Ambiente
Domenica 20 maggio torna ‘1000 alberi a Torino’
Cittadini e amministrazione, insieme, si prendono cura della Città di Torino. Domenica 20 maggio (condizioni climatiche permettendo) verranno piantati dai cittadini 600 nuovi alberi – che si aggiungono agli altri 600 piantati a novembre – nello spazio verde di via Gorini 50, nei pressi dell’inceneritore. L’intervento è svolto in collaborazione con i tecnici del Comune e il gruppo Badili Badola Guerrilla Gardening (Official) Turin. Appuntamento alle ore 10 e fino alle ore 13.
Piante, pale e zappe sono messe a disposizione dal Servizio Verde Pubblico della Città di Torino. Tutti i torinesi sono invitati a partecipare: chi è interessato a prendere parte a questa iniziativa, può selezionare “parteciperò” all’evento su Facebook.
Una parte degli alberi che troveranno dimora in via Gorini è stata acquistata grazie al contributo di compensazione della “carbon footprint”, dalla società IRIS srl nell’ambito del progetto di ricerca “BOREALIS”: un laboratorio condiviso a livello europeo da centri di ricerca di sei Paesi e finanziato dall’Unione europea (Horizon 2020, Grant Agreement n°636992) per realizzare una macchina in grado di produrre componenti metallici complessi in “produzione additiva”, ovvero con tecniche di stampa in 3D. L’intervento di Borealis prevede il contributo alla Città di Torino di seimila euro per l’acquisto e la messa a dimora di alberi, che troveranno casa in via Gorini.
“Proseguiamo, con questo secondo appuntamento, nell’opera di allestimento del bosco di mille alberi davanti all’inceneritore – ha affermato l’assessore all’Ambiente e al Verde Alberto Unia –. Occorre superare gradualmente questo impianto per creare insieme un sistema virtuoso di economia circolare. Incrementare il numero di alberi è una necessaria azione di riappropriazione, ma è altrettanto importante agire sulle nostre scelte quotidiane per produrre sempre meno rifiuti e reimmettere in modo virtuoso gli oggetti che scartiamo in un processo di recupero”.
Questo è il quarto appuntamento di “1000 Alberi a Torino”, e segue quelli del 21 novembre 2016, in Circoscrizione 6 (lungo Stura Lazio) e del 14 maggio 2017, in Circoscrizione 8 (via Zino Zini); il primo appuntamento in via Gorini è stato il 19 novembre 2017.
Il progetto, promosso dalla sindaca di Torino Chiara Appendino e dall’assessore all’Ambiente Alberto Unia, prevede la messa a dimora partecipata, nei prossimi cinque anni, di molti nuovi alberi in tutte le Circoscrizioni della Città.
Si invitano tutti i partecipanti a vestirsi in modo adeguato per il lavoro da svolgere (scarpe adatte) e a portare con sé un paio di guanti da giardinaggio.
In caso di maltempo l’iniziativa sarà rinviata.
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Ambiente
A Cecilia Di Lieto il Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno 2024
È stato assegnato a Cecilia Di Lieto, storica voce di Radio Popolare, il Premio “Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno”, alla sua XV edizione. La cerimonia di consegna del Premio si è tenuta venerdì 29 novembre, a Casale Monferrato (AL), la città piemontese teatro da alcuni anni dell’importante riconoscimento promosso da Legambiente e dalla rivista La Nuova Ecologia insieme al Comitato organizzatore che unisce numerose realtà casalesi, all’Ente di Gestione delle Aree Protette del Po piemontese e al Comune monferrino. (altro…)
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Ambiente
‘Voglio raccontarti una storia’, successo per lo spettacolo teatrale che racconta la tragedia dell’alluvione del 1994 in Piemonte
Occhi lucidi, ricordi, e tante emozioni hanno accompagnato lo spettacolo teatrale “Voglio raccontarti una storia” andato in scena venerdì 22 novembre 2024 al Cinema Moretta di Alba. L’evento, inserito tra le celebrazioni del Trentennale della grande alluvione che il 5-6 novembre colpì il sud Piemonte, ha fatto segnare il tutto esaurito con una grande partecipazione della cittadinanza e alcuni momenti davvero emozionanti: dall’omaggio ai familiari del Sindaco albese Enzo Demaria che si trovò a fronteggiare nel 1994 l’Alluvione a quello a Mauro Marchiani, Assessore ai Servizi Ambientali del Comune di Lugo di Romagna, centro nel ravennate colpito duramente dalle alluvioni del 2023 e del 2024.
L’evento è stato introdotto dalla vicesindaca del Comune di Alba, assessora alla cultura, Caterina Pasini, che ha ricordato l’importanza di quanto la cittadinanza albese si scoprì unita e solidale per superare un momento così difficile, che aveva causato morte e distruzione chiamata sul palco da Luigi Bosio, Presidente della Cooperativa ERICA che proprio dopo quell’evento tragico iniziò la sua attività. Presenti anche molti Sindaci e rappresentanti dei Comuni del territorio come Castagnito, Ceresole d’Alba, Ceva, Cherasco, Clavesana, Gorzegno, Guarene, Lequio Tanaro, Monchiero, Neive, Ormea, Piozzo, Roddi, Rodello, Serralunga d’Alba, Treiso.
Lo spettacolo, nato da un testo di Roberto Cavallo e per la regia di Oliviero Corbetta, è stato promosso alla Cooperativa ERICA, con il supporto di Stroppiana SpA e la collaborazione della compagnia teatrale “Liberipensatori Paul Valery”. Durante la serata tanti partecipanti hanno potuto acquistare il libro celebrativo “Voglio raccontarti una storia”, contenente il testo integrale dello spettacolo: il ricavato di 1500 euro sarà devoluto, come annunciato a fine serata, alla Fondazione Specchio dei Tempo per la sua raccolta fondi a favore dei comuni alluvionati dell’Emilia-Romagna.
Luigi Bosio, Presidente del CdA di E.R.I.C.A. soc. coop. ha dichiarato: “Abbiamo ricordato un momento che ha segnato il nostro territorio, perché la memoria e il ricordo servono per le vecchie e le nuove generazioni ed in qualche modo ci difendono dalle fake news. Sempre ed ancor di più in questo momento in cui i disastri accaduti in Emilia-Romagna, Catania e Valencia pongono l’accento su quanto sia importante tutelare il territorio e l’ambiente in generale. E per questo che l’impegno di E.R.i.CA. su queste tematiche è e sarà continuo per fare in modo che la consapevolezza e la sensibilità delle persone aumenti e contribuisca a mitigare l’impatto di tali eventi in futuro”.
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Ambiente
Mediterraneo sempre più caldo, biodiversità in pericolo: la Pinna nobilis rischia l’estinzione
Il cambiamento climatico minaccia di spingere diverse specie del Mediterraneo verso l’estinzione, trasformando il mare in un ambiente sempre più caldo e tropicale. Tra quelle che rischiano letteralmente di sparire vi è la Pinna nobilis, il mollusco bivalve più grande del Mare Nostrum. In passato era comune trovarne anche decine di esemplari in un fazzoletto di fondale ma, a partire dal 2016, un’epidemia ha determinato una mortalità senza precedenti della specie, con un tracollo di oltre il 95% delle popolazioni e l’inserimento nella lista rossa IUCN in “pericolo critico” (critically endangered). (altro…)
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