Digitale
Torino Mapping Party: contribuire attivamente allo spirito di condivisione delle mappe cittadine
Sabato 14 ottobre 2017 alle 9.00 si terrà il primo “Torino Mapping Party – Collaborative mapping for a better mobility”. Torino Mapping Party è un evento collaborativo aperto ai cittadini che vogliono contribuire a migliorare le informazioni geografiche relative al proprio territorio. Il primo obiettivo di Torino Mapping Party è quello di consentire ai cittadini e a chi vive la città di contribuire al servizio di infomobilità “Muoversi a Torino”, aumentando le informazioni disponibili sulle mappe OpenStreetMap utilizzate dal servizio, con una raccolta collettiva di dati e informazioni di pubblica utilità. L’evento è organizzato da 5T e ITHACA e patrocinato dalla Città di Torino.
Attraverso il Torino Mapping Party, la Città di Torino offre quindi l’opportunità di contribuire attivamente allo spirito di condivisione delle mappe cittadine e di ottenere una conoscenza condivisa e ampia del territorio in cui si vive. Per questa prima edizione, l’area oggetto di mappatura sarà il quartiere di Barriera di Milano e l’evento sarà ospitato presso la sede di Open Incet, partner dell’iniziativa.
Per la partecipazione non è richiesta alcuna precedente esperienza di mappatura: i partecipanti più esperti potranno supportare quelli meno esperti in un’attività collaborativa e condivisa. I partecipanti diventeranno “mappatori” volontari e potranno esplorare il quartiere in piena trasformazione e rilevare, tramite specifiche app, elementi utili e punti di interesse per la mobilità cittadina. I dati e le informazioni raccolte verranno caricate on-line dagli stessi mappatori sulle mappe utilizzate da Muoversi a Torino.
“I cittadini, attraverso iniziative come Torino Mapping Party, contribuiscono allo sviluppo di servizi innovativi per la mobilità – ha sottolineato Maria Lapietra, assessora a Viabilità, Infrastrutture e Trasporti della Città di Torino – realizzando una collaborazione che l’Amministrazione comunale accoglie con favore e si impegna ad incentivare. Muoversi a Torino è attivo da maggio e continuiamo a ricevere suggerimenti e consigli per rendere questo innovativo servizio di calcolo percorsi sempre più accessibile, semplice e intuitivo. Un cittadino consapevole e informato è il primo tassello per una mobilità veramente sostenibile”. Prosegue l’Assessora: “Inoltre, nei prossimi giorni, partirà una campagna social per diffondere e promuovere il servizio di calcolo percorso Muoversi a Torino, che presto evolverà in un portale istituzionale che raccoglierà tutte le notizie relative alla mobilità e al traffico in città”.
“Il progetto OpenStreetMap (OSM) – spiega il direttore di 5T, Rossella Panero – nasce nel 2004 come iniziativa di mappatura collaborativa: una vera «Wikipedia delle mappe» che permette di creare dati geografici liberi disponibili e accessibili a chiunque” e aggiunge “5T è stata tra i primi in Italia a scegliere le tecnologie open source come OpenStreetMap e OpenTripPlanner per erogare informazioni di mobilità in tempo reale. Torino Mapping Party conferma la bontà di questa scelta: ovvero mappe aperte anche per i servizi pubblici di infomobilità”.
“Grazie allo sviluppo di semplici tecnologie di acquisizione e gestione di dati cartografici che utilizzano sensori ubiquitari quali smartphone e tablet, sia ora possibile implementare in modo efficiente ed efficace il paradigma basato sul “crowdmapping”, ossia il contributo volontario e consapevole che i cittadini erogano all’intera comunità. Contributo che si configura anche come conoscenza e condivisione di dati ed esperienze, al fine di condividere spazi e migliorarne la loro fruibilità attraverso i servizi erogati che su di essi si basano” ha aggiunto infine il direttore di ITHACA, Piero Boccardo.
Torino Mapping Party, supportato anche da OpenStreetMap Italia e Wikimedia Italia, è organizzato nell’ambito di Torino Design of the City che si svolgerà dal 10 al 16 ottobre: una settimana di eventi, meeting, workshop, esposizioni e tour dedicati al design e organizzati nei luoghi strategici della città che stanno vivendo il fenomeno della rigenerazione urbana.
La partecipazione al Torino Mapping Party è gratuita e limitata a 40 posti. E’ possibile iscriversi fino al 12 ottobre 2017, per maggiori informazioni: www.muoversiatorino.it/mapping-party .
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Digitale
Intersections raduna a Milano il mondo del marketing, della comunicazione e della creatività
Dall’unione di IAB Forum e IF! Italians Festival nasce Intersections, il più grande evento in Italia dedicato al mondo del marketing, della comunicazione e della creatività che si svolge a Allianz Mico a Milano il 29 ec 30 ottobre 2024.
IAB Italia, ADCI e UNA hanno deciso di realizzare il primo grande evento sistemico per rispondere in modo compatto all’evoluzione e alle sfide della industry in questo particolare momento storico, guidato anche dalla grande discontinuità dell’Intelligenza Artificiale.
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Digitale
Google è monopolista secondo il Dipartimento di giustizia USA. Ora potrebbe esserci il suo spezzatino
Un documento presentato al giudice federale degli USA Amit Mehta ha portato alla decisione di sanzionare Google per attività monopolistiche. La causa, promossa dal Dipartimento di Giustizia (DOJ) e diversi stati, sostiene che Google abbia usato il proprio potere di mercato in modo anticompetitivo, impedendo ad altre aziende di competere nel settore della ricerca online e dei servizi digitali.
Il giudice Mehta ha valutato le prove contro Google riguardo a vari accordi esclusivi con produttori di dispositivi e sviluppatori di browser che garantiscono a Google di essere il motore di ricerca predefinito su milioni di dispositivi. Questa esclusività ha reso quasi impossibile per i rivali ottenere una significativa quota di mercato, contribuendo a consolidare il monopolio di Google. Il DOJ, insieme agli avvocati generali di diversi stati, ha contestato che Google abbia illegalmente monopolizzato il mercato della ricerca e della pubblicità online attraverso accordi con aziende come Apple e Samsung per mantenere il proprio motore di ricerca come opzione predefinita su diversi dispositivi.
Il cuore dell’accusa riguarda gli “accordi esclusivi” di Google, che hanno portato all’accumulo di circa il 90% delle ricerche online e all’88% del mercato della pubblicità testuale, ostacolando i concorrenti dal punto di vista degli investimenti e dell’innovazione. Il DOJ ha dimostrato che Google paga ingenti somme per diventare il motore di ricerca predefinito, ad esempio su dispositivi Apple, scoraggiando il cambiamento di provider da parte degli utenti e limitando le scelte disponibili al consumatore.
La sentenza non prevede danni economici, ma un’ingiunzione che potrebbe includere misure per impedire a Google di continuare accordi esclusivi di default o addirittura obbligare l’azienda a separare il business della ricerca da altre operazioni come Android e Chrome.
Questo caso rappresenta un passo storico per l’antitrust negli Stati Uniti, simile al processo Microsoft degli anni ‘90, e potrebbe aprire la strada a nuove regolamentazioni per altri giganti della tecnologia, tra cui Apple e Amazon, anch’essi sotto scrutinio legale per pratiche anti-competitive.
Un team legale specializzato del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DOJ), affiancato da esperti in regolamentazione antitrust e tecnologia, sta lavorando a una serie di raccomandazioni per il giudice federale Amit Mehta. La proposta del DOJ include sia rimedi comportamentali che strutturali per affrontare l’impatto monopolistico di Google. I rimedi in valutazione spaziano da restrizioni su accordi preinstallati con produttori di dispositivi, all’accesso dei concorrenti ai dati di ricerca, fino alla potenziale separazione di parti dell’azienda per ripristinare la concorrenza nel settore dividendo Chrome, Google Play Store e il sistema operativo mobile Android dal search.
Questa prima versione delinea una serie di strade per la riforma, tra cui l’obbligo per Google di rendere accessibili i dati e i modelli di programmazione utilizzati per generare risultati tramite il suo motore di ricerca. Il Dipartimento di Giustizia sta anche valutando la possibilità di chiedere al giudice di vietare a Google di utilizzare o conservare i dati che si rifiuta di condividere con società terze.
Google ha dichiarato che intende appellarsi alla decisione, sottolineando che le accuse ignorano i benefici offerti ai consumatori dal loro motore di ricerca. Le fasi successive del processo potrebbero determinare cambiamenti significativi non solo per Google ma per l’intera industria tecnologica, influenzando l’accessibilità e la concorrenza nei mercati digitali anche in Europa e negli altri continenti.
Negli ultimi dieci anni, Google ha accumulato 8,25 miliardi di euro di multe dalle istituzioni antitrust dell’Unione europea che riguardano tra gli altri il suo sistema operativo mobile Android e il servizio pubblicitario AdSense.
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Digitale
Sabato 26 Ottobre 2024 torna il Linux Day
Sabato 26 Ottobre 2024 torna il Linux Day: la principale manifestazione italiana dedicata al software libero, la cultura aperta ed alla condivisione promosso da Italian Linux Society e supportato da GARR.
Il Linux Day nasce nel 2001 come appuntamento annuale per riunire le forze di tutte le persone attiviste nel movimento del software libero, dell’open source, ed in particolare di Linux. Proponiamo una rete di eventi decentralizzati in tutta Italia, organizzati autonomamente da gruppi di persone volontarie e appassionate. È il più grande evento italiano sul tema con migliaia di visitatori. L’accesso al Linux Day è libero e gratuito.
Il Linux Day di Torino si svolge al Collegio degli Artigianelli in Corso Palestro 14 nel pomeriggio di Sabato 26 Ottobre.
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