamo bisogno del vostro contributo, per questo vi chiediamo di supportarci concretamente attraverso Paypal o Satispay. Grazie per il vostro contributo e per la vostra fiducia!


Donazione con Paypal o carta di credito



Donazione con Satispay


Continue Reading

Suggerimenti per te

Seguici via Whatsapp

Iscriviti alla nostra Newsletter

Suggerimenti

Ultimi Articoli

Suggerimenti per te

Covering Climate Now

Suggerimenti per Te

Startup on Air

Startup Onair

Suggerimenti

CO2WEB