Economia circolare
Oikos: a Torino si sperimenta la cassetta riutilizzabile per il recupero degli imballaggi nel settore orto frutticolo
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E’ partito il progetto promosso da Oikos-Servizi, vincitrice nel 2016 del Climathon, promosso dal Comune di Torino e dall’Environment Park, al CAAT Centro Agro alimentare di Torino con sede a Grugliasco, un chiaro esempio di economia circolare.
L’iniziativa vuole stimolare un circolo virtuoso e sostenibile tra produttori ortofrutticoli, grossisti e commercianti/ambulanti basandosi sull’uso di una cassetta riciclabile realizzata in polipropilene vergine che si mostra più resistente e di lunga durata fino a 8 anni. La cassetta ha le sponde abbattibili che la riducono in altezza da venti centimetri ad appena tre di spessore.
In questa prima fase sono coinvolti 4 grossisti e 50 commercianti per verificare le procedure, e il sistema informatico. L’obiettivo è mandare in pensione i contenitori di legno e cartone con cui si trasportano frutta e verdura dai campi fino ad arrivare nei mercati rionali.
Il progetto ha tre fasi organizzative: la merce suddivisa nelle cassette riutilizzabili viene consegnata al grossista, di base al CAAT, dal produttore ortofrutticolo. Dopo che è stata venduta la merce al commerciante o all’ambulante il grossista comunica ad Oikos quanti imballi sono stati consegnati. Quindi le cassette saranno riconsegnate dal commerciante al CAAT in modo che vengano rimesse in circolo per nuovi utilizzi.
Per ogni cassetta movimentata durante l’anno gli operatori della Città di Torino riceveranno un Bonus Tari di 4 cent cui si aggiunge il Bonus Oikos, l’incentivo logistico per ogni cassetta riconsegnata presso il CAAT.
Oikos si è data l’obiettivo di movimentare 4 milioni di colli in cassette riutilizzabili nel 2018 per arrivare a 10 milioni nel 2019. Obiettivo è il recupero di 50 milioni di colli entro i prossimi quattro anni: il 50% di quelli che transitano al CAAT. Gli imballaggi in plastica nel settore ortofrutticolo nella Regione Piemonte producono 55 mila tonnellate di rifiuti l’anno e solo a Torino 15 mila tonnellate.
Il risultato consentirà di risparmiare annualmente 19 milioni di kg di CO2 e di ridurre i costi legati alla pulizia delle aree di mercato e di salvare 125 mila alberi l’anno destinati alla costruzione delle cassette.
Il CAAT vuole essere evidentemente la rampa di lancio per rendere replicabile questo modello in altre città italiane e internazionali: si punta su accordi con Milano e Roma. I risultati delle prime due settimane di test sono promettenti: sono state movimentate oltre mille cassette con 2 grossisti e 3 produttori ortofrutticoli.
Spiega la filiera l’ad dell’azienda, Alberto Lucchese: “Noi consegniamo agli agricoltori un certo numero di cassette a noleggio loro le usano direttamente negli orti per caricare la merce. Quando vendono ai grossisti ci comunicano il numero di quelle immesse nel circuito. Lo stesso fa il grossista quando a sua volta vende la merce agli ambulanti. Quando gli ambulanti ritornano a caricare la frutta e riconsegnano le cassette vuote che vengono lavate per tornare nei campi.
In media una cassetta di legno e cartone dura tra i 2 e i 7 giorni e il suo prezzo varia dai 40 e fino ai 60 centesimi. Il nostro prodotto si noleggia per una cifra analoga ma ha una vita di sette o otto anni, può essere riparato e a differenza di altri contenitori usa e getta non genera rifiuto, si ricicla e fa bene all’ambiente”.
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Economia circolare
Approvato il nuovo regolamento per la gestione dei rifiuti urbani a Torino
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Dopo vent’anni cambia il Regolamento comunale 280 per la gestione dei rifiuti urbani a Torino. Il nuovo regolamento ha l’obiettivo di essere uno strumento adeguato alle esigenze di sviluppo sostenibile; neutralità climatica; promozione di una maggior sensibilità ecologica e prevede l’introduzione del sistema di raccolta domiciliare con ecoisole smart ; una nuova forma di raccolta differenziata degli oli esausti ; il conferimento di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee).
Sono anche disciplinati i centri di raccolta aperti alle utenze non domestiche e i centri del riuso destinati a migliorare la raccolta differenziata e sono previsti cestini portarifiuti dove gettare scontrini, mozziconi di sigarette spenti, gomme da masticare, fazzoletti di carta e il divieto di buttare altre tipologie di rifiuti.
Le modifiche prevedono una revisione della disciplina di abbandono di rifiuti e delle correlate disposizioni sanzionatorie; al fine di disincentivare il fenomeno è prevista la gratuità della raccolta degli ingombranti presso le utenze domestiche – senza alcun limite di prese annue – nonché una più ampia accessibilità dei centri di raccolta per le utenze non domestiche. Il Regolamento sottolinea come debbano essere privilegiate forme che favoriscano la riduzione dei rifiuti attraverso il reimpiego e il riciclo, con modalità di recupero per ottenere materie prime dai rifiuti stessi.
Volta al perseguimento della transizione ecologica e dell’economia circolare, la gestione dei rifiuti dovrà avvenire nel rispetto di una gerarchia che ha come opzione preferenziale la prevenzione seguita dal riutilizzo, dal riciclo, dal recupero – compreso quello dell’energia – e dallo smaltimento sicuro come opzione finale.
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Economia circolare
Entro il 13 febbraio 2025 obbligatoria l’iscrizione di 70 mila aziende al RENTRI il sistema informativo di tracciabilità dei rifiuti
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ll RENTRI è il sistema informativo di tracciabilità dei rifiuti, previsto dall’art. 188-bis del Decreto Legislativo 152 del 2006 gestito direttamente dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica con il supporto tecnico operativo dall’Albo Nazionale Gestori Ambientali. (altro…)
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Economia circolare
VIII EcoForum per l’Economia Circolare – Per la prima volta calano i Comuni Rifiuti Free in Piemonte
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