Energia
Treno Verde 2018: energia pulita, efficienza energetica e innovazione al centro di questa 30esima edizione
Energia pulita, reti elettriche “intelligenti”, efficienza e mobilità sostenibile per un Paese proiettato verso un futuro 100% rinnovabile che si prepara alla fine dell’era fossile. È quello che disegnerà da sud a nord della Penisola il viaggio del Treno Verde, la campagna di Legambiente e del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, realizzata con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, che torna sui binari per raccontare le esperienze di enti locali, aziende, famiglie che già hanno attuato la rivoluzione energetica rinnovabile. Un percorso in 12 città italiane per chiedere all’Europa obiettivi più stringenti e sfidanti nel Pacchetto Energia e Clima 2030, ancora in fase di discussione, e all’Italia di svolgere un ruolo da leader sul clima, con politiche più ambiziose, per dare maggiore concretezza e solidità al cambiamento già in atto per traghettare il nostro Paese verso la totale decarbonizzazione del proprio sistema energetico.
Da oggi al 2030 il passo è breve e l’Italia e l’Europa hanno, infatti, ancora molta strada da fare senza perdere altro tempo. Anche perché i cambiamenti climatici sono una grande emergenza e producono conseguenze sempre più devastanti in tutto il mondo. Gli attuali impegni di riduzione delle emissioni non bastano mentre il surriscaldamento climatico è destinato a salire pericolosamente. Per invertire questa tendenza l’Europa deve portare il suo obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra del 1990 ad almeno il 55% al 2030, azzerandole di fatto entro il 2050. Un obiettivo ambizioso ma possibile sia tecnicamente che economicamente, come racconterà questo nuovo viaggio del Treno Verde, e in grado di portare benefici al nostro Paese, con una riduzione delle importazioni del 34% rispetto al trend attuale, facendo risparmiare all’UE 400 miliardi di euro l’anno in bolletta. Basti pensare che le stime europee dichiarano che con una copertura del 35% da rinnovabili sui consumi finali lordi si salverebbero 13 milioni di vite grazie alla riduzione dell’inquinamento atmosferico, si creerebbero 2,1 milioni di nuovi posti di lavoro e si risparmierebbero 550 miliardi l’anno per la riduzione delle importazioni energetiche.
Giunto alla 30esima edizione, quest’anno il Treno Verde farà tappa nelle stazioni di Siracusa (23, 24, 25 febbraio); Foggia (27, 28 febbraio); Potenza C.le (2, 3 marzo); Napoli – Campi Flegrei (6, 7, 8 marzo); Grosseto (9, 10 marzo); Ancona (12, 13 marzo); Ravenna (15, 16, 17 marzo); Vercelli (19, 20 marzo); Savona (22, 23, 24 marzo); Rovigo (26, 27 marzo); Trieste (29, 30 marzo); Trento (4, 5, 6 aprile).
Al centro delle sue 12 tappe ci sarà la transizione verso un modello energetico più giusto e sostenibile con le tantissime esperienze virtuose che saliranno a bordo del Treno Verde, che Legambiente premierà come “I RinnovABILI”: amministrazioni comunali, aziende, cittadini, associazioni, start up che hanno scommesso su nuovi modelli energetici attraverso rinnovabili, efficienza, nuove forme di mobilità sostenibile e che fanno a meno di petrolio, gas e carbone.
In ogni tappa Legambiente presenterà, inoltre, l’edizione regionale di Comuni Rinnovabili (realizzato grazie al contributo di Enel Green Power), il rapporto che da 12 anni fotografa lo sviluppo delle fonti rinnovabili nei territori italiani. In questi anni le fonti rinnovabili, infatti, hanno non solo superato il 32% del fabbisogno elettrico nazionale, ma grazie al milione di impianti di tutte le taglie e distribuite su tutto il territorio italiano, hanno rivoluzionato il sistema energetico del nostro Paese. Già dal 2015, infatti, il 100% dei Comuni italiani possiede almeno un impianto da fonte rinnovabile e in poco più di dieci anni la produzione da energie pulite è passata da 51,9 a 103,5 terawattora (TWh), facendo registrare un incremento nella produzione del 99%.
Anche il monitoraggio scientifico – che come sempre accompagnerà il viaggio del convoglio ambientalista – presenta quest’anno diverse novità. Saranno portati infatti a bordo i risultati delle attività di monitoraggio della nuova campagna di Legambiente Civico 5.0 dedicata ai temi dell’efficientamento energetico in edilizia e della sharing economy condominiale. In Italia, ricorda Legambiente, ci sono oltre due milioni di edifici residenziali in mediocre e pessimo stato di conservazione e rappresentano il 17% del totale e secondo un’analisi del CRESME la grande maggioranza è stata realizzata fino ai primi anni ‘90, quando l’attenzione a tematiche come il risparmio energetico e l’antisismica era pressoché nulla.
I tecnici di Legambiente entreranno nei condomini e nelle case delle famiglie del nostro Paese, con l’obiettivo di effettuare due tipologie di analisi: termografiche, consumi elettrici. La spesa energetica è, infatti, una voce rilevante del bilancio delle famiglie: annualmente per riscaldare o rinfrescare le nostre abitazioni spendiamo circa 1.500 euro l’anno. Eppure, questa spesa può essere notevolmente ridotta con interventi di efficienza energetica negli edifici e con impianti che possono rendere più confortevoli sia d’inverno che d’estate le case in cui viviamo. I risultati del monitoraggio scientifico serviranno proprio a dimostrare, con un’analisi a campione delle abitazioni, come e quanto sia possibile intervenire portando vantaggi immediati in termini ambientali, economici e di qualità di vita. Non solo ma oggi grazie all’Ecobonus e alla Cessione del Credito anche le famiglie con limitate possibilità di spesa possono realizzare questi interventi che, di fatto, ampliano le possibilità di rinnovare il patrimonio edilizio italiano con benefici in termini di vivibilità, salubrità dell’aria e risparmio economico.
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Ambiente
Come riscaldarsi con le biomasse legnose tutelando l’aria e l’ambiente
Per incentivare l’uso corretto e consapevole delle biomasse legnose la Regione Piemonte lancia la campagna “Il futuro è nelle tue mani: accendilo responsabilmente”, con la quale invita ad usare legna di qualità per riscaldare gli edifici con diversi obiettivi: dare valore alla filiera locale, gestire in modo consapevole gli impianti per garantire efficienza energetica, tutelare l’aria che respiriamo. Senza dimenticare che la legna è una risorsa rinnovabile che contribuisce alla decarbonizzazione energetica, tanto più se raccolta nei boschi più vicini. (altro…)
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Energia
Elettricità Futura e Federazione ANIE al governo: «Si eviti il blocco della filiera nazionale delle rinnovabili»
Elettricità Futura e Federazione ANIE, le due Associazioni aderenti a Confindustria che insieme rappresentano l’intera filiera industriale nazionale dell’energia elettrica, rivolgono un appello urgente al Governo affinché emani una norma che eviti il blocco della filiera nazionale delle tecnologie elettriche rinnovabili in Italia.
Il nuovo quadro normativo – DM Aree Idonee, DL Agricoltura e l’emanando “Testo Unico per le rinnovabili” – rischia di tradursi in un vero e proprio stop ai progetti già in corso di autorizzazione – in netto contrasto con il principio del legittimo affidamento – e di rendere il 96% del territorio italiano non idoneo alle rinnovabili.
L’Italia non può permettersi di correre questo rischio, data la totale discrezionalità lasciata alle Regioni dal DM Aree Idonee, come dimostra il caso della Sardegna il cui disegno di legge sulle aree idonee ha effetti retroattivi e definisce criteri che renderanno non idoneo il 99% del territorio sardo.
Pertanto, chiediamo al Governo di emanare una norma in base alla quale le Regioni, nell’esercizio del loro potere di normazione sulle aree idonee, si conformino ai seguenti criteri:
– le aree idonee individuate ex lege dall’articolo 20 del D.Lgs. n. 199/2021 di attuazione della Direttiva (UE) 2018/2001 (“Direttiva RED II”) devono continuare ad essere considerate tali;
– le nuove disposizioni regionali non dovranno applicarsi ai progetti per i quali sia stata avviata almeno una delle procedure amministrative necessarie ad ottenere l’autorizzazione a realizzare l’impianto (in coerenza con quanto fatto dal Governo con l’art. 5 del DL Agricoltura). In ogni caso, dovranno essere fatti salvi tutti i progetti, già in corso di autorizzazione, che dal 2021 ad oggi sono stati localizzati nelle aree idonee ex lege (art. 20 d.lgs. 199/2021).
In assenza di tale intervento normativo, sarebbe di fatto impossibile raggiungere gli obiettivi del PNIEC, del PNRR e del DM Aree Idonee, e si fermerà una filiera composta da eccellenze industriali nazionali competitive a livello mondiale, che purtroppo è sempre più in sofferenza per il calo drastico delle installazioni degli impianti residenziali ed industriali.
Secondo il Politecnico di Milano, nel 2023, le filiere industriali del fotovoltaico e dell’eolico hanno generato un volume d’affari di circa 10 miliardi di euro, e più del 60% di questo valore è rimasto sul territorio italiano, un ulteriore 20-25% in altri Paesi europei, e solo circa il 10% è andato fuori dai confini europei.
I benefici socio-economici per l’Italia derivanti dallo sviluppo della filiera delle tecnologie rinnovabili sono notevoli e potrebbero equivalere fino al 2% del PIL annuo da qui al 2030. Lo sviluppo e il consolidamento della filiera industriale e della produzione nazionale di tecnologie per la transizione passano attraverso la crescita della domanda interna di tecnologie e la possibilità di realizzare i progetti.
”Il settore delle fonti rinnovabili elettriche necessita di una cornice normativa stabile – ha dichiarato Filippo Girardi, Presidente di ANIE. – Si tratta di un settore strategico che oggi occupa circa 80.000 addetti, cifra che potrebbe raddoppiare entro il 2030 anche in prospettiva di un rafforzamento dell’industria tecnologica nazionale. ANIE ribadisce la necessità di una maggiore collaborazione tra stakeholder pubblici e privati perché il raggiungimento della sicurezza energetica è una priorità condivisa a livello europeo che nel nostro Paese assume carattere di particolare rilevanza e urgenza”.
Ostacolare lo sviluppo delle energie rinnovabili è in antitesi con la necessità di ridurre i costi dell’energia in Italia. Come ha di recente spiegato Stefano Besseghini, Presidente dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), le rinnovabili stanno già contribuendo a ridurre i costi, e per far diminuire il prezzo dell’energia nel nostro Paese bisogna scommettere con maggior coraggio sulle fonti energetiche rinnovabili e sui sistemi di accumulo.
“Le rinnovabili sono le tecnologie che producono energia elettrica al minor costo e che garantiscono al Paese sicurezza e indipendenza energetica. Il loro sviluppo dovrebbe essere pertanto la priorità, a maggior ragione se si considerano gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2”. – afferma Agostino Re Rebaudengo, Presidente Elettricità Futura.
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Energia
Elettricità. Bollette luce: dal 1° luglio 3,7 milioni di clienti non vulnerabili passati automaticamente al Servizio a Tutele Graduali con il fornitore selezionato tramite asta
Dal 1° luglio è terminato il servizio di Maggior Tutela dell’energia elettrica per 3,7 milioni di clienti domestici non vulnerabili, che sono passati automaticamente al Servizio a Tutele Graduali con il fornitore selezionato tramite asta (tabella in coda all’articolo).
A fine giugno 2024, delle circa 30,2 milioni di utenze domestiche, 22,7 milioni risultavano servite nel mercato libero, mentre 7,5 milioni erano rimaste o rientrate nella Maggior Tutela (3,8 milioni clienti vulnerabili che continueranno ad essere serviti in tutela e 3,7 milioni di non vulnerabili sono stati trasferiti al Servizio a Tutele Graduali). (altro…)
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