Seguici su

Digitale

La Banda Ultralarga in Piemonte arriva entro il 2020 : i punti critici della realizzazione

Sarà Open Fiber a realizzare, con 284 milioni di euro di investimento pubblico, la rete a banda ultralarga in Piemonte in 1.150 Comuni coinvolti nelle aree bianche”, quelle a fallimento di mercato, per 1 milione 300 mila persone raggiunte, 900 mila abitazioni e 110 mila imprese servite, oltre seimila chilometri di lunghezza della rete. Open Fiber ha infatti vinto a giugno 2017 il secondo bando nazionale varato da Infratel con le ulteriori dieci Regioni dopo le cinque comprese nel primo affidamento di inizio gennaio 2017.

Nel corso degli incontri di ANCI e UNCEM Piemonte e delle occasioni di confronto organizzate sul territorio, sono emerse necessità e opportunità che dovranno essere tenute presenti dagli Enti locali, da Open Fiber e Infratel, in vista dell’avvio dei primi lavori. In particolare:

ANCI e UNCEM auspicano un rapporto diretto e continuo con Infratel e con Open Fiber nei prossimi mesi e da oggi al 2020, al fine di agevolare la progettazione e la realizzazione degli interventi. Le Associazioni degli Enti locali favoriscono un dialogo necessario e imprescindibile con i Comuni e i livelli sovracomunali, le Unioni di Comuni e le Unioni montane per definire progettazioni e modalità di intervento, nonché consenso sociale, animazione del territorio, promozione degli obiettivi. Il confronto tra Associazioni e concessionario deve essere efficace, al fine di non vedere calati dall’alto progetti non condivisi dalle Amministrazioni, che stanno firmando in questi mesi le convenzioni operative con la Regione e Infratel.

È molto importante il rispetto dei tempi. Entro il 2020 i lavori devono essere conclusi e i fondi utilizzati – europei e statali – tutti rendicontati. Per questo i Comuni sono già stati chiamati a firmare le convenzioni operative. Analoghi accordi sono stati auspicati e fatti da Infratel con Province, Ferrovie Italiane, Anas, Soprintendenze… al fine di accorciare notevolmente i tempi di intervento.

Le informazioni ufficiose relative agli interventi che verranno eseguiti entro il 2020 sono positive in particolare per i territori montani. Annunciato l’uso di linee aeree e meno scavi, ma soprattutto la volontà di raggiungere tutte le “case sparse” (ca. 600mila in Piemonte, in borghi alpini e frazioni, per le quali Uncem e Anci hanno da sempre fatto particolare pressione) anche con tecnologie wireless. Open Fiber avrebbe inoltre previsto di portare ovunque i 100 mbs di velocità (e dunque non solo i 30 mbs minimi): una scelta che le Associazioni degli Enti locali condividono e ritengono fondamentale.

Sarà importante l’uso del ribasso d’asta del bando nazionale per potenziare le reti di collegamento tra Comuni, finora mancante. Connettere tra loro Comuni è decisivo al fine dello scambio di dati e del “dialogo” tra i sistemi informativi, auspicato da Anci e Uncem, vettore di collaborazione e rafforzamento dell’interlocuzione tra Enti, al fine di migliorare la fruizione dei servizi da parte di cittadini e imprese. Positivo anche l’uso di una parte del ribasso d’asta – come annunciato dal Ministro De Vincenti – per l’avvio di un programma di voucher che agevolino l’accesso ai servizi.

Il digital divide è un problema articolato e complesso, in particolare per le aree interne del Piemonte e del Paese. Non vi è solo il problema di internet a bassa velocità, non solo la difficoltà nella trasmissione dati. Con la Regione (ma anche con Infratel, Open Fiber, E-Distribuzione, Mise), Anci e Uncem vogliono affrontare al più presto i temi relativi al miglioramento delle strutture per le comunicazioni televisive e della telefonia mobile. Le “tre sfere” del digital divide devono essere viste congiunte e non separabili. La fibra ottica e il piano BUL devono consentire l’arrivo di soluzioni tecnologiche innovative anche per tv e telefonia.

Il piano banda ultralarga, in Piemonte e in tutt’Italia, prevede la realizzazione, gestione e manutenzione dell’infrastruttura di rete. Gli operatori di telecomunicazioni presenti sul mercato, grandi operatori e operatori locali, dovranno poi effettuare l’attivazione del servizio fino all’utenza finale. Le Associazioni auspicano sin d’ora un’analisi del mercato e degli interessi delle aziende Telco, sia da parte della Regione (in accordo con Anci e Uncem), nonché da parte di Open Fiber e Infratel. La fibra posata non può e non deve “restare spenta”.


Google NewsRicevi le nostre ultime notizie da Google News - SEGUICI


Massa Critica è una piattaforma di informazione, partecipazione e attivazione dei cittadini per favorire l'attivazione di quanti condividono aspirazioni nuove e innovative su sostenibilità , tecnologia , innovazione , startup , cibo , social innovation, salute.
.Vuoi saperne di più su Massa Critica ? Ecco la nostra presentazione.
Ti  è piaciuto Massa Critica ? Bene! Iscriviti alla nostra newsletter. e al nostro canale Telegram.
Se ti piace il nostro lavoro vai alla nostra pagina su Facebook e clicca su "Like".
Se preferisci puoi anche seguirci via Twitter , via Instagram e via Youtube.


Per sostenerci abbiamo bisogno del vostro contributo, per questo vi chiediamo di supportarci concretamente attraverso Paypal o Satispay. Grazie per il vostro contributo e per la vostra fiducia!


Donazione con Paypal o carta di credito



Donazione con Satispay


Continue Reading
E tu cosa ne pensi?

Digitale

Intersections raduna a Milano il mondo del marketing, della comunicazione e della creatività

Dall’unione di IAB Forum e IF! Italians Festival nasce Intersections, il più grande evento in Italia dedicato al mondo del marketing, della comunicazione e della creatività che si svolge a Allianz Mico a Milano il 29 ec 30 ottobre 2024.

IAB Italia, ADCI e UNA hanno deciso di realizzare il primo grande evento sistemico per rispondere in modo compatto all’evoluzione e alle sfide della industry in questo particolare momento storico, guidato anche dalla grande discontinuità dell’Intelligenza Artificiale.


Google NewsRicevi le nostre ultime notizie da Google News - SEGUICI


Massa Critica è una piattaforma di informazione, partecipazione e attivazione dei cittadini per favorire l'attivazione di quanti condividono aspirazioni nuove e innovative su sostenibilità , tecnologia , innovazione , startup , cibo , social innovation, salute.
.Vuoi saperne di più su Massa Critica ? Ecco la nostra presentazione.
Ti  è piaciuto Massa Critica ? Bene! Iscriviti alla nostra newsletter. e al nostro canale Telegram.
Se ti piace il nostro lavoro vai alla nostra pagina su Facebook e clicca su "Like".
Se preferisci puoi anche seguirci via Twitter , via Instagram e via Youtube.


Per sostenerci abbiamo bisogno del vostro contributo, per questo vi chiediamo di supportarci concretamente attraverso Paypal o Satispay. Grazie per il vostro contributo e per la vostra fiducia!


Donazione con Paypal o carta di credito



Donazione con Satispay


Continue Reading

Digitale

Google è monopolista secondo il Dipartimento di giustizia USA. Ora potrebbe esserci il suo spezzatino

Un documento presentato al giudice federale degli USA Amit Mehta ha portato alla decisione di sanzionare Google per attività monopolistiche. La causa, promossa dal Dipartimento di Giustizia (DOJ) e diversi stati, sostiene che Google abbia usato il proprio potere di mercato in modo anticompetitivo, impedendo ad altre aziende di competere nel settore della ricerca online e dei servizi digitali.

Il giudice Mehta ha valutato le prove contro Google riguardo a vari accordi esclusivi con produttori di dispositivi e sviluppatori di browser che garantiscono a Google di essere il motore di ricerca predefinito su milioni di dispositivi. Questa esclusività ha reso quasi impossibile per i rivali ottenere una significativa quota di mercato, contribuendo a consolidare il monopolio di Google. Il DOJ, insieme agli avvocati generali di diversi stati, ha contestato che Google abbia illegalmente monopolizzato il mercato della ricerca e della pubblicità online attraverso accordi con aziende come Apple e Samsung per mantenere il proprio motore di ricerca come opzione predefinita su diversi dispositivi.

Il cuore dell’accusa riguarda gli “accordi esclusivi” di Google, che hanno portato all’accumulo di circa il 90% delle ricerche online e all’88% del mercato della pubblicità testuale, ostacolando i concorrenti dal punto di vista degli investimenti e dell’innovazione. Il DOJ ha dimostrato che Google paga ingenti somme per diventare il motore di ricerca predefinito, ad esempio su dispositivi Apple, scoraggiando il cambiamento di provider da parte degli utenti e limitando le scelte disponibili al consumatore.

La sentenza non prevede danni economici, ma un’ingiunzione che potrebbe includere misure per impedire a Google di continuare accordi esclusivi di default o addirittura obbligare l’azienda a separare il business della ricerca da altre operazioni come Android e Chrome.

Questo caso rappresenta un passo storico per l’antitrust negli Stati Uniti, simile al processo Microsoft degli anni ‘90, e potrebbe aprire la strada a nuove regolamentazioni per altri giganti della tecnologia, tra cui Apple e Amazon, anch’essi sotto scrutinio legale per pratiche anti-competitive.

Il Governo ha raccomandato che Google deve cambiare il suo modello per riaprire il mercato dei motori di ricerca e dei servizi digitali alla concorrenza con possibili cambiamenti strutturali, un termine che molti osservatori intendono con una scissione ovvero con uno spezzatino.

Un team legale specializzato del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DOJ), affiancato da esperti in regolamentazione antitrust e tecnologia, sta lavorando a una serie di raccomandazioni per il giudice federale Amit Mehta. La proposta del DOJ include sia rimedi comportamentali che strutturali per affrontare l’impatto monopolistico di Google. I rimedi in valutazione spaziano da restrizioni su accordi preinstallati con produttori di dispositivi, all’accesso dei concorrenti ai dati di ricerca, fino alla potenziale separazione di parti dell’azienda per ripristinare la concorrenza nel settore dividendo Chrome, Google Play Store e il sistema operativo mobile Android dal search.

Questa prima versione delinea una serie di strade per la riforma, tra cui l’obbligo per Google di rendere accessibili i dati e i modelli di programmazione utilizzati per generare risultati tramite il suo motore di ricerca. Il Dipartimento di Giustizia sta anche valutando la possibilità di chiedere al giudice di vietare a Google di utilizzare o conservare i dati che si rifiuta di condividere con società terze.

Google ha dichiarato che intende appellarsi alla decisione, sottolineando che le accuse ignorano i benefici offerti ai consumatori dal loro motore di ricerca. Le fasi successive del processo potrebbero determinare cambiamenti significativi non solo per Google ma per l’intera industria tecnologica, influenzando l’accessibilità e la concorrenza nei mercati digitali anche in Europa e negli altri continenti.

Negli ultimi dieci anni, Google ha accumulato 8,25 miliardi di euro di multe dalle istituzioni antitrust dell’Unione europea che  riguardano tra gli altri il suo sistema operativo mobile Android e il servizio pubblicitario AdSense.


Google NewsRicevi le nostre ultime notizie da Google News - SEGUICI


Massa Critica è una piattaforma di informazione, partecipazione e attivazione dei cittadini per favorire l'attivazione di quanti condividono aspirazioni nuove e innovative su sostenibilità , tecnologia , innovazione , startup , cibo , social innovation, salute.
.Vuoi saperne di più su Massa Critica ? Ecco la nostra presentazione.
Ti  è piaciuto Massa Critica ? Bene! Iscriviti alla nostra newsletter. e al nostro canale Telegram.
Se ti piace il nostro lavoro vai alla nostra pagina su Facebook e clicca su "Like".
Se preferisci puoi anche seguirci via Twitter , via Instagram e via Youtube.


Per sostenerci abbiamo bisogno del vostro contributo, per questo vi chiediamo di supportarci concretamente attraverso Paypal o Satispay. Grazie per il vostro contributo e per la vostra fiducia!


Donazione con Paypal o carta di credito



Donazione con Satispay


Continue Reading

Digitale

Sabato 26 Ottobre 2024 torna il Linux Day

Sabato 26 Ottobre 2024 torna il Linux Day: la principale manifestazione italiana dedicata al software libero, la cultura aperta ed alla condivisione promosso da Italian Linux Society e supportato da GARR.

Il Linux Day nasce nel 2001 come appuntamento annuale per riunire le forze di tutte le persone attiviste nel movimento del software libero, dell’open source, ed in particolare di Linux. Proponiamo una rete di eventi decentralizzati in tutta Italia, organizzati autonomamente da gruppi di persone volontarie e appassionate. È il più grande evento italiano sul tema con migliaia di visitatori.  L’accesso al Linux Day è libero e gratuito.

Il Linux Day di Torino si svolge al  Collegio degli Artigianelli  in Corso Palestro 14 nel pomeriggio di Sabato 26 Ottobre.


Google NewsRicevi le nostre ultime notizie da Google News - SEGUICI


Massa Critica è una piattaforma di informazione, partecipazione e attivazione dei cittadini per favorire l'attivazione di quanti condividono aspirazioni nuove e innovative su sostenibilità , tecnologia , innovazione , startup , cibo , social innovation, salute.
.Vuoi saperne di più su Massa Critica ? Ecco la nostra presentazione.
Ti  è piaciuto Massa Critica ? Bene! Iscriviti alla nostra newsletter. e al nostro canale Telegram.
Se ti piace il nostro lavoro vai alla nostra pagina su Facebook e clicca su "Like".
Se preferisci puoi anche seguirci via Twitter , via Instagram e via Youtube.


Per sostenerci abbiamo bisogno del vostro contributo, per questo vi chiediamo di supportarci concretamente attraverso Paypal o Satispay. Grazie per il vostro contributo e per la vostra fiducia!


Donazione con Paypal o carta di credito



Donazione con Satispay


Continue Reading

Suggerimenti per te

Seguici via Whatsapp

Iscriviti alla nostra Newsletter

Suggerimenti

Ultimi Articoli

Suggerimenti per te

Covering Climate Now

Suggerimenti per Te

Startup on Air

Startup Onair

Suggerimenti

CO2WEB